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Picantina

Fiorin Florello
Spesso prudono le mani quando ti ritrovi davanti studenti arroganti e maleducati, ma ancora di più quando davanti ti ritrovi i loro genitori ancora più arroganti e maleducati. Portare uno studente davanti al preside perché bestemmia o altro non sempre trova una punizione adeguata, dipende anche dal quartiere/città in cui si trova la scuola e la paura di ritorsioni è forte.

Fortunatamente i mie alunni sono piccoli, ancora non conoscono la portata di certe parole, ma quello che dicono o fanno, proprio perché piccoli, è specchio dell'ambiente domestico.

Giusto ieri un mio alunno durante l'intervallo, si è lamentato perché un altro gli aveva detto ba.stardo. Non ne era convinto ma dalla parola percepiva che fosse brutta. Ho richiamato il colpevole dicendogli che doveva chiedere scusa perché era una brutta parola e offensiva, si è giustificato dicendo che suo cognato la dice sempre e gli ha spiegato che non è una parolaccia ma vuol dire ciao in veronese.

Stamattina ho informato la collega di classe e anche lei gli ha fatto la ramanzina. Come si è giustificato? Dicendo che non era una parolaccia perché aveva detto un'altra parola (molto simile a ba.stardo) in siciliano che ripete sempre sua mamma (che siciliana non è, ma cubana e sa parlare male l'italiano).

Parlare con i genitori? Cerrrto loro a casa lo rivoltano........ma quanto è bravo a calcio lo vogliono persino quelli del vivaio del milan........(fa più allenamenti lui di un professionista)

Ops, ho detto sopra per fortuna sono piccoli.......quando ne combinano e si riprendono se non c'è un avviso scritto, non dicono mai niente a casa; se l'avviso c'è e si chiede cosa hanno detto i genitori ti rispondono che si sono messi a ridere e hanno quasi festeggiato la marachella del figlio; se la cosa è più grave e si convocano i genitori, i figli non c'entrano mai, è sempre colpa di qualcun altro, a casa sono angioletti quindi non credono a ciò che si riferisce oppure abbiamo preso di mira il pargolo.

Detto ciò condanno il comportamento della prof tanto quanto quello della ragazza. Mi danno fastidio a pelle le parolacce....
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
PER ME la bestemmia e il turpiloquio è offendermi, tanto quanto sentirmi dare della putt.ana, della figlia di mignotta, della zoccola.
Continuo a non capire in che modo una bestemmia possa offendere al pari di un insulto personale.

Picantina, io ho allenato ragazzine e ragazze mature per 8 anni, capisco le difficoltà di un educatore. Negli sport di situazione, le bestemmie piovono ogni pochi secondi, e a me importa di più che le mie giocatrici imparino a rispettare compagni e avversari e a giocare a pallavolo. Che se la prendano con qualsiasi essere trascendente, che dicano le parole che vogliono, sono affari loro.
Ho avuto i genitori sulla schiena a protestare, e ho sempre risposto a loro come alle loro figlie: se sono così brave, non hanno bisogno di un allenatore.
Ma dall'insegnare ho sempre imparato una cosa: se vogliamo che l'allievo faccia una cosa, dobbiamo fargli capire cosa ci guadagna dal farlo e cosa ci perde dal non farlo. Se pensiamo che l'autorità di insegnanti basti per ottenere non solo il risultato che vorremmo, ma anche solo il rispetto, vuol dire che non siamo in grado di fare gli insegnanti. Questo modello di insegnamento deriva dal fascismo (infatti, la riforma gentile, su cui si basa la scuola italiana tutt'ora è di quel periodo). Forse ci sarebbe da riflettere anche su questo.

Purtroppo non riesco a trovare informazioni in risposta alla domanda di lalle, ma continuerò a cercare.
 

Agatha

Guru Giardinauta
Agatha, mio figlio non ha mai mancato di rispetto anzi, a dirla tutta, più di una volta persone anziane mi hanno fatto i complimenti per il suo modo di fare. Io non uso alzare le mani ma le due volte che ho perso le staffe in questi 14 anni me le ricordo, nitide nella memoria, come due momenti di sconfitta. Tant'è che, per le sberle, mi sono scusata ... salvo poi dargli la punizione che si meritava.
Genitori ed insegnanti hanno il compito di insegnare il dialogo, il rispetto degli altri e delle regole del vivere in società non di comminare pene corporali. Ma se un'insegnante si sente in diritto, per l'autorità che deriva dalla sua professione di educatore, di mollare un ceffone ad un suo allievo e il genitore ribatte che avrebbe dovuto dargliene due, il messaggio che passa qual'è: "Picchiamo come ferrai, che più sberle volano più si sistemano le cose?"
Arrivare alle mani per me esiste solo per legittima difesa, se lo faccio per imporre un mio pensiero, ho già perso.

per carità, è ovvio che come prima cosa c'è bisogno di dialogo tra adulto e ragazzo, ma se proprio dovesse volare una sberla perfavore non fatene un affare di stato, per un ceffone ad un ragazzo non è morto mai nessuno...
 

carne

Florello Senior
Ora insegnante e alunna sono andate in presidenza e hanno fatto pace e reciproche scuse!

Ma io dico... uno schiaffo non è tutta questa violenza

C'è troppa libertà! Gli alunni ormai non hanno più freno e non vedono per niente gli insegnanti! Una volta gli insegnanti avevano più autorità! Io da alunno preferirei che gli insegnanti usassero di più gli schiaffi delle parole che volano via! Un ceffone ogni tanto non fa affatto male!!! Tutti noi li abbiamo presi e nn siamo certo vandali o delinquenti!!! Guardate che bel risultato ora dove i genitori hanno paura pure a rimproverare un figlio e gli insegnanti vengono presi per dei pagliacci! Una volta c'era più rispetto per insegnanti e genitori e almeno non c'era tutto lo schifo che abbiamo oggi! Criticatemi se volete ma è solamente la mia opinione!
Sono contenta che la cosa si sia conclusa bene, spesso una reazione è influenzata dallo stato d'animo della persona che la compie, in quanto allo schiaffo, non conta tanto se fa + o - male, rimane solo un gesto che non fa capire l'errore commesso, avrai sentito che fa + male una parola al posto giusto che un atto violento, questo richiede risposta, mentre un ragionamento chiarificatore può insegnare, se questo non avviene, si può ricorrere a chi può far ragionare il prepotente fino ad arrivare alla giustizia.
Per tutto ciò che hai scritto, è tutto vero ed è tanto più grave se si pensa che sono ragazzi che diventeranno adulti e alcuni potranno arrivare a posizioni di comando...e questo mi preoccupa non poco.
 

carne

Florello Senior
C'è una piccola imprecisione.
A me non interessa convincere i credenti a non credere o a non comportarsi come credenti.
A me interessa che i credenti mi lascino fare ciò che voglio, senza pretendere di impormi i comportamenti che loro ritengono dovuti.
Al momento, sotto questo aspetto, c'è una forte disparità, e sono fermamente convinto che si debba lottare per ottenere la laicità (che poi è il tuo comportamento).
Per quanto riguarda la bestemmia, per me offendere una persona è molto peggio che bestemmiare.
Scusate, ma qual è il problema così grosso con la bestemmia? Per quale motivo vi urta?
se non ti intressasse convincere i non credenti a non credere non vedo perchè scrivi il contrario ed in quanto a fare ciò che vuoi, non ho mai letto che ai nostri tempi qualcuno è stato costretto a fare ciò che non vuole ma da parte tua denigrare il credente l'ho sentita spesso, ti è stato ribattuto per rispondere ma nessuno ti ha mancato di rispetto se non sei credente.
In quanto alla frase colorata, studioso come sei, vedo che ancora non hai capito che oltre al rispetto esiste anche il buon gusto e la decenza? che ...dicono che l'uomo è un pensante e sa scegliere?

Beh ma scusa cheguevilla ma bestemmia x conto tuo! Nn mi pare sia rispettoso bestemmiare davanti a chi magari ci tiene! Allora tanto vale andiamo in giro a parlare come i porci perchè ci vogliamo ribellare! Se bestemmiassi davanti a me ti riterrei una persona maleducata e irrispettosa... perchè se non lo sai un po' di rispetto per gli altri nn guasta mai!

Tra il tuo post e questo sotto, si nota una rilevante differenza di maturità e civiltà...poi, ognuno può fare sempre come crede, perchè c'è democrazia, poi sta all'altro scegliere se avere stima o meno di una persona.
 
Ultima modifica di un moderatore:

alfa80

Maestro Giardinauta
non comprendo lo scandalo di tutte le mamme; MIO FIGLIO NON SI TOCCA, sembra quasi che l'abbiano gonfiato di botte...bahh......se l'avessero fatto a mia figlia avrei risposto, poteva dargliene due prof, non per la bestemmia in se, per una qualsiasi parolaccia o comportamento fuori luogo. Per certe cose non sono per niente "moderna" lo ammetto, ma non sopporto queste carovane di adolescenti che magnano in testa a prof, genitori, amici deboli, etc etc etc....

Anch'io ho fatto la ribelle contestatrice, indossando la minigonna, una canna, una birra in più, manifestazioni politiche, gli amici capelloni potevano fare una linguaccia a chi li guardava incuriosito, ma non si andava a lanciare sassi dai cavalcavia, né si andava in branco a violentare la ragazzina ubriaca, non c'era l'aggressività che vedo oggi, quanto meno nella mia città...orrore

nn è questione di ribellione o meno, anch'io ai miei tempi qualche cannetta e qualche birretta (anche più di qualche) in più me le sono concesse, che vuol dire.....che il prof mi doveva prendere a schiaffi????? nn credo proprio, le mani addosso a mio figlio proprio nn le concepisco, e ribadisco mio figlio nn si tocca nn glie le do io e nn vedo perché qualcuno si dovrebbe permettere di farlo, proprio nn mi va. e ti assicuro che anche senza schiaffi mio figlio capisce perfettamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. qualche patta sul sedere ammetto mi è scappata ma secondo me lo schiaffo sul viso è un gesto umiliante per entrambi, io mi sento in colpa se gli do le pacche sul sedere perchè capisco che è solo per un mio sfogo e nn certo per fargli capire meglio le cose.
poi ovviamente è solo la mia opinione sull'educazione dei miei figli, ognuno fa come meglio crede :)

sicuramente nn è con le botte che gli adolescenti maleducati,m arroganti e violenti capiranno che il loro comportamento è sbagliato....... e preciso che anch'io nn posso vedere certi ragazzetti atteggiarsi a gangster navigati......poveretti
 

alfa80

Maestro Giardinauta
per carità, è ovvio che come prima cosa c'è bisogno di dialogo tra adulto e ragazzo, ma se proprio dovesse volare una sberla perfavore non fatene un affare di stato, per un ceffone ad un ragazzo non è morto mai nessuno...

la prima ne giustificherebbe una seconda e così via.....
 

Picantina

Fiorin Florello
Continuo a non capire in che modo una bestemmia possa offendere al pari di un insulto personale.

Picantina, io ho allenato ragazzine e ragazze mature per 8 anni, capisco le difficoltà di un educatore. Negli sport di situazione, le bestemmie piovono ogni pochi secondi, e a me importa di più che le mie giocatrici imparino a rispettare compagni e avversari e a giocare a pallavolo. Che se la prendano con qualsiasi essere trascendente, che dicano le parole che vogliono, sono affari loro.
Ho avuto i genitori sulla schiena a protestare, e ho sempre risposto a loro come alle loro figlie: se sono così brave, non hanno bisogno di un allenatore.
Ma dall'insegnare ho sempre imparato una cosa: se vogliamo che l'allievo faccia una cosa, dobbiamo fargli capire cosa ci guadagna dal farlo e cosa ci perde dal non farlo. Se pensiamo che l'autorità di insegnanti basti per ottenere non solo il risultato che vorremmo, ma anche solo il rispetto, vuol dire che non siamo in grado di fare gli insegnanti. Questo modello di insegnamento deriva dal fascismo (infatti, la riforma gentile, su cui si basa la scuola italiana tutt'ora è di quel periodo). Forse ci sarebbe da riflettere anche su questo.

Purtroppo non riesco a trovare informazioni in risposta alla domanda di lalle, ma continuerò a cercare.


Se un giocatore manca una schiacciata e gli scappa un caxxo, è una imprecazione fine a se stessa, certo potrebbe usare altre parole, ma ci può stare. Offendere è altra cosa. Se ti ritieni libero di dire quello che vuoi e di bestemmiare nessuno te lo vieta, ma la libertà di ognuno termina dove inizia quella dell'altro.


Avevo scritto altro, ma il ripristino non me l'ha fatto completo. ora devo andare a scuola.......
 

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
C'è da dire che questa prof (anzianotta) non è mai stata un tipo violento anzi è una persona molto gentile ed educata ma anche moooolto devota a causa delle troppe disgrazie che ha avuto nella sua vita (una volta si è sfogata con me). Ora insegnante e alunna sono andate in presidenza e hanno fatto pace e reciproche scuse!
Ma io dico... uno schiaffo non è tutta questa violenza (almeno per me!) io credo che ci sia troppo schifo a scuola e la scuola è tutto!!!
C'è troppa libertà! Gli alunni ormai non hanno più freno e non vedono per niente gli insegnanti! Una volta gli insegnanti avevano più autorità! Io da alunno preferirei che gli insegnanti usassero di più gli schiaffi delle parole che volano via! Un ceffone ogni tanto non fa affatto male!!! Tutti noi li abbiamo presi e nn siamo certo vandali o delinquenti!!! Guardate che bel risultato ora dove i genitori hanno paura pure a rimproverare un figlio e gli insegnanti vengono presi per dei pagliacci! Una volta c'era più rispetto per insegnanti e genitori e almeno non c'era tutto lo schifo che abbiamo oggi! Criticatemi se volete ma è solamente la mia opinione!


guarda mirko's, il mio parere è differente dal tuo. per me non è vero che uno schiaffo non è grave, lo è...da parte dell'insegnante poi ancor di più poichè essendo insegnante dovrebbe appunto insegnare come si sta in società...al di là che lei sia devota o meno, anch'io credo molto in Dio e mi disgusta anche sentire per strada chi bestemmia, ma di certo questo non mi da il diritto di prendere a sberle tutto...ricordiamoci che la nostra libertà finisce dove comincia quella dell'altro. Altra cosa: gli insegnanti danno un'educazione a scuola che però, parliamoci chiaro, si limita alle 5 6 ore che si sta in aula...dovrebbe essere la famiglia a dare dei valori, e la società e la scuola a parere mio li dovrebbero rafforzare. non ci aspettiamo miracoli dagli insegnati, alla fine per quanto buoni siano, per quanto le loro lezioni in aula si trasformino anche in lezioni di vita, sì possono segnare un alunno ma non sempre fanno miracoli cambiando la vita agli studenti. un insegnante ha classi da seguire, non può cmq prendere a cuore caso x caso di ogni studente, con tutta la buona volontà...
e cmq prima come dicevi tu c'era lo scuriato, si dice al mio paese, la cinta del papà che lasciava i segni...e la riga bella grossa degli insegnanti che ti bacchettava per bene sulle mani...ma io le disapprovo categoricamente anche perchè non erano quelle cose che facevano la differenza nell'educazione dei giovani a mio avviso, era la società nel suo complesso con l'insieme di regole morali e non. ora i tempi son cambiati...se lasci che tuo figlio di 16 anni torni alle 4-5 di mattina dalla discoteca come puoi pretendere che abbia delle regole? che la mattina si alzi presto x la scuola? è un esempio, però la vita è cambiata e anche i genitori...ammettiamolo.
 

daniel77

Aspirante Giardinauta
Continuo a non capire in che modo una bestemmia possa offendere al pari di un insulto personale.

Cheguevilla, nei tuoi interventi ho letto dei passaggi con cui sono pienamente d’accordo (soprattutto quello relativo al metodo d’insegnamento fascista…).
Però, anche se io non sono pienamente d’accordo con il cattolicesimo e con il cristianesimo, è anche vero che il rispetto per l’altro non può limitarsi a quello che noi condividiamo, ma deve esserci anche per quello che noi riteniamo (a torto o a ragione) sbagliato.
Quindi in primis dobbiamo riflettere sul fatto che oggi, in Italia, all’interno di una scuola, in presenza di professori, E’ SBAGLIATO bestemmiare vistosamente perché è una pratica che offende la maggior parte delle persone. Che siano esse cattoliche, musulmane, buddiste, il termine Dio in italiano significa qualcosa di estremamente importante per qualsiasi persona che crede in qualcosa di superiore alla realtà immanente.
Quindi il bestemmiare non è SOLO un’imprecazione astratta verso un soggetto non identificato (come lo sono caxxo, poxca puxxana, mexda, vaffa, ecc…), ma è proprio un’offesa verso un’entità ben definita e alla quale credono più o meno il 90% degli abitanti.
Pertanto, la bestemmia pronunciata in pubblico, in presenza oltretutto di chi ha la responsabilità di quello che fai all’interno di un dato ambiente (il professore), è una mancanza di rispetto verso gli altri e non può essere lasciata passare senza far nulla. Sia pure se pronunciata per "ribellione"... (io l'ho fatto tante volte da ragazzino, e me ne sono prese tante, dai miei e anche da altri...:eek:k07:).

La reazione della professoressa ha ovviamente superato la soglia dei suoi poteri previsti, e quindi è lei che è passata dalla parte del torto. Questo però non toglie che, se la ragazza non avesse mancato di rispetto, la professoressa non avrebbe fatto nulla.
In pratica, il comportamento SCORRETTO (quindi da punire) della professoressa è solo ed unicamente la CONSEGUENZA di un errore precedente della ragazza.

Faccio degli esempi.
Vado in India e uccido una vacca, probabilmente mi ammazzano in strada.
Vado in Iran e strappo il burka ad una ragazza, probabilmente mi ammazzano in strada.
Vado in Indonesia e mando a cagare i loro dèi, probabilmente mi ammazzano in strada.
Specifico che io vado in questi posti SAPENDO come funzionano le loro leggi e le loro tradizioni, nonché le loro religioni.
Ti faccio delle domande:
Chi ha commesso l’errore per una serie di convinzioni radicate?
Chi ha commesso l’errore solo per gioco o senza pensare alle conseguenze dei propri atti?
Oppure, spostandosi dagli esempi, perché nessuno va in un quartiere malfamato a fare il cretinetti? :D

Io posso essere contrario alle religioni, oppure alla mafia, oppure al bullismo, perché penso che queste persone stiano commettendo un ERRORE.
Ma, te lo dico in sincerità: se vado in una chiesa gremita e mi metto a bestemmiare, oppure se vado ad una riunione di mafiosi e mi metto a insultarli, oppure se vado da un gruppetto di bulli a prenderli in giro, sei sicuro che l’errore non lo sto commettendo proprio io per primo?
Hai milioni di modi per parlare con i credenti del tuo ateismo, e hai milioni di modi per combattere la mafia, e pure per sconfiggere il bullismo, ma ci sono alcuni modi “giusti” e alcuni “sbagliati”, non tanto per il contenuto, quanto per la forma.
Certe volte la forma è più importante della sostanza. Purtroppo. Scommetto quello che vuoi che quella ragazza, mentre pronunciava la bestemmia, non stava pensando seriamente che Dio è questo o quell’animale… probabilmente non pensava proprio (cosa molto diffusa…) quindi sostanza zero. Però la forma in quel caso aveva più importanza.

Per finire, qui in Veneto la bestemmia è ampiamente utilizzata, e pure tollerata (fino a un certo punto…). Questo non significa che per esempio, a me, dia abbastanza fastidio sentirla. Quando capita, chiedo alla persona in questione se può evitare… ovviamente se sono in un bar a cento chilometri da casa, da solo, a mezzanotte, con quaranta energumeni che bestemmiano, bè… cambio bar. :D
 

e.leo

Maestro Giardinauta
Ecco a volte scrivi cose su cui sono proprio d'accordo, come questa. Se tu non ti ostinassi stupidamente (perché testardamente) ad affibiarmi etichette che non c'entrano nulla con me, che risalgono a decenni prima che io nascessi e che sono il contrario di quello che sento in me, potremmo quasi andare d'accordo. Che tu ci creda o no, non è una provocazione.
Scardan mi credi se ti dico che non c'è mai stato nulla di personale, che non sei mai stato un bersaglio, che diversamente da quello che viene ritenuto valido e cioè che "l'oggetto dei nostri giudizi non è mai il cosa ma sempre il chi" io parto sempre e solo da ciò che leggo quindi il "cosa" leggo tanto è vero che non quoto mai il messaggio nei miei interventi quindi il "chi" se non solo quando costretto per rispondere.Non ti nascondo però che la voglia di perculare, il gusto sottile di farlo con ironia, almeno il tentativo per scoprirmi capace, ripeto, al di là del soggetto tirato in mezzo, giustifica la mia presenza altrimenti non trovo avrebbe senso continuare.E' un po' come denigrare l'imbecillità altrui per curare la propria.
 
secondo me è colpa del malgoverno ed è anche tutto un magnamagna. I Comunisti poi si beccano TUTTA la colpa, e secondo me anche zingari e immigrati hanno le loro responsabilità perchè, è evidente, non ci sono nemmeno più le mezze stagioni.
 

lalle

Florello
Premetto "OT"

Mi direte: "Ma a te che ti frega?" ma, dal momento che io apprezzo molto sia scardan che e.leo, ho sempre pensato che fosse un vero peccato che fra loro ci fosse sempre una certa ostilità, perciò volevo esprimere il mio rallegramento per questo, chiamiamolo, chiarimento.

Fine OT
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
Premetto "OT"

Mi direte: "Ma a te che ti frega?" ma, dal momento che io apprezzo molto sia scardan che e.leo, ho sempre pensato che fosse un vero peccato che fra loro ci fosse sempre una certa ostilità, perciò volevo esprimere il mio rallegramento per questo, chiamiamolo, chiarimento.

Fine OT

Commovente...
 
Stato
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