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floretta

Maestro Giardinauta
letti i 3 racconti....
premesso che il racconto è a parer mio uno dei generi più difficili in cui in genere gli scrittori si cimentano dopo lunghe prove di scrittura, apprezzo i tentativi fatti che ritengo discretamente riusciti.

Del primo apprezzo la brevità e l'aver riportato in una dimensione " terrena" ciò che stava per sconfinare nel paranormale.
La storia mi pare un pò un " già visto" forse in qualche serie televisiva o comunque somigliante.

Il secondo è quello che forse mi è piaciuto di meno, buona l'idea della ribellione dei giocattoli, secondo il principio che anche le cose hanno un'anima e sta a noi scoprirla e rispettarla, ma quel tocco di noir che è stao dato al racconto mi sembra superfluo...

Il terzo credo che l'abbia bel definito Green con la metafora della Ferrari che calza a pennello, mi riesce comunque difficile capire dove l'autore volesse andare a parare, mi sembra un incompiuto forse perchè le consegne date costringevano a concludere con una certa fretta.

ciao Daria, adesso aspetto un tuo parere
 

floretta

Maestro Giardinauta
scusate la ripetizione genere- generi che un vero critico avrebbe assolutamente evitato:martello::martello::martello:
:lol::lol::lol:
 

Anna1983

Giardinauta Senior
Ho letto anche io i tre racconti.

Il primo è quello che mi è piaciuto di meno: l' ho trovato scontato, banale, mentre lo leggevo avevo l' impressione di vivere un dejà vu....credo abbia preso spunto (troppo) dalla marea di film dell' orrore che trattano il soprannaturale.

Il secondo, invece, è quello che mi è piaciuto di più.
Molto gradevole la storia - l' idea degli oggetti con "un' anima" mi ha molto divertita - e ben scritto.

Per quanto riguarda il terzo racconto concordo con Green Thumb: le potenzialità c' erano, ma non sono state sfruttate!
L' argomento forse era troppo compleasso per l' autore.... il racconto è un genere letterario molto difficile, bisogna saper condensare in poche pagine le emozioni che si vogliono trasmettere, in questo caso è mancata questa capacità.
 

daria

Master Florello
Ciao ragazzi! mi fa davvero piacere che abbiate gradito e letto, molto interessanti i commenti :)
le mie preferenze per i racconti sono espresse in ordine progressivo, ma non sono corrispondenti al podio...pensavo di mantenere ancora un cicinin di suspance :D o magari di aspettare qualche altro lettore :eek:k07:

1-Ulver: Bello e ben scritto questo racconto, molto fisico, vivide e toccanti le descrizioni: "la sua bocca lo addentò alla mascella,con una delicatezza difficilmente sospettabile..."


2-Non aprite quella porta: "Io non dormo mai..." Forse me la aspettavo questa conclusione, forse no...resta il fatto che quando ci sono arrivata ho avuto un brivido, per una fan del Re, paura è bello: promosso!


3-La casa ha deciso: Racconto indubbiamente simpatico, avvincente nella sua semplicità.

...le recensioni sono copiate tal quali dall'altro forum, stringate poichè teoricamente c'era da rispettare un'indicazione di commento breve-non obbligatorio- di 1-2 righe, obbligatorio invece il giudizio espresso in numeri, da 1 a 10.
 
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Anna1983

Giardinauta Senior
allora l'imporessione del deja vu non è stata solo mia??????

Eh no, il primo racconto ricalca la trama della stragrande maggioranza degli horror: ragazzi sballati che per divertirsi fanno una seduta spiritica, evocazione accidentale di un demone che uccide tutti i ragazzi tranne uno, demone che si impossessa dell' unico sopravvissuto.
Anche l' ambientazione americana contribuisce notevolmente alla sensazione di dejà vu, l' occupazione del liceo ricorda molto il tipico college americano dove muoiono tutti .... almeno l' autore ha evitato di ambientarlo in un campeggio o in una casa di campagna!
Mi dispiace, ma più penso a questo racconto e più non mi piace.....
 

daria

Master Florello
...continuando con i racconti e per quanto riguarda le vostre osservazioni posso dirvi questo:
Supernatural, questo è il titolo della serie televisiva che in qualche modo ha ispirato l'autore di: "Non aprite quella porta"; personalmente non ci vedo niente di strano, le parole si ispirano sempre ad altre parole e le storie ad altre storie...devono piacere, tutto qui,altrimenti avrei già smesso da un pezzo di leggere zio Steve :fifone2: non sia mai detto!! giusto qualche pausa ogni tanto, per disintossicarmi :lol:

PS: Non credo di aver mai visto se non di sfuggita Supernatural ma tutto il resto del genere sì :D
e del Re sto leggendo una raccolta di racconti brevi: Tutto è fatidico: belli belli! :cool3:

...
 
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daria

Master Florello
...Toy Story invece è il film che secondo molti lettori è stato d'ispirazione a: "La casa ha deciso"
Non è l'opinione dell'autrice-una tipetta poliedrica...una vera forza della natura... virtuale :D- le sue fonti di ispirazione sono letterarie, tra queste un romanzo di Matheson: La casa impazzita.
Io però da lettrice ci ho visto più Toy Story, sarà che l'ho visto e rivisto e visto ancora fino alla nausea :D ho gradito solo in parte, credo di aver gustato maggiormente la scrittura impeccabile :)

...
 
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Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Ottimamente, da critica a critico: critichiamo, critichiamo :D l'importante e' non lavorare :lol:

dunque Green, il tuo podio segue l'ordine con il quale hai recensito, giusto? :)

Pardon l'ordine con cui ho scritto è quello dei post da te pubblicati l'ordine di gradimento è:

1) Non aprite quella porta anche io adoro gli horror e devo dire che il ritmo è stato incalzante

2) Ulver (perché il desiderio di mettere la testa sotto l'acqua è stato fortissimo (vedi paragone con l'atollo))

3) La casa ha deciso
 

daria

Master Florello
e per finire Ulver, il mio preferito.
Questo è un racconto per immagini, fatto di sensazioni. Mi è piaciuto per la forza delle parole, al di là dello scopo della storia, che scopo credo non avesse. Io di solito ho bisogno di capire, analizzare...insomma cercare il classico pelo nell'uovo :D, quando questo non mi serve per gradire, lo apprezzo e me lo godo così com'è :eek:k07:
Il parallelo in questo caso lo faccio con Lynch :eek:, non ho ancora capito perchè mi piace questo pazzo visionario di un regista, ma non per questo smette di piacermi :)
 

daria

Master Florello
letti i 3 racconti....
premesso che il racconto è a parer mio uno dei generi più difficili in cui in genere gli scrittori si cimentano dopo lunghe prove di scrittura, apprezzo i tentativi fatti che ritengo discretamente riusciti.

Del primo apprezzo la brevità e l'aver riportato in una dimensione " terrena" ciò che stava per sconfinare nel paranormale.
La storia mi pare un pò un " già visto" forse in qualche serie televisiva o comunque somigliante.

Il secondo è quello che forse mi è piaciuto di meno, buona l'idea della ribellione dei giocattoli, secondo il principio che anche le cose hanno un'anima e sta a noi scoprirla e rispettarla, ma quel tocco di noir che è stao dato al racconto mi sembra superfluo...

Il terzo credo che l'abbia bel definito Green con la metafora della Ferrari che calza a pennello, mi riesce comunque difficile capire dove l'autore volesse andare a parare, mi sembra un incompiuto forse perchè le consegne date costringevano a concludere con una certa fretta.

ciao Daria, adesso aspetto un tuo parere

Ciao floretta!
oggi sono partita in quarta e ho già scritto molto...pure troppo :D- da qualche parte qui in giro :fifone2: troverai fin troppi "miei pareri" :eek:k07: :lol:
 

Anna1983

Giardinauta Senior
Ora che ci penso, il racconto "La casa ha deciso" mi ricorda molto un cartone animato per bambini:" Manny tuttofare" :lol:!

Forse sono troppo critica, ma il primo racconto mi ricorda in vari punti una lunga :ciglione: lista di film horror: Halloween, Il mistero di Speepy Hollow, Paranormal activity, Long time dead (quest' ultimo ha una trama quasi identica al racconto), senza contare che il titolo stesso è il titolo di un film dell' orrore!
Credo sia logico che un autore si lasci ispirare da ciò che lo circonda, da ciò che ha visto e da ciò che ha vissuto, ma ci vuole sempre un minimo di originalità.....
 

daria

Master Florello
Ora che ci penso, il racconto "La casa ha deciso" mi ricorda molto un cartone animato per bambini:" Manny tuttofare" :lol:!

Forse sono troppo critica, ma il primo racconto mi ricorda in vari punti una lunga :ciglione: lista di film horror: Halloween, Il mistero di Speepy Hollow, Paranormal activity, Long time dead (quest' ultimo ha una trama quasi identica al racconto), senza contare che il titolo stesso è il titolo di un film dell' orrore!
Credo sia logico che un autore si lasci ispirare da ciò che lo circonda, da ciò che ha visto e da ciò che ha vissuto, ma ci vuole sempre un minimo di originalità.....

questo vuol dire che te li sei sparata tutti...! complimenti! :lol:
hai ragione sull'originalità, elemento non facilmente raggiungibile ma che indubbiamente fa la differenza, ma a volte capita di trovare rilassante leggere cose piacevolmente prevedibili :eek:k07:
 

Olmo60

Guru Master Florello
segnalo a chi piace la lettura veloce ma al tempo stesso "non solo" d'evasione, un libriccino di Gabriel Garcia Marquez, edito nel 1970:

" Racconto di un naufrago" :

Breve recensione:

Pubblicato a puntate nel 1955 sul giornale colombiano 'El Espectator', il Racconto di un naufrago fu ristampato nel 1970 a cura di Gabriel Garcia Marquez, il giornalista che lo aveva allora ricostruito dalla narrazione del marinaio Luis Alejandro Velasco. Unico sopravvissuto degli otto marinai scaraventati in mare da un'ondata, l'uomo aveva raggiunto, un giorno dopo l'altro, quelle acque dove i naufraghi perdono la notizie del tempo e dello spazio. Alejandro Velasco racconta un fatto di cronaca; è un Gabriel Garcia Marquez a dirottare fuori dall'enunciato la causa dell'incidente e a porre sotto accusa il governo dittatoriale, militare e folcloristico del paese, trasformando il fatto di cronaca in informazione politica, in un microepisodio della storia della Colombia.
 

daria

Master Florello
segnalo a chi piace la lettura veloce ma al tempo stesso "non solo" d'evasione, un libriccino di Gabriel Garcia Marquez, edito nel 1970:

" Racconto di un naufrago" :

Breve recensione:

Pubblicato a puntate nel 1955 sul giornale colombiano 'El Espectator', il Racconto di un naufrago fu ristampato nel 1970 a cura di Gabriel Garcia Marquez, il giornalista che lo aveva allora ricostruito dalla narrazione del marinaio Luis Alejandro Velasco. Unico sopravvissuto degli otto marinai scaraventati in mare da un'ondata, l'uomo aveva raggiunto, un giorno dopo l'altro, quelle acque dove i naufraghi perdono la notizie del tempo e dello spazio. Alejandro Velasco racconta un fatto di cronaca; è un Gabriel Garcia Marquez a dirottare fuori dall'enunciato la causa dell'incidente e a porre sotto accusa il governo dittatoriale, militare e folcloristico del paese, trasformando il fatto di cronaca in informazione politica, in un microepisodio della storia della Colombia.

Grazie Olmo, e' molto gradevole la scrittura di Marquez, questo in particolare dovrebbe ricalcare piu' il taglio di "Cronaca di una morte annunciata" meno onirico ma asciutto e tagliente e comunque a me Gabo piace in tutte le salse :)
 
E

elicriso

Guest
Mi hanno suggerito quale lettura estiva, di Katherine Pancol, la trilogia iniziata con "Gli occhi gialli dei coccodrilli".
Cosa ne pensate?
 

Olmo60

Guru Master Florello
Grazie Olmo, e' molto gradevole la scrittura di Marquez, questo in particolare dovrebbe ricalcare piu' il taglio di "Cronaca di una morte annunciata" meno onirico ma asciutto e tagliente e comunque a me Gabo piace in tutte le salse :)
No, non è proprio un romanzo...ecco, si avvicina alla cronaca giornalistica, un pò come ci ha abituato la Fallaci nei suoi reportage..comunque è avvincente, come tutto quello che ha scritto Marquez e si legge in due giorni...
 

daria

Master Florello
No, non è proprio un romanzo...ecco, si avvicina alla cronaca giornalistica, un pò come ci ha abituato la Fallaci nei suoi reportage..comunque è avvincente, come tutto quello che ha scritto Marquez e si legge in due giorni...

Appunto...sullo stile di Cronaca di una morte annunciata, tu lo hai letto?
Io leggero' quello suggerito da te, poi ci si rivede su questi schermi :eek:k07:

Hola!
 
Stato
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