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Qualche dubbio sull'"essere" e sull' "amare"

Stato
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lilith

Master Florello
Eh....lo so, è un brutto momento quello in cui si torna per riprendersi le proprie cose......ci son passata anche io, ma dall altra parte. ....
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Grazie, Marco, per avermi fornito altri spunti di riflessione. Davvero: molto spesso è difficile rendersi conto di come siamo sino a che qualcuno, che da te non si aspetta nulla e che non ha interessi di alcun genere, ti fa notare quei "nodi", quegli intoppi che ti frenano, ti deviano e nel migliore dei casi ti confondono.

Io "sono e resto come sono", nel senso che ho come tutti delle esigenze, ma le mie sono prettamente "materiali".
Sono in fondo un artigiano, un creativo, e non posso in alcun modo rinunciare a quel po' del mio tempo che DEVO dedicare alla creazione di qualcosa, sia un mandolino, un flauto barocco o un circuito elettronico. Mi togli questo e mi saturo di energie non utilizzabili in alcun modo e poi scoppio malamente.
Non sto a spiegarti il senso di questo perchè di senso non ne avrebbe.

Nei rapporti a due io sono conciliante, mi adatto più o meno volentieri, posso rinunciare a qualcosa, posso smussare spigoli, tentare in tutti i modi di compiacere la controparte e non formalmente (ti accompagno al museo e mi rompo le palle) ma riuscendo a giovarmi e condividere il piacere suo. Sono curioso e spesso scopro che mi piacciono cose che mai avrei pensato (il Tango per esempio). Accetto certi lati del carattere perchè so che sono cose che non si può pretendere di cambiare.

Tuttavia, a me piace Vivaldi, non potrei mai farmi piacere Chopin. Mi piace l'impressionismo, mi emoziona... per quanto mi sforzi, l'astrattismo mi fa cag-are se non per poche eccezioni, e mi mette ansia.

A volte sono immerso "nel mio mondo" mio malgrado, mi frullano progetti e idee e sembro distaccato, ma io sono così, ho un mondo interiore e mentale che è un mio spazio al quale addirittura permetto di accedere... ma se si considerano le mie passioni un futile "passatempo", allora la chiave per schiudermi non la troverai mai perchè neppure hai trovato la toppa.
premetto che non ti conosco davvero, ne posso dire di averti frequentato in amicizia o anche solo "marginalmente", ne posso o ho avuto la possibilità di sentire anche "l'altra campana"..... quindi sopratutto per quest'ultima cosa scriverò al singolare e rivolto solo a te, ma sempre consapevole che certamente non si possa dire di averti conosciuto abbastanza solo ( e per) attraverso i tuoi post qua nel forum.
detto questo e papale papale
se un mio amico fosse nella tua situazione e mi avesse fatto un discorso come quello tuo ora "quotato" io in tutta sincerità gli risponderei :
"sai quanti single impenitenti ho sentito pronunciare discorsi pressochè uguali con l'unica differenza che loro li pronunciavano per giustificare la loro voglia di non impegnarsi in rapporti lunghi e stabili che stravolgerebbero, anche solo in parte, la loro vita?"

finny forse tu di cuore, e di sicuro avrai preso una scuffia senza precedenti, probabilmente l'hai confusa con "l'amore della tua vita" e quasi sicuramente in cuor tuo, nel momento in cui hai deciso di "convivere", lo avrai anche pensato, ne sarai stato anche sicuro...... ma la verità è che sei ancora troppo "celebrale" e hai fatto e stai facendo ancora troppi "calcoli e programmi" per essere davvero "l'amore della tua vita" ......
sai quella famosa frase che si pronuncia in certi momenti ? "nel bene e nel male ,in salute ed in malattia, in ricchezza e povertà" .......
quando incontrerai davvero il tuo grande amore sicuramente ti scoprirai annientato nei bisogni tuoi e farai di tutto per ottemperare ai bisogni della tua "metà" se sarai fortunato (e lo sarai perchè "Dio li fa e poi li accoppia" ) troverai di sicuro una dama che ti lascierà come sei, lo stesso, di poter essere quello che sei e anche se tu non glielo hai mai chiesto e tu farai la stessa medesima cosa con lei...... il cuore ti dirà, e convincerà pure la tua testa nel fare di tutto per lei (e non perchè sono state le vicissitudini della vita a farti rinunciare a qualcosa) ....e tu lo farai di buon grado perchè per lei seresti disposto a rinunciare alla tua vita.

ecco, magari, quando troverai una donna amante dei motori, del grasso e dell'olio sulle mani, proprietaria di maxi moto e delle gare, magari pure pilota , con mente prolifica e/o brillante ( come quella tua descritta da te)
oppure nonostante tutto ciò che fai , o che vorresti fare sia "rinuncia", se trovi una compagna che invece ti lascierà quello che sei senza chiedertelo, perchè anche lei darebbe e farebbe di tutto per te e la tua vita.......bhe allora sei quasi a metà strada per il tuo "grande e definitivo amore" .........
......ma da quello che ho letto nel tuo post, quello da me quotato, la tua testa ti ha "detto" una cosa sbagliata ( almeno e sempre solo per quello che tu hai scritto e descritto "senza nulla sapere dell'altra campana")
al momento, tu per lei, a tante di queste cose ancora non sei stato disposto a rinunciare .......
secondo me, per questi motivi, non l'hai resa ne gli hai fatto percepire quanto fosse importante, per te, o che lei era davvero "l'importanza al di sopra di tutto"..... e credimi per gli uomini o per le donne questo è tutto.
:muro: e con questi presupposti hai deciso di convivere?
l'amore non è una scienza esatta (anzi non è manco scienza) quindi non puoi ne programmarlo ne spiegarlo razionalmente, meno che meno in anticipo........e se non sei pronto o non vuoi, ne puoi , sentirti in grado di riscrivere drasticamente e radicalmente la tua vita...... bhe allora non sei, ne puoi essere "un convivente di qualcun'altro"

PS poi per chi decide di trasferirsi "a casa dell'altro/a" è pure, e veramente, più difficile ed impegnativo.........
 
Ultima modifica:
il osto giusto qual è? quello dov'erano prima? o senti, dentro, di doverlo ancora trovare?
non lo so, semplicemente non lo so.
So solo che questo non è più il posto per me, e sto evitando di pensare che io lo avessi già trovato e sono stato molto maldestro.
Se ho toppato congiuntivi e/o condizionali per stavolta passatemela.
 
se un mio amico fosse nella tua situazione e mi avesse fatto un discorso come quello tuo ora "quotato" io in tutta sincerità gli risponderei :
"sai quanti single impenitenti ho sentito pronunciare discorsi pressochè uguali con l'unica differenza che loro li pronunciavano per giustificare la loro voglia di non impegnarsi in rapporti lunghi e stabili che stravolgerebbero, anche solo in parte, la loro vita?"

ti scoprirai annientato nei bisogni tuoi e farai di tutto per ottemperare ai bisogni della tua "metà" se sarai fortunato (e lo sarai perchè "Dio li fa e poi li accoppia" ) troverai di sicuro una dama che ti lascierà come sei, lo stesso, di essere quello che sei anche se tu non glielo mai chiesto e tu farai la stessa medesima cosa con lei...... il cuore ti dirà, e convincerà pure la tua testa, a fare di tutto per lei (e non perchè sono state le vicissitudini della vita a farti rinunciare a qualcosa) e tu lo farai di buon grado perchè per lei sei disposto a rinunciare alla tua vita.



al momento, tu per lei, a tante di queste cose ancora non saresti stato disposto a rinunciare .......

secondo me per questi motivi non l'hai resa ne gli hai fatto percepire quanto fosse importante per te o che lei era davvero "l'importanza al di sopra di tutto" e credimi per gli uomini o per le donne questo è tutto.
:muro: e con questi presupposti hai deciso di convivere?
l'amore non è una scienza esatta (anzi non è manco scienza) quindi non puoi ne programmarlo ne spiegarlo razionalmente, meno che meno in anticipo........e se non sei pronto o non vuoi ne puoi sentirti in grado di riscrivere drasticamente e radicalmente la tua vita...... bhe allora non sei ne puoi di essere "un convivente di qualcun'altro"

PS poi per chi decide di trasferirsi "a casa dell'altro/a" è pure, e veramente, più difficile ed impegnativo.........

vorrei poterti rispondere, ribattere, spiegare. Ma mi hai ammutolito.
Eper questo ti ringrazio una volta di più.
 

garofano

Maestro Giardinauta
L'amore non è una scienza esatta,assolutamente no,altrimenti non ci sarebbero separazioni,divorzi ,disillusioni ecc.. ecc..Ho riletto il post di Belpa in cui ho (finalmente,a volte sono un po' "tarda") capito che era Finn a descrivere la felicità per aver incontrato quella che credeva essere il suo Amore.Ho provato molta tenerezza,indubbiamente solo un cieco non vedrebbe che ra in quel momento molto preso e felice.E chiaramente si vede che era in piena fase di innamoramento,bellissima,ma a volte anche pericolosissima,perchè se in quel momento non si tengono ben aperti gli occhi,su se' stessi e sull'altro,è facile prendersi in fronte clamorose "tranvate".
C'è una bella espressione francese che definisce bene questa fase,ed è la frase "s'endimancher le coeur",che letteralmente vuol dire vestire il cuore per la domenica,o,più liberamente "vestire il cuore a festa".In questa fase,quando si incontra l'altro,non solo curiamo il nostro aspetto esterno ma anche mettiamo in mostra i nostri lati migliori,perchè vogliamo piacere all'altro in modo pieno.
Il problema si presenta quando si smettono i vestiti della festa,ci si mette in tuta e pantofole,per così dire.L'innamoramento è una scarica d'adrenalina potente,è anche per quello che batte l cuore,il respiro si fa corto,e si arrossisce per un niente,tutta una faccenda neurovegetativa.
Ma la scarica ormonale non dura a lungo,e l'essere in tiro non puo' durare per sempre.
La strada che porta al vero amore comincia da lì,ed è amore quando ci si trova belli,svegliandosi insieme,pur avendo la faccia spiegazzata dal cuscino,i capelli arruffati,e si è ancora abboffati di sonno.E comincia anche quando i difetti e le zone d'ombra,le abitudini fastidiose vengono fuori, per esempio quando si vede il tubetto del dentifricio strizzato nel centro,quando noi siamo abituati a strizzarlo in fondo,o quando il bagno,dopo che si è fatto/a la doccia sembra una laguna veneta,oppure sembra che ci sia passato uno tsunami d'acqua e asciugamani .
La mia frase "meglio soffrire prima e tanto,che dopo e tantissimo",è stata trovata magari un po' sbrigativa,ma penso che sia la verità.
Sono d'accordo con marco.enne,quello che dice è molto giusto.Peraltro,pero',la sincerità di cuore di Finn,la sua obbiettività nel considerare gli errori suoi e dell'altra sono ottima cosa,sono segno di intelligenza e onestà interiore,e,sicuramente,un valido strumento per lavorare su se' stesso e operare scelte migliori nel prossimo futuro.
 
Ultima modifica:

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
per me il 3d è "viziato" già in partenza ovvero proprio dal titolo di apertura .......
ci sono due categorie distinte di persone......(ma senza la benchè minima volontà nel sminuire nessuno solo in modalità "descrittiva" e nulla più)
--la prima categoria la cerebrale ed il titolo del 3D sarebbe appunto " sull'essere e sull'amare" dove appunto "l'essere" viene prima o contestualmente all/dell'amare/amore.

--la seconda categoria la romantica all'inseguimento dei sogni perduti e/o realizzati e per loro il titolo sarebbe "sull"amare e (dopo) sull'essere" dove appunto l'amore è tutto e il proprio "io" viene dopo/contestualmente/ di conseguenza ........cosa ben diversa

ha messo il "contestualmente" ad entrambe solo perchè credo che persone buone ed innamorate esistano in entrambe .......ma tra le due ci stanno grandi differenze nel "sentire"e "vivere" un amore e credo, che di sicuro in entrambe esista l'amore .......ma cambia il concetto di essere e di conseguenza anche "l'amare"
 

garofano

Maestro Giardinauta
per me il 3d è "viziato" già in partenza ovvero proprio dal titolo di apertura .......
ci sono due categorie distinte di persone......(ma senza la benchè minima volontà nel sminuire nessuno solo in modalità "descrittiva" e nulla più)
--la prima categoria la cerebrale ed il titolo del 3D sarebbe appunto " sull'essere e sull'amare" dove appunto "l'essere" viene prima o contestualmente all/dell'amare/amore.

--la seconda categoria la romantica all'inseguimento dei sogni perduti e/o realizzati e per loro il titolo sarebbe "sull"amare e (dopo) sull'essere" dove appunto l'amore è tutto e il proprio "io" viene dopo/contestualmente/ di conseguenza ........cosa ben diversa

ha messo il "contestualmente" ad entrambe solo perchè credo che persone buone ed innamorate esistano in entrambe .......ma tra le due ci stanno grandi differenze nel "sentire"e "vivere" un amore e credo, che di sicuro in entrambe esista l'amore .......ma cambia il concetto di essere e di conseguenza anche "l'amare"

sono d'accordo con te
 
Allora, io la vedo così.

L'amore è romanticismo, leggerezza, abbandono, irrealtà (o forse la vera realtà, vallo a sapere) e parte del nostro Essere è mossa dall'idea dell' amore, e si compiono scelte in tal senso. Magari rinunciando inizialmente a qualcosa, tagliando fuori abitudini e persone. Rinunciando a parte di sè perchè in quel momento sembra la cosa giusta da fare. Adattandosi. lasciando correre. Magari addirittura sopportando, "facendo finta".

Invece la quotidianità in cui è immersa un'altra parte (o forse la stessa o forse quella materiale) del nostro essere è routine, impegni, situazioni, rapporti interpersonali spesso obbligati (lavorare con persone vomitose è un esempio), scelte altrettanto obbligate, scadenze, imprevisti, malumori conseguenti e bla bla bla. E si mantiene e si coltiva perciò uno spazio proprio, segreto, intimo personale, un'oasi di pace (di cui fanno parte magari alcune cose messe da parte in funzione dell'amore) che è ciò che ti impedisce di abbrutirti, essere del tutto infelice o addirittura di dare di matto. Almeno per me è così.

E siccome in un rapporto sentimentale ci sono DUE "sé" ambedue con le loro prorie esigenze, entrambi con i loro spazi "segreti", ecco qua che la faccenda regredisce ad una banalità assolutamente non banale. Che è il fatto di riuscire a rimanere sè stessi pur stando vicini, senza doversi obbligatoriamente privare di qualcosa che, prima o poi, tornerà fuori magari in forma di "rinfaccio" o recriminazione. E in mezzo la condivisione, magari delle cose più belle.

La cosa tragicomica è che quando ieri ho ripreso le mie cose da casa sua, ci siamo abbracciati piagnucolando come due imbecilli scoprendo di amarci ancora come nei momenti che Belpa ci ha ricordato.
E quindi, se mi si permette, non ci ho capito un beneamato caz.zo, il mio cuore rema contro la ragione e probabilmente abbiamo scritto 15 pagine di put.tanate da fare invidia ai defunti thread dei pirati.
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
E quindi, se mi si permette, non ci ho capito un beneamato caz.zo, il mio cuore rema contro la ragione e probabilmente abbiamo scritto 15 pagine di put.tanate da fare invidia ai defunti thread dei pirati.

Per forza non ci hai capito un (beneamato) caz.zo.
I migliori astri della letteratura, artisti, cantanti ecc...degli ultimi secoli si sono cimentati sull'argomento, senza trovare una soluzione. Scrivendo ben più di 15 pagine.
Figurati noi :-D

Stasera comunque scrivo la mia, se il thread non è ancora saturo...
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Allora, io la vedo così.

L'amore è romanticismo, leggerezza, abbandono, irrealtà (o forse la vera realtà, vallo a sapere) e parte del nostro Essere è mossa dall'idea dell' amore, e si compiono scelte in tal senso. Magari rinunciando inizialmente a qualcosa, tagliando fuori abitudini e persone. Rinunciando a parte di sè perchè in quel momento sembra la cosa giusta da fare. Adattandosi. lasciando correre. Magari addirittura sopportando, "facendo finta".

Invece la quotidianità in cui è immersa un'altra parte (o forse la stessa o forse quella materiale) del nostro essere è routine, impegni, situazioni, rapporti interpersonali spesso obbligati (lavorare con persone vomitose è un esempio), scelte altrettanto obbligate, scadenze, imprevisti, malumori conseguenti e bla bla bla. E si mantiene e si coltiva perciò uno spazio proprio, segreto, intimo personale, un'oasi di pace (di cui fanno parte magari alcune cose messe da parte in funzione dell'amore) che è ciò che ti impedisce di abbrutirti, essere del tutto infelice o addirittura di dare di matto. Almeno per me è così.

E siccome in un rapporto sentimentale ci sono DUE "sé" ambedue con le loro prorie esigenze, entrambi con i loro spazi "segreti", ecco qua che la faccenda regredisce ad una banalità assolutamente non banale. Che è il fatto di riuscire a rimanere sè stessi pur stando vicini, senza doversi obbligatoriamente privare di qualcosa che, prima o poi, tornerà fuori magari in forma di "rinfaccio" o recriminazione. E in mezzo la condivisione, magari delle cose più belle.

La cosa tragicomica è che quando ieri ho ripreso le mie cose da casa sua, ci siamo abbracciati piagnucolando come due imbecilli scoprendo di amarci ancora come nei momenti che Belpa ci ha ricordato.
E quindi, se mi si permette, non ci ho capito un beneamato caz.zo, il mio cuore rema contro la ragione e probabilmente abbiamo scritto 15 pagine di put.tanate da fare invidia ai defunti thread dei pirati.
'na volta, i saggi vecchietti de 'na olta avevano un detto che riassume in gran parte quello che tu hai scritto "mai portarsi a casa il lavoro" e in questo s'includeva in gran parte al fatto che diffrenziavano molto tra quello che fuori si faceva o si era e quello che invece si era o si facevauna volta tornati nel proprio "nido".......ovvero in casa (e devo pure specificare anche nel male e non solo nel bene) si era e ci comportava in/con maniera "d'essere" completamente diversa.
per quanto concerne i "segreti" ......bhe molte famiglie e molti conviventi convivono bene insieme anche con i propri segreti altre sono franate miseramente ,anche con tonfi rilevanti, sempre per i segreti che ognuno aveva ...... anche in questo non c'è scienza esatta ma solo il viversi reciprocamente con o in accordo più o meno palese...
di sicuro se amore vero (il fatto dell'aver segreti o meno) è molto basato sia nell'averli sia nel non averli .......sulla fiducia e al cuore che ognuno di noi mette al servizio del coniuge/convivente amato.
comunque sia, ed in generale, il partir decisi mantenendo per sè dei segreti,
dall'inizio, programmando ciò da subito, peggio ancora prima ancora del "cominciare"in fase di "approccio e/o pianificazione della convivenza ........non è che sia un bel cominciare........
se poi il tutto parte dando per scontato "che tanto chissà quali e quanti ne abbia il nostro compagno/a credo sia ,opinione mia, molto sbagliato, vuoi perchè "io conosco e amo la persona adesso nel presente" e a meno che il suo passato non l'abbia passato solo con me.... di quel passato può fregar di menoa me interessa molto di più il presente ed il suo futuro con me ........
ma anche non glielo chiederò proprio in virtù della fiducia riposta aspetterò che sia lei/lui a parlarmene quando pronto/a in sincerità e se se la sentirà .......
ma finny non è che proprio concordo sul fatto che l'amore sia anche "irreale" ,il fatto che sia "poco spiegabile" o "etereo" non vuol assolutamente dire che sia irreale l'amore in se esiste è una realtà acclarata.........poi sai san tommaso voleva toccare con mano "palparlo".......
vero però che per amore si fanno anche pazzie e quindi che "prenda la testa e poi la si perde"
ma chi ne vorrebbe davvero fare a meno? credo proprio nessuno ..... anche se poi al bar e/o subito dopo si sentono certi discorsi......poi alla fine ci si ricasca sempre...e poi vogliamo dirla si starà anche gran male se finisce ......ma quando c'è ragà volete metterlo a paragone altre emozioni o sentimenti?

anche fossero trenta le pagine, se la tua amata le ha lette come avevi scritto "che legge il forum" sono servite eccome, nei /per i tuoi scritti...... ma se ciò non fosse ed in ogni caso son servite listess anche solo per il puro e semplice confronto tra "amori" e "modi di amare" diversi........quindi che dire/scrivere se non "evvaii"?

@ikkyusan sai quanti miliardi di amori diversi ci stanno nel mondo........praticamente uno per ogni abitante della terra tutti diversi e nessuno uguale ad un altro .......hai voglia quante tonnellate di carta e penne andrebbero sprecate per poter dire anche lontanamente quale che sia e possa essere più giusto questo , quello, quell'altro o chissà quale ancora......

il più giusto per qualcuno il più sbagliato per un altro ma sempre e comunque quello che sente e prova "cucito su misura" per ognuno di noi.
 
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billgates13

Giardinauta Senior
Allora, io la vedo così.

La cosa tragicomica è che quando ieri ho ripreso le mie cose da casa sua, ci siamo abbracciati piagnucolando come due imbecilli scoprendo di amarci ancora come nei momenti che Belpa ci ha ricordato.
E quindi, se mi si permette, non ci ho capito un beneamato caz.zo, il mio cuore rema contro la ragione e probabilmente abbiamo scritto 15 pagine di put.tanate da fare invidia ai defunti thread dei pirati.

in definitiva ....
entrambi cercavate qualcuno che vi riempisse degli spazzi e lo volevate a vostra misura.
ognuno ha cercato di "avere"(perché è sempre così)per se senza dare (potere) all'altro quel minimo in più per prevalere.
quindi avete pianto entrambi solo perché stavate bene in certi momenti ma quando si trattava di gestire allora usciva fuori il vostro reale principio.
quindi caro rilassati e la prossima pesa e ripesa pensando che poi alla fine la bilancia non sempre è precisa quindi sballa volentieri l'importante è pagare più o meno il prezzo quasi giusto per quel tipo di frutto .
il resto....fantasie ...la realtà non è fantasia .
il vero amore è per i figli e genitori poi infatuazione passione e volersi bene sempre .
non ci hai capito un ca..zzo ....sai a volte neanche io ci capisco un ca..zzo con la mia ma mi va bene così e cerco sempre in qualche modo di montargli sopra ahahahahahahhah
 

lilith

Master Florello
Allora, io la vedo così.

L'amore è romanticismo, leggerezza, abbandono, irrealtà (o forse la vera realtà, vallo a sapere) e parte del nostro Essere è mossa dall'idea dell' amore, e si compiono scelte in tal senso. Magari rinunciando inizialmente a qualcosa, tagliando fuori abitudini e persone. Rinunciando a parte di sè perchè in quel momento sembra la cosa giusta da fare. Adattandosi. lasciando correre. Magari addirittura sopportando, "facendo finta".

Invece la quotidianità in cui è immersa un'altra parte (o forse la stessa o forse quella materiale) del nostro essere è routine, impegni, situazioni, rapporti interpersonali spesso obbligati (lavorare con persone vomitose è un esempio), scelte altrettanto obbligate, scadenze, imprevisti, malumori conseguenti e bla bla bla. E si mantiene e si coltiva perciò uno spazio proprio, segreto, intimo personale, un'oasi di pace (di cui fanno parte magari alcune cose messe da parte in funzione dell'amore) che è ciò che ti impedisce di abbrutirti, essere del tutto infelice o addirittura di dare di matto. Almeno per me è così.

E siccome in un rapporto sentimentale ci sono DUE "sé" ambedue con le loro prorie esigenze, entrambi con i loro spazi "segreti", ecco qua che la faccenda regredisce ad una banalità assolutamente non banale. Che è il fatto di riuscire a rimanere sè stessi pur stando vicini, senza doversi obbligatoriamente privare di qualcosa che, prima o poi, tornerà fuori magari in forma di "rinfaccio" o recriminazione. E in mezzo la condivisione, magari delle cose più belle.

La cosa tragicomica è che quando ieri ho ripreso le mie cose da casa sua, ci siamo abbracciati piagnucolando come due imbecilli scoprendo di amarci ancora come nei momenti che Belpa ci ha ricordato.
E quindi, se mi si permette, non ci ho capito un beneamato caz.zo, il mio cuore rema contro la ragione e probabilmente abbiamo scritto 15 pagine di put.tanate da fare invidia ai defunti thread dei pirati.
"L amore appartiene per sua natura alla sfera dell indicibile, come tutto ciò che ha a che fare con l'anima, con la dimensione più profonda e segreta dell'essere, è vicina al mistero , si accompagna al silenzio. Superare la barriera dell'inesprimibile, dare forma all'indicibile è un'impresa folle, in cui soltanto gli artisti, i poeti, si sono cimentati da sempre, L'indagine psicologica si ferma spesso a un tentativo di pseudocomprensione razionale che tradisce e violenta la realtà dell'anima. Cogliere le mille cangianti sfumature con le quali incontriamo l'altro, significa abbandonare ogni prospettiva unilaterale, per dar voce a tutti i daimones che ci abitano. In questo viaggio misterioso attraverso l'amore ciascuno incontra l'altro, e dietro l'altro se stesso." Aldo Carotenuto.
e ci credo che non ci hai capito nulla! Come tutti.....
 
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Olmo60

Guru Master Florello
sull'anima ho seri dubbi. e anche che l'amore sia sto gran mistero. di certo fa male male o bene bene..non ha vie di mezzo. oppure fa benino, ma quello è solo un innamoramento.
 
in definitiva ....
entrambi cercavate qualcuno che vi riempisse degli spazzi e lo volevate a vostra misura.
Questo assolutamente no, almeno non per me. Ci conoscemmo in un momento in cui non avevo spazi vuoti e quelli che avevo li riempivo da me.
Diciamo che oltre a piacerci capimmo da subito quali e quanto grandi fossero le nostre compatibilità.
Però come dici:
pesa e ripesa pensando che poi alla fine la bilancia non sempre è precisa quindi sballa volentieri l'importante è pagare più o meno il prezzo quasi giusto per quel tipo di frutto
...nel tempo abbiamo altresì scoperto quante e quanto grandi fossero le nostre differenze e sopratutto quanto i nostri caratteri divergessero in determinati ambiti.
Io il pollice sulla bilancia riesco a mettercelo, per bilanciare i piatti: io posso accettare, tollerare finanche comprendere punti di vista diversi dai miei, il problema è che lei non è propriamente una campionessa di diplomazia. Ora non sarebbe un problema mio se non fossimo stati (e tuttora siamo) intensamente legati.

sull'anima ho seri dubbi.
Male, dovresti fugarli.
Il giorno che comprenderai che noi non siamo il nostro corpo, ogni cosa ti apparirà molto più chiara, fidati.

e anche che l'amore sia sto gran mistero. di certo fa male male o bene bene..non ha vie di mezzo.

Mistero no, è solo un gran casino in cui nel momento in cui si cerca di capirci qualcosa, cambia qualche fattore e rimescola le carte confondendoti le idee e facendo traballare alcune certezze. E le vie di mezzo esistono ovunque, poi dipende se ci piacciono e se sono ciò che desideriamo. A me alcune, per dire, non dispiacciono affatto.
 

Olmo60

Guru Master Florello
noi non siamo il nostro corpo....si, è vero...in realtà è più facile dire cosa non siamo che cosa siamo...cosa siamo a volte ce lo sbattono in faccia gli altri e ci incaxxiamo quando non ci sembra vero e giusto...da donna mi sono sempre impegnata fortemente per non essere solo un corpo, ma in una società maschilista anche questo diventa difficile..tu non fai parte di questa schiera, lo so...dell'amore ho solo alcune certezze, che mi ha regalato la mia lunga vita e non sono consolatorie, al contrario....ho capito che l'amore da solo non basta...tutti cercano un dato qualitativo, una dote, un valore, una potenza, che dovrebbe essere in te (o in me) e puoi amare alla follia, dare tutto il meglio di te stesso, puoi essere una persona straordinaria ma se non dai o non sai dare, se non hai quello che l'altro sta cercando, quello che all'altro manca, del tuo amore non saprà che farsene. Capirlo,accorgersene, saper giocare su questo pieno e questo vuoto, anche con un gioco di necessaria finzione, (il famoso tira e molla),
il non concedersi scopertamente subito, anche se si brucia d'amore, fa parte di questa esperienza...alcuni lo sanno fare d'istinto e secondo me sono i vincenti, chi ha remore o chi è trasparente in questo gioco perde. tutte le storie che conosco io, anche tra i miei amici sono di questo genere..Per me l'amore può essere perfino una disgrazia, ma chiaro che a te auguro tutto il bene possibile..:flower:
 

lilith

Master Florello
Olmo ti do ragione, il più delle volte la trasparenza non paga. L ho imparato sulla mia pelle, ma non riesco a comportarmi diversamente, sono sempre stata così, non son capace a mettere in atto strategie, finzioni, pose e ho pure il brutto vizio di dire quello che penso. Non è mai stato facile. ..
 

Olmo60

Guru Master Florello
Olmo ti do ragione, il più delle volte la trasparenza non paga. L ho imparato sulla mia pelle, ma non riesco a comportarmi diversamente, sono sempre stata così, non son capace a mettere in atto strategie, finzioni, pose e ho pure il brutto vizio di dire quello che penso. Non è mai stato facile. ..

guarda lilith, io la ritengo una vera tragedia, quella di non saper fingere. per me è una grande qualità che però vale solo verso se stessì: rispetto ai rapporti umani una jattura.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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