Caro Pietro/ Sottacqua,
( non ti conviene cambiare liquido? Sott'olio ti conserveresti meglio, ben lubrificato; sott'aceto saresti più piccante; sotto grappa perfino inebriante
)
ho notato con piacere nel tuo scritto un timido tentativo di semplificazione e di sintesi. Ricorda ( premetto: non sono idee mie, anche se le condivido pienamente) che
la capacità di sintesi è, tra le qualità elette della mente umana, la più elevata e per sua natura va sempre accompagnata da grande chiarezza, semplicità di espressione.
Ai libri, dunque:
- il primo mi ha incuriosito e poi interessato addentrandosi in un mondo complesso e misterioso;
- il secondo è affascinante ( almeno per me ), fa comprendere quanto la cd civiltà moderna debba all'Atene di Pericle, Sofocle, Platone nel campo del pensiero e dell'arte;
- il terzo è ..Sofocle..: realtà attuali con le loro antitesi, scontro di generazioni, di morali. Il mondo descritto nelle due opere si ripropone, mutatis mutandis, tuttora. Dicevano i Romani con la loro straordinaria capacità di sintesi
: non omne quod licet honestum est ! Lo ricordassero i politici .
Spero di augurarti fondatamente " buona lettura ".