(wow, siete creatori di favole velocissssssimi!!! un pochino mi son persa nella trama, all'inizio, però.... a chi aveva scritto i primi tre paragrafi, andrebbe di sistemarli in modo che il secondo con l'anziano signore trovi senso? oppure, lo troverà poi?!
....ad ogni modo, aggiungo qualche riga e, se per voi è okay, faccio un paio di piccoli aggiustamenti per renderlo più scorrevole, congiunzioni e simili. ma nel caso voleste mantenere l'originale, basta riprendere le parti precedenti)
________________________________________________
LA CAMPANA
Non so ancora se è stata rubata o se è diventata improvvisamente 'muta' o se è magica e invisibile per chi non ha orecchie per udire e occhi per vedere...... rimane il fatto che, da stanotte, non ho più sentito i suoi rintocchi. Ero nel mio letto e aspettavo e poi aspettavo nel dormiveglia, ma invano. Ho pensato a un guasto: ieri avevo giusto osservato come si programma il suono delle campane, non è più come un tempo, anche per loro c'è un computer che stabilisce la cadenza e l'orario....Così, quel silenzio improvviso era strano...... Intanto, in un'altra località non distante....
fra alberi secolari e rovi di more mature, si scorge una chiesetta abbandonata da anni, e alla sommità del grazioso campanile la campanella, che richiamava le poche persone dei dintorni. Seduto sui gradini della chiesetta un anziano signore si guarda intorno, sembra inebriato dal profumo di sottobosco o sta rivivendo emozioni ormai lontane.
Ma torniamo a noi. Stamattina, alle prime luci del mattino, il sonno mi aveva lasciata già da un pezzo: quel pensiero delle campane mi assillava, dovevo uscire subito. Ecco fatto, con la mia bici sto andando verso il centro, eccolo...il campanile...non sono sola, anche un anziano è lì all'angolo della strada e guarda verso il campanile...ma.....
Caspita: era successa una cosa incredibile! La campana era caduta e in tutto il mondo si era sentito un terremoto colossale. Che però non aveva provocato danni. Ovviamente anche il signore anziano aveva sentito il terremoto (io no però, che strano...forse in fondo per qualche minuto ieri notte avevo dormito) e aveva capito che c'era lo zampino di Mutano, il mago che aveva il potere di comandare il suono. Quel mago era cattivo e da un po' di tempo giocava scherzi brutti alla gente......
Si racconta che Mutano provenisse dalle lontane Valli dell'Eco, dov'era il consigliere del Re Decibel. In queste valli le persone si recavano per ascoltare le melodie suonate dagli abitanti, e a fine rappresentazione gli applausi scrosciavano ininterrottamente.
Erano infatti dei concerti molto particolari, solo per campane, di tutte le dimensioni...Ce n'erano di enormi e altre molto piccole, dai suoni intensi e squillanti....quelle grandi emettevano un suono cupo e molto forte. Creavano delle melodie fantastiche che si diffondevano per tutta la valle.
I suoni echeggiavano, rimbalzando fra monti e pianure, portanto gioia e serenità a tutti. Era una piccola campana dorata che iniziava i concerti, le altre campane cercavano in ogni modo di coprire il suono argentino che lei emetteva, ma la sua 'voce' era unica.
Re Decibel la custodiva gelosamente in un cofanetto, gli era stata donata da una fata bellissima, Arpa. Visto che il loro amore terreno non poteva esistere, Arpa aveva lasciato a Re Decibel la sua voce. Ogni volta che il re pensava a lei, la campanella iniziava a suonare. Ma di tutto questo Mutano non ne era al corrente...
Era però affascinato dalla campanella dorata, sin da quando, ancora bambino, gli era stato concesso di dare avvio a uno dei concerti organizzati da Re Decibel. All'epoca era molto emozionato, quello era un onore che non veniva concesso a tutti i bambini del reame! Ma l'emozione più grande fu quando la vide, piccola, decorata con un intarsio di delicate ghirlande di fiori, luccicante alla luce del sole primaverile......bellissima! Con la mano tremante e la gioia nel petto, quando Re Decibel gli fece cenno di iniziare, lui la toccò come da cerimoniale, leggermente, solo con un dito, e lei in risposta rintoccò le note più melodiose che si fossero mai udite. Mutano ne rimase estasiato e da allora fece di tutto per entrare nelle grazie del Re, fino a diventarne, una volta adulto, Consigliere, come già si sa.
Ma torniamo un attimo al presente. Nel paesino infatti la gente si era ormai riunita tutta davanti alla chiesa e io.....