RosaeViola
Master Florello
La mia scorza è veramente troppo dura.
Era questo ciò a cui mi riferivo nel dire che hai un po' paura di essere letta, proprio la tua scorza.
Io a questa, perdonami, ma non credo affatto.
La mia scorza è veramente troppo dura.
Per Klosy, non sei la sola cui dicono "hai un tono cattivo" a me a quelli di casa dicevano che ero acida ...in realtà non credo di esserlo mai stata, è che mi disegnavano così...
daremmo la colpa al copia e incolla selvaggio ma è intenzionale da parte tua , vero Daria ? hai attribuito a Rosa e Viola cose che ha detto Pinuccia, per cui non si capisce chi ti piace delle due !:squint: @Rosaeviola: da tempo sogno un 3d così, che mi assorbisca totalmente, e in cui ci siano simultaneamente tutte le figure-persone-chiave a cui voglio rispondere e con cui mi piace parlare: il tuo 3d potrebbe risultare definitivo, ci pensi ?:hands13:Mi piace molto
mi piace la tua soluzione ( che bello non farsi illusioni) ma quanto ti piacerebbe che fosse solo tua, Pinuccia ?:slow:Neanche io aspiro alla solitudine del genere umano e non tendo ad accettare l'infelicità.
Ma si parla di come siamo, di come sembriamo.
Nell'isola accogli tutti, tanti si fermano. Si rifocillano, Si curano. Si rimettono in grado di affrontare nuove avventure.
Ma poi partono, si rimettono in viaggio e l'isola rimane sempre isola.
Ogni vita è una isola, ma non necessariamente isolata.
tutto è di passaggio per natura o è perchè viene interrotto da oceani di solitudine ?
"La vita è un'isola in un oceano di solitudine:
le sue scogliere sono le speranze, i suoi alberi sono i sogni, ..":
mi sembra più di un credo che si accetta o no....
daremmo la colpa al copia e incolla selvaggio ma è intenzionale da parte tua , vero Daria ? hai attribuito a Rosa e Viola cose che ha detto Pinuccia, per cui non si capisce chi ti piace delle due !:squint: @Rosaeviola: da tempo sogno un 3d così, che mi assorbisca totalmente, e in cui ci siano simultaneamente tutte le figure-persone-chiave a cui voglio rispondere e con cui mi piace parlare: il tuo 3d potrebbe risultare definitivo, ci pensi ?:hands13:
Non me ne ero accorta...e tu non essere perfido :squint:
Rispondevo a Pin, comunque
E mi piacciono entrambe
e che male ci sarebbe a non saper spiegare bene come si è, Seya ? evitebbe i così e i sembrare .. spesso avere un'idea precisa di come siamo porta a contraddirci più di quanto è nelle nostre possibilitàsembro menefreghista, individualista, sempre sorridente alla faccia di chiunque, allegra, un clown insomma.
ora mi rendo conto che la mia facciata , quando si parla di cose serie, per chi crede di conoscermi a fondo ma non mi conosce, non mi aiuta perchè non risulto "credibile".
ciò mi ferisce. ma mi rendo anche conto che è in parte colpa mia.
il problema è che è nella mia natura essere così, la gente poi giudica in base a ciò che vede, spesso non va oltre, quindi la superficialità o l'immaturità e la mancanza di voglia di prendersi responsabilità, che dicono far parte del mio carattere, in realtà non mi appartengono assolutamente, o cmq non in maniera così netta.
ci tengo alla mia serenità interiore, al fatto di non fare tragedie per i problemi economici, che tanto anche se mi viene l'ansia non è che la situazione cambi....perchè chi mi vede da fuori capisce roma per toma?
secondo me perchè è malfidente...e basta.
a chi mi interessa ripeto a nastro, come una nenia, le mie ragioni.
perchè ci tengo alla sua opinione...
ma di solito, almeno fin'ora, non mi succede di dovermi spiegare, vengo capita senza problemi. ( a parte questa mia amica che mi fa vomitare l'anima ultimamente).
quando mi capita di dovermi spiegare, mi irrito molto, è la verità, forse dò per scontato di essere talmente trasparente che mi si leggono le cose in faccia...
ma la realtà delle cose è che non ho assolutamente "paletti mentali" nei confronti degli altri, e tante volte forse risulto troppo ingenua, e facilmente attaccabile, perchè non vedo il male, non mi sogno di interpretare in modo negativo nè travisare l'intenzione altrui. (di solito, non è detto che in futuro non lo faccia).
mizzega....a volte penso..ma chi me lo fa fare? di stare così male, perchè gli altri non capiscono un tubazzo?
parlo sempre all'esterno del forum...
qui fin'ora, e ne sono rimasta davvero piacevolmente sorpresa, ho trovato una sensibilità e un'apertura mentale che mi han fatto sentire davvero a casa, compresa fino in fondo, ascoltata, amata.
il che mi ha fatto davvero tanto bene.
come mi vedono al di fuori di qui?
mattacchiona, allegra, sempre sorridente, ma anche un pò lunatica, sognatrice, un pò sopra le righe, permalosa, sensibile, individualista.
una persona mi ha pure detto una volta che sono molto orgogliosa.
mi ha fatto riflettere questa cosa.
credo abbia scambiato l'amor proprio (che sto coltivando come se fosse un seme prezioso da tenere al caldo e da curare amorevolmente) con l'orgoglio personale. o almeno spero non si tratti di orgoglio, perchè me l'ha esposto come un difetto grave.
come sembro nel forum?
mattacchiona un pò pazzerella, simpaticona, allegra, dolce. (credo).
come mi vedo io?
matta, si certo. individualista, sognatrice, allegra solitamente, sempre distratta, in un mondo alternativo, parallelo al nostro.
i difetti non li scrivo, tiè (ti dico solo che sono tanti, ed è la pura verità).
anzi te li scrivo, mi sento buona ahahah
permalosa, non ho il senso della realtà spesso e volentieri, cambio discorso saltando di palo in frasca e lascio il mio interlocutore un pò basito, lunatica, aggressiva a volte, urlatrice (il fidanza mi dice di smetterla di urlare....da una stanza all'altra...diventa scemo a dirmelo), rompipalle ahahah, e cicciona
oh anche tu sei una figura-chiave, direi quasi in criterio formativoNon me ne ero accorta...e tu non essere perfido :squint:
Rispondevo a Pin, comunque
E mi piacciono entrambe
uno si alza dala sedia e poi dice: non ho risposto a Daria eh ma il dovere è dovere
cosè per te più roccioso o cosa corrisponde di più a volere una cosa a senso unico tra le due: pensare a se stessi o credere di saper capire qualcuno per un fine che non si sa, come dici tu da inconsapevoli ?Tiro su questo topic per riparlare un po' di un argomento che mi sta abbastanza a cuore e lo faccio quotando questa frase di decky:
Ecco, questo è il punto: come ci avvertono gli altri e perchè ci avvertono così.
Ognuno di noi è "letto" dagli altri secondo molti parametri che sono ovviamente personali: la sensazione a pelle, la razionalità, l'aspetto fisico, l'approccio verbale e non, ma alla fine, molto di frequente e soprattutto con le persone più complesse, i fraintendimenti nella "lettura" sono tantissimi.
Ci sono persone che, pur essendo forti, solide, delle vere e proprie rocce a cui molti sanno di potersi aggrappare, pagano uno scotto immenso nel momento in cui franano sotto il peso della loro stessa forza e, quando chiedono aiuto, raramente lo trovano.
Il perchè? Forse perchè quelli che sono abituati a viverle in un certo modo, poi non riescono ad accettare che anche le rocce abbiano dei punti di rottura.
In pratica, quel che scatta negli altri, è ancora il rifiuto, il rifiuto di accettare che anche chi è forte, possa crollare. Il risultato è più o meno questo: io ho bisogno di te e so di poterci contare, per cui, se tu crolli, io non voglio nemmeno saperlo perchè questo mi toglierebbe delle certezze.
E ancora sulle persone forti, a molti risulta impossibile che siano anche teneri, romantici e appassionati perchè se mostrano un lato "aggressivo" nel modo di affrontare le cose e i fatti della vita (parlo di aggressività intesa come forza interiore e non come attacco alla persona) è impossibile che possano anche essere teneri e fragili. Risultato: agli occhi degli altri, questi sono falsi, vestono abiti che non sono i loro per avere conferme che appaghino il loro egocentrismo.
Vogliamo parlare poi, di quelli che sono stati duramente perseguitati dalla vita? Beh, questi sono i più sfig.ati in tutti i sensi perchè se sono sopravvissuti a lutti, disastri famigliari, eventi fortemente traumatici, solitudini profonde e strappi emotivi ed affettivi seri, rifiuti da parte di molti e in assenza di motivi veri e reali, senza arrivare all'orlo del suicidio, sono comunemente tacciati di essere dei mitomani perchè è impossibile che ad una persona possano essere successe tali e tante cose...e poi, mica sarà possibile che così tante volte gli sia capitato di dover affrontare battaglie assurde! Quindi, questi poveracci, a detta di molti, sono anch'essi fasulli.
Se poi hanno anche avuto la forza di tirar su la testa, reagire e ricostruirsi ogni volta, peggio del peggio, poichè molti si chiedono, come sia possibile che una persona che ne abbia passata di ogni colore, sia riuscita a risollevarsi e a riprendere a vivere con entusiasmo e passione. Risultato: ancora una volta questi poveri disgraziati pagano colpe che non hanno...semplicemente raccontano balle per stupire l'uditorio.
Senza rimanere nelle fasce peggiori, potremmo parlare solo di quelli corazzati che fanno della propria forza, un bastione difensivo per proteggere le proprie fragilità. Un'altra categoria questa, a cui non si perdona nulla.
Tutto questo per dire che spesso mi accorgo di come gli altri vedano in noi, solo quello che vogliono vedere perchè il confronto con l'altro tante, troppe volte, destabilizza.
l'incapacità non è un metro di misura assoluto ma dipende da quanto immotivatamente ci credi ( e quindi è..pareggio ) perciò dovresti chiederti se sia un buona strategia essere liberi da condizioni e quindi lasciare ( quanto ? ) spazio alle personeSì, a volte la questione ruota intorno alla “malafede”, chiamiamola così, per cui si vede quello che si vuole vedere; altre volte - spesso, a parer mio - sembra essere una questione di “incapacità”.
Ovviamente con questo non intendo giustificare chi non è capace (si è parlato altrove dell’ignoranza e del male che fa!) ma, al contrario, di quanto sia avvilente l’incapacità evidente di molti di scorgere la multidimensionalità degli altri, per cui le uniche contraddittorietà ammissibili sono e restano esclusivamente le proprie.
Ma anche - peggio! - l’attribuzione agli altri delle proprie intenzioni, la sospettosità propria che diventa cattiveria altrui, la propria incapacità di essere in un modo che diventa altrui incompetenza, il bisogno di rassicurarsi sul proprio valore che si manifesta con la ricerca di presunti simili per cui il diverso, scoperto, immaginato o dichiarato, diventa il nemico, l’opposto, e scatta la condanna, il (pre)giudizio in base ai propri canoni, i supposti universali del “valore”...
lasciar percepire di noi stessi solo quello che ci sembra "il meglio", o lasciar trasparire quello crediamo gli altri vogliono ? penso che non ci sia lotta, perchè per quanto irrealmente imbellettato è sempre di noi che si trattaSpesso lasciamo percepire di noi stessi solo quello che ci sembra "il meglio", o a volte tentiamo di lasciar trasparire quello crediamo gli altri vogliono.
Credo che tutti noi abbiamo una parte che teniamo racchiusa, solo per noi,
Vuoi per insicurezza, vuoi per non farci sentire deboli vuoi per difesa personale.
Il tono della voce, con le sue inflessioni o l'espressione del volto dicendo determinate cose, può portare a capire meglio ciò che si intende.
La parola scritta, specialmente sintetizzando un pensiero, porta sicuramente a fraintendimenti.
Penso che solo con assidua "frequentazione" si possa arrivare a capire veramente quello che si intende o meglio a non fraintendere.
Si prendono per attacchi personali, frasi a volte banali, ma che recepite in un determinato stato d'animo colpiscono direttamente.
Leggo spesso quello che viene scritto su quasi ogni argomento, partecipo meno, sinceramente a volte se rispondessi di getto a quello che leggo risulterei offensiva, perchè le mie risposte sarebbero dirette e solo delle parole lette non sarebbero capite.
Come appaio in rete, non l'ho ancora capito, ma sicuramente quando intervengo su un argomento penso con attenzione a come scrivo, per non essere fraintesa e per non dare "giudizi gratuiti e non richiesti"
Come mi vedono gli altri nella realtà? a saperlo!!!! forse come mi sembra che gli altri mi vedono. Molto coriacea, molto ironica, troppo diretta senza perifrasi
e quindi la simpatia non è certo considerata un mio pregio.
Se so perchè gli altri percepiscono questa parte di me?
Forse è quello che ho lasciato vedere.
O forse è quello che gli altri hanno sempre preferito vedere.
Modestia a parte, l'intelligenza non mi manca per arrivare a capire quando un attacco, o eventuale tale, è fatto solo tanto per, o quando è fatto per farmi riflettere.
Già tra i miei pregi c'è anche la modestia!
oh anche tu sei una figura-chiave, direi quasi in criterio formativo
uno si alza dala sedia e poi dice: non ho risposto a Daria eh ma il dovere è dovere
Bene :smok:
Cerca di non dimenticartene, mai. :cool3:
A ME SEMBRA CHE SAI MOLTO BENE DI CIO' (?) CHE PARLIIo non l'ho ancora capito come sono...figuriamoci se posso capire come sembro...ho passato anni tra il divertimento e l'approfondimento...a scrivere di questo e di quest'altro...forse cercandomi...forse cercando qualcuno...non ne ho proprio idea...
Che sono fondamentalmente buona lo so...e pure che sono piuttosto cattiva...mi faccio paura da sola qualche volta...
Sono troppo complicata...da sempre...rimugino...analizzo...poi mi lascio andare...ritorno...dimentico...amo...odio in continuazione...
So che qualche parola detta male mi può fare andare in frantumi...letteralmente...al punto di farmi piangere per ore...penso di non perdonare e poi perdono...pur non dimenticando.
Del resto...se le ferite son profonde...come si può riuscire a dimenticare?
Nostalgica e futurista...ottimista per scacciare un pessimismo di fondo...timida senz'altro...ah se questo lo so...eccome!
Logica pure...ma idealista all'inverosimile...paurosa talvolta al punto di sembrare scema...ma forse non voglio arrendermi alla realtà che scema lo sono per davvero.
Le contraddizioni si susseguono...oscillo continuamente...tra terra e cielo non so bene dove sia il confine...
Pregio....chiedo scusa facilmente...sono poco orgogliosa...almeno così mi pare.
Vado a fondo nelle cose...mi piace conoscere solo che non ho il cervello abbastanza fino per poter capire tutto...
Non faccio fatica ad esprimere i miei sentimenti...sono aperta totalmente in questo...come però ciò vada d'accordo con la timidezza non lo so...ma tant'è...vanno a braccetto e non posso che rallegrarmene...anche se a volte è una bella fregatura...
Molto sensibile...direi esageratamente...da non confondere con l'esser permalosi...è diverso...io non sopporto che si rivolgano a me in modo brusco...ci sto male...però lo faccio pure io, limitandomi a chi vive con me...almeno ho il buon senso di non oltrepassare la soglia di casa.
L'autoironia non mi manca o, meglio, forse mi son trovata costretta a farne uso...dato che non sono poi così "normale"...
Generosa non troppo...sono gelosa dei miei affetti e delle mie cose...ma nel contempo mi piace aiutare se posso...altra contraddizione.
Ho un aspetto quieto...la mia faccia non dice che sotto... il fuoco brucia, per usare una vecchia espressione un po' retorica...chi vive con me però lo sa bene...vivo con passione...l'amore...e tutto ciò che mi fa provare emozione.
Rido per delle assurdità pazzesche...i momenti più esilaranti vengono quasi dal nulla...con la collaborazione di mio marito che è quasi una macchietta e da cui ho imparato molta dell'allegria che ho...anche se devo dire...sono un bel po' più matta di lui....ma lui fa tanto ridereeeeeee....e ci adoriamo a vicenda, il che non è poco.
Va bè questo non c'entra ma è venuto fuori da solo...
Non tollero i pregiudizi...nè i semplici giudizi...voglio essere compresa totalmente...grossa pecca questa...
se si fanno affermazioni errate sul mio modo di essere o di vivere senza che chi l'ha fatto conosca a fondo ciò di cui pretende di parlare...mi incavolo come una iena...per il senso della logica e del rispetto. Io non lo faccio mai!
Ma spesso non reagisco...ci resto male e non dico nulla...almeno al di fuori dell'ambito ristretto del nucleo familiare....anche se ultimamente ho imparato che invece le cose vanno dette e subito...bisogna sapersi difendere...misurando le parole...cercando di mediare in qualche modo...senza offendere a mia volta chi mi ha offeso. Ma non è per niente facile.
Tanto senso di responsabilità....di giustizia e coscienza morale...nel senso che sono leale anche verso un nemico se si tratta di far la cosa giusta....non agisco per partito preso...cerco di essere equa perchè così la mia testa mi dice.
E poi...boh...facile descrivermi così...sono cose di me che ho imparato dalle azioni compiute nel quotidiano...ma nel profondo di me...non ho capito niente.
E poi...mi sento piccola...molto piccola...e un po' lo sono...in senso buono...sarà che sono l'ultima di 3 fratelli, ma non pensate che fossi la cocca di mamma...no no...ho avuto esattamente come gli altri o forse meno perchè sin da bambina ho dimostrato quel senso di responsabilità prima accennato.
Da lì probabilmente deriva un bisogno costante di affetto...le insicurezze e tanto altro...
Non sono invadente nè logorroica...tranne sul forum credo...e in famiglia.
Con gli amici c'è uno scambio abbastanza equo direi...ma devo dire che spesso ascolto più che parlare.
Ho la capacità di sapermi estraniare dal brutto che mi circonda...non ci voglio pensare...questo l'ho imparato dopo la scomparsa di mia madre.
Dopo 2 mesi di elaborazione del lutto...in cui non facevo che pensare giorno e notte alle minime sfumature di ciò che era accaduto...e di ciò che avevamo vissuto insieme...di ogni minuto trascorso...restando seduta su una sedia a fissare il vuoto con la testa dolorante dai pianti incessanti...un giorno ero talmente esausta che decisi così...ce la potevo fare...mandare via un pensiero angosciante per cercare di soffrire un po' meno...e ci riuscii...
Mi ricordo il preciso istante in cui è avvenuto...ero nel nostro negozio di fiducia di allora...alla cassa...e stavo per scoppiare a piangere...senza che nessuno mi avesse accennato nulla....a quel punto arrivò come un fulmine questo senso di autocontrollo che mi ha salvato...
o crollavo o capivo che c'era un'altra strada....per fortuna l'ho capito...o forse era destino...
Da lì in poi i pensieri ci furono ancora, ovviamente...ma se veniva l'angoscia che ti fa svenire...via...lo spedivo altrove...mi ero tormentata abbastanza e volevo ricordare invece i momenti più belli. La sofferenza restava ma cominciava a subentrare la rassegnazione...non ci potevo fare niente e non aveva senso torturarsi con i se ed i perchè...
Non è mica stato facile...un percorso estenuante...che ancora oggi comunque mi dà filo da torcere...ma diciamo che il grosso del lavoro è stato fatto...facendomi conservare questa capacità se volete un po' egoistica di evitare dolori troppo forti.
E poi forse è normale, no? Intendo...nei periodi di crisi più profonda e dolorosa si piange all'infinito...ci si chiude nei propri pensieri...si analizza se stessi e quel che ci è accaduto...fino all'esaurimento e allo stremo delle proprie forze...dopo non si può far altro che salire si dice...ed è vero...se hai qualche minimo stimolo esterno non può esser che così.
Basta...mi sono rotta...ho scritto un altro papiro...che pal.le...:love_4:
Dei nuovi interventi ho letto quello di Sev e di qualche altro.
A te Sev vorrei dire, se me lo permetti, che non so come sei,ma
di certo non mi dai l'impressione di essere imbranata, o scema come invece ti definisci spesso....
l'incapacità non è un metro di misura assoluto ma dipende da quanto immotivatamente ci credi ( e quindi è..pareggio ) perciò dovresti chiederti se sia un buona strategia essere liberi da condizioni e quindi lasciare ( quanto ? ) spazio alle persone
è povero e prevedibile che non riusciamo a distinguere se multidimensionali lo siamo ( come crediamo ) per noi stessi dal nostro punto di vista o invece per dimostrarlo a qualcuno ....e quanto invece le due cose che sembrano tanto lontane si avvicinano in base alle intenzioni ?
sono sempre stato nemico dell'idolatrazione dell'esperienza comune che legittima per forza una conoscenza, l'importante ( o il valido) per eccellenza che tutti trovano importante e valido a prescindere da quanto sono personalmente capaci, attenti e sensibili, cioè trovano bello per forza perchè "gli" è successo e a nessuno è dispiaciuto
sono sicuramente meno multidimensionale della realtà che mi circonda o di ciò che succede a tutti ad esempio se ci sentiamo in momento che siamo nel guado o abbiamo gettato un ponte tra come siamo o come sembriamo, e vivo la menomazione con un senso di sollievo:hehe: voglio strappare l'applauso ma applicando le mie risorse conosciute e non per una presunta ricchezza che sarebbe tutta da dimostrare e che in ogni caso non ho
e cmq ci sono tante cose che ci succedono e tanti modi di vedere una questione, e noi li facciamo aderire al nostro vissuto creando un tratto di unione con ciò che ci interessa di più o vediamo meglio, perchè ci è più fresco: illuminare una questione universalizzandola da un punto di vista ( necessariamente più piccolo, ma che non lo sembra, perchè ne facciamo tutto il mondo ) che ci sta più a cuore in base al vissuto o che meglio vorremmo spiegare al momento è di tutti, e cmq sei sicura che anche tu non stai attribuendo a una vasta questione che riguarda tutti ciò che è solo tuo e di qualche altro che conosci ?
PS : non voglio nemmeno pensare alla possibilità se quegli aspetti e intenzioni attribuiti tanto alla leggera a chi non li vive risultassero delle semplici fantasie