eltu ha scritto:
Esiste tristezza e tristezza. Quella lieve che ti prende all'improvviso senza un motivo apparente è semplice da scacciare e i modi sono più o meno quelli che avete elencato, dallo shopping, alla riflessione, dalla nutella alle poesie. Quando ad attanagliarci è la vera malinconia, quella che ha un motivo difficile da eliminare o da risolvere, quella che ti porti dietro da un sacco di tempo, quella che ti prende dal profondo dell'animo, quella che convive con te, si può fare ben poco. Inutili le parole di ogni tipo. E' un malessere radicato che ogni tanto si assopisce, ma è sempre pronto a venire fuori, sempre più forte, sempre più agguerrito.
Partecipo poco alle vostre discussioni anche per mancanza di tempo, ma questo 3D mi intriga. E' troppo vero cio' che dici, bisogna distinguere i tipi di "tristezza" e cosa la provoca, mi hanno rubato il cellulare, sono triste, passa presto ne compro uno nuovo, e' mancato un caro amico o un parente, e' ovvio sono ancor piu' triste, ma ha una sua ben specifica motivazione, il tempo aiuta a superarla, poi c'e' quella tristezza che rasenta piu' la malinconia, e' quella che mi prende sentendo una canzone, assaporando un gusto che mi sa di infanzia o sentendo un odore che mi ricorda un posto particolare, questa mi piace, mi piace tenermela, me la godo, ci piango magari sopra, poi piano piano se ne va, il presente incombe................poi c'e' la tristezza brutta, si' la depressione, ti viene cosi' all'improvviso, non c'e' un motivo, non c'e' shopping, giardinaggio, hobby, telefono, amiche, non c'e' niente che ti aiuti, men che meno te stessa, l'unico aiuto e' un buon medico.
Sono 30 anni che ci combatto, a fasi alterne e' ovvio, ma solo ultimamente ho deciso di curarla "sul serio", l'avessi fatto prima...................:martello: