Greta percorreva il corridoio con la pistola puntata alla nuca del biondo, il quale si fermò davanti ad una porta con la chiusura a scheda: "Tua figlia è là dentro!" Disse l'uomo con un sorrisetto odioso. "Aprila" gli intimò la donna. Lui estrasse una scheda e la passò nella fessura al che s'udì uno scatto e la porta si aprì.
Entrarono. Su un lettino era sdraiata una donna, aveva gli occhi chiusi e una miriade di fili sparsi qua e là, più una serie di monitor che indicavano vari parametri. Greta diede un colpo all'uomo buttandolo a terra: "Cosa le avete fatto?"
"La stessa cosa che abbiamo fatto a tutti voi, crede di essere a Toronto con suo marito, ah ah ah, cioè...con me! Sapevamo che stava lavorando ad un programma importantissimo che interessava all'esercito, ma era una idealista, non avrebbe mai partecipato attivamente di sua volontà, così siamo riusciti a trarla nella nostra trappola, frequantavamo gli stessi ambienti e sapevo di non esserle indifferente".
"Piano piano ho conquistato la sua fiducia e...il suo cuore. Così mi ha mostrato le sue carte e illustrato le sue idee! Che fiducia, ah ah ben riposta, vero? L'ho spinta a proseguire e a sperimentare in una struttura militare le sue idee, io avrei fatto in modo che non diventasse mai un pericolo per l'umanità. Io, ti rendi conto? Ho giurato la mia fedeltà una volta sola, a questa divisa che indosso!"
"Bast**do", Greta lo colpì con troppa foga e l'uomo cadde privo di sensi.