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Paura di non farcela.......

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao amiche ed amici,
purtroppo come accade da qualche anno e dalla morte di mio padre ne sono passati cinque. Mia madre pare che stia andando in depressione.Vive sola
ed io sono l'unico che l'aiuta e la fa andare avanti in tutti i sensi.
E' diabetica e deve fare l'insulina 4 volte al giorno,malata di cuore ecccecc. con acciacchi vari.Ogni giorno per me non e' un problema andarla a trovare fare la spesa, insomma fare il dovere di figlio, d'altronde sono anche il maggiore. Ma alle 12.00 ho avuto davvero paura mia madre ha iniziato a farneticare, diceva cose senza senso e non ricordava quasi nulla.
Ho misurato la glicemia ed era ipoglicemica, lho subito rifocillata ed e' stata meglio.Ma parlando poi con Lei, ho capito che la Sua e' la paura di essere smemorata, senza memoria e poi vuole accanto a se' le 2 figlie, che purtroppo vivono situazioni un po' complicate e sono distanti dalla mia città.
La sua e' la paura di non farcela.E' la paura che anche le sue figlie possano non farcela per i loro problemi.
Insomma sta diventando anche per me una storia difficile. Pensare che mia madre poi sta invecchiando con tanti problemi fisici e adesso anche psicologici
altera anche la mia mente.Insomma cari amici, anche la mia e' la paura di non farcela a seguire Lei, con il mio lavoro, con la mia famiglia ecc.
Anche a voi capita o e' capitato di avere paura di non farcela????
Ciao a presto Saverio
 

lore.l

Moderatrice Sezz. Giardinaggio / Composizioni Flor
Membro dello Staff
Ciao anch'io ho perso mio papà 5 anni fà e mia mamma avanti con l'età,con acciacchi vari e con la paura di restare da sola in casa la notte e non ho fatto altro che chiudere la porta di casa mia e venire a vivere con lei!!!!Certo non è facile e non mi va molto ma d'altronde che altro potevo fare????Si ho un fratello ma si sà le nuore sono sempre le nuore eio come figlia non me la sono sentita di lasciarla sola,anche se ho un marito che andava a lavorare e faceva i turni anche di notte!!!Purtroppo è la vita bisogna addattarsi!!!ciao e spero tu riesca a risolvere i tuoi problemi!!!!
 

Coral

Maestro Giardinauta
E' un po' che non ti scrivo, ma leggendo qui non posso fare a meno.

Mio padre è morto quasi tre anni fa.
Abitavamo nella stessa casa lui al piano di sotto ed io in mansarda con la mia famiglia.
La decisione di venire qui ad abitare ed adattarci in una situazione non proprio comoda era stata detta, nel lontano 1981, dalla necessità di non lasciarlo solo,
perchè rimasto vedovo 4 anni prima non lo vedevamo molto bene.

Questo l'ha in parte aiutato, ma dal 2005 per me è stata una grossissima fatica seguirlo.
In quell'anno è nata la mia nipotina ed io dovevo seguire la nipote piccina, la sua mamma nonchè mia figlia e il mio babbo che in quel periodo aveva avuto una notevole perdita della vista (glaucoma) e un serio problema al fegato.
Devevo preoccuparmi dei suoi pranzi e delle medicine, mi veniva lo sconforto e alla sera spesso non avevo nessuna voglia di scendere anche solo a mettergli il collirio.
Non volevo vederlo così.

L'evolversi della malattia al fegato poteva avvenire in sordina o manifestarsi in maniera dolorosa. Quanta paura, quanta ansia e spiavo ogni piccolo cambiamento.
Dovevo, tra l'altro proteggere la piccola di casa, perchè lui era portatore di epatite B.

I nostri anziani hanno paura a restare da soli, un piccolo esempio quando anni prima si andava in vacanza, lui infallibilmente si faceva un giretto al pronto soccorso perchè gli si accentuavano i problemi del cuore.
Purtroppo non possiamo, per varie ragioni magari, vivere con loro.

L'unica cosa che ti posso dire è se non c'è la possibilità di affiancarle una donna di compagnia, saresti più sereno tu e quando andresti a trovarla non ti faresti travolgere dai suoi problemi e lei, forse, troverebbe un po di sicurezza.

Loro riescono a percepire il ns, disagio, le ns, paure che sono anche le loro, e queste non li aiuta.
Cerca di stare sereno e assecondala nelle sue richieste, che magari sembrano assurde, perchè in fondo, diciamo la verità,
li stiamo accompagnando verso la morte.
ciao
 

paolaas

Guru Giardinauta
Mio papà ha gli stessi problemi di salute di tua mamma ma psicologicamente è fortissimo, mia mamma per fortuna si fà influenzare positivamente da lui.
Per cui ora non ho nessuna situazione che mi pesi, spero continui così a lungo....
 
S

scardan123

Guest
Guarda, io e i miei genitori abbiamo "ereditato" mucchi di vecchi non autonomi o vegetali che si sono mangiati montagne di soldi, tempo e nervi. Ora grazie a dio sono morti tutti. E che pal.le la nonnina il nonnino, e ste storie strappalacrime speudo-psicocologiche, pseudo-cattoliche, pseudo-buoniste, proprio non ci sto: nonno, nonna, l'altra nonna, poi i loro fratelli, sorelle, etc, praticamente riempivamo noi da soli un ospizio, roba da matti.
Paure, ansie, etc al primo vecchio, se non ne hai mai avuti, ma al 3°-4° ti assicuro che vorresti dare (o ricevere) una bella rivoltellata in fronte: rapida e indolore e fine della storia. Tanto in clinica li imbottiscono di goccine per terneli buoni e se li tengono lì a vegetare mummifcati per un pacco di soldi al mese. Galline dalle uove d'oro.
Anche a me, eh, se arrivo ridotto così, una rivoltellata abbiate la pietà di darmela.

Lo so, dico cose dure e crude e brutali, ma io non ricordo amorevoli sentimenti di famigliole trepidanti attorno al nonnino in poltrona. Io ricordo pacchi di medicinali, mer.da, sangue, ospedali, cliniche, ospizi, e vite altrui risucchiate come da un vampiro immobile.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Coral

Maestro Giardinauta
Guarda, io e i miei genitori abbiamo "ereditato" mucchi di vecchi non autonomi o vegetali che si sono mangiati montagne di soldi, tempo e nervi. Ora grazie a dio sono morti tutti. E che pal.le la nonnina il nonnino, e ste storie strappalacrime speudo-psicocologiche, pseudo-cattoliche, pseudo-buoniste, proprio non ci sto: nonno, nonna, l'altra nonna, poi i loro fratelli, sorelle, etc, praticamente riempivamo noi da soli un ospizio, roba da matti.
Paure, ansie, etc al primo vecchio, se non ne hai mai avuti, ma al 3°-4° ti assicuro che vorresti dare (o ricevere) una bella rivoltellata in fronte: rapida e indolore e fine della storia. Tanto in clinica li imbottiscono di goccine per terneli buoni e se li tengono lì a vegetare mummifcati per un pacco di soldi al mese. Galline dalle uove d'oro.
Anche a me, eh, se arrivo ridotto così, una rivoltellata abbiate la pietà di darmela.
Quanto sei duro!!!
 
S

scardan123

Guest
Coral, ne ho avuti troppi per commuovermi, penso sia come uno che lavora all'ubitorio, non gli fa piu impressione vedere cadaveri o fare autopsie.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Coral, ne ho avuti troppi per commuovermi, penso sia come uno che lavora all'ubitorio, non gli fa piu impressione vedere cadaveri o fare autopsie.
Io invece penso semplicemente che quei vecchi non rappresentassero molto per te, forse non erano parenti abbastanza "stretti" o che avevi avuto modo di amare quando erano in salute... Una assistenza di questo tipo non può non essere fatta PER AMORE, altrimenti molto meglio parcheggiarli all'ospizio, dove spendi un sacco di soldi ma almeno ti conservi tempo e nervi. :rolleyes:

Certo lo sconforto prende tutti nel vedere un genitore deperire fisicamente, magari perdere la testa tanto che mentre lo accudisci facendo meglio che puoi ti insulta o non ti riconosce, ma ti dovrebbe venire comunque naturale e spontaneo farlo, altrimenti molto meglio trovare davvero altre soluzioni...
 
S

scardan123

Guest
Una assistenza di questo tipo non può non essere fatta PER AMORE, altrimenti molto meglio parcheggiarli all'ospizio,

Se sei malata e ti amo tanto, tranquilla che non guarisci. :lol: Al più morirai più serena, se te ne frega qualcosa che io ti ami tanto.

Per ospizio intendo non un "parcheggio" magari sporco e cupo, ma intendo invece una struttura in grado di dare quell'assistenza medica 24h ore al giorno che un privato non è in grado di dare, o che per legge non può dare se non ha una laurea in medicina. :eek:k07:
Non sono jack lo squartore, dai!
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Se sei malata e ti amo tanto, tranquilla che non guarisci. :lol: Al più morirai più serena, se te ne frega qualcosa che io ti ami tanto.

...
Se invece sono vecchia morirò di sicuro molto presto, sia che tu mi ami sia che tu non lo faccia, ma penso che quel poco di vita che mi resta fra le varie malattie sarebbe molto migliore per me sapendo che mia figlia mi ama abbastanza da accudirmi spontaneamente per quello che serve senza vederlo come una pesante eredità, sentendosi sacrificata ed augurandomi addirittura una rivoltellata... :rolleyes:
 

_ortensia_

Master Florello
Guarda, io e i miei genitori abbiamo "ereditato" mucchi di vecchi non autonomi o vegetali che si sono mangiati montagne di soldi, tempo e nervi. Ora grazie a dio sono morti tutti. E che pal.le la nonnina il nonnino, e ste storie strappalacrime speudo-psicocologiche, pseudo-cattoliche, pseudo-buoniste, proprio non ci sto: nonno, nonna, l'altra nonna, poi i loro fratelli, sorelle, etc, praticamente riempivamo noi da soli un ospizio, roba da matti.
Paure, ansie, etc al primo vecchio, se non ne hai mai avuti, ma al 3°-4° ti assicuro che vorresti dare (o ricevere) una bella rivoltellata in fronte: rapida e indolore e fine della storia. Tanto in clinica li imbottiscono di goccine per terneli buoni e se li tengono lì a vegetare mummifcati per un pacco di soldi al mese. Galline dalle uove d'oro.
Anche a me, eh, se arrivo ridotto così, una rivoltellata abbiate la pietà di darmela.

Lo so, dico cose dure e crude e brutali, ma io non ricordo amorevoli sentimenti di famigliole trepidanti attorno al nonnino in poltrona. Io ricordo pacchi di medicinali, mer.da, sangue, ospedali, cliniche, ospizi, e vite altrui risucchiate come da un vampiro immobile.

Mamma mia non c'è una sola parola d'amore e di comprensione in tutto questo,:(:( ricorda però che quello che si semina si raccoglie.
 

Lilith-s

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti.
Ognuno la pensa come vuole ed è inutile dare giudizi su questioni e sentimenti così personali. C'è chi se la sente e fa quello che si sente in dovere di fare, e chi non se la sente ed è meglio che deleghi, anche per l'anziano stesso.
Comunque mi pare che qui Francesco Saverio ci stia chiedendo una mano (o una spalla).
Caro, io non so quanti anni ha tua mamma e le sue condizioni psico-fisiche. Tuttavia ha fatto di recente una visita neurologica? Se i medici dovessero riscontrare dei problemi ci sono sia farmaci che professionisti della riabilitazione che possono dare una mano. Inoltre ci sono colleghi (sono psicologa specializzanda in psicoterapia) specializzati nel couseling specificamente indirizzato alle figure di "caregiver" (chi si occupa di persone per varie ragioni non autosufficienti) proprio per evitare delle situazioni di sovraffaticamento ("burnout" in gergo tecnico), che non fa bene nè all'accudito nè all'accudente. Non sentirti solo, intanto ci sono un sacco di persone nella tua stessa condizione, e proprio per questo negli ultimi anni si sta facendo un sacco di ricerca sul benessere delle figure di accudimento e si stanno formando delle figure professionali indirizzate a questo.
L'aiuto c'è, basta cercarlo. Coraggio!! Ti sono vicina.
 

thuya

Florello
ciao Saveri.
fortunatamante non vivo ancora in prima persona la tua esperienza,perchè i miei genitori sono giovani, ma il "problema" dei "vecchi" prima o poi ce lo abbiamo avuto tutti.

Io vedo mia mamma, che corre a dx e sx prima per nonno, ora per nonna...
è dura e la paura di non farcela c'è eccome... lei non lo dice ma secondo me non ne può più... io cerco di aiutarla il più possibile, perchè lei non chiede mai nulla, ma la vedo soddisfatta quando la libero di qualche impegno!
per me, passare in farmacia o dal medico, non è un peso gravoso, per lei significa averle risparmiato un pò di tempo.

quello che posso dirti è che nondevi farti carico da solo di tutta la sitiazione: fatti aiutare!! chiedi!! non avere paura di disurbare i tuoi figli, tua moglie, anche i tuoi amici, se puoi, chiedi! chiedi e ancora chiedi!!
della tua maggiore serenità gioveranno tutte le persone vicino a te, pure se le hai mandate una volta a prendere un appuntamento per uno specialista!!
 

miciajulie

Fiorin Florello
oh, sì, francesco saverio, ogni giorno ho paura di non farcela. non farcela a farmi vedere serena da una madre che è sempre stata una roccia e che ora passa le sue probabilmente ultime giornate a soffrire pesantemente in un letto d'ospedale. non farcela a non urlare quando lei per ore e ore, anche se sedata invoca sua madre - che tra l'altro neppure l'ha amata, scaricandola a 20 gg a parenti per non doverla allevare -, che la venga a prendere, o invoca me perchè l'aiuti a guarire o a morire. non farcela a mantenere un mio equilibrio, già spesso difficile, per continuare a vivere normalmente: ho sempre la testa là a quel letto, faccio cose poco tranquillizzanti, sono in trance fissa. credo di essere mediamente sensibile, mediamente umana, mediamente buona ecc ecc, tutto regular per intenderci, non arrivo forse al tono duro di scardan, ma capisco la saturazione che si può provare. a volte 12 ore con un malato, e anziano, e... ti svuota, arrivi a sera e ti senti come prosciugato. hai dato tanto, facendo anche violenza su te stesso, e non gli hai impedito di soffrire, e ti senti ancora più inutile, uno straccio vecchio.
stai vicino come puoi alla tua mamma, come ti viene, come ti dice il cuore e qualche volta anche come ti dice la testa. sarà senz'altro il modo giusto. un abbraccio
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Beh devo ringraziarvi per questi interventi che se non sono risolutivi, senz'altro aiutano ad andare avanti.Volevo dire innanzitutto a coral, miciajulie e thuya che sono grato che mi abbiano dato un contributo morale per situazioni come la mia.
Per scardan123 invece, l'unica cosa che posso dirti e' che perseverare nella piena umiltà ed amore verso le persone che ci hanno dato la vita, ci stressa, ma aiuta sempre il nostro animo ad andare avanti.Chiaramente c'e' un filo e limite sottile che non dev'essere varcato, altrimenti poi saremo noi e la nostra famiglia a vivere male.
Ora la mia era la paura di non farcela, nel vedere es. mia madre che non mi riconosca piu'
che non conosca piu' es. i suoi nipoti e nipotine ecc, es. gli altri figli e figlie.Insomma la mia e' una paura sottile inconscia che cerca in tutti i modi una futura soluzione non semplice, a meno che non si ricorra alle badanti.fenomeno complesso che sta coinvolgendo la nostra città ed il nostro vivere quotidiano.Naturalmente badanti straniere con altre problematiche di carattere logistico.
Ancora un grazie a tutte voi.Saverio
 

Commelina

Master Florello
Guarda, io e i miei genitori abbiamo "ereditato" mucchi di vecchi non autonomi o vegetali che si sono mangiati montagne di soldi, tempo e nervi. Ora grazie a dio sono morti tutti. E che pal.le la nonnina il nonnino, e ste storie strappalacrime speudo-psicocologiche, pseudo-cattoliche, pseudo-buoniste, proprio non ci sto: nonno, nonna, l'altra nonna, poi i loro fratelli, sorelle, etc, praticamente riempivamo noi da soli un ospizio, roba da matti.
Paure, ansie, etc al primo vecchio, se non ne hai mai avuti, ma al 3°-4° ti assicuro che vorresti dare (o ricevere) una bella rivoltellata in fronte: rapida e indolore e fine della storia. Tanto in clinica li imbottiscono di goccine per terneli buoni e se li tengono lì a vegetare mummifcati per un pacco di soldi al mese. Galline dalle uove d'oro.
Anche a me, eh, se arrivo ridotto così, una rivoltellata abbiate la pietà di darmela.

Lo so, dico cose dure e crude e brutali, ma io non ricordo amorevoli sentimenti di famigliole trepidanti attorno al nonnino in poltrona. Io ricordo pacchi di medicinali, mer.da, sangue, ospedali, cliniche, ospizi, e vite altrui risucchiate come da un vampiro immobile.

ti capisco bene Scardan. chi non ci è passato difficilmernte può capire.
 

aseret

Florello Senior
Dopo l'esperienza ,durata 12 anni, con mia suocera, quando è stato il momento di affrontare il problema con mia madre, non me la sono più sentita di portare anche lei a casa mia. All'inizio andavamo a dormire da lei, ma a lungo andare diventava impossibile continuare..alla fine abbiamo dovuto optare per una badante: la mamma è ancora pienamente in sè, molto combattiva anche se non autosufficiente.
E' stata una scelta sofferta, che però si è rivelata quella giusta...dopo vari tentativi sbagliati.
L'importante è non scoraggiarsi, se si trovano persone non valide, noi ne abbiamo cambiate quattro, prima di trovare quella che andasse d'accordo con la mamma....e non farle mancare la nostra presenza, andando a farle visita regolarmente e facendole capire che può sempre contare sul nostro aiuto..
All'inizio, comunque, non è stato facile .
 

aseret

Florello Senior
Saverio, non puoi cercare una persona, che per il momento possa stare con la tua mamma qualche ora al giorno, almeno per controllare che abbia preso le medicine e per svolgere alcune attività essenziali? puoi rivolgerti anche alla ASL.
 

Coral

Maestro Giardinauta
non farcela a non urlare quando lei per ore e ore, anche se sedata invoca sua madre - che tra l'altro neppure l'ha amata, scaricandola a 20 gg a parenti per non doverla allevare -, che la

Questa frase mi ha fatto pensare
Abbiamo una zia , purtroppo su sedia a rotelle, e tempo fa anche lei cercava una badante che le volesse bene come una MAMMA.

La figura della Mamma che conforta, rassicura......perchè si cerca anche a ottant'anni?
 

miciajulie

Fiorin Florello
Questa frase mi ha fatto pensare
Abbiamo una zia , purtroppo su sedia a rotelle, e tempo fa anche lei cercava una badante che le volesse bene come una MAMMA.

La figura della Mamma che conforta, rassicura......perchè si cerca anche a ottant'anni?

credo che nel momento della sofferenza insopportabile, insormontabile, la si cerchi a qualsiasi età. un'invocazione quasi inconscia, spesso ripetitiva... e che non trova risposta. a volte le dico, non sono la tua mamma, quella chissà dov'è, sono tua figlia, e mamma si rabbuia e dice ti chiamo come ti chiamo, lo so che sei tu.
anche mio padre, rimasto orfano a 9 anni, e che non ha mai goduto di buona salute, quando stava malissimo invocava la sua mamma. che da sempre per lui era stata un ricordo di altri e non proprio...
 
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