Bonsoir messieurs-dames,
qui a Nord le piogge si prendono infine una pausa e la città di Ginevra l'ha scampata bella. Ha infatti destato grande attenzione mediatica il fiume Arve, che nasce sul Mont Blanc, attraversa l'Haute Savoie, poi la frontiera, e si ricongiunge infine al Rodano nel cuore della Città, dando pure il nome "Jonction" al quartiere circostante. 1'010m3/s e 383,50 m s.l.m sono infatti i valori massimi, registrati quest'oggi, dal 1904. I pompieri hanno avuto il loro bel da fare e diversi ponti sono stati chiusi preventivamente. Per fortuna nessun disastro particolare, a differenza di quelli terribili avvenuti in Italia quest'anno, e i livelli sono in calo.
Poi, visto che siamo già attorno al Léman, volevo approfittarne per raccontarvi brevemente un'altra storia di una catastrofe, abbastanza incredibile, di cui sono venuto a conoscenza non molto tempo fa'.
C'era una volta, nel 563 d.C., una montagna, il "Tauredunum", al confine tra l'odierna Francia e Svizzera, a sud-est del lago, che crollò parzialmente. Si stima che svariate centinaia di milioni di metri cubi di materiale franarono in prossimità della foce del Rodano, provocando un'onda gigantesca, alta tra gli 8 e i 13 metri, che in 10 minuti raggiunse Losanna e in 70 la povera Ginevra...