Tiro su questo topic per riparlare un po' di un argomento che mi sta abbastanza a cuore e lo faccio quotando questa frase di decky:
come siamo ,come sembriamo o come ci avvertono gli altri....
Ecco, questo è il punto: come ci avvertono gli altri e perchè ci avvertono così.
Ognuno di noi è "letto" dagli altri secondo molti parametri che sono ovviamente personali: la sensazione a pelle, la razionalità, l'aspetto fisico, l'approccio verbale e non, ma alla fine, molto di frequente e soprattutto con le persone più complesse, i fraintendimenti nella "lettura" sono tantissimi.
Ci sono persone che, pur essendo forti, solide, delle vere e proprie rocce a cui molti sanno di potersi aggrappare, pagano uno scotto immenso nel momento in cui franano sotto il peso della loro stessa forza e, quando chiedono aiuto, raramente lo trovano.
Il perchè? Forse perchè quelli che sono abituati a viverle in un certo modo, poi non riescono ad accettare che anche le rocce abbiano dei punti di rottura.
In pratica, quel che scatta negli altri, è ancora il rifiuto, il rifiuto di accettare che anche chi è forte, possa crollare. Il risultato è più o meno questo: io ho bisogno di te e so di poterci contare, per cui, se tu crolli, io non voglio nemmeno saperlo perchè questo mi toglierebbe delle certezze.
E ancora sulle persone forti, a molti risulta impossibile che siano anche teneri, romantici e appassionati perchè se mostrano un lato "aggressivo" nel modo di affrontare le cose e i fatti della vita (parlo di aggressività intesa come forza interiore e non come attacco alla persona) è impossibile che possano anche essere teneri e fragili. Risultato: agli occhi degli altri, questi sono falsi, vestono abiti che non sono i loro per avere conferme che appaghino il loro egocentrismo.
Vogliamo parlare poi, di quelli che sono stati duramente perseguitati dalla vita? Beh, questi sono i più sfig.ati in tutti i sensi perchè se sono sopravvissuti a lutti, disastri famigliari, eventi fortemente traumatici, solitudini profonde e strappi emotivi ed affettivi seri, rifiuti da parte di molti e in assenza di motivi veri e reali, senza arrivare all'orlo del suicidio, sono comunemente tacciati di essere dei mitomani perchè è impossibile che ad una persona possano essere successe tali e tante cose...e poi, mica sarà possibile che così tante volte gli sia capitato di dover affrontare battaglie assurde! Quindi, questi poveracci, a detta di molti, sono anch'essi fasulli.
Se poi hanno anche avuto la forza di tirar su la testa, reagire e ricostruirsi ogni volta, peggio del peggio, poichè molti si chiedono, come sia possibile che una persona che ne abbia passata di ogni colore, sia riuscita a risollevarsi e a riprendere a vivere con entusiasmo e passione. Risultato: ancora una volta questi poveri disgraziati pagano colpe che non hanno...semplicemente raccontano balle per stupire l'uditorio.
Senza rimanere nelle fasce peggiori, potremmo parlare solo di quelli corazzati che fanno della propria forza, un bastione difensivo per proteggere le proprie fragilità. Un'altra categoria questa, a cui non si perdona nulla.
Tutto questo per dire che spesso mi accorgo di come gli altri vedano in noi, solo quello che vogliono vedere perchè il confronto con l'altro tante, troppe volte, destabilizza.