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Ancora una tragedia...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Olmo60

Guru Master Florello
Che, mi hai anticipato, quoto tutto.
Purtroppo certe persone non riconoscono i propri limiti

e continuano a pontificare su cose che non capiscono nascondendo dietro paroloni e citazioni latine alla c....o l'ignoranza abissale su certi argomenti.

Certo che rido, Olmo, di fronte alla tua capacità di riflettere sugli altri le tue brutte figure e ti consiglio vivamente di cercare sul dizionario o anche su siti internet il significato letterale della parola accoglienza invece di darne una definizione del tutto creativa, e già che ci sei controlla anche l'esistenza delle parole sugo di frutta e presciutto diossato (fatto con la diossina?) :lol:

ecco l'uccellino in gabbia
che non ride di gioia
ma ride di rabbia.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
sei sicuro che il tuo link abbia espresso i punti 1 e 4? intanto nel documento, i punti sono separati, mentre i tuoi dati sono messi in relazione proporzionale.. per te non vuole dire niente, immagino, mentre io credo che ci sia una ragione anche nella forma, ma chissà. Prendendo per buono che il tuo link esprima i parmetri 1+4, (io credo solo il numero 4) dove e come collocheresti 50000 rifugiati, sapendo che l'Italia ne ospita già 1,1 su 1000 abitanti? senza andare a toccare la densità di popolazione residente, ovvio?
Si, sono sicuro che il mio link abbia espresso i punti 1 e 4, anche se nel documento sono separati.
Facciamo un po' di matematica.
Supponiamo che ci siano 50 torte da dividere tra due gruppi, uno (A) con 400 persone e uno (B) con 100. Se ne darà 40 al gruppo A e 10 al B. (punto 1)
Però il gruppo A ha già 12 torte e il gruppo B ne ha già 8. Quindi, al gruppo A ne andrebbero solo 28 e al gruppo B solo 2. (punto 4)
Ne rimangono fuori 20. Come le si assegnano?
Metodo 1, di nuovo come prima, sulla base della popolazione quindi 16 al gruppo A e 4 al gruppo B. Risultato, il gruppo A, alla fine, avrà in tutto 56 torte, mentre il gruppo B 14.
Metodo 2, si contano le torte di partenza nel computo iniziale e si ridistribuiscono insieme alle nuove: abbiamo 70 torte da dividere tra i due gruppi. 70/5 = 14, 14*4=56, quindi 56 torte al gruppo A, 14 al gruppo B.
Il risultato è stranamente uguale.
Ma facciamo conto che invece di utilizzare il metodo Olmo/UE, si utilizzasse il metodo Cheguevilla.
All'inizio, il rapporto torte/persona è 12/400=3% nel gruppo A, mentre è 8/100=8% nel gruppo B.
Alla fine, secondo Cheguevilla, (ma credo anche secondo i componenti dei gruppi) le torte dovrebbero essere distribuite equamente, altrimenti quelli che hanno meno torte si troveerebbero ingiustamente svantaggiati. Quindi si opera per portare la proporzione ad un livello identico.
Casualmente, 48/400 = 14/100. Magia? Forse no.

Ah, la famosa densità di popolazione, non l'ho tenuta in considerazione. Che scemo. Neanche l'UE.
Vabbe, provo a spiegarlo un'altra volta.
Dove vogliamo metterli? Esattamente dove li metteranno gli altri paesi. Se lo possono fare gli altri, lo può fare benissimo anche l'Italia.
Se li mettiamo in zone a bassa o nulla densità di popolazione (anche in Italia ce n'è pieno), non ci sarà nessun problema, perchè avrà lo stesso impatto in Italia come altrove. I cittadini italiani non staranno "più stretti" se nel mezzo di una delle zone ad oggi disabitate ci sarà un centro di accoglienza (magari con condizioni umane).
Se li mettiamo in una città, qualunque sia, la densità di popolazione è la stessa che altrove. O forse nelle città italiane si sta "più stretti" che altrove.
Quindi, queste sono tutte balle che neanche il peggior Brunetta potrebbe tirare fuori dal basso (anche parecchio) della sua incompetenza. Peccato che non abbia vinto il Nobel...
 

ginestra

Master Florello
ecco l'uccellino in gabbia
che non ride di gioia
ma ride di rabbia.
Ridere di rabbia? Mai sentito.
Si piange di rabbia non si ride.
Caso mai l'uccellino canta di rabbia, o meglio becca, ed è quello che ha fatto "comminandomi" la "punizione" di una reputazione negativa. :lingua:

Una risata vi seppelirà (cit)
 

Olmo60

Guru Master Florello
Si, sono sicuro che il mio link abbia espresso i punti 1 e 4, anche se nel documento sono separati.
Facciamo un po' di matematica.
Supponiamo che ci siano 50 torte da dividere tra due gruppi, uno (A) con 400 persone e uno (B) con 100. Se ne darà 40 al gruppo A e 10 al B. (punto 1)
Però il gruppo A ha già 12 torte e il gruppo B ne ha già 8. Quindi, al gruppo A ne andrebbero solo 28 e al gruppo B solo 2. (punto 4)
Ne rimangono fuori 20. Come le si assegnano?
Metodo 1, di nuovo come prima, sulla base della popolazione quindi 16 al gruppo A e 4 al gruppo B. Risultato, il gruppo A, alla fine, avrà in tutto 56 torte, mentre il gruppo B 14.
Metodo 2, si contano le torte di partenza nel computo iniziale e si ridistribuiscono insieme alle nuove: abbiamo 70 torte da dividere tra i due gruppi. 70/5 = 14, 14*4=56, quindi 56 torte al gruppo A, 14 al gruppo B.
Il risultato è stranamente uguale.
Ma facciamo conto che invece di utilizzare il metodo Olmo/UE, si utilizzasse il metodo Cheguevilla.
All'inizio, il rapporto torte/persona è 12/400=3% nel gruppo A, mentre è 8/100=8% nel gruppo B.
Alla fine, secondo Cheguevilla, (ma credo anche secondo i componenti dei gruppi) le torte dovrebbero essere distribuite equamente, altrimenti quelli che hanno meno torte si troveerebbero ingiustamente svantaggiati. Quindi si opera per portare la proporzione ad un livello identico.
Casualmente, 48/400 = 14/100. Magia? Forse no.

Ah, la famosa densità di popolazione, non l'ho tenuta in considerazione. Che scemo. Neanche l'UE.
Vabbe, provo a spiegarlo un'altra volta.
Dove vogliamo metterli? Esattamente dove li metteranno gli altri paesi. Se lo possono fare gli altri, lo può fare benissimo anche l'Italia.
Se li mettiamo in zone a bassa o nulla densità di popolazione (anche in Italia ce n'è pieno), non ci sarà nessun problema, perchè avrà lo stesso impatto in Italia come altrove. I cittadini italiani non staranno "più stretti" se nel mezzo di una delle zone ad oggi disabitate ci sarà un centro di accoglienza (magari con condizioni umane).
Se li mettiamo in una città, qualunque sia, la densità di popolazione è la stessa che altrove. O forse nelle città italiane si sta "più stretti" che altrove.
Quindi, queste sono tutte balle che neanche il peggior Brunetta potrebbe tirare fuori dal basso (anche parecchio) della sua incompetenza. Peccato che non abbia vinto il Nobel...

visto com'è facile spiegarsi quando si è chiari e lineari? ora sono d'accordo perchè adesso sei stato chiaro e a me, non importa, credimi, non interessa niente nè di battibeccare nè di dimostrare niente a nessuno e a te men che meno, e lo dico, ti avrei anche applaudito, se non te la fossi giocata sull'ultima riga, ma si sa..a te piace davvero troppo sventolare. peccato.. te lo sei giocato con la solita ironia del cappero con la quale ti piace chiudere tutti i tuoi interventi che se non gonfi, non ti senti a posto..ma siamo tutti diversi e questo sei tu, amen.. non ho nemici nè avversari, al massimo cretini che per puro odio/divertimento/maleducazione, tempo da perdere o vattelappesca, vengono per provocare, sghignazzare, stuzzicare, saltellare, cinguettare, sputacchiare, senza nemmeno dei ragionamenti, (hai presente il deserto?) che almeno, fatti da te, che li condivida o no, che mi convincano o no, qualcosa mi dicono, se non altro, nella forma.
SE non avessi questo atteggiamento altezzoso che ti distingue, saresti un grande. peccato.

non ho detto che l'UE tiene conto di un parametro di densità, sono proprio io che lo ritengo indispensabile per non creare altri CARE Mineo o quartieri Bronx: sono inaccettabili i bivacchi tra le rovine, nelle piazze, nei giardini pubblici, negli androni, sotto i ponti nelle stazioni, negli scantinati privati, occupazioni di case, tendopoli, sacchi a pelo ecc ecc... e dove ti giri vedi sta roba. Per edificare la densità di popolazione credo sia un parametro, e l'ho detto. l'alternativa sono le baraccopoli. Per me. i conflitti sociali si evitano solo se la popolazione di immigrati si può integrare in piccoli gruppi. e bòna. questo so e questo quoto, tu semplifichi troppo...sia per la portata straordinaria di questa immigrazione che nei fatti è un esodo e forse anche altro, (perchè no?) sia perchè non mi convincono quasi mai le spiegazioni semplici, le soluzioni a portata di mano..ma esistono? in tutta europa il fronte del no cresce: e cresce anche nelle comunità immigrate (loro si) e integrate da decenni: è razzismo? naaa... troppo facile dare la "colpa" al sottosviluppo culturale: per l'Italia potrebbe andar bene, ma per l'Inghilterra pure? circolano troppe frasi fatte e le sento tutte o quasi nella bocca sbagliata, quella che dovrebbe gestire l'immigrazione, se ce la fa. non credo.
Ridere di rabbia? Mai sentito.
Si piange di rabbia non si ride.
Caso mai l'uccellino canta di rabbia, o meglio becca, ed è quello che ha fatto "comminandomi" la "punizione" di una reputazione negativa. :lingua:


Una risata vi seppelirà (cit)

cip cip...o meglio: cra cra...:lol:
 
Ultima modifica:
Un forum offre diversi spunti per divertirsi, basta saperli cogliere e dimenticare per un attimo le tante oppressioni che ci affliggono nella vita reale.
Dovresti farlo anche tu, finny, so che ne sei capace.

ultimamente mi risulta oltremodo complicato, nemmeno i film di rutti, scorregge e torte in faccia mi rallegrano più
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Per me. i conflitti sociali si evitano solo se la popolazione di immigrati si può integrare in piccoli gruppi. e bòna. questo so e questo quoto, tu semplifichi troppo...sia per la portata straordinaria di questa immigrazione che nei fatti è un esodo e forse anche altro, (perchè no?) sia perchè non mi convincono quasi mai le spiegazioni semplici, le soluzioni a portata di mano..ma esistono? in tutta europa il fronte del no cresce: e cresce anche nelle comunità immigrate (loro si) e integrate da decenni: è razzismo? naaa... troppo facile dare la "colpa" al sottosviluppo culturale: per l'Italia potrebbe andar bene, ma per l'Inghilterra pure? circolano troppe frasi fatte e le sento tutte o quasi nella bocca sbagliata, quella che dovrebbe gestire l'immigrazione, se ce la fa. non credo.
Il problema è sempre il bilanciamento delle risorse. Noi siamo stati fortunati nascendo nella parte giusta del mondo, abbiamo la nostra vita, studiamo, lavoriamo "onestamente" (beh, mica tutti) e ci costruiamo il nostro bel giardino. E non vogliamo che nessuno venga a calpestare l'erba, perchè ci siamo fatti il mazzo per farla crescere.
Possiamo stare qua a discutere su come e cosa sia meglio per affrontare il fenomeno dell'immigrazione, ma bisogna partire da un dato di fatto inequivocabile: ci sarà, molto presto, un bilanciamento delle risorse. Volontario, controllato, se si accettano soluzioni ragionevoli, oppure incontrollato, cioè violento.
Volontario e controllato può anche voler dire "aiutarli a casa loro". Cioè investire una parte consistente di risorse (denaro, soldi, money, penge) per fare in modo che anche il loro territorio sia un luogo in cui vivere una vita degna. Perchè finchè non lo sarà, ci sarà sempre un flusso migratorio.
Ma come abbiamo già visto, l'Italia fa poco e niente a riguardo. E quando qualche volontario rischia la vita per andare ad aiutarli a casa loro, se succede qualcosa "se lo merita". Vedi le due volontarie in Siria o il medico contagiato con l'Ebola.
L'altra soluzione è quella dei salveeni e dei beceri razzisti che in poche parole dicono "noi siamo nati qua, kazzi loro che son nati laggiù", utilizzando la stessa linea di principio dell'aristocrazia di un secolo e mezzo fa e a cui auguro di fare la stessa fine.
 

Olmo60

Guru Master Florello
quoto in pieno. questo è realismo, questo è cercare la causa prima e cercare una soluzione, una strada possibile, dove e come abbiamo sbagliato, se stiamo sbagliando ancora ecc..

il bilanciamento delle risorse: non ci può essere che questo da fare e mi chiedo, d'altra parte se la globalizzazione che è l'ultimo sviluppo, in ordine temporale del liberismo, vada in questo senso oppure no e se la mancata primavera araba, la nascita di questa nuova forma di terrorismo, sia una rivolta contro il nostro sistema economico: se fosse solo questo, la potrei persino per assurdo appoggiare sul piano ideologico.
per aiutarli a casa loro, ho sempre inteso questo come unico senso possibile. Poi se ci si vuole dividere sulle parole, certo, questa frase è interpretabile ma neanche mi sembra oggettivamente giusto dire aiutiamoli e basta, aiutiamoli e dimentichiamoci di tutto il resto della popolazione, aiutiamo tutti quelli che arrivano, profughi e non profughi, in un momento di disoccupazione tremenda, con un terzo della popolazione sulla soglia della povertà, "diamo a loro le risorse messe (giustamente) in campo dall'UE" e dire che sono risorse UE come se all'UE gliele desse la Cina e dimentichiamoci dei residenti (se italiani non ti piace) che sono alla fame.
Se siamo tutti uguali, e siamo tutti uguali, le risorse dovrebbero essere messe in campo per tutti in modo uguale. senza distinzioni lessicali. La gente non protesterebbe, che chi scende in piazza, per chi è onesto intellettualmente, ne ha un bisogno estremo.
se, è vero, gli immigrati sono visti un pericolo è esclusivamente per l'incapacità, per la superficialità, per la disonestà della politica: mi sembra molto riduttivo e di nuovo strumentale, buttarla sul Salvini di turno.
Dal punto di vista della spartizione delle risorse interne, non so come si regolano altri paesi, sicuramente meglio. mi auguro che prendiamo esempio prima possibile da voi nordici, ma per come ora NON avvenga in Italia, non ci sono dubbi.

non so cosa dicano i razzisti, per me solo Forza Nuova può essere definita razzista, se le parole hanno un significato e se si usano per quello che significano. poi si possono usare e si usano molto strumentalmente da tutti. non ho mai sentito per bocca di S. nè "siamo una razza superiore, la nostra è una civiltà superiore, in Italia devono vivere solo italiani" nè "noi siamo nati qua, Kazzi loro se sono nati laggiù" ma se hai un link che mi riporta un video sonoro in italiano che possa ascoltare con le mie orecchie, postamelo: cerco la verità vera fuori da ogni schieramento ideologico/politico.

viene detto "aiutiamoli a casa loro" e lo si interpreta, mentre la Boldrini che dice "dobbiamo intervenire nei paesi di provenienza, creare il loco strutture per salvare i profughi" non viene interpretata: prova a interpretarla e vedrai che si potrebbe trovare il risvolto razzista persino nella Boldrini. per inciso, sono proposte che ho sentito fare da un certo Terehe o TeruheBohane, Maryam (e non ricordo il cognome) Magdy Hallam e non vedo come possano essere fatte passare per "razziste".

le migrazioni esistono da sempre.
i flussi migratori sono normali, gestibili facilmente, non conosco flussi migratori che abbiano dato luogo a un dibattito politico a livello mondiale, ormai, come questo. non conosco flussi migratori gestiti alla fonte da terroristi. non conosco flussi migratori per i quali i paesi di ingresso abbiano mai costruito muraglie insormontabili.e non conosco flussi migratori prima della rivoluzione industriale di un qualche interesse socialmente rilevante, e anche qui non ho niente in contrario a una maggiore informazione, anzi, è la benvenuta.
ma conosco pure flussi "migratori" che hanno fatto scomparire le popolazioni locali, e questo è un altro discorso.
 
Ultima modifica:

ginestra

Master Florello
v
cip cip...o meglio: cra cra...:lol:
Pausa di riflessione.
Credo sia meglio finirla qui se non vogliamo coprirci di ridicolo.
Ma sappi che non odio nessuno nè sono intervenuta per provocare ma perchè sono stata provocata (post 128), soprattutto l'ultima riga che era diretta a me.
Ho cercato di spiegare ma poi la cosa è degenerata per il tuo modo di porti sempre su un gradino più alto del tuo interlocutore che pensi non capisca come te.
Mi prendo anche i miei torti però non c'è reazione senza aggressione.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Come ho detto sopra, non è questione di "interpretare le parole", ma di numeri. L'Italia è uno dei paesi che fa meno di tutti per "aiutarli a casa loro". E no, i soldi dei leghisti per i diamanti in Tanzania non contano.
Ma poichè lo sviluppo può richiedere anche molti anni, nel frattempo bisogna fare qualcosa con questi profughi. E non c'è molto da dire, bisogna fare in modo che abbiano un'esistenza umana. Questo costerà dei soldi, e dal momento che noi stiamo (involontariamente peraltro) tra quelli che di soldi ne hanno di più, siamo noi a doverceli mettere.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Pausa di riflessione.
Credo sia meglio finirla qui se non vogliamo coprirci di ridicolo.
Ma sappi che non odio nessuno nè sono intervenuta per provocare ma perchè sono stata provocata (post 128), soprattutto l'ultima riga che era diretta a me.
non torno indietro a rileggere, ma se hai letto qualcosa che hai sentito diretta a te, hai letto giusto: in quel momento era il mio sentire.
veramente a me mi son girate subito, quando mi son sentita dire che ero io che strumentalizzavo.
ti sei persa il 91 che viene dopo l'83. e dal momento che per me un dato secco non potrà mai essere idoneo per dire come accogliere chi (parlando di accoglienza -c'è stato da parte mia una precisazione importante-)- troverò sempre strumentale ciò che è diretto a fornire un solo dato perchè il problema non è solo di numeri e lo sappiamo tutti. io pensavo al titolo del thread, forse Chegue (anzi, certamente) pensava ai profughi in generale, quindi tutti e due avevamo ragione per noi, e sbagliavamo per l'altro? a sto punto chissene! poi se ultimamente cavillo parecchio. (e cavillare è spaccare il capello in 4 cioè il contrario di cambiare le carte in tavola.) è perchè non mi son venuti bene i funghi intrufolati col companatico di ruta.:eek:k07: (scherzo).
Ho cercato di spiegare ma poi la cosa è degenerata per il tuo modo di porti sempre su un gradino più alto del tuo interlocutore che pensi non capisca come te.
io ho letto il contrario: mai detto : ginestra leggi! ginestra non rigirare la frittata! per me non c'era neanche l'uovo per farla.
ho riconosciuto ( e lo confermo) solo che mi ero sbagliata ad attribuire una non connessione con tale tabella alla risoluzione UE, questo il Chegue mi ha dimostrato, anche ...se...avrei un ma in testa, però lo riassorbo.
infine, preferisco qualcuno che mi critichi a qualcuno che mi provochi, penso sia così per tutti....
Mi prendo anche i miei torti però non c'è reazione senza aggressione.

guarda, Gi, per me era già chiusa. :flower:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Come ho detto sopra, non è questione di "interpretare le parole", ma di numeri. L'Italia è uno dei paesi che fa meno di tutti per "aiutarli a casa loro". E no, i soldi dei leghisti per i diamanti in Tanzania non contano.
Ma poichè lo sviluppo può richiedere anche molti anni, nel frattempo bisogna fare qualcosa con questi profughi. E non c'è molto da dire, bisogna fare in modo che abbiano un'esistenza umana. Questo costerà dei soldi, e dal momento che noi stiamo (involontariamente peraltro) tra quelli che di soldi ne hanno di più, siamo noi a doverceli mettere.

secondo me più una situazione è complicata e più c'è da dire e da fare, se non altro perchè si, la ricchezza ce l'abbiamo noi, paesi europei, ma la ricchezza di chi? non la vedo ben distribuita da nessuna parte.Chegue, non si integra al ribasso. io penso per chi vivrà in Italia, all'integrazione alla pari, non la sopravvivenza assistenziale. e nemmeno all'integrazione per la sopravvivenza. Prendiamo la ricchezza dov'è e ridistribuiamola? tu sei un economista, dacci la quadra!
l'Italia è già troppo tempo che gestisce -questo che continui a chiamare "flusso migratorio" .Hai ragione Che, siamo ultimi nell'accoglienza profughi, ma siamo primi nell'accoglienza scappati/fatti scappare dall'Africa. e la Danimarca non aiuta. e nemanco il resto. ci vorranno anni, possiamo fare qualcosa da domani: che ne dici di strappare il trattato di Dublino e, senza doverli per forza identificare e trattenere in Italia gli facciamo varcare la frontiera? che vogliono venire al nord' che l'Italia non è più appetibile economicamente? ho letto un documento, una analisi economica/politica su perchè quando si sono scritti i trattati europei dai primi anni 90 in poi, si è scelto di definire vari gruppi di migranti e non attraverso una nomenclatura che sappiamo: migranti, profughi, rifugiati, clandestini, e altre che non ricordo..interessantissimo...lo cercherò e se riesco a trovarlo lo metto volentieri.
 
Ultima modifica:

ginestra

Master Florello
Il problema è che vi è saturazione, non solo economica ma anche e soprattutto nei pensieri della gente. Cameron ha vinto cavalcando sentimenti negativi come la xenofobia seguendo i partiti nazionalistici. Infatti si è rifiutato di accettare l'accordo europeo sulle quote, e così ha fatto anche la Francia che aveva in precedenza condiviso. Senza parlare di altri paesi europei che non ne vogliono sentir parlare, ad esempio la Danimarca :ciglione: ma non solo lei.
Questo fatto mi ha riportato alla mente il 3D Il fine giustifica i mezzi: a quale campo migliore se non la politica si può applicare questo concetto? I governanti, invece di convincere i cittadini ad un senso di maggiore responsabilità verso i più sfortunati, hanno sfruttato le loro rigidità per vincere le elezioni. E penso che prima o poi succederà anche qui.

Insomma, smettendo di divagare, la faccenda diventa sempre più complicata, soprattutto per noi italiani che ci troviamo a dover fronteggiare un flusso migratorio sempre più vasto e che il debole pattugliamento delle acque non contrasterà in modo decisivo. Non si vede una luce fuori dal tunnel!
Il trattato di Dublino è da rifare sicuramente, ma prima bisognerebbe rifare la coscienza della gente che rimane impassibile di fronte ad un dramma umanitario di questa consistenza.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
La "quadra" è solo una questione umana. Se parliamo di economia, il sistema economico attuale ha una soluzione semplice: l'osmosi. I flussi migratori continueranno finchè la situazione in Europa sarà simile a quella dei paesi d'origine. Ovviamente, noi abbiamo due scelte. O fare quelli che si lamentano e combattere con il fenomeno per sempre (con un rischio altissimo di venirne sopraffatti) o contribuire a far crescere le condizioni di quei paesi. Questo per quello che riguarda il lungo termine.
Nel breve termine, siamo alla questione umana. O li si lascia morire e chissenefrega, oppure li si accoglie, come si deve, e li si rende utili.

Hai ragione Che, siamo ultimi nell'accoglienza profughi, ma siamo primi nell'accoglienza scappati/fatti scappare dall'Africa. e la Danimarca non aiuta. e nemanco il resto.
Ah beh, i pofughi africani sono più cattivi degli altri? Va bene, la Danimarca aiuta per quelli africani e l'Italia aiuta per quelli siriani e delle altre parti del mondo in cui la Danimarca è attiva?0
Chiaramente la Danimarca, in termini assoluti, ospita meno profughi dell'Italia, ci mancherebbe anche. Ma qua torniamo al discorso già fatto e rifatto, cioè quanti sono gli abitanti in Danimarca e quanti in Italia. Sotto questi termini, l'impatto dell'accoglienza profughi in Danimarca è molto più forte rispetto all'Italia.

Ginestra, la Danimarca si è opposta alle quote per una questione di competenza. In materia, la Danimarca ha un opt-out per la politica estera. Cioè, l'UE non ha competenza in materia, infatti la Danimarca gestisce la questione autonomamente (peraltro ospitando più profughi di quanto non faccia l'UE).
 

Olmo60

Guru Master Florello
La "quadra" è solo una questione umana. Se parliamo di economia, il sistema economico attuale ha una soluzione semplice: l'osmosi. I flussi migratori continueranno finchè la situazione in Europa sarà simile a quella dei paesi d'origine.

:confuso:non mi pare che la situazione E. sia simile a quella dei paesi d'origine, quindi dovrebbero cessare?


Ovviamente, noi abbiamo due scelte. O fare quelli che si lamentano e combattere con il fenomeno per sempre (con un rischio altissimo di venirne sopraffatti) o contribuire a far crescere le condizioni di quei paesi. Questo per quello che riguarda il lungo termine.
la seconda mi sembra ragionevole. però bisogna vedere come la si intende.
Nel breve termine, siamo alla questione umana. O li si lascia morire e chissenefrega, oppure li si accoglie, come si deve, e li si rende utili.
per ora abbiamo fatto tutto da soli, il male e il bene, ma tu di certo non hai avuto motivi per lamentarti.
Ah beh, i pofughi africani sono più cattivi degli altri? Va bene, la Danimarca aiuta per quelli africani e l'Italia aiuta per quelli siriani e delle altre parti del mondo in cui la Danimarca è attiva?
la Danimarca non aiuta nessuno: per ora se ne sta pacificamente fuori, Migranti, ecco numeri e dubbi su quote e interventi - Formiche .

chiamare migrante chi sbarca dalle carrette del mare ma anche chi attraversa la frontiera provenendo da paesi in guerra è un'altra strumentalizzazione e come dici tu "se la definizione non è corretta è inutile continuare ad usarla" remember?
Internazionale » Che differenza c?è tra profughi e rifugiati?
non sono più cattivi nè più buoni. Per molti non sappiamo chi sono quindi nemmeno li chiamo profughi.
non accetto che migliaia di persone non siano indentificate nemmeno dopo anni. ora meno che mai. Nel resto d'E. le procedure sono persino molto ma molto più restrittive, Danimarca compresa. (o l'Inghilterra dove è prevista la detenzione) .
Immigrati espulsi? Due su tre restano in Italia - Stranieri in Italia
l'accordo UE:
Migranti, ecco numeri e dubbi su quote e interventi - Formiche
al momento sono fuori Regno Unito, Irlanda e Danimarca
Chiaramente la Danimarca, in termini assoluti, ospita meno profughi dell'Italia, ci mancherebbe anche. Ma qua torniamo al discorso già fatto e rifatto, cioè quanti sono gli abitanti in Danimarca e quanti in Italia. Sotto questi termini, l'impatto dell'accoglienza profughi in Danimarca è molto più forte rispetto all'Italia.
e ci mancherebbe...

sarà una bufala? merita un approfondimento. Danimarca: immigrati pagati per lasciare il Paese · Global Voices in Italiano
Ginestra, la Danimarca si è opposta alle quote per una questione di competenza. In materia, la Danimarca ha un opt-out per la politica estera. Cioè, l'UE non ha competenza in materia, infatti la Danimarca gestisce la questione autonomamente (peraltro ospitando più profughi di quanto non faccia l'UE).
:fischio:
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
La legge nel link che hai riportato non funziona così. A parte la propaganda becera del partito popolare danese (la nostra lega nord), è vero che i profughi vengono "pagati" per lasciare il paese. Se le condizioni che hanno determinato lo status di profugo cessano, questi vengono aiutati a ritornare al proprio paese. Con diversi mezzi. Oppure, se uno decide di tornare, viene comunque aiutato. Questo era in vigore da ben prima del 2009 (data dell'articolo) e da allora è cambiato il governo (che cambierà di nuovo entro settembre), ma l'immigrazione non è affatto diminuita. E tanto per dire, da qui non me ne andrei neanche se mi offrissero il doppio.

Se il problema fosse l'identificazione, saremmo tutti molto contenti. Il problema, secondo me, è che migliaia di persone rischiano la vita e vengono trattate come bestie.
Possiamo stare qui a menarcelo con le definizioni, ma la realtà è un'altra: profughi, rifugiati, migranti sono persone che hanno bisogno di assistenza.
Poi possiamo metterci a fare dei sofismi, e distinguere tra uno che è più profugo di un altro o se un profugo possa essere un rifugiato o meno, ma è solo un'inutile perdita di tempo (e di denaro).
Certo, vanno identificati, ma comunque vanno accolti in maniera umana. E come detto sopra, anche se scappano dalla fame piuttosto che dalla guerra, non mi pare sia giusto fargliene una colpa, soprattutto quando la nostra ricchezza, prevalentemente, non è merito nostro.
 

xst84

Giardinauta Senior
la gente che rimane impassibile di fronte ad un dramma umanitario di questa consistenza.
si fa presto a teorizzare di parlarne in modo calmo e ragionato....a immergersi (Emergernxy)
"la maggior parte delle cose a cui aspirano gli uomini per la felicità del pubblico o della vita privata, con il nostro buon senso o la nostra follia, sono state tanto raffinate da esistere di rado se non nelle idee: un vero amico, un matrimonio felice, una perfetta forma di governo, e altro, richiedono tanti ingredienti così puri nella loro varietà e mischiati con tanta discrezione che nei millenni l'uomo ha disperato di realizzare i suoi schemi più elevati. " (Swift ) praticamente sta dicendo che siamo noi già come persone singole che non facciamo; che già a partire dalle nostre cose preferiamo il sogno al reale, l'opinione ( conversazione ) al fatto; figurati se andiamo ai problemi degli altri, o mondiali: la colpa si rarefa, il "male nostrum" ( la nostra parte di cose da fare e da cambiare, non solo per loro, ma anche di noi stessi) si lava. Altro che immergersi
PS: se la gente dimostrasse interesse, loro non ne parlerebbero
 
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ginestra

Master Florello
mi stai dicendo che io, noi, parliamo e non facciamo? Certo, è più comodo discutere, accalorarsi, immergersi in un problema reale e sognare di realizzarlo in maniera ideale. Tuttavia non è solo comodo ma è anche un modo per riflettere e guardarsi attorno, cercare di fare qualcosa , potere fare qualcosa, per qualcuno più sfortunato.
Sicuramente i mali del mondo non si risolvono o si risolvono solo parzialmente, e quando si è sciolto un nodo altri mille se ne ripresentano. Se guardiamo ai problemi planetari ha ragione Swift, ma per i rapporti interpersonali e anche nei confronti degli estranei, nostri simili, possiamo fare qualcosa di utile se lo vogliamo veramente. Non serve chiudersi nel proprio orticello, nè a noi nè agli altri, soprattutto a noi.
Tra raggiungere la perfezione e restare inerti c'è un'infinità di cose che possiamo fare per migliorare e migliorarci.
Anche senza raggiungere la vetta del monte possiamo respirare aria più pura se vogliamo scalarlo un po'.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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