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L'inconfondibile tristezza della torta di limone - SPOILER

Olmo60

Guru Master Florello
ogni libro dice qualcosa: questo non significa psicanalizzarlo, (come se fosse un'operazione negativa), è un dato di fatto. Non esiste uno scritto che non contenga un significato, o meglio, una certa idea di chi lo ha scritto...sarebbe come dire che le parole non significano niente..Neanche per me è stato un errore averlo comprato e letto, visto che il mio scopo non era quello che metterlo in prima fila nella libreria insieme a x, ma di condividerlo con voi. Spero che questa voglia di condivisione mi accomuni al gruppo, ma spero anche che qualcuno ci legga dentro qualcosa, sennò rimaniamo al palo:)
 

carne

Florello Senior
Ben detto, sono d'accordo in effetti anche se c'è chi lo interpreta in modi discordanti per lo stesso libro, il confronto è interessantte appunto per questo.
 

Harma

Maestro Giardinauta
Finito...wow...anche se il libro in sè non mi dicevo un granché fino la fine,però l'ultima pagina raccoglie tutto il significato che voleva trasmettere l'autrice...Per me il messaggio era questo..D'accordo i <problemi> di Rosy,Joseph e il loro padre sono estremizzati,in un libro si può..Nella vita reale quanti di noi,non abbiamo problemi,poteri,diversità che non vogliamo far sapere al mondo..La colpa è dell'uomo che è sempre pronto a giudicare invece di voler capire,ascoltare far si che l'altro si può aprire e liberarsi..
Non so se mi sono spiegata,ho una certa difficoltà a mettere per scritto i miei pensieri...:Saluto:
 

daria

Master Florello
Cedo! :( purtroppo per questo romanzo mi e' mancato il coinvolgimento che di solito mi spedisce velocemente alla fine:
ho tentennato troppo, ho leggiucchiato senza un vero interesse

Ho ceduto in qualche occasione al secondo diritto del lettore di Pennac: "Il diritto di saltare le pagine" questo mi ha portato di filato al terzo: "Il diritto di non finire il libro" :rolleyes:

mi spiace sempre un po' non concludere, ma conto di riprendermi in fretta :D

Alla prossima! :)
 
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benji09

Giardinauta
Secondo me dipende dalla scelta del libro.
Se scegliessimo libri un po' più profondi avremmo delle belle occasioni di discussione (mi è capitato già in altri gruppi di lettura).
Invece con questi libri scelti non è che ci sia tanto da dire....
 

miciajulie

Fiorin Florello
toc toc. si può? entro timida... sono esterna:ros:
mi riallaccio all'intervento di benji qua sopra.
a volte dal titolo e dalla trama non si riesce a evincere perfettamente quale libro sarà, né come è scritto. purtroppo.
p.es. il titolo di quest'ultima scelta è estremamente affascinante, così come lo spunto che il breve riassunto (anche in rete) ci forniva.
poi lo sfogli (scrivo così dopo aver letto le vs sensazioni...) e non ti dà nulla. o non ti dà quello che ti aspetti (a volte è difficile 'non aspettarsi' un qualcosa; lo si spera addirittura), e resti con un palmo di naso.:boh:
cosa c'era, nella trama, a dire, a dirci, se questo libro era di spessore o no? sarebbe potuto esserlo...
i libri chiaramente tosti non hanno mai avuto troppi voti, nei gruppi. forse i più tra noi preferiscono libri lievi (e resto nell'ambito della narrativa, mica mi butto sui classici eh). fortunatamente siamo in democrazia.
una vecchia proposta, la trilogia della città di k., obiettivamente non so se tutti avrebbero avuto... lo stomaco? il coraggio? la voglia? di finirlo. che qualcuno di noi lo conosca e lo abbia divorato e ci abbia ragionato tra sé e sé per giorni non sposta di una virgola il giudizio di altri che magari lo avrebbero buttato nel camino a pag. 6.
però non credo che sia (solo) il libro poco interessante a non fare scrivere nel gruppo. le variabili sono molte. ricordo che abbiamo scritto nel bene e nel male degli altri affrontati (e soprattutto scelti), e mica tutti erano dei capolavori. senza denigrare diabolik (anzi, tutt'altro), credo che potrebbe starci di scrivere fiumi di post anche su un suo numero. dipende dalla voglia di farlo. e dallo stimolo non solo del libro ma anche del gruppo. insomma, ci si tira un po' dentro a vicenda. e non dovrebbe essere proprio questo il senso del 'gruppo'?
scusate i miei pensieri in libertà.
per farmi perdonare, non se se avete notato, ma mi sono imposta di vincere la pigrizia e di usare persino gli accenti giusti. battere l'accento acuto richiede 'più impegno' (impegno si fa per dire...). ma in un 3d sui libri e la lettura mi sembra... come dire?, doveroso e corretto.
grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi.
 

daria

Master Florello
...mi riallaccio all'intervento di micia per il libro in questione: L'inconfondibile tristezza della torta di limone, titolo molto bello,musicale-piace anche a me che odio il limone...- anche l'idea puo' essere considerata interessante o quanto meno originale. ma la struttura di un romanzo non puo' basarsi unicamente sull'intuizione dell'autrice, le sensazioni 'devono' uscire dalla testa dell'autore e tessere i fili della storia, altrimenti si intorcineranno inevitabilmente su loro stesse, secondo me.
Poi qualcuno potrebbe obiettare che non posso scrivere quanto sopra non avendo concluso, mica vero, non c'e' bisogno che lo legga tutto per scoprire che non mi piace, cosi' come non voglio accontentarmi -fatta eccezione, e nemmeno sempre, per i gialli- del colpo di scena finale.

Detto questo, io l'ho addirittura votato e avrei dovuto fare lo sforzo di leggerlo, ma non l'ho fatto e lo spirito di gruppo questa volta non mi ha sostenuto...:boh: per questo non posso che chiedere venia :)
 
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carne

Florello Senior
Il gradimento più o meno di questo libro non mi fa entrare niente in tasca perchè non 'ho scritto io quindi daria, non devi chiedere venia a nessuno. Se posso permettermi e spero prendiate queste parole in modo sincero, mi spiace solo che abbiate speso soldi e tempo senza soddisfazione, purtroppo i romanzi di scrittori contemporanei hanno di queste incognite.
Il titolo ha il suo punto di dolcezza anche se parla di "insostenibile tristezza" quindi qualcosa di cruciale doveva esserci. Forse la scrittrice ha esagerato nella metfora dei sentimenti ma agli scrittori piace spesso esagerare, pure nei linguaggi attuali anche tra noi parliamo per esagerazioni, non c'è un equilibrio, tutto è al superlativo.
Tra i libri letti fin'ora con voi, eccetto quello di Guarreschi, ma li si andava sul sicuro, gli altri più o meno si equivalgono.
In questo libro ho trovato piacevolezza nella scrittura ed un racconto abbastanza originale.
 

floretta

Maestro Giardinauta
Invece a me questa scrittrice ha incuriosito, il libro non mi è dispiaciuto, ma forse sono " di bocca buona" e ho preso in biblioteca altri suoi due scritti, voglio chiarirmi le idee, credo che sia affascinata dalla fantascienza e forse dal paradosso e infatti anche i sentimenti e l'empatia trattata nel libro spesso ha del paradossale..........
E' la prima volta che partecipo ad un gruppo di lettura e non so se mi piaccia o no, dovrò chiarimi le idee.......
 

Harma

Maestro Giardinauta
Il gradimento più o meno di questo libro non mi fa entrare niente in tasca perchè non 'ho scritto io quindi daria, non devi chiedere venia a nessuno. Se posso permettermi e spero prendiate queste parole in modo sincero, mi spiace solo che abbiate speso soldi e tempo senza soddisfazione, purtroppo i romanzi di scrittori contemporanei hanno di queste incognite.
Il titolo ha il suo punto di dolcezza anche se parla di "insostenibile tristezza" quindi qualcosa di cruciale doveva esserci. Forse la scrittrice ha esagerato nella metfora dei sentimenti ma agli scrittori piace spesso esagerare, pure nei linguaggi attuali anche tra noi parliamo per esagerazioni, non c'è un equilibrio, tutto è al superlativo.
Tra i libri letti fin'ora con voi, eccetto quello di Guarreschi, ma li si andava sul sicuro, gli altri più o meno si equivalgono.
In questo libro ho trovato piacevolezza nella scrittura ed un racconto abbastanza originale.
Ma che scherzi carne,a me è arrivata un messaggio forte,anche se durante la lettura non mi ha preso più di tanto,e sicuramente voglio rileggerlo per capire meglio le varie sfumature....
 

Anna1983

Giardinauta Senior
Finito!
Devo dire che, purtroppo, ho fatto molta fatica per arrivare all' ultima pagina; le premesse erano davvero buone, tuttavia tutte le mie aspettative sono state disattese.
Quando ho letto quale fosse il "dono" di Joseph mi stavano cascando le braccia: sinceramente non ho capito cosa l' autrice volesse trasmettere al lettore... sarò limitata io, ma l' ho trovata una scelta inutilmente assurda.
 

Harma

Maestro Giardinauta
Non ricordo bene,ma non mi sembra che l'autrice ha mai parlato di dono,mi sembra più un vero dramma che hanno dovuto vivere il trio del libro,costretto di vivere la loro diversità in totale solitudine,come succede spesso nella realtà .....Per me era questo il messaggio....
 

Olmo60

Guru Master Florello
Il gradimento più o meno di questo libro non mi fa entrare niente in tasca perchè non 'ho scritto io quindi daria, non devi chiedere venia a nessuno. Se posso permettermi e spero prendiate queste parole in modo sincero, mi spiace solo che abbiate speso soldi e tempo senza soddisfazione, purtroppo i romanzi di scrittori contemporanei hanno di queste incognite.
Il titolo ha il suo punto di dolcezza anche se parla di "insostenibile tristezza" quindi qualcosa di cruciale doveva esserci. Forse la scrittrice ha esagerato nella metfora dei sentimenti ma agli scrittori piace spesso esagerare, pure nei linguaggi attuali anche tra noi parliamo per esagerazioni, non c'è un equilibrio, tutto è al superlativo.
Tra i libri letti fin'ora con voi, eccetto quello di Guarreschi, ma li si andava sul sicuro, gli altri più o meno si equivalgono.
In questo libro ho trovato piacevolezza nella scrittura ed un racconto abbastanza originale.
ma no, Carne, per quanto mi riguarda non devi dispiacerti di niente, perchè? penso che dalla quarta di copertina si capiva benissimo di cosa parlava e di come se ne parlava, insomma il nocciolo del libro è detto papale..credo che la partecipazione a un gruppo sia condizionata SOLO dalla voglia dello scambio in sè, per questo non è mai il libro che fa la differenza e infatti, dici bene, tranne Guareschi, gli altri, tutti, si sono equivalsi sia nella forma che nel contenuto. Stavolta avevamo meno voglia, secondo me è così.
 

daria

Master Florello
ma no, Carne, per quanto mi riguarda non devi dispiacerti di niente, perchè? penso che dalla quarta di copertina si capiva benissimo di cosa parlava e di come se ne parlava, insomma il nocciolo del libro è detto papale..credo che la partecipazione a un gruppo sia condizionata SOLO dalla voglia dello scambio in sè, per questo non è mai il libro che fa la differenza e infatti, dici bene, tranne Guareschi, gli altri, tutti, si sono equivalsi sia nella forma che nel contenuto. Stavolta avevamo meno voglia, secondo me è così.

Secondo me e' vero solo in parte Olmo, l'interesse allo scambio non puo' prescindere dal contenuto, non credi?
Se poi parliamo di impegno preso, allora il discorso cambia
Inoltre nessuno se la deve prendere in alcun modo per i gusti degli altri, a volte capita nei GdL che la critica al romanzo venga in parte assorbita da chi lo ha proposto.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Boh..magari hai ragione, ma Sue Monk non era certo più "interessante" di questo, nè per contenuto nè per stile..eppure è andata diversamente..Certo che se sceglievamo "La montagna incantata" sarebbe stata tutta un'altra storia: a proposito, grazie di averne parlato molto, nel senso che se non leggevo te non mi sarei incuriosita e me la sarei persa:hands13:
 

daria

Master Florello
Boh..magari hai ragione, ma Sue Monk non era certo più "interessante" di questo, nè per contenuto nè per stile..eppure è andata diversamente..Certo che se sceglievamo "La montagna incantata" sarebbe stata tutta un'altra storia: a proposito, grazie di averne parlato molto, nel senso che se non leggevo te non mi sarei incuriosita e me la sarei persa:hands13:

Voglio dirti una cosa a proposito della Montagna Incantata
L'ho letto in un GdL, con 5 donzelle ben affiatate.
Abbiamo iniziato la scalata insieme e quasi insieme siamo arrivate in cima.
Il gruppo durante la lettura ha discusso ampiamente;vuoi per la mole e la varieta' di spunti del libro ,vuoi per le aspettative riposte, vuoi per il timore di non farcela a giungere in vetta...insomma vuoi o non vuoi :eek:k07:
in cima ci siamo arrivate e ora non riusciamo a scendere in "piano". soffriamo il distacco.
Continuiamo a ritrovarci come se non avessimo finito
la conclusione dell'impresa ci ha fatto uno strano effetto...deve essere la malia della montagna :fifone2:
My dear Olmo, preparati ad esserne sempre piu' avvinghiata :)

PS: e ricordati di postare qualche commento al libro nell'altro thread...caso mai vengo a trovarti :eek:k07:
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Voglio dirti una cosa a proposito della Montagna Incantata
L'ho letto in un GdL, con 5 donzelle ben affiatate.
Abbiamo iniziato la scalata insieme e quasi insieme siamo arrivate in cima.
Il gruppo durante la lettura ha discusso ampiamente;vuoi per la mole e la varieta' di spunti del libro ,vuoi per le aspettative riposte, vuoi per il timore di non farcela a giungere in vetta...insomma vuoi o non vuoi :eek:k07:
in cima ci siamo arrivate e ora non riusciamo a scendere in "piano". soffriamo il distacco.
Continuiamo a ritrovarci come se non avessimo finito
la conclusione dell'impresa ci ha fatto uno strano effetto...deve essere la malia della montagna :fifone2:
My dear Olmo, preparati ad esserne sempre piu' avvinghiata :)

PS: e ricordati di postare qualche commento al libro nell'altro thread...caso mai vengo a trovarti :eek:k07:

mi faccio una domanda: e se la scelta di libri "corti" fosse un nostro sbaglio, un limite fissato dal timore di affrontare qualcosa di pesante a priori? e io ci sono dentro fino al collo, in questo timore!:martello::lol: Capisco benissimo il "distacco" mi avrebbe fatto lo stesso effetto, dopo aver affrontato un libro del genere insieme ad altri..se dovessimo riproporlo e sceglierlo qui, lo rileggerò volentieri, e per quanto è divertente non dubito che ci faremmo anche grasse risate! nel neretto, parli del thread aperto da green? parli del libro che abbiamo letto insieme?:Saluto:
 

daria

Master Florello
mi faccio una domanda: e se la scelta di libri "corti" fosse un nostro sbaglio, un limite fissato dal timore di affrontare qualcosa di pesante a priori? e io ci sono dentro fino al collo, in questo timore!:martello::lol: Capisco benissimo il "distacco" mi avrebbe fatto lo stesso effetto, dopo aver affrontato un libro del genere insieme ad altri..se dovessimo riproporlo e sceglierlo qui, lo rileggerò volentieri, e per quanto è divertente non dubito che ci faremmo anche grasse risate! nel neretto, parli del thread aperto da green? parli del libro che abbiamo letto insieme?:Saluto:

Be',al di la' del fatto che piu' trippa c'e' piu' i gatti si divertono,:eek:k07: bisogna coordinarsi e volere tutti la stessa cosa. per questo genere di letture vale l'accordo "inter nos", qualcuno lancia l'idea: vorrei leggere che so...Pinocchio, qualcuno mi fa compagnia? e chi e' interessato si unisce.
In sostanza si evitano i preliminari delle proposte e del sondaggio.Ultimamente nel forum di libri che frequento hanno preso piede quelli che definiamo i minigruppi a discapito del GdL di massa :D...magari e' una formula che potremmo provare a considerare anche qui:eek:k07:

no, parlo di questo generico
http://forum.giardinaggio.it/incont...mercatino/135838-club-libro-giardinaggio.html
 
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