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Racconto a più mani II (Reality)

lobelia

Florello Senior
(commento) Aiutooooooooooooo!!! Mi venite a salvareeeeee????? (fine Commento)
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
[Commento] Tranquilla Lobe, so già come fare, aspetta che arrivo....tu però non andare via eh? [Fine commento]
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
John aveva come degli "attacchi" di verità... A volte i pezzi del puzzle sembravano combinarsi in gruppi, ma non appena cercava di unire gruppi diversi per avere un quadro generale della situazione, capiva che stava sbagliando tutto.
L'uomo camminava dietro di lui in silenzio. avvertiva il suo respiro e sentiva la presenza della 9mm, come un punto caldo al centro della sua schiena pur non toccandola direttamente.
Erano entrati nell'antenna: un'apertura si era aperta dove fino a poco prima c'era solo una parete continua in cemento armato, e ora percorrevano uno stretto corridoio in pendenza verso il basso, illuminato soltanto da una plafoniera ogni 20 metri.
"Tutto questo non ha senso" ripeteva John.
"Lo ha, credimi" rispondeva Chris, "è per il bene di tutti..."
Cercando di farlo parlare per distrarlo, Jonn continuava a fare domande che non avevano risposte, a fermarsi come per rimuginare, mentre Chris gli faceva fretta.
Giunsero ad un bivio di corridoi.
"A sinistra!" Ordinò Chris. John fece per voltarsi a sinistra, ma invece si buttò sulla destra chinandosi.
In un istante la situazione si era capovolta. Ora John aveva strappato la pistola al suo rapitore e gliela stava puntando in faccia. Chris non sembrava per nulla spaventato, ma anzi aveva un sorriso beffardo.
"Coraggio John, spara! Sai già come si fa, l'hai già fatto, dieci anni fa, ti ricordi? Noi sappiamo tutti i tuoi precedenti penali....."
John non si preoccupava più di questo:
"Ormai ho pagato il mio debito per quello, non voglio ripetere l'esperienza."
Chris afferrò le mani di John, come per rubargli la pistola. John cercò di non farsela prendere, ma senza sparare. Il dito di Chris spinse quello di John sul grilletto e un colpo partì.
John si ritrasse, mentre il corpo di Chris volava all'indietro per la potenza del proiettile.
Il corpo steso a terra mise in John un senso di panico simile a quello di dieci anni prima.... avrebbero incolpato lui, il colpo l'aveva sparato lui...
Senza nemmeno avere il tempo di pensare, la testa di Chris, completamente irriconoscibile, si sollevò, e dalla bocca uscirono le sue ultime parole:
"OK uscire!"
Improvvisamente il corpo scomparve nel nulla, senza lasciare traccia. John rimase a fissare il pavimento, e la pistola, incredulo....
 

lenticchio

Aspirante Giardinauta
boba74 ha scritto:
[Commento]: Per Aseret e Lenticchio: potreste correggere i messaggi riguardanti la pianura padana? Direi che è fuori luogo, perchè ormai tutti già avevano dato per scontato che fuori città ci fosse il deserto, perciò magari la pianura si riferisce a un altro luogo che magari ricordano i vostri PG. Perchè altrimenti resta un'incongruenza. Cioè ben venga qualunque fatto "strano", ma ciò che è noto dovrebbe essere uguale per tutti...[Fine commento]

:Saluto:
Modificato.:froggie_r
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
[Commento]Che faccio concludo? No, aspetto domani dai..... ma voi aggiungete! [Fine commento]
 

lobelia

Florello Senior
Per la prima volta da quando era lì, Greta avvertì dei rumori, uno forte che sembrava uno sparo. Provenivano da una parete alla sua destra. Anche se non erano visibili aperture cominciò a battere i pugni contro la parete e ad urlare con tutto il fiato che aveva in gola: "Aiuto, sono qui! Aiutatemi!"
 

lenticchio

Aspirante Giardinauta
Alberto sentì dei pugni risuonare in quel corridoio, riconobbe le urla: erano quelle di una donna che aveva visto poco prima, non gli veniva in mente il nome, poi alla fine disse " è Greta, c'è Greta qui dietro" Mara, Rachel e Adele(c'è anche Adele?) iniziarono a tastare la parete, Jonh aveva altro a cui pensare, Alberto capì che pensava ancora all'individuo che aveva fatto secco, iniziò a rinuginare su una frase di quel tizio Chris:come 10 anni prima.E se Jonh fosse un avanzo di galera?
 

aseret

Florello Senior
Sopraggiunse anche Toni ,che con Alberto e Adele aveva seguito a distanza e raggiunto il primo caravan e che si era poi subito allontanato per una rapida perlustrazione.
Capì subito quello che stava succedendo e senza parlare si avvicinò a John e gli fece cenno di seguirlo.
Uno stretto cunicolo si apriva nella parte posteriore dell'antenna, ma tutti i tentativi per penetrarvi furono vani: qualcosa di invisibile bloccava l'entrata,
 
Ultima modifica:

Manidiforbice

Giardinauta
ma che Bravi!:eek:
avete fatto vivere anche il mio personaggio!
Sono riuscito a leggere solo ora, mi spiace, ma se sapevo che il lavoro in questo periodo mi portava via cosi tanto tempo, non vrei partecipato.
Ma allora dov'è ambientato?? nn l'ho ancora capito!
 

lobelia

Florello Senior
Greta aveva urlato finché non le si era arrochita la voce ma nessuno aveva risposto alle sue richieste d'aiuto. Cercò di fare il punto della situazione. Era intrappolata lì dentro ma qualcuno l'aveva fatta entrare da quella che poteva essere la sua uscita. Cominciò a tastare la parete in tutte le direzioni, facendo un settore per volta. Doveva essere paziente per non farsi prendere dal panico. Al tatto le pareti sembravano avere una consistenza metallica, fredda ma nessuna giuntura era visibile. Con che metallo era fatta? Come mai non erano visibili punti di congiunzione? Avvicinò la lettiga alla parete e ci salì per arrivare più in alto: dalla grata arrivava una leggera brezza ma non riusciva a stare tanto in alto da guardare dall'altra parte.
Allo stesso modo indagò parete per parete, solo una sembrava possedere una strana eco quando veniva colpita. Procedette con metodicità finché in un punto abbastanza alto non colse una sorda vibrazione. Sembrava il ronzio di una radio su una frequenza senza segnale. Tastò, schiacciò, colpì ma non succedeva nulla.
Chiuse gli occhi, poi li riaprì di colpo: uno strano ronzio ed un sordo gorgoglio come di un motore che si muova nell'acqua la lasciarono stupita.
Era sicura di essere nel deserto, quella vibrazione e quel ronzio la impaurivano, ma il gorgoglio la spiazzava del tutto.
Tentò il tutto per tutto e spinse con forza la lettiga contro il muro, ammaccandola. Il ronzio si fermò. Dopo qualche minuto una voce assolutamente priva di intonazione e che non sembrava provenire da un'ugola umana, comunque non da un organo fonatorio conosciuto disse: "Stia calma, prego, tra qualche secondo la camera sarà saturata di gas. Si stenda sulla lettiga e attenda con calma, non le verrà fatto alcun male".
Quella voce così strana le fece accapponare la pelle, continuò convulsamente a tastare la parete, i gesti erano più scomposti e il sudore le stava scendendo giù dalla fronte.
Uscire di là e al più presto: l'unico, potentissimo stimolo e pensiero in quegli istanti febbrili.
 

aseret

Florello Senior
Vista l'inutilità dei loro sforzi le tre donne si concessero una pausa per riflettere. Strane vibrazioni provenivano dal sottosuolo e percorrevano tutta la costruzione, concentrandosi verso la punta dell'antenna.Una pressante sensazione di pericolo le avvolgeva:bisognava fare qualcosa, cosaaaaaa....?
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
John si riprese ad un tratto. E cominciò a ridere. Sembrava stranamente sollevato quando fino a un secondo prima era tutto preso dal rimorso per aver ucciso una persona.
"Ma certo, che stupido!"
Gli altri lo fissavano senza capire. "Dobbiamo cercare Greta!"
Entrarono nel corridoio camminando in silenzio, finchè giunti in un punto della parete sentirono come dei battiti. "Dev'essere qui dietro".
"Ma come facciamo, sarà mezzo metro di cemento armato!" disse incredulo Tony.
"Beh, ultimamente capitano un sacco di cose strane, perciò potremmo farcela. Vediamo.... forse così?"
John appoggiò il palmo della mano aperto sulla parete e disse: "Aprire!"
Un tratto di parete largo quanto una persona scomparve letteralmente ai loro occhi. Videro che lo spessore di cemento armato era attorno ai 30 cm, e poi c'erano altri 10 cm di acciaio, e oltre l'apertura, una stanza, con una donna distesa sul pavimento.
"E' Greta", tutti accorsero per assisterla, entrando nella stanza.
"Respira ancora... ma, cos'è..... del gas......"
Improvvisamente, così com'era scomparsa, la parete daove si trovava l'apertura si rimaterializzò, imprigionandoli.
Il gas continuava a uscire dalla grata, e in pochi secondi cominciarono a sentirsi storditi, e poi il buio...
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Si svegliarono tutti quasi contemporaneamente. Si trovavano apparentemente nella stessa cella, ma stavolta videro che era arredata come una specie di sala operatoria, e c'era una porta vera. Erano stesi su una serie di lettini, e diversi fili si collegavano alle loro teste e alle estremità. A fissarli, in piedi davanti a loro videro Chris, e subito dietro altre due figure li fissavano: John riconobbe il Generale Yurman, e.... il giudice.
I due si fissavano tra loro: "Il test è riuscito direi..." disse Yurman
"Sì, direi che possiamo partire con la fase due." rispose il giudice, poi si rivolse a sua figlia:
"Rachel, perdonami, ma credimi, non hai corso nessun pericolo, era solo una simulazione".
John intervenne, mentre si strappava di dosso tutti i fili:
"Una simulazione, certo, questo l'avevo capito... ma a che scopo?"
Yurman intervenne: "E' un progetto di difesa: in caso di guerra atomica, ogni grande città sarà dotata di un simulatore come questo, naturalmente più grande di questo.... migliaia di postazioni.
Qui sorgerà un enorme bunker antiatomico, dove la popolazione sarà ospitata, collegata e connessa al simulatore, dove tutti potranno vivere la propria vita come sempre, mentre i loro corpi saranno al sicuro qui sotto. Vi abbiamo selezionati per testare il sistema, c'eravate solo voi, ecco perchè la città era vuota. Abbiamo voluto provare il sistema, e soprattutto vedere quanto realistico fosse per chi lo vivesse. Naturalmente abbiamo introdotto alcuni pericoli, ma solo per prova. Se uno dovesse morire nella simulazione, semplicemente si sveglierebbe nel suo corpo reale, senza alcun pericolo."
Le sue parole, seppur convincenti, nascondevano qualcos'altro. John non capiva cosa, e soprattutto non capiva cosa c'entrasse il giudice...
 

lenticchio

Aspirante Giardinauta
[commento]
:Saluto:
Boba, non penso che noi possiamo intervenire, non conosciamo le tue intenzioni, quindi suggerirei che dovresti muoverli tu i personaggi per ora, almeno fin quando non sarà più chiara la situazione.
:rolleyes:
[fine commento]
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
[Commento] In effetti da questo punto in poi non ho idee, non so ancora come farlo finire, perciò aspetto l'intervento di qualcuno...[Fine commento]
 
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