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Grandi donne

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daria

Master Florello
mah! cosa c'entra la "stronzaggine" presunta o forse tale delle donne con il getto estremo del togliere la vita ad un altro essere umano. io ancora una volta non riesco a capire perche' sotto i riflettori ci finisca la vittima anziche' il carnefice
 

nouvellecousine64

Aspirante Giardinauta
In quanto donna del sud sento particolarmente questo problema. Alcune mie amiche subiscono ancora violenze dai loro mariti e, per paura della solitudine, tacciono. Sono grata a chi ha scritto questo post. Grazie :love:
 
S

stevenz

Guest
Fortunatamente qualche diritto la donna in italia ce l'ha. Purtroppo le leggi italiane sono ridicole, spesso create da gente arrogante e presuntuosa che spesso, nonostante la laurea, ragiona con i piedi. A cosa serve a queste persone la laurea, e' un mistero. Ma in alcune parti del mondo, le donne vengono trattate come delle bestie, e non hanno alcun diritto, spesso picchiate sensa un vero motivo, umiliate e calpestate brutalmente. Perche'? Sembra assurdo, ma e' cosi'. Nella cultura islamica le donne non sono niente. Che bella cultura.
Le donne possono indossare la gonna, portare i tacchi quando vogliono. Nessuno puo' evitare lo do farlo. Donne ribellatevi.
 
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hermioneat

Florello
mah! cosa c'entra la "stronzaggine" presunta o forse tale delle donne con il getto estremo del togliere la vita ad un altro essere umano. io ancora una volta non riesco a capire perche' sotto i riflettori ci finisca la vittima anziche' il carnefice

Perchè la vittima non può più parlare, nella maggioranza dei casi. Il carnefici ha gli avvocati....
Perchè la vittima se è ancora viva, ha paura di ritorsioni peggiori. Perchè è consigliata a tacere da chi, magari donna, le sta vicino. Perchè c'è sempre l'idea del "se l'è cercata". L'idea dell'onore....
Una ragazza che gira con la minigonna non ha il cartello al collo "violentatemi", come non ce l'ha quella che porta pantaloni aderenti. Giusto, come hanno detto più sopra, se accetti un passaggio da uno sconosciuto dovresti almeno immaginare di poter correre rischi ma tutto questo cosa significa? A cosa ci porta? A rinchiuderci in casa? A inaugurare una versione italiana del burka?
Non credo nemmeno che sia colpa dell'eccessiva libertà di costumi. E' il senso di proprietà che è aumentato a dismisura. L'idea del possesso, diritto di chi ha la forza nel confronto del soggetto più debole. Guarda caso, bambini e donne e anziani.
A parte il fatto che poi sulla violenza sessuale nei connfronti di un uomo avrei una domandina semplice semplice: ma un uomo violentato, denuncerebbe lo stupro? Ma qui andiamo in ot. lasciamo perdere.....
 

robmel

Giardinauta Senior
Alcune mie amiche subiscono ancora violenze dai loro mariti e, per paura della solitudine, tacciono.

E tu non fai niente per aiutarle ? Fino a quando una donna non potra' contare sulla solidarieta' di amiche, madri, sorelle e figlie quando decide di ribellarsi a un uomo violento, non ne verremo mai fuori ...
E poco possono fare i giudici e le forze dell'ordine se poi intorno alla vittima si crea il vuoto e viene lasciata sola.
 

Olmo60

Guru Master Florello
E tu non fai niente per aiutarle ? Fino a quando una donna non potra' contare sulla solidarieta' di amiche, madri, sorelle e figlie quando decide di ribellarsi a un uomo violento, non ne verremo mai fuori ...
E poco possono fare i giudici e le forze dell'ordine se poi intorno alla vittima si crea il vuoto e viene lasciata sola.

giustissimo la vicinanza ecc..ma poniamo un caso in cui la donna malmenata per mille motivi non denuncia, visto che fino a ieri (oggi non so, anzi, qualcuno mi illumini se la legge è cambiata) si potevano prendere provvedimenti solo su denuncia della parte lesa, mi spieghi come potrebbero le amiche o chi vuoi tu, aiutare concretamente? certo, i consigli, il sostegno psicologico ma poi? aspettiamo il marito nel cortile e incappucciate lo corchiamo di botte? e poi? lasciamo perdere che per come stanno ora le denunce di stolking che spesso finisce in omicidio e che fanno piangere, ma non ti sembra che sia proprio dall'alto che le cose dovrebbero cambiare? dall'educazione (prima cosa) ma subito dopo da una legislazione veramente paritaria e attenta alla situazione femminile?
 

hermioneat

Florello
Hai ragione Olmo... e poi bisogna sempre vedere se la donna vittima vuole essere aiutata a far denuncia o se preferisce un sostegno psicologico più leggero come può essere una spalla su cui piangere o una mano che batte consolatoria su una spalla. Teniamo presente che posssono anche esserci pressioni esterne del tipo... ma lascia stare, magari era arrabbiato... è la prima volta... magari non capita più... magari.... un corno!
Mi diceva una persona che lavorava proprio in questo campo, che sovente chi accompagna una donna pestata a far denuncia (normalmente madre, sorella o amica!) dice chiaramente che è stata una cosa da niente, una cosa saltuaria, che l'amica/figlia/sorella esagera un po' le cose.
Che non sia questo che frega la vittima, oltre alle leggi non proprio ad hoc?
E comunque, aggiungeva che molte ci ripensavano sopra e cambiavano idea ritirando la denuncia. Paura? Senz'altro! O anche idee assurde che ci sono state inculcate nel latte del biberon? Sapete... quelle tipo ma tu cosa hai fatto per meritarle? perchè lo hai fatto arrabbiare? Un uomo ha sempre ragione..... ma lui è il capofamiglia....
 

carne

Florello Senior
, come hanno detto più sopra, se accetti un passaggio da uno sconosciuto dovresti almeno immaginare di poter correre rischi ma tutto questo cosa significa? A cosa ci porta? A rinchiuderci in casa? A inaugurare una versione italiana del burka?
Io sono nata poco dopo che hanno dato la possibilità di voto alle donne. A quei tempi la donna non aveva voce in capitolo sia in casa che fuori.
Nelle famiglie contadine esisteva il patriarcato, le donne servivano per accudire gli uomini che lavoravano.
Fortunatamente i tempi sono cambiati ma se fin'ora non mi è successo niente è stata un po' di fortuna e l'aver evitato rischi inutili.
Da ragazza di sera andavo a ballare con le mie ma, all'uscita ero attenta a eventuali inseguimenti e alcune volte dovevo chiedere ad amici di fare un pezzo di strada insieme. Sapevo di avere il diritto di essere rispettata ma contro l'ignoranza e l'arroganza di qualcuno, anche uno solo, non mi mettevo a fare la paladina.
Ci sono donne che per fisicità o per sport di difesa si sanno difendere, io stavo attenta ad evitare pericolo ma non mi sono mai sentita inferiore o vittima delle condizioni, è natura della donna essere debole fisicamente ma ha un cervello e va usato.
Purtroppo perle giovani d'oggi c'è molta strada prima di avere garantita la sicurezza ma fate bene a parlarne, a reagire, il silenzio raffrancherebbe solo i carnefici.
 

hermioneat

Florello
Ot grazie per avermi messo tra le giovani, ma...... :D

Hai perfettamente ragione. Bisogna parlare parare parlare, E fare qualcosa di più..... ad esempio insegnare ai figli maschi già da piccoli il rispetto per gli altri, anche per le bambine e non fare come quella mamma che ho conosciuto che diveva al suo pargoletto che era appena stato sgridato da un'altra mamma perchè aveva tirato i capelli ad una bambina...massì, amore, hai ragione tu, è solo una femmina... Io a lei avrei tirato solo un lordone! Per i non piemontes è un manrovescio da far girare la testa...
Son passati tanti anni da allora. Il bambino ormai è un uomo. Chissà come la pensa adesso a proposito delle femmine...
Ok! Capisco che questo non può bastare per spingere a violentare e ad uccidere però è sbagliato di principio
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
No, io non giustifico assolutamente nulla.
A differenza del prete di Lerici, io non esprimo alcun tipo di giudizio di valore.
Si, il condizionamento culturale è molto forte, e pone radici profonde nella religione. Basta leggere la bibbia per rendersene facilmente conto. Poi mi chiedo quanti "credenti" abbiano mai letto la bibbia, ma qua si va OT.
La nostra società (ma non solo la nostra) ho un antico radicamento per cui l'uomo porta avanti la famiglia e la donna sta a casa a lavorare per l'uomo (cucinare, lavare, pulire). Ora le cose stanno cambiando, prima di tutto per il calo dell'impatto culturale della religione e della Chiesa sulla società italiana. Ma l'Italia resta indietro, sotto questo aspetto, rispetto agli altri paesi occidentali.
La concezione per cui la donna è sottomessa all'uomo è la situazione in cui ci troviamo ed è, a mio parere, una delle cause del fenomeno.
Il problema è che a molte giovani donne questa situazione "va bene così".

Per coloro che dicono "la violenza è uguale per uomini e donne, gli omicidi ci sono per uomini e donne", suggerirei di riconsiderare un paio di questioni.
Prima tra tutte, le vittime di violenza sessuale sono quasi esclusivamente donne.
Per gli omicidi invece, guardiamo al movente e vediamo quanti tra gli omicidi la cui vittima è una donna hanno un movente che ha a che fare con quanto scritto sopra.
Poi possiamo far finta che il problema non esista e che sia tutta una montatura mediatica, che la crisi non esista perchè i ristoranti sono tutti pieni, che tutto è Fuffa, e che basta studiare un po' di ragioneria per sapere tutto ciò che c'è da sapere di economia.
 

daniel77

Aspirante Giardinauta
No, io non giustifico assolutamente nulla.
A differenza del prete di Lerici, io non esprimo alcun tipo di giudizio di valore.
Si, il condizionamento culturale è molto forte, e pone radici profonde nella religione. Basta leggere la bibbia per rendersene facilmente conto. Poi mi chiedo quanti "credenti" abbiano mai letto la bibbia, ma qua si va OT.
La nostra società (ma non solo la nostra) ho un antico radicamento per cui l'uomo porta avanti la famiglia e la donna sta a casa a lavorare per l'uomo (cucinare, lavare, pulire). Ora le cose stanno cambiando, prima di tutto per il calo dell'impatto culturale della religione e della Chiesa sulla società italiana. Ma l'Italia resta indietro, sotto questo aspetto, rispetto agli altri paesi occidentali.
La concezione per cui la donna è sottomessa all'uomo è la situazione in cui ci troviamo ed è, a mio parere, una delle cause del fenomeno.
Il problema è che a molte giovani donne questa situazione "va bene così".

Per coloro che dicono "la violenza è uguale per uomini e donne, gli omicidi ci sono per uomini e donne", suggerirei di riconsiderare un paio di questioni.
Prima tra tutte, le vittime di violenza sessuale sono quasi esclusivamente donne.
Per gli omicidi invece, guardiamo al movente e vediamo quanti tra gli omicidi la cui vittima è una donna hanno un movente che ha a che fare con quanto scritto sopra.
Poi possiamo far finta che il problema non esista e che sia tutta una montatura mediatica, che la crisi non esista perchè i ristoranti sono tutti pieni, che tutto è Fuffa, e che basta studiare un po' di ragioneria per sapere tutto ciò che c'è da sapere di economia.

Lanci il sasso e nascondi la mano, come nella migliore tradizione della Vigliaccheria. Accetto i tuoi insulti gratuiti come prova della tua ignoranza abissale.

Io ho espresso un'opinione motivata da FATTI e collegamenti logici. Tu ti limiti a parlare "in generale". Siamo alle solite.

Inoltre, tirare in ballo la religione non serve a nulla. Ci sono milioni di ferventi religiosi che non ucciderebbero nemmeno una mosca. E ci sono milioni di omicidi commessi da atei. La discriminante non può essere AL DI FUORI dell'individuo (quella semmai è la "scusa", il "pretesto", la "strumentalizzazione"), ma dentro di esso. Se sei un potenziale assassino, ucciderai chiunque, dovunque ti troverai. Senza donne, senza religioni, senza niente, ucciderai comunque perché hai quel tipo di problema psichico.

E' una cosa molto semplice, come tutte le cose vere. Le cose false, invece, sono molto complicate e necessitano di essere spiegate dai soloni. Dio ce ne scampi.
 

robmel

Giardinauta Senior
Scusate, mi permetto di alleggerire un attimo l'atmosfera, raccontandovi una cretinata che mi e' venuta in mente.
Quando lavoravo, ero il bersaglio delle mie colleghe che si divertivano a prendermi in giro dicendomi che ero una cozza ed oltre a mio marito erano decenni che non mi filava nessun altro uomo, mentre io avrei voluto avere altre avventure.
Lo facevano perche' sapevano che sapevo stare al gioco e rispondevo con ironia.
Un giorno si stava parlando di una ragazza che era stata violentata e le stupide rivolgendosi a me "ma non poteva venire a prendere te (il violentatore) cosi' eri pure contenta!"
Al che io le ho risposto "una sera c'era un tizio che mi ha presa e buttata dietro un cespuglio, poi quando ha iniziato a violentarmi e io dicevo - ah, si bello continua - e ha capito che mi piaceva, ha perso la fantasia, mi ha lasciata li' coi vestiti strappati, non mi ha fatto piu' niente e se ne'e' andato"
Fine della storiella idiota ...
 

Olmo60

Guru Master Florello
ero molto giovane quando una vicenda sollevò dal torpore estivo il mio paese: una ragazza di 15 anni era stata sorpresa da suo babbo con tre giovani maggiorenni: vorrei dire che il paese si spaccò in due ma non è così: i commenti erano tutti contro questa ragazzina, problematica, con grosse difficoltà. insomma, la solita storia che era consenziente, anzi, era lei ad avere istigato la violenza ecc...ora io non ho mai saputo cme stessero le cose, di sicuro era stata lasciata sola. Questo per dire niente. sono d'accordo con cheguevilla quando parla di mentalità (vedi cultura di fondo) e non sono d'accordo o meglio, solo in minima parte, con chi parla di malattia mentale, come se la violenza fosse "ereditata" per via genetica...certo, esistono caratteri violenti, ma l'ambiente culturale è fondamentale per far si che questa violenza di fondo possa crescere oppure possa trovare alternative.
nel prossimo post parlerò anche di quelle tante donne che la violenza l'accettano come parte del menage familiare: sembra che ce ne siano ancora tante, purtroppo.
 

daniel77

Aspirante Giardinauta
Racconto anch'io una storiella idiota.

un giorno, un ragazzo gay è al bar. arrivano due camionisti, e bevono insieme a lui.
poi il ragazzo chiede un passaggio a casa, e i camionisti si offrono volentieri.

sulla strada di casa, si fermano vicino a un campo, fanno scendere il ragazzo, lo picchiano selvaggiamente, lo legano ad una staccionata e lo derubano.
Poi vanno a casa sua, e portano via tutti gli oggetti di valore che trovano. Nel frattempo, il ragazzo viene ritrovato in fin di vita, e portato in ospedale, dove morirà cinque giorni dopo per le complicazioni del pestaggio.

I due camionisti hanno tenuto alcuni oggetti del ragazzo, e presto vengono scoperti dalla polizia.
Processati, in un primo momento gli avvocati giocano la carta del "panico da gay".
Successivamente, ammettono che volevano semplicemente rapinarlo e derubarlo, e che il pestaggio è stato un "incidente collaterale" dovuto alle proteste del ragazzo. Mai avevano pensato di ucciderlo. Mai avevano pensato di rapinarlo/ucciderlo perché fosse gay. Credevano di poterlo derubare facilmente, perché era da solo e si fidava di loro (aveva chiesto lui il passaggio).

Sembra una storia come tante, di individui psicotici che approfittano di un soggetto (apparentemente) debole qualsiasi che incontrano sulla loro strada. Come gli omicidi e le violenze annesse ai furti nelle ville del nord italia, insomma.

Invece no: questa vicenda, realmente accaduta (http://it.wikipedia.org/wiki/Matthew_Shepard) è divenuta una delle più grandi storie di "omicidio omofobo" del mondo, tanto che le federazioni LGBT (lesbiche, gay, bisex, trans) lo portano ad esempio come "classico" dell'omofobia e della discriminazione sessuale.

Certo, a queste persone è inutile far notare che la RAPINA e il FURTO sono cose che NULLA hanno a che fare con l'orientamento o la discriminazione sessuale.
Inutile anche far presente che la RAPINA e il FURTO non c'entrano NULLA con l'omicidio premeditato dei serial killer, e che quando questo accade di solito è solo un incidente di percorso.
Queste cose valgono in tutti i processi "normali" perché sono universalmente accettate dai testi di psicologia criminale, e qualsiasi profiler le sa a a memoria. Ma in questo caso, no. In questo caso è stato ucciso un gay, quindi tutto deve essere filtrato attraverso questa lente.
L'opinione pubblica ha il suo "caso" di cui parlare per anni, le minoranze hanno il loro martire da sbandierare con orgoglio. La categoria deve essere difesa dai ___-fobi che la vogliono distruggere.

Nessuno pensa con il cervello. Nessuno pensa che quei due camionisti, se nel bar avessero trovato un ragazzo eterosessuale, una mamma incinta, un vecchio con il bastone, un giovane in carrozzella, che gli chiedevano un passaggio, SICURAMENTE avrebbero fatto le stesse, identiche cose. Pestaggio, furto, rapina. Niente discriminazione, niente omofobia, solo soggetti psicotici che trovano sfogo sui soggetti deboli.
Troppo semplice. Bisogna inventarsi pur qualcosa per riempire i giornali di carta igienica.
Il rasoio di Occam non va d'accordo con la tiratura dei quotidiani.

Fine della storiella idiota (ovviamente, idiota non è l'omicidio, ma il processo-farsa).
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Lanci il sasso e nascondi la mano, come nella migliore tradizione della Vigliaccheria. Accetto i tuoi insulti gratuiti come prova della tua ignoranza abissale.

Io ho espresso un'opinione motivata da FATTI e collegamenti logici. Tu ti limiti a parlare "in generale". Siamo alle solite.

Inoltre, tirare in ballo la religione non serve a nulla. Ci sono milioni di ferventi religiosi che non ucciderebbero nemmeno una mosca. E ci sono milioni di omicidi commessi da atei. La discriminante non può essere AL DI FUORI dell'individuo (quella semmai è la "scusa", il "pretesto", la "strumentalizzazione"), ma dentro di esso. Se sei un potenziale assassino, ucciderai chiunque, dovunque ti troverai. Senza donne, senza religioni, senza niente, ucciderai comunque perché hai quel tipo di problema psichico.

E' una cosa molto semplice, come tutte le cose vere. Le cose false, invece, sono molto complicate e necessitano di essere spiegate dai soloni. Dio ce ne scampi.
Io non ho mai tirato indietro nessuna mano.
"Fatti" nelle tue motivazioni ne vedo davvero pochi. Cosa vedo, invece, sono tanti giudizi di valore.
La mia ignoranza tanto abissale non deve essere, e mi fa molto ridere che sia tu a darmi dell'ignorante dopo tutte le stupidaggini che hai scritto altrove.
La religione l'ho tirata in ballo per via dell'influenza culturale che ha sulla nostra società. Se non capisci neanche questa, affari tuoi. Io il mio tempo lo perdo per chi ha un po' di onestà intellettuale e si sforza di capire.
Invece, per coloro che, come te, si vantano della propria ignoranza, il tempo lo passo a baloccarmene.

Tutti siamo potenziali assassini.
Ciò che ci rende assassini o meno è il movente.
Per qualcuno il movente è un caso estremo (una situazione in cui è in pericolo la propria vita).
Per qualcun altro il movente è un po' meno estremo (mi vengono in mente i partigiani).
Per altri, la maggioranza degli assassini, il movente è diverso. C'è chi uccide per rubare, chi per soldi, chi perchè ritiene di averne il diritto a seguito di un certo tipo di comportamento della vittima.
Il problema è che la cultura post-cristiana (ma non solo) ha un pesante strascico in cui la donna è considerata inferiore all'uomo. Se non si riesce a vedere questo, ci si legge la bibbia, o si guardano le statistiche di impiego, quante donne occupano posizioni manageriali rispetto agli uomini, quale sia la condizione salariale e via dicendo.
E la condizione di superiorità presunta è uno dei motivi che alimentano questo tipo di situazione.

Certo, se uno non vede la complessità di una cosa perchè non è in grado di capire nulla, allora tutto è semplice.
Ma su questo forum ci sono, per fortuna, molti partecipanti attivi che riescono ad andare al di là del proprio naso e non si limitano a considerare ogni cosa come "Fuffa".
Guarda che se non capisci qualcosa tu, non devi per forza dire stupidaggini gratuite in pubblico per complicare anche la vita agli altri. Non è mica colpa nostra!
 

Olmo60

Guru Master Florello
non lo so...non posso dire che avrebbero fatto la stessa cosa se fosse salito un uomo normale, non lo possiamo sapere: come fai a dire: SICURAMENTE? da cosa ti viene questa convinzione se non da un'altra convinzione a-priori? Far passare per squilibrati questi individui, non credi che diminuisce la loro responsabilità? Se chi uccide perchè ha un istinto omicida che non può frenare, non è un malato? Troppi avvocati giocano questa carta a volte a ragione ma più spesso -secondo me- a sproposito, scusa sai, ma è troppo facile parlare in generale di serial-killer. Poi è vero che la lente di filtraggio è frutto . del mercato dell'informazione e chi può "guadagnarci" qualcosa in termini di visibilità ( per una giusta causa, tra l'altro) la usa, ma lo scandalo è e rimane l'omicidio, non la possibile strumentalizzazione.
Per me nel tuo caso è stato ucciso un uomo da due criminali normali che meritano l'ergastolo, neanche me lo chiedo chi fosse l'autostoppista.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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