riverviolet ha scritto:
Certo che ho capito cosa intendessi e di fatti ti dò ragione, la penso come te, ma scusami se, quel concetto per me, è universale.
Pensavo di poter parlare apertamente con una persona come te.
Ho scritto anche che approfittavo di questo discorso per estenderlo, poichè altrove, non ero riuscita a esprimerlo senza rischiare il malinteso, ma è evidente che non ci sono riuscita nemmeno stavolta.
E poi, è solo una mia opione, non un attacco al tuo modo di vedere o sentire.
E ribadisco che il concetto di progettare qualsiasi cosa che attenga alla sfera delle proprie passioni, sia equivalente in qualsiasi settore.
Ho citato l'esempio della pittura e del disegno poichè è qualcosa che conosco bene.
Ero bambina e disegnavo, dipingevo, facevo sculture, la passione predominava, ero una fiamma autosufficiente.
Poi ho incontrato la teoria, l'ho studiata a fondo, ho incontrato diverse 'personalità' e preso lezione da maestri.
Dopo un po' disegnavo proprio bene, quadri quasi impeccabili, ma mi sono ritrovata prigioniera e a fiamma ben spenta.
Non sono mai più riuscita a rianimare quella passione e sono ormai ben 10 anni che non tocco più una matita.
Quel che era vita per me, nella trasposizione a tentar la perfezione del bello, in funzione di chissà quale legge ottica, sociale universale, è diventata la perdita d'indentità.
Esattamente quel che ritrovo nella progettazione dei giardini, quel che rivedo spesso nella moda e nello stilismo e quel che ritrovo in questo tread, in cui, la cellulite, o un capello fuori posto è strumento valido socialmente per giudicare cosa è bello e cosa non lo è.
Sonia io e te davvero ce l'abbiamo un problema di comunicazione via Internet.
Quello che hai scritto adesso mi ha chiarito cosa intendessi dire. Grazie per questo.
Quello che ti è capitato, io lo chiamo diversamente da come lo chiami tu.
Le passioni come la tua non sono incanalabili, perchè facendo questo, rischi di stroncarle e di farle ammutolire.
Io credo che quando dentro si ha una fiamma ardente, non la si debba costruire, ma solo guidare, lasciando che la mano fluisca ancora di più, lasciandola anche più libera.
Mi rendo conto oggi, per la persona che sono, per la maturità che ho acquisito, che le passioni violente, possono essere coadiuvate solo quando il tempo è propizio.
Mi spiego meglio. Solo la maturità del singolo, quella che acquisisce nel tempo, può aiutare la passione attraverso la teoria e questo perchè da adulti, si hanno gli strumenti giusti per fare in modo che le teorie non intacchino la passione.
In pratica, il modo di vedere le cose che hai oggi non è lo stesso di 20-30 anni fa e uesto è un grande filtro, una grande arma che protegge la passione ma che permette alla teoria di passare solo per le parti che tu SENTI siano le parti giuste per TE.
Sono stata in quest'ultimo periodo a contatto con grandi personaggi del paesaggismo, ma ho fatte mie alcune delle cose che dicevano e non tutte in blocco e di sicuro, per come mi sento oggi, mercoledi 1 febbraio 2006, posso dirti che l'ascolto delle loro esperienze e i loro insegnamenti, non hanno uintaccato il sacro fuoco, anzi, lo hanno ravvivato e questo perchè sono stata in grado di modulare le informazioni, di elaborarle e di capirle, perchè ho pensato a quanto dicevano e mi sono resa conto che alcune cose SU DI ME potevano andar bene, mentre altre NO.
Amo molto Ermanno Casasco anche perchè lui, da grande quale è, sostiene appunto che il giardino debba essere un percorso interiore, qualcosa di vissuto sulla propria pelle e non preconfezionato e non esercitazione di tante belle teorie studiate.
Capisci ora cosa voglio dire?
Uh, guarda che non mi sono sentita attaccata, semmai mi infiammo per certe cose, ma io lo so che ti voglio bene e che anche tu me ne vuoi! :love_4: