Recensioni seconda parte
Recensioni seconda parte
CHEGUEVILLA:
I protagonisti della vicenda sono iperboli, divertenti caricature di ciò che rappresentano.
La storia è divertente, provocatoria e descrive i conflitti sociali dell'attualità di allora attraverso le personalità dei personaggi coinvolti.
In una grossa metafora si descrive una società decadente, in cui la nobiltà pretende di vivere di rendita, fingendo di non capire o non volendo accettare che le classi sociali si stanno rovesciando. Ora la borghesia (Casimiro, ma anche Tommaso prima di lui) ha in mano le redini del potere, e fa sentire il proprio maglio forte sulla nobiltà che, oramai in decadenza, si consola del proprio passato, delle proprie tradizioni, senza voler riconoscere che il proprio tempo è finito.
Fa infatti scalpore l'atteggiamento di Robinia, che non cela la propria attrazione verso Camillo, al contrario di Carlotta che invece cerca di nasconderlo anche a se stessa.
Considerata la struttura patriarcale dell'epoca, non è un caso che fosse Edo quello a cui non manca un certo senso pratico. Il più giovane, e quindi il meno abituato alla pretesa superiorità di lignaggio della boriosa nobiltà.
Il lavoratore (Camillo) si trova invece nel mezzo della vicenda, umile, onesto, di cuore puro, viene abusato da tutti e senza scrupoli. Solo Nicolino, "lo studente", lo mette in guardia, senza avere tuttavia la possibilità di fare null'altro.
La storia finirà con la giovane "strana coppia" che bussa alla porta del nuovo padrone. Carlotta ricorda molto il giovane Falconeri, nipote del Principe di Salina, che sposa la figlia del sindaco, imprenditore intraprendente, lontano dalla nobiltà, ma proprietario della qualità che ne avrebbe presto soppiantato l'importanza.
Il libro è scorrevole, non banale, a tratti divertente, a tratti pomposo, specialmente quando l'autore si dilunga molto in storie estranee alla vicenda per semplici similitudini.
Non sarà un libro che ricorderò come una lettura eccellente, ma è valsa la pena di leggerlo. Voto 6
MARYFLOWERS:
trovo nelle vostre recensioni molte cose che condivido idem. . .il mio voto e' un bel 8/10 .
DARIA:
Romanzo strampalato e divertente, fosse solo per questo, per avermi strappato qualche bella risatina e' valsa la pena leggerlo.
Mi e' piaciuta la stramberia dei nomi con la conseguente ricerca da parte mia della specificita' per alcuni di questi, una specie di caccia al tesoro per cose e modi di dire d'altri tempi.
E ancora
Il punto di forza di questo romanzo, secondo me, non e' nella storia in se', abbastanza semplice e prevedibile negli sviluppi,quanto nella riuscita caratterizzazione dei personaggi. Personaggi dinamici che si muovono in un susseguirsi di situazioni grottesche che si cimentano in dialoghi esilaranti, il tutto accompagnato da uno stile di scrittura desueto ma indicato e di risultato assolutamente gradevole.
Non mi dilungo sulla trama e sui personaggi ,gia' ampiamente discussi, mi limitero' a dare un punticino in piu' rispetto agli altri al duo Giusmaria -donna Leo, allo strabiliante e travolgente uso del plurale majestatis di quest'ultima e, a conti fatti, anche il ridondante "senso pratico" di Edo non mi e' dispiaciuto.
Ho preferito la prima parte alla seconda, soprattutto verso il finale che ho trovato forse un po'frettoloso
Libro che consiglio a chiunque abbia voglia di farsi due risate, di sgombrare la mente e se poi e' anche diversamente giovane,meglio, assaporera' con piu' gusto.
ANNA:
Eccomi finalmente qui... è un periodo in cui sono un po' latitante, però ho sfruttato il tempo leggendo questo romanzo .
Devo dire che questa è stata una lettura piacevolissima, ho letto il libro tutto d' un fiato con la curiosità di andare avanti per arrivare alla fine delle disavventure del povero Camillo. La storia è davvero divertente (in alcune parti ho riso di gusto), però, più che la storia in sé (direi alquanto scontata, in particolare il finale), a me è piaciuto moltissimo il modo in cui l' autore l' ha raccontata: i suoi continui interventi e, in particolare, le divagazioni verso "altri lidi" riescono a dare un senso di surrealtà che ho apprezzato davvero molto.
Tra i vari personaggi mi è piaciuto in particolare Camillo, che all' inizio si lascia trascinare dagli eventi (tanto che l' ho soprannominato "il bello addormentato") e che alla fine si dà una svegliata tirando fuori... le unghie (certo, sempre a modo suo ), così da conquistare il cuore dell' amata Carlotta, alla quale, sono sincera, un paio di schiaffi glieli avrei dati volentieri!
HARMA:
Finito finalmente,non ne poteva più di questa nobiltà...A me piace immedesimarmi (non so come si scrive)nei personaggi,ma uno era più antipatico dell'altro,un po' si è salvato Camillo con abito sportivo chiarissimo,scarpe gialle,e sotto la giacca un grosso maglione rosso da ciclista,e poi uno che russa in do diesis minore come la sonata "al chiaro di luna" di Beethoven,bisogna per forza apprezzare Visto che non mi manca un certo senso pratico devo ammettere che è scritto bene...bravo Guareschi
LETIZIA:
Finito anche io , devo dire che mi ha molto divertito, non tanto la storia in se quanto il modo di scrivere e descrivere i personaggi del Guareschi , esilerante la descrizione dei vari episodi in cui Camillo stanco di essere trattato da burattino si ribella alle regole del comportamento "nobile" si veste e si comporta come gli dice la testa ,ben sapendo di provocare i mancamenti della famiglia, così attaccata all'apparire più che all'essere.
E' scorrevole e piacevole ,cose che hanno reso possibile superare l'ostacolo della lettura a video , per me scomodissima , ringrazio Carne per averlo proposto e Chegue per avermi dato l'opportunità di leggerlo anche se in libreria non è ancora arrivato.
PICANTINA:
Scritto in modo semplice e con linguaggio d'altri tempi che or ora mi piace. Molto divertente anche se a volte un po' scontato e il finale precipitato di corsa.
Comunque dopo aver letto il primo capitolo, visto che titolo ed autore non mi dicevano niente, mi sono accorta che un tempo molto lontano lo avevo letto
Niente di male, l'ho riletto volenteri.......voto 8/9