un conto è la letteratura per bambini e ragazzi, intesa come tale quella che entra nei programmi scolastici, un altro è la letteratura che, in quanto bambino/a o ragazzo/a, ti scegli tu di leggere. e non necessariamente si viene educati a leggere, credo che spesso sia una propria predisposizione, curiosità, necessità. in casa mia giravano due quotidiani al giorno, ma libri no, anche se il primo regalo vero che mi fece il mio papà fu una piccola enciclopedia economica
. per una bimba (io) che quando la nonna tornava dal mercato si leggeva pure i pezzi di giornale in cui trovava avvolta la catalogna, avete idea di cosa possa aver rappresentato la libreria della casa degli zii, 5mx3m, tutta zeppa di libri, casa dove per qualche mese fui costretta a vivere per un problema di famiglia? zii che mi strappavano di mano histoire d'o (ma dove caspita l'hai trovato???? dietro, zia) ma che non accennavano proteste davanti a notre-dame de paris e analoghe 'lievità'. avevo 9-10 anni. 'la vita segreta delle api' l'avrei potuto leggere anche in quella stagione dagli zii, senza turbamenti e credo senza perdermi nulla dei temi anche marginalmente trattati; l'ho letto ora è mi è sembrato un po' troppo 'facile', ma non per questo spiacevole. è filato via liscio. e per la fretta con cui mi stufo mi pare un punto a suo favore
non ho avuto la sensazione che alcuni aspetti non siano stati trattati con spessore. tutto il libro ha lo spessore che ha, e aver reso più presente e pressante, che so, la segregazione razziale, avrebbe probabilmente creato dei picchi, tolto un certo equilibrio. la 'sceneggiatura' è minuziosa, la descrizione dei personaggi è precisa, quasi cinematografica. e in un libro preferisco che venga affidata almeno in parte alla lettura personale. quella che fa sì che le facce e soprattutto i caratteri siano/diventino 'patrimonio' del lettore. ciò che ci fa dire, se dal libro traggono il film, che il film 'non è all'altezza' o 'mi ha deluso'.