Inutile ribadire che non esiste femminicidio, uxoricidio, infanticidio, omofobia ecc...ormai i mass-media ci hanno riempito le orecchie con tali aberrazioni.
Esistono invece l'omicidio, l'odio, la violenza, il bullismo, il desiderio di dominare sul proprio simile, e tutte sono parti di menti malate, (o, per come la penso io, psichicamente infestate da influenze inferiori/infere).
Anche la politica (per come è intesa oggi) ne è un'espressione, il dominio delle proprie idee su quelle degli altri, una forma di violenza che può causare danni anche gravi (vedi caso Hitler).
Tutto il resto che scrivono i giornalisti (cioè i giornalai, perché ormai di giornalisti veri non ce ne sono più) è strumentalizzazione, statistica, tifoseria, maschilismo, femminismo, animalismo, fondamentalismo. Diverse parole per indicare la Fuffa.
Chi uccide una donna, in assenza di donne ucciderebbe anche il Papa. Chi violenta un bambino, in assenza di esseri umani violenterebbe anche un albero.
La "categoria" è ininfluente. E' una scusa per creare paura, per categorizzare, per separare.
Detto questo, il soggetto psicopatico (di sesso maschile o femminile), che stupido non è, nel 99% dei casi sfoga il suo istinto su una vittima che difficilmente (in base a quello che giudica lui) gli causerà problemi. Quindi soggetti apparentemente deboli.
Siccome la società mostra la donna come soggetto debole, egli la predilige.
Inoltre, la donna è colei che genera i figli, e ancora oggi in buona percentuale colei che li accudisce nei primi anni. Essendo molti traumi psichici riconducibili all'infanzia, spesso il soggetto psicopatico individua un "genere" di vittima preferenziale nel soggetto femminile. Interessante è notare come anche i soggetti psicopatici donne individuino spesso come vittime altre donne, cosa che dimostra l'assunto.
In conclusione: inutile categorizzare la violenza, gli omicidi, ecc... poiché si finisce per togliere importanza alla causa scatenante primaria, che non è la vittima e la sua appartenenza, ma il carnefice e la sua mente.
Infine, sul fatto del parroco, c'è da fare un distinguo importante. Bisogna ammettere che nella società odierna gli istinti bassi vengono aizzati in modo sempre più esagerato, a partire dalla moda per finire con la pornografia. Di questo si deve dare atto al "volantino" di avere espresso un'ovvietà che purtroppo pochi denunciano.
E' però altrettanto vero che un soggetto non psicopatico, non arriverà mai a commettere violenza su un suo simile, anche in condizioni di estremo condizionamento sociale. E qui il parroco ha preso una cantonata epica. Infatti ha poi ammesso di aver scritto una "provocazione". Forse voleva farci riflettere su dove siamo arrivati con la mania della "libertà a tutti i costi", e si è fatto prendere la mano.