... una domanda mi sorge spontanea.. elena come ti è passato per la testa di addentrarti nel complicato mondo maschile???...
ciao francesca, avevo lasciato in sospeso la risposta nei gg scorsi ma ci ho pensato molto, sul come rispondere a questa tua domanda, perché questo per me è il frutto di molte, davvero molte cose diverse che riguardano chi sono da sempre, chi sono stata, chi voglio essere, cosa ho vissuto, cosa ho sentito, chi ho incontrato, ecc ecc ecc. così, non era semplice per me trovar modo di riassumere il tutto.
cmq, mi sento di poter dire che il perché viene dal mio desiderio di sempre (nel senso, l'ho avuto da che ricordo... c'è chi da grande vuol fare un mestiere, chi un altro, io non ho mai avuto le idee chiare su nulla riguardo a una professione, ma su questo sì) di vivere una relazione gioiosa, appagante, stimolante, e che soprattutto funzionasse! (cioè, che fosse tale per entrambi)
un desiderio così forte l'ho sostenuto con quello che inizialmente è stato come un istinto naturale e che poi è diventato intenzione cosciente di fare del mio meglio perché accadesse. non mi è mai interessato molto di star tanto sù su quanto gli altri fanno, mi vien proprio più spontaneo guardare alla mia parte (poi, i momenti carognetti li ho anch'io, ma non mi ci piaccio per cui cerco di lasciar andare in fretta quella roba lì, tanto più che la so inutile), per cui il tutto è diventato nel tempo un gran viaggio (e 'lavoro'!) di ricerca e scoperta su me stessa, che però via via dava (e continua a darle) anche grandi comprensioni sugli altri.
finché, riguardo al desiderio di partnership con un uomo, sono arrivata a quello che giusto da poco ho sentito dire ancora una volta dalla armstrong (la cito spesso perché oltre a sentirmi in completa sintonia con le sue posizioni, sa anche spiegarsi meglio di me, non posso che ammetterlo), cioè: ho deciso di lasciar completamente andare la mia volontà accusatoria verso gli uomini e così anche tutti i miei preconcetti/credenze/giudizi ecc verso di loro, ho deciso di fare 'squadra', invece che guerra, e di voler proprio capire come risolvere tutto ciò che lo impediva. il viaggio mi è cioè diventato ancor più cosciente.
lì è dove (l'energia che muoviamo con le intenzioni smuove le montagne!) mi sono arrivate sempre più info che mi sostenevano in questo.
di base, cmq, so che quel che è stato importante è che io ci credevo. quando tentennavo, cmq lo desideravo, per cui andavo avanti lo stesso, finché tornava la fiducia. e con quella arriva sempre sostegno dalla vita. per me è evidente, non faccio che farne esperienza.
quello che ho portato qui in questi giorni con il thread con la domanda per gli uomini e i miei interventi in questo è la cosa più recente per me che ho trovato essere sia in allineamento con quanto sento ed è vero per me, sia in grado di dare profondi risultati nella direzione che mi sono proposta. (ormai mi muovo così, accolgo solo se si tratta di qualcosa di semplice, efficace e che mi risuona nel profondo)
ecco, questo direi è il mio perché. poi, tutto ciò che sento in proposito non so renderlo a parole, ho fatto esperienze in questo mio percorso negli anni che mi parlano di sacro, e quello in uno scritto proprio non saprei come passarlo..
spero di aver risposto alla domanda, e grazie per avermela fatta, mi ha dato da riflettere e sono contenta di quanto ne è venuto poi.