I fratelli Karamazov (1880): li ho lasciati in sospeso già l'anno scorso... mi aveva preso subito e per i primi capitoli ne fui entusiasta, ma poi a un certo punto le dissertazioni teologiche e le situazioni grottesche al limite dell'inverosimile mi hanno un po' stufato... va be', forse ci riproverò.
Dopo un periodo di pausa, ultimamente ho ricominciato a leggere...
Every Note Played di Lisa Genova (2018, no non è italiana ma americana): una perla trovata a 50cents in Inghilterra in un negozio che non era neppure una libreria. Letto in inglese, me lo sono bevuto tutto quasi d'un fiato e mi ha profondamente commosso. Sebbene stilisticamente non si possa considerare un capolavoro letterario, il racconto è meraviglioso nella rappresentazione della forza e al contempo la fragilità dell'essere umano, con i suoi conflitti interiori e con le persone che si amano. Questa storia di un pianista che scopre di avere la SLA e che deve fare i conti con la sua ex moglie è stata davvero disarmante... Non so se è perché suono pure io o per altro, ma mi vengono le lacrime solo a ripensarci. Assolutamente da leggere se si è appassionati di musica, o si ha un interesse particolare per la SLA. Purtroppo non sembra esserci (ancora) un'edizione italiana.
A History of Ancient Britain di Neil Oliver (2011): volevo acculturarmi un po' sul paese in cui ero in vacanza così me lo sono preso. Pur essendo un libro di storia, lo stile non è accademico, anzi divulgativo, quindi si legge con relativa facilità, seguendo il racconto del narratore-archeologo. Molto interessante la prima parte sulle trasformazioni geologiche che hanno subito le isole britanniche, così come le varie motivazioni che hanno spinto l'essere umano ad arrivare così a Nord ed installarsi in quelle terre, però poi arrivando all'età del bronzo e del ferro ha cominciato a diventare parecchio noioso... stringendo un po' i denti, verso la fine si rifa più interessante raccontando il rapporto sviluppato con i Romani e la successiva invasione nel 1° secolo a.C. Consigliato con riserva.
Ultima lettura su Kindle
Qualcosa, là fuori di Bruno Arpaia (2016): un racconto raccapricciante sulla progressiva devastazione climatica e sociale che potrebbe sconvolgerci da qui al 2100, vista dagli occhi di Livio, un vecchio nato nei primi anni 2000 che tenta il lungo e periglioso viaggio per raggiungere la Scandinava. Nonostante il tema sia estremamente appassionante, il romanzo in sé mi ha un po' deluso. Molto breve, si legge in fretta, anche troppo. Non è male, non lo sconsiglio, però c'è probabilmente di meglio sul mercato. Manca forse la profondità e l'ampiezza di una narrazione davvero epica e memorabile, come lo è per esempio Il Signore degli Anelli. Avrebbe dovuto scriverlo Manzoni o Tolkien per farne un vero capolavoro.
Visto che l'ho citato, due parole sul Signore degli Anelli. Letto ormai diversi anni fa', lo trovo un capolavoro assoluto. Me lo rileggerò una seconda volta di sicuro, un giorno, forse in lingua originale.