Ciaoo,
leggendovi mi è riaffiorato il mio periodo "zerbino" con quello che credevo fosse il grande amore della mia vita. In particolare una notte. Io abitavo da sola nell'appartamento condiviso con lui qualche tempo prima per soli tre mesi (la convivenza più corta della storia
). Una notte mi suonò il citofono disperato. Saranno state le tre di mattino, un po' spaesata gli aprii e lo accolsi a casa. Lui piangendo mi raccontò del suo dolore, aveva perso l'amore della sua vita bla bla bla bla.. Io stupita, impacciata, felice e ingenua come manco Bridget Jones, lo rassicurai elogiando le sue qualità, non mi aveva persa, io lo amavo ancora. Silenzio, un lungo troppo lungo silenzio prima di ricevere una mazzata sul collo: "scusa Iole, io non parlavo di te ma di Silvana".
Silvana? Quella va.. della mia collega? Quella che frequentava casa nostra assiduamente ? Probabilmente tutti sapevano tranne la sottoscritta ovviamente
Se ci ripenso, ho sofferto tantissimo, che tarella... Che anni meravigliosi però, l'amore struggente..
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