Beh noi in questa discussione ci stiamo
focalizzando su un tipo di fotografia che è il macro e i primi piani; perchè non poter ampliare i settori a cui dedicarci? A maggior ragione questo topic è fermo, ormai non scrive + nessuno...
Diciamo che le foto che avevo postato ieri erano quasi tutte paesaggistiche (più o meno). Magari poteva essere uno spunto per spingere a mostrare le nostre foto in maniera più ampia (magari ci saranno state alcune foto paesaggistiche in questo topic, ma di certo non me lo rileggo tutto per andare a cercarle!
).
A questo proposito cito un testo di axelcipollini.blogspot.com che affronta il tema di "imparare a vedere, come?" appunto per il discorso che facevo prima (non che noi non sappiamo vedere
)
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Tutto sta nell'imparare a vedere.
Ma che vuol dire?
Sembra una delle solite frasi d'effetto che alla fine vogliono dire poco, invece è il centro della questione.
Ma a vedere cosa?
Tutti pensiamo di saper vedere, già. Più o meno bene, difetti visivi a parte...
Eppure non tutti sanno fare delle foto decenti, e tantomeno disegnare o dipingere meglio di un bambino di otto anni.
Che piffero c'entra, penserà qualcuno...
Quasi tutti pensano che l'incapacità o la scarsa abilità siano un problema di mancanza di conoscenze tecniche, o di "dono artistico", non certo di capacità di vedere. Ed altrettante moltitudini di aspiranti fotografi pensano poi che il saper fotografare poco abbia a che fare con il saper disegnare. Eppure, alla base di tutte le arti visive c'è sempre l'imparare a vedere.
Ma cosa cavolo vuol dire?
Semplicemente vedere le cose come sono, senza metterci etichette, interpretazioni, giudizi di valore, concentrandosi invece sulle forme, sui colori, sulle luci e le ombre e sulle relazioni tra i vari elementi, eventualmente posti su diversi piani, che compongono la fotografia.
Abbiamo molte più possibilità, molte più scelte di quelle che crediamo, anche se abbiamo una macchina fotografica obsoleta, anche se ce la siamo costruiti noi con una scatola di scarpe o una lattina di coca cola (e non sto scherzando...! (Vedi
http://www.kodak.com/global/en/consumer/education/lessonPlans/pinholeCamera/pinholeCanBox.shtml).
Accanto alle foto che troviamo su internet o sulle riviste di fotografia, spesso leggiamo il modello della macchina e magari anche tempo, diaframma e focale dell'obiettivo... ma quanto sono importanti questi dati? Spesso poco, molto poco. E comunque molto meno di altre cose come il punto di vista e l'istante scelti dal fotografo!
Di fronte a qualsiasi scena, a qualsiasi soggetto, abbiamo miliardi di potenziali foto che potrebbero essere scattate. Abbassarsi di 10 cm o anticipare lo scatto di tre decimi di secondo, per quanto assurdo possa sembrare può fare la differenza tra una foto banale ed un capolavoro.
Una buona foto non solo può essere fatta con una macchina fotografica antidiluviana, oppure con una usa e getta, ma può persino avere come soggetto qualche cosa di banale, comune, quotidiano, normale.
La bellezza, la forza di un'immagine, più che nel soggetto, molte volte, sta nel modo in cui è fotografato.
Ma torniamo al parallelo con il disegno, che ci può aiutare meglio a capire come stanno le cose...
Perché la maggioranza degli adulti è incapace di farsi un autoritratto somigliante?
Per saperlo, provateci! Bastano un foglio, una matita morbida, una gomma ed uno specchio, oltre ad un'oretta di tempo. Nell'80% dei casi il risultato sarà una schifezza! Ma perché?
Perché invece di riprodurre quello che i vostri occhi vedevano nello specchio, avete riprodotto delle interpretazioni mentali di quello che i vostri occhi vedevano riflesso. In pratica avete messo assieme dei simboli di naso, bocca, occhi, contorno del viso. Il problema non è nella mano, e nella testa!
Per quanto bizzarro possa sembrare, per la fotografia, vale la stessa cosa!
http://axelcipollini.blogspot.com/2009/06/tutto-sta-nellimparare-vedere.html