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La vita segreta delle Api - Sue Monk Kidd - SPOILER

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Grazie, eh! la fortuna di poter leggere in lingua originale, il sogno della mia vita...

Mi spiace che tu non intenda finire, tuttavia dal momento che, certamente per una svista, non eri iscritto alla lista dei partecipanti, dimmi solo se cambi idea che ti aggiungo in corsa :eek:k07: :)
Oramai, a meno di casi rari, se la versione originale è in una lingua conosciuta, propendo per la versione originale.

"Panties" si può tradurre correttamente come "mutandine", nel senso che indica sempre le mutandine da donna. Mutande da uomo sono underwear, pants, ma mai panties.
La frase in questione la tradurrei come "Agosto prese il camion e andò dritto all'Amen Dollar Store, dove acquistò quattro paia di mutandine a Rosaleen, una camicia da notte azzurrina, tre top hawaiani ed un reggiseno che avrebbe potuto contenere dei massi".
 

miciajulie

Fiorin Florello
Oramai, a meno di casi rari, se la versione originale è in una lingua conosciuta, propendo per la versione originale.

"Panties" si può tradurre correttamente come "mutandine", nel senso che indica sempre le mutandine da donna. Mutande da uomo sono underwear, pants, ma mai panties.
La frase in questione la tradurrei come "Agosto prese il camion e andò dritto all'Amen Dollar Store, dove acquistò quattro paia di mutandine a Rosaleen, una camicia da notte azzurrina, tre top hawaiani ed un reggiseno che avrebbe potuto contenere dei massi".

come dire... uguale all'italiano un po' agé (pudibondo? gentile? aggraziato?), per cui l'uomo indossa le mutande e la donna le mutandine, non importa se lui più minuto di stanlio e lei sosia di mamy in via col vento? ora qui le mutand(in)e femminili, nei negozi, vengono chiamate con nomi più precisi, mirati al tipo di modello, e spesso in lingua straniera. il termine mutanda proprio deve non piacere: è finito nel calderone dell'<intimo>, senza una propria identità. che invece i reggiseni conservano. siamo un popolo di baciapile inside. ma questa è un'altra storia
 

Olmo60

Guru Master Florello
daria, per parlarne insieme, noi che lo abbiamo letto, lo facciamo qui? oppure riferendoci alle recensioni complete dobbiamo farlo "dellà"?:confuso::eek:k07:
 

daria

Master Florello
daria, per parlarne insieme, noi che lo abbiamo letto, lo facciamo qui? oppure riferendoci alle recensioni complete dobbiamo farlo "dellà"?:confuso::eek:k07:

Famolo qui :eek:k07: senza OT, di la' teniamo aggiornate le recensioni man mano che arrivano, in ogni caso chi entra sia de qua che della' alla dicitura: SPOILER o RECENSIONI, sa come regolarsi, se leggere o passare oltre per non avere rivelazioni inattese :eek:k07:
 

Olmo60

Guru Master Florello
SPOILER SU UNA RECENSIONE
Ecco, volevo rispondere alla recensione di pin e precisamente a questa parte:
ad un ragazzino non si scrive su un libro delle lotte razziali, non si parla di malattie mentali dovute a shock o ad altro. Non si fa il raffronto tra considerare peggio l'abbandono dall'aver ucciso.

a parte che a 14 anni oggi i ragazzi leggono di tutto, ma anche noi ai nostri tempi....insomma, credo che parlare a un ragazzo delle lotte razziali sia non solo giusto, ma persino auspicabile, così come delle malattie mentali e in generale della realtà che ci circonda. Per come sono trattati tutti questi argomenti, certo che l'autrice ne parla in modo superficiale, quindi solo di sfuggita,ma su questi episodi di sfuggita è costruito tutto il libro. In pratica non ne parla ma li accenna: non vuole dire niente?
 

benji09

Giardinauta
Devo dire che dopo una partenza che mi perplimeva (quanto mi piace sta parola!) il libro pian piano scorre. Mi sembra una storia leggerina che tocca tante tematiche (maltrattamenti nei confronti dei minori, questione razziale, "stranezza", assenza di un genitore...) senza entrare troppo nel profondo.
Vedremo come finisce.
 

Pin

Master Florello
SPOILER SU UNA RECENSIONE
Ecco, volevo rispondere alla recensione di pin e precisamente a questa parte:
ad un ragazzino non si scrive su un libro delle lotte razziali, non si parla di malattie mentali dovute a shock o ad altro. Non si fa il raffronto tra considerare peggio l'abbandono dall'aver ucciso.

a parte che a 14 anni oggi i ragazzi leggono di tutto, ma anche noi ai nostri tempi....insomma, credo che parlare a un ragazzo delle lotte razziali sia non solo giusto, ma persino auspicabile, così come delle malattie mentali e in generale della realtà che ci circonda. Per come sono trattati tutti questi argomenti, certo che l'autrice ne parla in modo superficiale, quindi solo di sfuggita,ma su questi episodi di sfuggita è costruito tutto il libro. In pratica non ne parla ma li accenna: non vuole dire niente?

Vuole dire tutto, secondo me, non ne parla ma ne accenna, scritto nel 2002, un decennio fa. Ambientato nel 1964 inizio degli scontri razziali, libro per ragazzi quindi teniamoli fuori dalle 'brutture della vita' e ci vedo anche una puntina di razzismo non affrontiamo l'argomento sociale razziale, non scopriamo che il nero è un uomo.
Difficile oggi, accettare queste cose, ma prendiamole nel loro contesto.
Oggi i ragazzi leggono, scusa guardano sul tubo di tutto e di più, ma nel 2002? Non sembra ma in 10 anni c'è stata una grande evoluzione, poi se buona o no se ne può discutere.

Io invece ne approfitto, perchè da qualche parte hai scritto 'considera peggio l'abbandono dall'avere ucciso la madre'.
Il mio pensiero è sì, per un figlio non c'è niente di peggio dell'abbandono, del rifiuto. L'averla uccisa, è un ricordo sfocato, forse una bugia del padre, ma l'abbandono è quello che più si sente
 

francescodv

Maestro Giardinauta
Difficile oggi, accettare queste cose, ma prendiamole nel loro contesto.
Oggi i ragazzi leggono, scusa guardano sul tubo di tutto e di più, ma nel 2002? Non sembra ma in 10 anni c'è stata una grande evoluzione, poi se buona o no se ne può discutere.
Faccio un po di conti, vediamo 2012-10 = 2002 nel 2002 mia figlia leggeva "guerra e pace" ed aveva 14 anni :confuso:
Non mi tornano le tue affermazioni sui giovani.
E se invece faccio 2012-38 = 1974 ed allora ne avevo io 14 di anni e leggevo "i miserabili" o "naná"
Ed allora i conti mi tornano ancora meno :confuso:
 

Pin

Master Florello
Faccio un po di conti, vediamo 2012-10 = 2002 nel 2002 mia figlia leggeva "guerra e pace" ed aveva 14 anni :confuso:
Non mi tornano le tue affermazioni sui giovani.
E se invece faccio 2012-38 = 1974 ed allora ne avevo io 14 di anni e leggevo "i miserabili" o "naná"
Ed allora i conti mi tornano ancora meno :confuso:

A 14 anni io leggevo, Maupassant, voltaire, salgari di tutto un po' e devo toglierne un bel po' per arrivare a 14.
Ma i miserabili non sono la guerra per i diritti civili, non c'è la schiavitù, c'è il povero mentecatto maltrattato ma che ha trovato una sua famiglia un suo mondo.
Poi siamo qui per esporre le proprie idee e impressioni, non per convincere che uno ha letto giusto e l'altro no.
Per me i libri per ragazzi ancora oggi sono molto all'acqua di rose, poi che in famiglia si insegni a leggere è diverso.
Per esempio io divoratrice onnivora, mio figlio se legge solo moto e motori.
Però prova a prendere in mano gli attuali libri per ragazzi e dimmi quanto ci sono andata lontana.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Faccio un po di conti, vediamo 2012-10 = 2002 nel 2002 mia figlia leggeva "guerra e pace" ed aveva 14 anni :confuso:
Non mi tornano le tue affermazioni sui giovani.
E se invece faccio 2012-38 = 1974 ed allora ne avevo io 14 di anni e leggevo "i miserabili" o "naná"
Ed allora i conti mi tornano ancora meno :confuso:
A 14 anni, l'unica cosa che leggevo erano riviste di videogiochi.
E così è andata avanti per anni.
Mio fratello avrà letto 4 libri in tutta la sua vita (28 anni ora) e la sua ragazza si vanta di non leggere affatto. E come loro conosco molte persone.
Ora io sono laureato, leggo (anche se non sono un lettore accanito) regolarmente e credo che abbia senso leggere certi libri con una certa educazione letteraria. Non so quanto si possa comprendere di un libro come 1984, per esempio, a 16 anni...
 

francescodv

Maestro Giardinauta
Lo leggi e capisci quello che capisci. Poi, se sei un lettore lo rileggi a 20 ed ancora a 30 di anni.
Le sensazioni che ne trai sono diverse perché nel tempo hai avuto dei cambiamenti (qualcuno direbbe sei maturato o, hai sedimentato maggiore conoscenza).
Di libri, ora più che prima c'é ampia disponibilitá, è il lettore a dover scegliere. Ci sono quelli leggeri e quelli "impegnati" ma non é questo il punto.
puoi passare anche la tua vita senza leggere neanché un libro, eccetto quelli oggetto di studio, e laurearti. Ma non ditemi che si raggiunge lo stesso grado di cultura e di sensibilitá.
Non leggo neanché un libro perché non ho una educazione letteraria?
 

francescodv

Maestro Giardinauta
@PIN
nessuno vuole convincere nessuno, siamo quí per discutere ed ognuno dice la sua serenamente, senza la pretesa di essere il verbo.
Se scrivo una cosa e tu la critichi mica mi sento offeso perché la pensi in modo diverso da me, ci mancherebbe anzi, aggiungo, sarebbe noioso se cosí non fosse.
 

Olmo60

Guru Master Florello
A 14 anni io leggevo, Maupassant, voltaire, salgari di tutto un po' e devo toglierne un bel po' per arrivare a 14.
Ma i miserabili non sono la guerra per i diritti civili, non c'è la schiavitù, c'è il povero mentecatto maltrattato ma che ha trovato una sua famiglia un suo mondo.
Poi siamo qui per esporre le proprie idee e impressioni, non per convincere che uno ha letto giusto e l'altro no.
Per me i libri per ragazzi ancora oggi sono molto all'acqua di rose, poi che in famiglia si insegni a leggere è diverso.
Per esempio io divoratrice onnivora, mio figlio se legge solo moto e motori.
Però prova a prendere in mano gli attuali libri per ragazzi e dimmi quanto ci sono andata lontana.
nessuno credo sia interessato a convincere gli altri di qualcosa. Ognuno dice le sue impressioni senza polemica. Però faccio notare che libri con tematiche importanti esistono anche per ragazzi. La capanna dello zio Tom me l'hanno fatto leggere alle elementari, tanto per dire come erano crudeli ai miei tempi!:lol::lol:
ot: : la guerra si fa anche con le parole se è vero che "I miserabili" sono stati forse uno dei primi e più alti esempi di rivendicazioni sociali in letteratura. Gli schiavi ci sono eccome, fin dal titolo. fine ot.:eek:k07::Saluto:
 
Ultima modifica:

miciajulie

Fiorin Florello
un conto è la letteratura per bambini e ragazzi, intesa come tale quella che entra nei programmi scolastici, un altro è la letteratura che, in quanto bambino/a o ragazzo/a, ti scegli tu di leggere. e non necessariamente si viene educati a leggere, credo che spesso sia una propria predisposizione, curiosità, necessità. in casa mia giravano due quotidiani al giorno, ma libri no, anche se il primo regalo vero che mi fece il mio papà fu una piccola enciclopedia economica :love:. per una bimba (io) che quando la nonna tornava dal mercato si leggeva pure i pezzi di giornale in cui trovava avvolta la catalogna, avete idea di cosa possa aver rappresentato la libreria della casa degli zii, 5mx3m, tutta zeppa di libri, casa dove per qualche mese fui costretta a vivere per un problema di famiglia? zii che mi strappavano di mano histoire d'o (ma dove caspita l'hai trovato???? dietro, zia) ma che non accennavano proteste davanti a notre-dame de paris e analoghe 'lievità'. avevo 9-10 anni. 'la vita segreta delle api' l'avrei potuto leggere anche in quella stagione dagli zii, senza turbamenti e credo senza perdermi nulla dei temi anche marginalmente trattati; l'ho letto ora è mi è sembrato un po' troppo 'facile', ma non per questo spiacevole. è filato via liscio. e per la fretta con cui mi stufo mi pare un punto a suo favore
non ho avuto la sensazione che alcuni aspetti non siano stati trattati con spessore. tutto il libro ha lo spessore che ha, e aver reso più presente e pressante, che so, la segregazione razziale, avrebbe probabilmente creato dei picchi, tolto un certo equilibrio. la 'sceneggiatura' è minuziosa, la descrizione dei personaggi è precisa, quasi cinematografica. e in un libro preferisco che venga affidata almeno in parte alla lettura personale. quella che fa sì che le facce e soprattutto i caratteri siano/diventino 'patrimonio' del lettore. ciò che ci fa dire, se dal libro traggono il film, che il film 'non è all'altezza' o 'mi ha deluso'.
 

daria

Master Florello
Sono d'accordo con micia...e daie! con 'sto spessore, questo libro letto insieme ha lo spessore che ha.
io non credo fosse nell'intento dell'autrice dargliene un altro, ho detto intento non capacita'...meglio un tema scottante lasciato ai margini, per quanto riconoscibile, che trattato in modo inesatto o sentenzioso, almeno for me.
vabbe' dai al prossimo giro Guerra e Pace :D :eek:
 

miciajulie

Fiorin Florello
Sono d'accordo con micia...e daie! con 'sto spessore, questo libro letto insieme ha lo spessore che ha.
io non credo fosse nell'intento dell'autrice dargliene un altro, ho detto intento non capacita'...meglio un tema scottante lasciato ai margini, per quanto riconoscibile, che trattato in modo inesatto o sentenzioso, almeno for me.
vabbe' dai al prossimo giro Guerra e Pace :D :eek:
noooooooo, guerra e pace noooo :muro::muro::muro:
 

Olmo60

Guru Master Florello
sono d'accordo anch'io con Micia: non è lo spessore come lo intendiamo noi che interessa questo genere di letteratura "commerciale".
 
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