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Grandi donne

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daniel77

Aspirante Giardinauta
Tutti siamo potenziali assassini.

dopo questa sciocchezza immane, tolgo il disturbo dal topic perché altrimenti mi viene il mal di pancia dal ridere.
Prima di andarmene, voglio solo ricordarti le migliaia di persone che si sono trovate nel peggiore caso possibile che citi (pericolo immediato di vita) e - non solo non hanno ucciso proprio nessuno - ma addirittura non hanno reagito e si sono lasciati uccidere senza fiatare.
Parlo ovviamente dei martiri, cristiani o di altre religioni, guarda caso proprio quei soggetti che tu indichi come il male assoluto. Proprio dei potenziali assassini, vero?:lol:
Una volta in questi casi si diceva: "ti sei dato la zappa sui piedi". Adesso si tende a usare l'espressione "epic fail".

:Saluto:
 

robmel

Giardinauta Senior
Ho appena sentito al tg2 che Parolisi ha confessato il vero movente dell'omicidio di sua moglie. Lo ha fatto perche' lei si era rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui nel bosco !! Sono senza parole ...
 

Pin

Master Florello
E' vero, anche io penso che tutti siamo potenziali assassini. Sempre detto se avessero toccato mio figlio a caldo sarei diventata un'assassina, a freddo ragionando, mi sarei fermata.
Non sono sociopatica o psicolabile.
Non tutti gli omicidi sono dettati da malattie mentali, così giustifichiamo tutti gli abusi e i soprusi.
Chi ruba, ammazza o delinque non è psicologicamente instabile, non la maggioranza, sono solo delinquenti, ignoranti che si approfittano del più debole, che vogliono dimostrare il loro potere con le mazzate anzichè con la ragione.
@ Che, io ho letto la Bibbia, ma sai essendo dotata di cervello e raziocinio non mi sento 'sottomessa' a mio a mio marito, sono complementare a lui, e se anche tu l'hai letta sai che nel nuovo testamento si parla di complementarietà, ma andiamo oltre siamo in campo minato.
E' vero le donne sanno essere molto + str.onze, ma ci dobbiamo difendere dalle aggressioni verbali e non, sui posti di lavoro, sui posti su gli autobus, nei parcheggi......................
E' vero la solidarietà femminile è scarsa e circoscritta è di nicchia.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
dopo questa sciocchezza immane, tolgo il disturbo dal topic perché altrimenti mi viene il mal di pancia dal ridere.
Era l'ora che togliessi il disturbo, dopo tutte le sciocchezze che hai detto. Nella situazione in cui ti trovi, non so cosa ci sia da ridere...

Prima di andarmene, voglio solo ricordarti le migliaia di persone che si sono trovate nel peggiore caso possibile che citi (pericolo immediato di vita) e - non solo non hanno ucciso proprio nessuno - ma addirittura non hanno reagito e si sono lasciati uccidere senza fiatare.

Parlo ovviamente dei martiri, cristiani o di altre religioni, guarda caso proprio quei soggetti che tu indichi come il male assoluto. Proprio dei potenziali assassini, vero?
Potevi anche andartene senza quest'ulteriore boiata. Perchè allora ti ricorderò i milioni di persone che invece per religione fanno stragi inumane di civili.
Poi, se uno non ha alcuna possibilità di difendersi, è ovvio che muore senza fiatare, vorrei ben vedere. E tra chi ha questa possibilità, resta chi non è in grado di farlo per motivi pratici (sbagliare il colpo) e chi uccide senza volere (ad esempio perchè voleva solo ferire, ma in quei momenti nessuno è un chirurgo).
Vabbe, scemate a parte, passo a rispondere agli utenti seri.

Pin, io non dico che, categoricamente, le donne sono sottomesse dagli uomini perchè lo dice la bibbia.
La nostra società è basata su una cultura che è stata fortemente influenzata dalla bibbia. La differenza con altre religioni è che il mondo occidentale è tecnologicamente più sviluppato, e l'accesso a scienza e comunicazione ha tolto parecchio potere alla religione. Nonostante ciò, a chi più e a chi meno, è rimasta una relativa convinzione della superiorità dell'uomo sulla donna.
E a questo riguardo, la situazione reale ne è uno specchio, soprattutto guardando alle differenze nelle condizioni lavorative, di impiego e salariali tra uomini e donne.
Il punto non è essere str.onze o meno, ma rendersi conto che la situazione descritta sopra, oltre ad essere un problema in sè, induce ed alimenta altri problemi non meno gravi.
Ed è proprio qui il problema secondo me: invece di riconoscere e combattere il problema, molte giovani (ma non solo) donne preferiscono fare finta di niente.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Ho appena sentito al tg2 che Parolisi ha confessato il vero movente dell'omicidio di sua moglie. Lo ha fatto perche' lei si era rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui nel bosco !! Sono senza parole ...

Non lo ha confessato, è il giudice molto fantasioso che pensa una cosa del genere.
 

Pin

Master Florello
Pin, io non dico che, categoricamente, le donne sono sottomesse dagli uomini perchè lo dice la bibbia.
La nostra società è basata su una cultura che è stata fortemente influenzata dalla bibbia. La differenza con altre religioni è che il mondo occidentale è tecnologicamente più sviluppato, e l'accesso a scienza e comunicazione ha tolto parecchio potere alla religione. Nonostante ciò, a chi più e a chi meno, è rimasta una relativa convinzione della superiorità dell'uomo sulla donna.
E a questo riguardo, la situazione reale ne è uno specchio, soprattutto guardando alle differenze nelle condizioni lavorative, di impiego e salariali tra uomini e donne.
Il punto non è essere str.onze o meno, ma rendersi conto che la situazione descritta sopra, oltre ad essere un problema in sè, induce ed alimenta altri problemi non meno gravi.
Ed è proprio qui il problema secondo me: invece di riconoscere e combattere il problema, molte giovani (ma non solo) donne preferiscono fare finta di niente.

Non so quanto sia il far finta di niente ma l'ignoranza, nel senso di ignorare e anche nella poca coltura.
Se c'è la conoscenza c'è la consapevolezza della cosa sbagliata e quindi si cerca di porvi rimedio, di combatterla.
Se ci si crogiola nel non sapere ci si lascia sopraffare.
Il retroterra culturale che le meno giovani si portano dietro, un po' lo hanno seminato nei loro figli, le diversamente giovani hanno reagito e hanno dato semi diversi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Non so quanto sia il far finta di niente ma l'ignoranza, nel senso di ignorare e anche nella poca coltura.
Se c'è la conoscenza c'è la consapevolezza della cosa sbagliata e quindi si cerca di porvi rimedio, di combatterla.
Se ci si crogiola nel non sapere ci si lascia sopraffare.
Il retroterra culturale che le meno giovani si portano dietro, un po' lo hanno seminato nei loro figli, le diversamente giovani hanno reagito e hanno dato semi diversi.
non capisco: se c'è la conoscenza da parte di chi? delle donne abusate/maltrattate? detto così sembra che le donne maltrattate non reagiscono perchè non ne hanno conoscenza? secondo me alle donne non serve tanto nè la conoscenza nè la consapevolezza, ma la forza mentale, caratteriale di reagire anche a sè stesse, alle loro paure, ai ricatti sentimentali, ai sensi di colpa ecc..in questo possono essere aiutate, ma credimi che se una donna non trova lei, dentro di sè la forza per scappare, t'ha voglia cercare di parlarci, spronarla, tentare di inculcarle un amor proprio che in tanti casi, a mio avviso manca. Una donna maltrattata conosce la sua situazione, solo che troppo spesso la consapevolezza dei rischi che corre si infrange nei retaggi della tradizione e nei sentimenti, l'amore eterno, i figli, l'idea di famiglia. sarà che non ho figli e immagino di non poter capire, anzi, non capisco, ma davvero non so come sia possibile rimanere 10/15/20 anni con un marito/compagno violento a rischio della vita...no, non ci arrivo. In quest' ottica è fondamentale che il reato diventi perseguibile d'ufficio.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
non capisco: se c'è la conoscenza da parte di chi? delle donne abusate/maltrattate? detto così sembra che le donne maltrattate non reagiscono perchè non ne hanno conoscenza?
Secondo me, Pin intende la conoscenza dell'esistenza del problema. Culturale, sociale, fisico.
 

elisa83

Giardinauta
Secondo me Cheguevilla ha in parte ragione, come ne ha in parte ognuno di voi che avete postato le vostre idee: quella del femminicidio (o omicidio verso un unico genere) è una problematica che ha tante sfaccettature, tante concause. E secondo me, quella legata alla tradizione culturale del paese (inteso come nazione) in cui si vive è quella predominante. Quando parlo con i miei coetanei del ruolo della donna all'interno della famiglia, mi dicono che la donna oggi deve lavorare perché altrimenti non si arriva a fine mese con uno stipendio solo, ma se ci fosse la possibilità sarebbe meglio che stesse a casa a curare la famiglia, perché se le famiglie adesso vanno a rotoli è perché la donna non se ne sta più in casa, ha alzato la cresta, ha troppi grilli per la testa, per non parlare dei figli che crescono senza una guida perché le loro madri lavorano o stanno tutto il giorno in giro con le amiche, perciò sono tutti delinquenti senza educazione. Fortunatamente chi mi dice queste cose è solo una minoranza, ma la cosa mi preoccupa (e mi fa inca..are non poco). Se gli si fa notare che le faccende di casa e l'educazione dei figli non sono appannaggio esclusivo delle donne, mi rispondono che è sempre stato così, e a nulla vale spiegargli che non è vero, che qualche millennio fa le tribù erano matriarcali, e le divinità principali erano femminili, ed i compiti erano equamente distribuiti, e che anche le persone anziane avevano un valore in quel tipo di società... mi rispondono che è successo tanto tempo fa, e che le cose poi sono cambiate, è l'uomo che lavora. Ed è qui che devo dare ragione a Chequevilla riguardo alla morale cattolica, che è in parte una delle cause di questa mentalità: il cristianesimo nasce infatti come religione fortemente egualitaria, poneva tutti sullo stesso piano, uomini, donne, ricchi, poveri, ed è proprio in questo aspetto che ha avuto subito un enorme successo e si è diffusa a macchia d'olio, specialmente fra gli individui più deboli della società. Il problema è nato dopo, con la lettura che di questa religione ha voluto dare la Chiesa con i suoi Padri, una lettura fortemente misogina, che relegava la donna a una condizione d'inferiorità in quanto causa prima del peccato originale e, soprattutto, strumento di cui si servirebbe il diavolo per tentare l'uomo e distoglierlo da Dio. Da qui, la donna è stata relegata ai margini della società: non poteva studiare, non poteva fare esercizio fisico, tutto quello che le veniva richiesto era di essere una moglie compita, servizievole, ignorante, subordinata. Vi consiglio di leggere Mary Woolstonecraft, una delle prime paladine dei diritti femminili, vi farà capire molte cose. E non credete che l'aver ottenuto il diritto di voto o di poter studiare e indossare la minigonna abbia esaurito la questione: di fondo, sotto sotto, la donna viene vista come un essere inferiore come forza fisica e come capacità, un qualcosa da possedere (qualcosa di poco usato, o meglio ancora se nuovo), qualcosa che non ti può dire di no perché è tua. E se dice di no? Siccome è roba mia, la costringo (la violenza e gli omicidi femminili hanno luogo soprattutto all'interno delle famiglie). In questo quadro, la cosa non ha niente di patologico, quella della patologia mentale è una scusa (sebbene fondatissima in alcuni sporadici casi) fin troppo abusata. La vera causa è l'ignoranza e la prepotenza. E una delle concause è la mentalità promossa da una parte della Chiesa, per cui la donna (come detto sopra, tentatrice) se la va a cercare istigando gli uomini. Poi, purtroppo, manca anche la solidarietà da parte delle altre donne, che invece di sforzarsi di capire le vittime troppo spesso, prima ancora degli uomini, le bollano come "poco di buono", sempre pronte a giudicare. Se a tutto questo sommiamo delle leggi che non danno certezza di pena, la morale bigotta dell'onore a tutti i costi e la non autosufficienza economica (e non ultimo il fatto che tante donne hanno le speranza di poter cambiare l'uomo con cui stanno) il quadro è completo.
 

robmel

Giardinauta Senior
Dopo tutte queste interessanti argomentazioni, io vorrei porre una domanda a tutte le donne che hanno fin qui scritto: voi siete contente della vostra condizione o ritenete di non essere abbastanza soddisfatte ?
Con tutto il rispetto per tutte quelle poverette che sono state ammazzate o violentate, ma noi nel nostro piccolo, cosa possiamo fare perche' non succeda piu' ?
E comunque se noi ora siamo piu' libere, lo dobbiamo alle lotte delle femministe che ci hanno preceduto. Noi ora mi sembra che abbiamo gettato la spugna, o sbaglio?
 

Pin

Master Florello
Per quanto mi riguarda io sono molto soddisfatta della mia condizione, sia affettiva che lavorativa.
Io appartengo a quella generazione che ha lottato per ciò che si è ottenuto e poi n parte perso.
La cosa che possiamo sempre fare e parlarne e non accettare le cose 'perché succedono' almeno a parole combatterle e insegnare ai figli la piena parità, e dare l'esempio che questa può esserci
 

hermioneat

Florello
Sacrosante parole. Non solo insegnare ma dare l'esempio. Dimostrare che si può fare e senza tanti problemi o sacrifici.

Quanto alla soddisfazione personale, sì, mi reputo soddisfatta della mia situazione. Non lavoro più da anni ma per scelta non mia bensì del mio ex caro principale. Però, nonnostante lui ho ottenuto quello che mi stava a cuore.
 

robmel

Giardinauta Senior
Anch'io non lavoro piu' da oltre un anno per colpa della crisi, pero' non mi sento una casalinga frustrata e gestisco bene il tanto tempo libero che ho. Come femmina diciamo che in gioventu' ho subito un po' di soprusi da parte del sesso maschile, pero' poi crescendo ho imparato a difendermi e soprattutto a difendere la mia liberta', che alcuni ragazzi ottusi e possessivi volevano togliermi.
Aspettiamo che si faccia viva qualche ragazza e vediamo come si sente; ma secondo me noi donne qui al Nord non siamo messe poi cosi' male... certo non parlo dei casi estremi di violenza che poi finiscono sui giornali !
 

hermioneat

Florello
Credo che per star bene bisogna prima di tutto liberarsi da tante pastoie: la pubblicità che ci vuole magre, belle, tutte uguali; di alcuni maschi, non tutti per fortuna, non il mio, almeno, che ci vogliono" regine della casa" e basta; di idee che forse in tanti casi le nostre mamme o nonne ci hanno inculcato perchè a loro volta avevano ricevuto simili lavaggi del cervello. Riapproriarsi di noi, come donne e come esseri umani e di conseguenza capire che il "maschio" (anche qui non tutti per fortuna!) non è il nostro padrone e che il nostro compagno di vita è l'uomo che ci apprezza per quello che siamo e che sappiamo fare e dare. Che sa prendere con gioia un sì e accettafre senza veder nero un no.
Già stato fatto? Sì, è vero, ma s è perso un po' per strada. Recuperiamolo!
Così potremo anche insegnare meglio e con più sicurezza ai nostri figli che uomo o donna pari sono nei diritti e nei doveri e che i soprusi non devono esistere
 

elisa83

Giardinauta
Io personalmente mi ritengo abbastanza fortunata: non ho il lavoro che avrei sempre sognato, ma lavoro, perciò ho un'indipendenza economica. Ho anche al mio fianco un ragazzo intelligente, e nonostante viviamo in un paesino di provincia (con tutti i nessi e connessi) devo dire che su molte cose non si lascia condizionare dalla mentalità degli altri. Rimane però, quando parlo con la gente, la sensazione che quando accade qualcosa di serio come una violenza carnale si tenda ancora a cercare una qualche corresponsabilità della vittima, che magari non era una ragazza seria, o si è comportata da incosciente, ecc ecc. Sento anche a volte riecheggiare un pò di nostalgia per la tanto favoleggiata purezza della donna con cui condividere il resto della vita: tanti miei coetanei continuano a cercare una compagna che sia stata con meno uomini possibile, anzi (l'ho sentito con le mie orecchie), "meglio mettersi con una che esce da una lunga storia seria piuttosto che con una che ha avuto più storielle brevi". E queste parole non l'ha dette un anziano dalla mentalità conservatrice, ma un ragazzo di 32 anni. Oltre a questo, ho amiche che non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro (pur avendone le capacità e una pressante esigenza economica) perché magari hanno un bimbo piccolo, o potrebbero averlo a breve. E non credete che questo succede solo in un paesino di provincia come il mio, è una realtà più diffusa di quanto ci si possa pensare. E riguardo al famoso "tetto di cristallo", vi assicuro che c'è, persino nella realtà sindacale in cui collaboro e che dovrebbe essere la prima a dare il buon esempio; sono sempre gli uomini che fanno carriera, che vengono scelti per le cariche più elevate. Devo aggiungere, però, che spesso ce la cerchiamo noi donne: mi è capitato recentemente di parlare con numerose mie colleghe per renderle partecipi della vita sindacale affidando loro degli incarichi importanti, e nessuna mi ha dato la disponibilità, dicendo che non ne avrebbero il tempo, prese come sono da casa e famiglia. Ecco, è qui che si dovrebbe lavorare: prima di tutto dando alle donne degli strumenti e dei servizi per permettere loro di crescere dal punto di vista professionale senza doversi "preoccupare" poi della cura di figli e magari anziani, perché magari sanno che li hanno lasciati in buone mani; poi bisognerebbe allentare la pressione sociale, che vede nelle donne prima di tutto un angelo del focolare, coloro che si occupano degli altri prima di pensare a loro stesse, ed in questo ci dovremmo sforzare in primis noi donne; perché non ce l'abbiamo scritto mica nel dna che come cambiamo i pannolini noi non lo sa fare nessun altro!
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
leggo i post li rileggo ma mi vengono in mente due cose....(magari solo un paio!!)

.....perchè ci mettete di mezzo la religione (solo) cristiana .........come se le altre permettessero, ad esempio, di guidare o potersi sedere in vettura nei sedili anteriori, a fianco dell'autista.....
o anche solo camminare a fianco del proprio uomo invece che "ad paio di passi dietro di lui"........
o di studiare (se lo fai e sei donna sei passibile di truci maltrattamenti o peggio di lapidazione)
....o permettono la vendita/tratta delle bambine/ragazzine per matrimoni, lavoro, piacere ecc ecc
.....quindi il dubbio per me, riferito a questo ....."è scusatemi guardiamoci solo a casa nostra e fuori dalla nostra porta....... poco c'importa" ?
......o ancora, altro ragionamento, invece di parlar di religioni, come MOTIVO e colpa del tutto, perchè non se ne parla per quel che veramente sta succedendo da molto molto tempo..... e cioé che le religioni ( ragà ...TUTTE mica solo la nostra) con le loro regole, (queste però sono d'invenzione "umana') quindi si sono "giustificati" (trascrivendoli a proprio uso) comportamenti che fan schifo ma già radicati all'epoca alla nascita delle religioni stesse ........per me la verità sostanziale è che ha fatto comodo questo .....e le religioni hanno fatto comoda giustificazionementre invece la violenza e il predominio (su razze e diversità, fisiche ecc ecc) è ahinoi insito nella natura dell'uomo.......tutto quello descritto da voi è molto più coerentemente inscrivibile nella propria bestialità ....nella violenza ...nella malattia umana...tutto il resto è il corollario atto a giustificarne l'esistenza, ed il reato. vale per chi si crede dominatore ......ma dato che se c'è il dominatore vi è anche il sottomesso, vale anche per lui (poco importa ai fini del discorso se uomo o donna) perchè è questa la condizione che porta alle violenze più truci.
 
Ultima modifica:

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Marco, io ho parlato della religione cattolica perchè è la religione che ha influenzato la cultura della società italiana; infatti ho sempre distinto fra religione, in senso generale, e Chiesa, riferito alla società italiana.
Indubbiamente, altre religioni, altrove, hanno mantenuto un'influenza ancora maggiore, e come ho già detto, la società occidentale è stata salvata dall'integralismo grazie alla diffusione del sapere scientifico. Altrimenti, non saremmo in una situazione diversa rispetto ai paesi integralisti musulmani (basta pensare alle posizioni degli integralisti cattolici oggi, senza dover scomodare la Chiesa di un paio di secoli fa).
Le religioni non sono il solo motivo, ovviamente, ma sono uno dei problemi maggiori, perchè si autoimpongono come proprietarie della morale, e quindi da lì ne derivano diverse conseguenze.
La violenza sulle donne non è certo l'unica.

Per chi sostiene "ma è così solo nell'antico testamento", dico subito che non è vero.
Per esempio si può prendere NT, colossesi 3 18. Prima delle modifiche apportate nel 1927 (non proprio una data a caso).
E come altro esempio, si sente spesso la Chiesa sostenere che la donna deve restare a casa e via dicendo.
Il primo passo da fare è buttare via questa falsa morale.
 

Dott. Piccione

Aspirante Giardinauta
Marco, beh, quoto quello detto da cheguevilla: che noi siamo così perché dobbiamo ringraziare l'avvento del raziocinio scientifico. Al culmine del potere della religione cattolica ricordo che le donne non dovevano nè imparare a scrivere o a leggere, dovevano sottomettersi ai mariti, non potevano lavorare... Dobbiamo ringraziare l'illuminismo se oggi la donna ha un altro ruolo. Beh, ancora esistono persone "medioevali", come per esempio i creazionisti che si rifanno perfettamente alla Bibbia e la mettono in pratica senza fiatare o dubitare.
 

Olmo60

Guru Master Florello
La cultura umanista precede il raziocinio scientifico (sviluppato dal 1600 in poi). senza una tradizione umanistica sarebbe stato possibile? noi veniamo dalla Grecia e il medioevo non è stato quel periodo buoi che crediamo: solo una stasi dove comunque nei monasteri si perpetuava il sapere (per pochi, ma intanto veniva coltivato) e scusate se è poco: la Chiesa tanto vituperata, non ha mai smesso di discutere e elaborare i saperi, quale altra religione ha fatto questo? Al culmine della religione cattolica (dal 1000 al 1500?, dal 1200 al 1700?) in Europa nascevano i primi stati, il Rinascimento: e dal fermento delle idee in tutti i campi (sola vera e primaria fonte della nostra civiltà) ma avete idea di cosa sia stato il rinascimento per l'umanità? e i papi (guerrieri odiosi, per noi) hanno fatto altresì grandi quelle città Italiane che tutto il mondo ci invidia. Nel medioevo la donna era molto più libera che nel 1600: c'erano donne imprenditrici ecc.. e fermo restando i limiti oppressivi della morale, avevano più spazio di quello che si crede. Per chi vuole approfondire l'argomento donne, consiglio l'enciclopedia Storia delle donna in 5 volumi di George Duby e Michelle Perrot editori Laterza. Il medioevo si trova nel secondo volume curato da Christiane Klapisch-Zuber.
 
Stato
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