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Racconto a più mani II (Reality)

S

SecoB

Guest
per Lenticchio alias Alberto

raga ... quale di questi due post devo inserire nell'assemblaggio, visto che sono "quasi" uguali ? quello rosso o quello azzurro ? Secondina

Alberto esausto arrivò dalla nonna, (proprio di fronte all'ospedale), perse un altra mezz'ora a tentare di suonare ma niente.
Notò allora che all'ospedale stava entrando qualcuno, stavolta fu una doccia di acqua fredda: una creature nera come l'ombra era entrata all'ospedale.
Allora tentò di seguirlo pensando di dirgli se sapeva qualcosa sul fatto che nnon c'era gente in giro, Alberto era un tipo spavaldo, giunto dietro lo strano uomo o donna disse "scusi" e poi .................................................. .................................................. .................................................. .................
(Alberto cade a terra svenuto)


Alberto esausto giunge dalla nonna, suona e risuona ma niente, pensa che i nonni siano assorditi.
Intanto nota del movimento all'ospedale.
Questa fu per lui una doccia di ghiaccio: la stessa creatura che lo aveva fatto cadere prima era lì che entrava all'ospedale.Siccome Alberto è un tipo spavaldo si avvicina alla creatura per chiedergli se sapeva qualcosa sul fatto che non c'era in giro niente e per avere magari una affermazione alle sue precedenti teorie.
Andò, ebbe il tempo di dire "scusi" e ..................................................

.................................................. .................................................. ...................cade in terra svenuto.

ciao, buon lavoro :hands13:
 

aseret

Florello Senior
Lenti, premi su modifica e poi su elimina e poi ancora sull'altro elimina per togliere i messaggi doppi.
Per vedere quelli che hai mandato ,cambia post e poi ritorna. anche a me succede sempre così.
 

aseret

Florello Senior
Mara si svegliò di soprassalto;non aveva avuto un sonno tranquillo, popolato come era stato da incubi,l'ultimo dei quali l'aveva l'aveva riportata al presente.
Era sola nella stanza, sola col ferito che si lamentava nel sonno farfugliando strane parole: aiuto, un'ombra nera ....lasciatemi....no..noooooo.
Corse fuori a cercare gli altri, timorosa di non vederli più : Greta e John erano chinii a guardare qualcosa o qualcuno.....un ragazzino. Incuriosita si avvicinò a loro.
 

lobelia

Florello Senior
Greta lasciò che John sollevasse e portasse dentro il ragazzino, poi si rivolse al gruppo: "Ragazzi, non possiamo fermarci qui, oltre il deserto potrebbero esserci città ancora vive e poi ho paura, lo strano personaggio di stanotte mi ha fatto venire i brividi." Decise che era il momento di fumare e si accese una sigaretta: "Il mio caravan però non è più sufficiente per muoverci tutti. John, perché non formiamo una squadra che vada in cerca di un altro mezzo? A due isolati da qui c'è l'autosalone di Charlie, forse potremmo trovare qualche mezzo più adeguato al viaggio. O voi volete rimanere qui finché non terminiamo le provviste?" Guardò tutti con aria interlocutoria in attesa di una risposta.
 

daria

Master Florello
"Andiamo!" rispose Rachel, per la quale l'importante era allontanarsi da li. la sensazione di disagio non l'aveva ancora abbandonata a quanto sembrava la parte istintiva di lei sembrava farsi largo e suggeriva che non c'era niente di buono in quel posto anche se non poteva spiegare esattamente cosa
 

lobelia

Florello Senior
"Allora potremmo andare noi due Rachel, tanto abbiamo già lavorato in team, voi rimanete qui e preparate acqua e medicinali. Poi bisognerà andare a fare incetta di scatolette e benzina, perché per molto tempo non ne troveremo, lungo il percorso". L'idea di lasciare quella città andava molto a genio a Greta, ora che non aveva più legami lì. Dio, che sensazione di vitalità che si sentiva dentro ora che la megera non la schiavizzava più. Una voglia di riscatto, nonostante quello che aveva fatto, la faceva sebntire piena di nuove energie.
"Muoviamoci, prendiamo quelle bici, ho visto che ci sai andare su bene", disse sorridendo. Inforcò la bici e partì.
 

daria

Master Florello
A cavallo della sua bici, unico mezzo di locomozione per lei (niente patente,nonostante le insistenze del padre) occhiali da sole vento in faccia si sentiva...bene calma forse... felice? Le venne da ridere, una bella risata fragorosa, mise alla prova, forse per la prima volta la mobilità dei suoi muscoli facciali, e pedalò i gran lena
 

lobelia

Florello Senior
Non era facile pedalare con tutti quei rifiuti per strada, macchine abbandonate in malo modo, autobus per traverso, ma in breve furono all'autosalone. Greta era meravigliata dall'abilità di Rachel nello schivare gli ostacoli, tra l'altro lo faceva con una grazia che non mostrava nei movimenti quasi goffi che le vedeva fare di solito. Scese dalla bici ed entrò nell'autosalone guardandosi intorno: " Le roulotte e i camper dovrebbero stare laggiù" indicò a Rachel, che sembrava più serena e solare del giorno prima. Iniziarono ad aprire ed ispezionare uno per uno i vari veicoli esposti, facendo pure un po' le fanatiche alla guida di mezzi che non avrebbero mai potuto permettersi. Sembravano due ragazzine. Greta si sentì meglio, forse aveva giudicato frettolosamente quella donna, forse avevano più cose in comune di quanto non avesse creduto. "Questo bestione qua, mi sembra vada bene, che dici? E' un diesel e ha molto spazio per i bagagli, penso che ci possa portare dall'altra parte del deserto e anche oltre". Trovate le chiavi, misero in moto e partirono, per fortuna aveva carburante, evidentemente era di quelli che portano su strada per mostrarlo al cliente. L'interno era confortevole ma Rachel le si sedette accanto dopo aver rimesso su la sua bici. Chiusero gli sportelli e si avviarono.
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
John non si accorse delle due donne che erano partite. Era tutto intento a seguire una strana traccia: evidentemente qualcun'altro oltre al ragazzino era entrato nell'ospedale. Un reparto che fino alla sera prima era chiuso ora aveva la porta spalancata, ma lui era sicuro di non averla toccata. Si assicurò che il ragazzo stesse bene, poi entrò. Era un lungo corridoio con diversi studi, probabilmente dei laboratori. L'oscurità regnava perchè non c'erano finestre e le luci erano spente. Solo un laboratorio in fondo al corridoio aveva la porta aperta e una luce soffusa usciva.
Con cautela lo raggiunse lentamente, senza fare rumore. La luce proveniva da un unico PC acceso. Tutto attorno alle pareti del laboratorio stavano diversi macchinari, e una decina di gabbie. C'erano diversi tipi di cavie: topi, uccelli, lucertole. Alcune erano vive, altre morte, alcune gabbie erano completamente vuote, e in altre ancora c'erano solo parti di animale, ora una zampa, ora una coda. Era uno spettacolo raccapricciante, ma John continuò a guardare, finchè raggiunse il PC e cominciò a scorrere gli ultimi documenti che erano stati aperti. L'ulitimo risaliva a cinque minuti prima. E allora cominciò a capirci qualcosa. Improvvisamente si accorse di uno strano rumore. Era come un timer, appoggiato su un tavolo di acciaio. Il timer aveva qualcosa di sospetto, ma sembrava solo un apparecchio comandato a distanza: segnava 3 minuti, ma i secondi stavano lentamente e inesorabilmente diminuendo.
Di corsa tornò indietro e andò ad avvertire gli altri.
"Presto, dobbiamo sbrigarci. Ma dove sono Greta e Rachel?"
"Sono uscite in bici" disse Mara.
John guardò Chris. Si era risvegliato ma era molto debole. Chiamò il ragazzo: "presto aiutami a sollevarlo e portarlo fuori. L'ospedale sta per esplodere!!"
Senza farselo ripetere tutti uscirono e si allontanarono il più possibile dietro un vicolo.
L'esplosione li fece cadere a terra. Metà del palazzo dell'ospedale era crollato, ma loro erano usciti appena in tempo.
Il caravan di Greta era intatto.
"Presto, dobbiamo raggiungerle, da che parte sono andate?"
"Di la" disse Mara.
Salirono tutti sul caravan e John al volante partì. Senza badare più di tanto a schivare pietre e biciclette che incontrava, cercò di fare in fretta e dopo cinque minuti intravide le due biciclette. Le due donne si erano fermate, davanti a un autosalone ed erano uscite nell'udire l'esplosione.
John le raggiunse. "L'ospedale è saltato. State andando fuori città? Non è che ci dareste un passaggio?"
John sorrise alle due donne, anche se il suo sguardo tradì un aria offesa nei confronti di Greta, che lo aveva lasciato senza dire nulla...
Dopo un po' udirono il rumore di un auto. Era un'Alfa, e al volante stava un ragazzo con i capelli lunghi e una camicia aperta. Che si fermò incuriosito di fianco a loro...
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
[Commento]: Bene lenticchio, un po' di confusione con i post, ma basta che cancelli quelli in più (cliccando su modifica ti si apre la finestra del messaggio, poi su elimina e ti compare il tasto elimina messaggio.
SecoB, secondo me è meglio tenere il primo dei due messaggi. [Fine commento]
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
lobelia ha scritto:
Possiamo scontrarci o quasi. Ormai io ho rubato un camper.
Sì, ho già modificato. Direi di proseguire con il camper. Anzi, facciamo due, stiamo diventando un po' troppo numerosi.....
 

lobelia

Florello Senior
daria ha scritto:
(di chi è l'alfa? I don't remember...)

Del personaggio di Manidiforbice, Daria. Boba allora proseguiamo con i due camper. Sarà il caso di fare un po' di spesa e nadare all'avventura.....
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
daria ha scritto:
(di chi è l'alfa? I don't remember...)
L'Alfa è di Tony (manidiforbice). Visto che latita....
Ah, dall'ultimo messaggio di Cloro: facciamo che chiunque può usare il suo PG, così non abbiamo problemi di attesa....
 
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