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"assemblaggio" racconto a più mani II

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Dunque, Secob una volta finito di riassemblare il tutto, io metterei una suddivisione in capitoli di questo tipo:
1. RITROVO (fino a quando Adele si unisce a loro)
2. SOPRAVVISSUTO (fino a quando Chris viene portato in ospedale)
3. OSPEDALE (fino a quando l'ospedale esplode)
4. DESERTO (fino a quando John viene rapito da Chris)
5. ANTENNA (fino a prima di svegliarsi)
6. REALTA' (fino al finale alla base)
7. EPILOGO (fino alla fine).
Roba del genere, magari se trovi titoli più originali.....
 
S

SecoB

Guest
segue ...

Portare Vicky fino al camper fu piuttosto lento e faticoso; la ragazza, per troppo tempo rimasta distesa sul lettino, stentava a muoversi, ma grazie alla prontezza di Alberto e alle sue schede apriporte riuscirono a superare tutti gli ostacoli e a mettersi relativamente in salvo sul camper.
Nel cortile non c'era traccia dei militari, l'antenna dondolava pericolosamente, le vibrazioni erano cessate: cosa stava succedendo? Dov'erano i loro amici e l'intrepida Greta?
Domande che per il momento non avevano alcuna risposta,non restava che aspettare pronti a tutto.

La porta si aprì di colpo. Il generale e il suo scagnozzo si girarono insieme e videro Greta entrare con la pistola puntata. John e Tony si guardarono per un instante e si capirono. Tony si gettò su Chris, mentre John si abbattè come una furia sul generale. Dopo qualche colluttazione riuscirono a immobilizzarli. "Beh Generale Yurman, la tua carriera è finita: ho già inviato tutte le foto dei documenti a una mia vecchia conoscenza... anzi a una nostra vecchia conoscenza. Il nome Cramer ti dice nulla?"
"Il generale Cramer?" Chiese Yurman
"Certo. e' una lunga storia, ma una volta io ero uno dei suoi uomini. Purtroppo è successo quello che è successo, e in un modo o nell'altro sono riusciti a farmi uscire di scena. Solo il generale Cramer è rimasto sempre dalla mia parte..."
Suonò un cellulare. Era quello del generale Yurman. Aveva le mani legate, così John lo perquisì e trovò il telefono. "Ah, si parla del diavolo...."
Rispose al telefono e disse "Certo generale, glielo passo subito... è per lei"
Mise il telefono all'orecchio di Yurman
"Salve Yurman, è un po' che non ci si sente, ma io l'ho tenuta d'occhio...."
"Che intenzioni ha?" chiese Yurman continuando a mantenere il suo tono di arroganza.
"Beh, avevo dei sospetti, e se devo essere sincero, la vostra selezione dei soggetti per l'esperimento è stata un po' pilotata..... ho fatto in modo che sceglieste John, anche se non sapeva nulla, ma sapevo delle sue capacità, e infatti si è rivelato l'uomo più adatto per questa operazione.... Comunque tagliando corto, ho raccolto un numero sufficiente di prove. Hai chiuso. Il tuo piccolo esperimento privato morirà sul nascere." Cramer riappese.
"E' sempre stato un tipo di poche parole" commentò John.
Improvvisamente Greta si immobilizzò. Sentiva il contatto di qualcosa di metallico dietro la sua testa: una pistola puntata. Era il giudice.
"Fermi tutti."
"Giudice" disse John, "E' tutto finito, i vostri piani sono sventati."
"Sì, ma non mi avrete. Presto, andiamo!"
Tenendo Greta sotto tiro con la pistola e facendosi scudo con il suo corpo il Giudice arrancò fuori dalla struttura. John e Tony lo seguirono a distanza.
Una volta fuori il calcio di una pistola si abbattè sulla testa del giudice che lasciò andare Greta e cadde a terra.
"Rachel? Tu?"
Lui le puntò la pistola, lei fece lo stesso con la sua.
"Coraggio papà. Spara a tua figlia."
Rimasero fermi per un tempo interminabile, poi il giudice lasciò cadere la pistola e si prese la testa tra le mani, lasciandosi immobilizzare da John.
Alcuni soldati erano intervenuti e cominciarono a puntare le armi contro di loro e li immobilizzarono, ma erano come in attesa di ordini che non arrivavano.
Dopo un minuto un elicottero atterrò nel piazzale della base. I militari riconobbero il generale Cramer, che ordinò loro di liberare tutti, ad eccezione di Yurman, Chris e il giudice.
Dopo qualche minuto, il generale Cramer li riaccompagnò tutti al caravan e disse loro che potevano andare. Erano finalmente liberi.
"John ora che ti sei rivalutato, puoi tornare con noi. Ricordati che c'è sempre un posto per uomini come te nell'esercito."
"Grazie Jack. Ma io ho chiuso con tutto questo. Non so cosa farò, ma di sicuro vivrò la mia vita."
Salì sul caravan. Alla guida c'era Greta, parlava con sua figlia ed entrambe sorridevano. Poi lei lo guardò negli occhi e lo baciò. Dopo qualche secondo il caravan partì e scomparve nella polvere del deserto, seguito e subito superato dall'Alfa di Tony.

7. EPILOGO
Mara canticchiava fra sè e si aggirava per le stanze felice di ritrovare la confusione ed il disordine che i suoi figli immancabilmente lasciavano prima di uscire.Adesso, dopo l'avventura vissuta ed il timore di averli persi per sempre,niente di ciò che facevano le dava più fastidio: significava che erano vivi e veri.Non aveva raccontato nulla ,neppure al marito, di quello che aveva passato e anche l'amicizia con Greta e Adele era stata giustificata come nata per caso durante una passeggiata nei dintorni. Degli altri non aveva più notizie da tempo, ma non disperava di rivederli un giorno o l'altro.Sorridendo si mise a riordinare.

Greta si sentiva rinata: una donna nuova! Sua figlia accanto le teneva la mano sulla coscia, sentiva un calore grande crescere nel suo cuore ed anche il sorriso di John le dava una nuova forza, un'energia che credeva esaurita da tempo. Quel calore salì fino alle guance facendola arrossire, era da tempo che non pensava più al suo cuore, aveva quasi dimenticato di essere una donna, una madre, di vivere.
Niente le sembrava più irraggiungibile, la strada e la vita erano nei suoi occhi, quegli occhi di fuoco che vevano ritrovato il loro splendore in un sorriso.

Alberto giunto a casa disse:"che giornataccia, la professoressa di matematica mi ha messo la nota".
Alberto capì che non era buona cosa spiattellare ciò che era realmente successo.
Giustificò il fatto che quella mattina non l'avevano trovato dicendo che il suo telefonino era scarico.

Rachel, a cavallo della sua adorata bici, stava guardando da lontano la grande casa sulla collina, l'aspetto ancora più spettrale e incombente del solito, tuttavia il suo cuore era finalmente leggero, sentiva di poter al fine, tagliare quel cordone ombelicale che ancora la univa a suo padre. il giudice, questo era stato per lei e per tutta la vita, un giudice severo e implacabile che l'aveva tenuta stretta a se perchè mai potesse scordare di essere la responsabile della morte della madre, morte che era coincisa con la sua nascita. L'unica donna che avesse mai amato, l'unica che forse sarebbe stata capace di fermare la sua follia.
Girò le spalle alla casa, e pedalò via lentamente assaporando il distacco definitivo e pregustando la nuova vita alla quale andava incontro.
Quello sparuto gruppo di persone con le quali aveva condiviso quella straordinaria avventura, forse avrebbero dato un significato alla parola "amicizia", sentimento a lei ancora sconosciuto.
Pensò ai suoi studenti, alla certezza che fra di loro ci fossero alcuni elementi per i quali valeva la pena, continuare, cambiare imparare insieme.

John fissò la finestra del suo appartamento.
Era il solito luogo squallido di sempre, ma adesso sembrava meno squallido del solito. Poteva affacciarsi fuori dalla finestra senza il timore di essere visto da qualcuno a cui doveva dei soldi. Poteva uscire e camminare tra la gente senza che nessuno lo giudicasse. Nel suo piccolo quartiere ora lo conoscevano diversamente. Aveva ricevuto una medaglia, e la cosa era avvenuta in via ufficiale, con tanto di conferenza stampa, anche se non era stato specificato nulla di ciò che era successo, ma semplicemente era una specie di medaglia alla carriera, un riconoscimento da parte dell'esercito, quasi come delle scuse ufficiali per i guai del passato. Aveva anche ricevuto un piccolo risarcimento, del tutto insufficiente, ma comunque un buon inizio per rifarsi una vita.
La città ora gli sembrava più luminosa, l'aria più fresca e respirabile. E meditò sulla vita e sull'esperimento a cui erano stati sottoposti.
In fondo poi non è tanto diverso.... Noi tutti viviamo in un grande simulatore che è la vita. I nostri sensi ricevono impulsi dal mondo esterno, ma è la nostra mente ad elaborarli e a trasformarli in ricordi, esperienze, sentimenti. In attesa del risveglio...
Sorrise alla vita e uscì di casa. Greta lo aspettava al bar assieme alla figlia. Doveva salutarle perchè dopo la chiusura sarebbero partite per un lungo periodo di vacanza. Per recuperare un po' il tempo perduto.
Lui non sapeva ancora cosa avrebbe fatto. Greta gli aveva chiesto di andare con loro, ma non gli sembrava giusto, si sarebbe sentito un estraneo, fuori posto, e comunque le aveva promesso che al loro ritorno lui sarebbe stato lì ad aspettarla.
Una cosa era certa: avrebbe rispettato la promessa. Ora era capace di rispettare le promesse...
E comunque per nulla al mondo avrebbe voluto perderla.
FINE (??? )
 
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S

SecoB

Guest
OK ... ci provo !

boba74 ha scritto:
Dunque, Secob una volta finito di riassemblare il tutto, io metterei una suddivisione in capitoli di questo tipo:
1. RITROVO (fino a quando Adele si unisce a loro)
2. SOPRAVVISSUTO (fino a quando Chris viene portato in ospedale)
3. OSPEDALE (fino a quando l'ospedale esplode)
4. DESERTO (fino a quando John viene rapito da Chris)
5. ANTENNA (fino a prima di svegliarsi)
6. REALTA' (fino al finale alla base)
7. EPILOGO (fino alla fine).
Roba del genere, magari se trovi titoli più originali.....

adesso ci provo ... se non ci riesco, chiedo aiuto a voi, OK ? grazie ! :love_4:
 
S

SecoB

Guest
ho tentato ...

ho "tentato" di fare ciò che mi ha detto Boba ... non sò se ho capito bene e ci sono riuscita :ros: ..., aspetto vostri commenti in merito, grazie :love_4:
 
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lobelia

Florello Senior
Ragazzi, ce l'abbiamo fatta! Non è stato per nulla facile mettere insieme tra gli impegni quotidiani una storia che avesse un senso. Io mi sono divertita tantissimo....
Adesso appena ho qualche mezz'oretta mi stampo tutto in sequenza e lo rileggo interamente. Vediamo che ne risulta. Non sarà da premio Strega, ma...:froggie_r

Per Seco: c'è un pezzetto del personaggio di Mara che è ripetuto 2 volte, nell'epilogo. Il primo intervento era un'anticipazione: andrebbe rimosso. Sei stata bravissima e paziente.:love_4:
 
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daria

Master Florello
anche io, mi sono divertita ...l'unico problema è stato quel dannato tempo che non basta mai...:eek:k07: :eek:k07: :)
 

daria

Master Florello
STANDING OVATION per SECO:hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :love_4: :love_4:
ehmmm per Seco scusami c'è la frase d'inizio del mio epilogo ripetuta due volte... ti spiace eliminarla, colpa mia che ho scordato di annullarla, grazie
 
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boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Brava SecoB!
Riguardo al titolo. Potrebbe andare qualcosa tipo:
"Risvegli solitari", oppure solo "Risvegli" oppure "Città fantasma", o "Fantasmi in città".
Solo per spararne alcune...
 
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