miciajulie
Fiorin Florello
Con 15 gg di ritardo rispetto a quanto programmato, finalmente il sito da cui ho acquistato mi ha inviato il libro.
Stasera lo inizio.
tranquillo, lo finirai prima tu di me...
Con 15 gg di ritardo rispetto a quanto programmato, finalmente il sito da cui ho acquistato mi ha inviato il libro.
Stasera lo inizio.
tranquillo, lo finirai prima tu di me...
Micia su su, un po' di entusiasmo
ehm ehm... non so come dirlo... l'ho relegato a quando vado in bagno.
ok ok, un po' di entusiasmo. mi piace la descrizione della casa delle protagoniste
Allora è il caso che tu vada un po' più spesso, o no? :confuso:
Uuh sì, quella è bella. Anche a me era piaciuta
esattamente per questo l'ho poggiato sulla pignetta di libri sopra la lavatrice: come un augurio, una speranza. anche di una sinergia...
Una pignetta di libri?
allora hai bisogno di mooooolta sinergia
gli altri libri in pigna non so se ne necessitino. ma spero di no!!!! fatemi gli auguri, sì, quelli, qui non mi offendo!!!! solo qui, però prrrr
...
vabbe',micina cara...- tanto per capire- scrivo gia' che e' una ca.gata o aspetto che finisci di leggerlo :fischio:
Scusa Picantina non avevo letto per paura che i commenti mi influenzassero nella " non lettura " ho comperato MEMORIE DI UN'INFAMIA di Lydia Cacho un libro che ti lascia l'amaro in bocca ,è sconvolgente sapere quanta violenza e quali perversità esistono nell'essere umano e che queste vengano messe a tacere, pur esistendo denunce eclatanti, quando riguardano uomini che occupano posizioni di potere e anche LE RAGAZZE DI KABUL che adesso leggerò k07:E non ci dici cosa hai preso? k07:
Ahahahahahhh Erika quando si dice parlar chiaroC'è anche da tener conto che il libro è stato scritto una cinquantina d'anni fa....(anche se è proprio brutto :fifone2: )
Nata l'emozione più intensa che ho provato mentre leggevo il libro è proprio collegata allo scempio che i paesani stavano facendo in casa e dalla sola preoccupazione che aveva quell'infame del cugino, salvare" la cassaforte " bè mi è salita una rabbia nel leggere la reazione delle sorelle che sembrava amassero così tanto la casa e il giardino e invece di tirare fuori le unghie e i denti per proteggere la loro gabbia dorata, si nascondevano e l'angoscia data dalla descrizione della miseria d'animo di chi gode delle disgrazie altrui e invece di dare una mano si adopera nel completare lo scempio, il male nascosto e il male paleseL'ho finito tre giorni fa. Quando ho chiuso il libro non sapevo ancora se mi era piaciuto o no. Proprio come dici tu, quando riesamini i singoli eventi hai nuovi spunti di riflessione. Ad esempio gli "altri", i paesani, all'inizio non mi erano sembrati così cattivi, poi, mettendo insieme il tutto mi è salita l'angoscia ripensando alle scene dell'assalto alla casa.
FINITO
le pagine seguenti non mi hanno fatto cambiare opinione ,anzi ,è stato un susseguirsi di eventi sempre nella stessa direzione , prevedibili e deprimenti, non lo trovo un libro rilassante anzi piuttosto irritante dato il comportamento di tutti i personaggi a partire dalle due ragazze fino alla gente del paese , ok sono sincera, lo trovo piatto e claustrofobico adesso vado a leggere le altre opinioni
Rocco.co hai ragione ci starebbe benissimo e se quello era l'intento della scrittrice ci è riuscita benissimo ma, dato che mi faccio prendere molto dalla storia che leggo, non mi è piaciuta proprio per quell'angoscia continua che ha ben trasmesso, quel senso di oppressione delle ripetizioni quasi ossessive, nessun guizzo di vita, solo la persistente sensazione di chiusura ,la paura di vivere una vita sociale che scivola fino alla fine quando si barricano in casa e guardano i paesani che passano e i bambini che giocano nel "loro giardino" nascoste dietro le tavole inchiodate alle finestre ,e si sentono "finalmente" felici, un incubo :confuso:Letizia leggendo il tuo commento mi è venuta la colonna sonora da associare al romanzo: bolero di ravel
Non pensate che il crescendo di aspettativa per l'azione sino alla delusione ultima con conseguente frustrazione ed inquietudine fosse lo scopo dall'autrice?
Insomma...magari non voleva scrivere un best seller ma qualcosa di più elaborato...
Mi ricorda il Deserto dei Tartari di Buzzati che si conclude nel momento in cui l'azione potrebbe avere inizio