garofano
Maestro Giardinauta
Quelli che...pazienti-2
Questa ve la racconto,tanto per darvi un'idea di come possono essere i turni di notte.
Allora,mi mandano da un ospedale un signore anzianotto,per un problema di disidratazione;è caldo e le persone anziane,che bevono poca acqua,vanno incontro a questi problemi.
Lo visito,lo vedo un po' disorientato,parlo con la figlia,che lo saluta,consegna il bagaglio e se ne va.E' sera tardi,più o meno le ventitrè.
Me ne torno ai miei alloggi, al piano di sopra,quando,dopo una mezz'ora circa,mi mandano a chiamare <dottoressa,il paziente nuovo è agitato>Va beh,mollo il libro che stavo leggendo e vado a vedere.Questo signore sembra che stia in un altro mondo;gli parlo, cerco di rassicurarlo, sto un po' con lui,sembra che si sia calmato e me ne vado.Passa un'ora e DRRRIN,mi squilla il cerca persone:<Dottoressa,il paziente s'è tolto la flebo da solo>Scendo e vedo...ovviamente il fai da te sulla flebo genera problemi,il signore sanguina,mi tocca medicarlo e riemttergli la flebo da un' altra parte<A dottore',ma non je damo quarche cosa per calmallo?>e io <Non se ne parla neppure,è spaventato e basta.Sto un po' con lui,aspetto che si tranquillizzi e poi vado> e in effetti SEMBRA che sia più tranquillo.Me ne vado,lascio detto di dargli una controllata,che non si stacchi di nuovo la flebo.
Dopo un altro po' di tempo <Dottoressa,venga vengavenga!><Si è di nuovo tolta la flebo?> <NOOO!venga,corra,il paziente sta a fa' un casino!>
Scendo di corsa giu',ed effettivamente...il nostro signore,forse pensando di stare in piena guerra mondiale (forse la prima,data l'età)sta tirando tutto quello che gli viene a tiro. Due infermeri stanno acquatttati dietro la parete a ridosso della porta.Si sente un rumore d'inferno.Io<Venite con me>e loro <A dottore' quello fa il tiro al bersaglio> e io <Vigliacchi,mi mandate sola?Tocca prenderlo e disarmarlo prima che si faccia male>
Avanziamo tutti e tre,strisciando per terra,facendo il passo del giaguaro,mentre l'anziano continua il bombardamento,e il guaio è che,fra le altre cose,ci tira addosso,scarpe,vestiti,la bottiglia d'acqua,in plastica,o PET,e non solo,ahimè,tira anche bottigliette di succo di frutta in vetro,la tazza e piattino in ceramica, le posate,in metallo,con un coltello di quelli da bistecca,acuminato.
Raggiungiamo il letto,ma lui,alla faccia della terza età!Ci sguscia dalle mani e corre verso l'atrio d'ingresso.Noi andiamo dietro per le scale e arriviamo,lui comincia a spostare le poltrone, ci tira addosso i giornali che trova nel portariviste,stacca i quadretti decorativi dal muro perchè ce li vuole tirare contro, noi sempre lì a fare il passo del giaguaro per acchiapparlo, lo raggiungiamo,ma..ci scappa,risale su,noi appresso,correndo per le scale,arriviamo col fiatone,e lo vediamo arrivare al balcone dal quale si vuole buttare.
Con mossa da rugbisti lo placchiamo,poi gli infermieri lo tengono fermo,io vado a prendere siringa con una fiala di tranquillante (io sono contrarissima,ma in certi casi,per salvare l'incolumità della persona,serve),mi metto a cavalcioni sulla schiena del signore e...zac...puntura attraverso i vestiti.Lo tiriamo su,ma lui ci scappa di nuovo,tenta di guadagnare l'uscita, e lo blocchiamo,risale su,e noi dietro...insomma,alla fine,dopo un bel po' di tempo,che a me è sembrato un'eternità, il tranquillante si decide a fare effetto,lui raggiunge il suo letto e ci crolla sopra, addormentato a pelle di leone...e noi crolliamo sfiniti seduti sul letto accanto che era vuoto.
Alla fine,alle due di notte passate, quasi le tre,finalmente riusciamo a trovare pace...ma ci tocca rimettere tutto a posto
E non è stato l'unico episodio,ogni tanto mi toccano simili avventure.
Non avrei mai creduto,ma per fare il medico ci vuole anche della buona preparazione atletica:LOL:
Questa ve la racconto,tanto per darvi un'idea di come possono essere i turni di notte.
Allora,mi mandano da un ospedale un signore anzianotto,per un problema di disidratazione;è caldo e le persone anziane,che bevono poca acqua,vanno incontro a questi problemi.
Lo visito,lo vedo un po' disorientato,parlo con la figlia,che lo saluta,consegna il bagaglio e se ne va.E' sera tardi,più o meno le ventitrè.
Me ne torno ai miei alloggi, al piano di sopra,quando,dopo una mezz'ora circa,mi mandano a chiamare <dottoressa,il paziente nuovo è agitato>Va beh,mollo il libro che stavo leggendo e vado a vedere.Questo signore sembra che stia in un altro mondo;gli parlo, cerco di rassicurarlo, sto un po' con lui,sembra che si sia calmato e me ne vado.Passa un'ora e DRRRIN,mi squilla il cerca persone:<Dottoressa,il paziente s'è tolto la flebo da solo>Scendo e vedo...ovviamente il fai da te sulla flebo genera problemi,il signore sanguina,mi tocca medicarlo e riemttergli la flebo da un' altra parte<A dottore',ma non je damo quarche cosa per calmallo?>e io <Non se ne parla neppure,è spaventato e basta.Sto un po' con lui,aspetto che si tranquillizzi e poi vado> e in effetti SEMBRA che sia più tranquillo.Me ne vado,lascio detto di dargli una controllata,che non si stacchi di nuovo la flebo.
Dopo un altro po' di tempo <Dottoressa,venga vengavenga!><Si è di nuovo tolta la flebo?> <NOOO!venga,corra,il paziente sta a fa' un casino!>
Scendo di corsa giu',ed effettivamente...il nostro signore,forse pensando di stare in piena guerra mondiale (forse la prima,data l'età)sta tirando tutto quello che gli viene a tiro. Due infermeri stanno acquatttati dietro la parete a ridosso della porta.Si sente un rumore d'inferno.Io<Venite con me>e loro <A dottore' quello fa il tiro al bersaglio> e io <Vigliacchi,mi mandate sola?Tocca prenderlo e disarmarlo prima che si faccia male>
Avanziamo tutti e tre,strisciando per terra,facendo il passo del giaguaro,mentre l'anziano continua il bombardamento,e il guaio è che,fra le altre cose,ci tira addosso,scarpe,vestiti,la bottiglia d'acqua,in plastica,o PET,e non solo,ahimè,tira anche bottigliette di succo di frutta in vetro,la tazza e piattino in ceramica, le posate,in metallo,con un coltello di quelli da bistecca,acuminato.
Raggiungiamo il letto,ma lui,alla faccia della terza età!Ci sguscia dalle mani e corre verso l'atrio d'ingresso.Noi andiamo dietro per le scale e arriviamo,lui comincia a spostare le poltrone, ci tira addosso i giornali che trova nel portariviste,stacca i quadretti decorativi dal muro perchè ce li vuole tirare contro, noi sempre lì a fare il passo del giaguaro per acchiapparlo, lo raggiungiamo,ma..ci scappa,risale su,noi appresso,correndo per le scale,arriviamo col fiatone,e lo vediamo arrivare al balcone dal quale si vuole buttare.
Con mossa da rugbisti lo placchiamo,poi gli infermieri lo tengono fermo,io vado a prendere siringa con una fiala di tranquillante (io sono contrarissima,ma in certi casi,per salvare l'incolumità della persona,serve),mi metto a cavalcioni sulla schiena del signore e...zac...puntura attraverso i vestiti.Lo tiriamo su,ma lui ci scappa di nuovo,tenta di guadagnare l'uscita, e lo blocchiamo,risale su,e noi dietro...insomma,alla fine,dopo un bel po' di tempo,che a me è sembrato un'eternità, il tranquillante si decide a fare effetto,lui raggiunge il suo letto e ci crolla sopra, addormentato a pelle di leone...e noi crolliamo sfiniti seduti sul letto accanto che era vuoto.
Alla fine,alle due di notte passate, quasi le tre,finalmente riusciamo a trovare pace...ma ci tocca rimettere tutto a posto
E non è stato l'unico episodio,ogni tanto mi toccano simili avventure.
Non avrei mai creduto,ma per fare il medico ci vuole anche della buona preparazione atletica:LOL:
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