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pedofilia

rossl

Giardinauta Senior
mi sembra che Milla abbia chiarito nel modo più esaustivo l'argomento di cui discutiamo.

Vorrei solo aggiungere poche cose: la prevenzione di questo crimine comincia con la protezione e l'ascolto del bambino, ma non basta se poi i segnali che arrivano da tutte le parti sono inviti e sollecitazioni continue a 'osare' a 'trasgredire', a considerare lecito tutto quello che ci piace; se nessuno ci insegna più a tenere a bada i nostri istinti distruttivi, se ogni limite morale è visto solo come una sfida a superarlo.

Se i ragazzi escono dalle scuole e dalle famiglie senza valori morali solidi, senza cultura e senza interessi nè passioni, che cosa rimane loro se non un grande vuoto che cercano di riempire, sfidandosi a chi osa di più, filmando coi cellulari violenze e oscenità di ogni tipo?

Io non sono una pacifista ad oltranza (purtroppo l'uomo non è ancora così evoluto da dirimere le sue questioni solo con la diplomazia) ma sono contro la pena di morte e credo e spero di non essere in grado di uccidere nessuno, per nessun motivo: mi accontento di sapere che chi ha fatto del male sia messo in grado di non nuocere mai più.

Talvolta però capisco che la vendetta, in casi estremi come questi di cui parliamo, possa essere considerata come un modo per alleviare il dolore, un modo primitivo sì, ma forse efficace, se vissuto psicologicamente come una sorta di ‘riparazione’ o di ‘offerta’ a chi ha subito violenza
 

seya

Master Florello
Io voglio dire che la società siamo noi e il mnpostro passato,la storia,la cultura,la religione, i nostri avi,anche vicini.Non nasciamo da 0 ma siamo frutto di qualcosa che ci ha influenzato.se la società crea dei mostri vuol dire che c'è qualcosa in questa società di sbagliato,nella società in cui noi viviamo e che noi stessi facciamo.Non possiamo dire "No,non è colpa mia è lui che è uno str** violento e lui deve pagare" perché non è così.L'indifferenza e la vendetta porta soo a un inasprimento dei toni anche nel mondo intorno a noi.Io credo che se ciascuno di noi usa un po' d'amore poi scatta una catena che fa spandere questo sentimento a macchia d'olio.certo ci saranno interruzioni ma questa mi sembra l'unica soluzione valida alla cattiveria e all'egoismo,non di certo la ripicca o la rabbia,che per carità è giustissima ma solo come mezzo per la crescita personale.
__________________


questo è un bellissimo messaggio d'amore Polly :)
la società siamo noi, è vero.
e l'indifferenza fa male.
anche la vendetta.
è così.

però secondo me, chi sbaglia, ha diritto ad essere aiutato, è vero, in quanto sbagliare è umano, ma nei casi di pedofilia, con tutta l'informazione che c'è e con tutto quello che si vede, io proprio non me la sento di perdonare.
non me la sento.
l'unico aiuto che posso dare a questi deviati è aiutarli a non far del male.
e al momento la castrazione chimica mi sembra l'unica valida soluzione.
non riesco dentro di me a provare compassione.
per ora, non ce la faccio.
è che non lo trovo giusto, capisci?
 

*Pollicina*

Giardinauta
Neanche io trovo giusto che noi,uomini,e quindi imperfetti quanto quel pedofilo,ci arroghiamo il diritto di consannare un altro uomo e ci innalziamo in quanto giudici.Non parlo dei processi e tribunali e incarcerazioni,cose giuste ma che devono essere fatte da persone preposte,ma del resto della società,quindi anche noi che guardiamo i fatti da fuori.Chi siamo noi per giudicare e non perdonare?La famiglia di una persona violentata sarà distrtutta e rabbiosa,certo,ma non sta a loro perdonare.Non parlo di Dio,in cui uno può credere o no,ma proprio di una questione morale.Il perdono posso accettarlo solo in quanto processo interno della persona ferita che cerca di capire e andare avanti ma per se stessa.Ripeto,il percorso del padre di Simone Allegretti sarebbe quello ideale.Non ergersi a giudici,nessuna castrazione chimica,ma capire.

Sempre la strada più difficile è anche quella giusta.
 
R

riverviolet

Guest
Esprimerò solo un pensiero, promesso.
Ma se, sappiamo che, molti abusati, in situazioni di degrado (e forse la responsabilità della società e di tutti è proprio quì), sono coloro, in parte che, abbandonati a sè stessi, non tutelati, nè curati nè null'altro, poi crescendo devastati dal dolore, ripropongono la stessa violenza, come riusciamo a sentir per queste persone, da abusati bambini, desiderio di protezione e compassione, ma una volta adulti e colpevoli, carne che deve soltanto bruciare?

Non credo siano situazioni molto diverse dai ragazzini che vengono assoldati da organizzazioni criminali e avviati a killer.
Un bambino è facile da manipolare, soprattutto quando il tessuto sociale di tutela è inesistente.

Non capisco la condanna, che arriva sugli stessi bambini abusati, che diventano poi abusatori.
Finchè bambini innocenti violati, sono degni del nostro amore e della nostra protezione, ma se sfuggono in qualche modo a queste maglie, soli e disperati crescono in un mare di m...a e diventano abusatori, che gli si tranci la testa?
 

*Pollicina*

Giardinauta
River sono perfettamente in accordo con te.Il fatto è che il bambino viene visto come piccolo e indifeso e l'adulto no.Ma non si calcola che l'adulto di ieri è adulto solo esternamente.quanti adulti ci sono che reclamano diritti negati loro da bambini,anche senza ricorrere alla violenza?c'è poca attenzione agli adulti.
 

rossl

Giardinauta Senior
dankeschoen, herr Marchese von Ficus!

A proposito del giudicare e del condannare, vorrei dire che nessuno di noi può esimersi dall'esprimere quello che pensa di questi fatti, facendo riferimento ai propri valori morali e quindi giudicando, altrimenti le categorie del bene e del male non hanno più senso di esistere ( ovviamente il nostro personale giudizio è suscettibile di errore, non ha il carattere dell'assoluto e dell'ineluttabile, ma è semplicemente una spontanea ed umana reazione di fronte a certi avvenimenti che ci ripugnano profondamente)

Ricordiamoci che, come ha detto Milla, non tutti gli stupratori sono stati a loro volta bambini abusati, spesso sono solo persone vuote, involucri senza anima, privi dei più elementari sentimenti di compassione e di pietà per i più deboli, alla ricerca di sensazioni sempre più forti ed estreme, incapaci di vedere nel bambino, o nella donna, nient'altro che un giocattolo, un piccolo corpo sottomesso.

Ebbene, se volete, giudicatemi pure come preferite (o non giudicatemi affatto, se volete proprio essere coerenti) ma io non provo alcuna pena per questi individui, vorrei solo che fossero messi in condizione di non nuocere mai più; non sono neppure capace di parlare di perdono, quest'ottica cattolica non mi appartiene: non chiedo vendetta, ma giustizia sì, poi perdonerà chi potrà farlo.

Non oso pensare a quella bambina, che ha visto proprio colui da cui si aspettava amore e protezione, trasformarsi in un incubo, da cui forse non basterà una vita intera per liberarsene
 

Pin

Master Florello
dankeschoen, herr Marchese von Ficus!

A proposito del giudicare e del condannare, vorrei dire che nessuno di noi può esimersi dall'esprimere quello che pensa di questi fatti, facendo riferimento ai propri valori morali e quindi giudicando, altrimenti le categorie del bene e del male non hanno più senso di esistere ( ovviamente il nostro personale giudizio è suscettibile di errore, non ha il carattere dell'assoluto e dell'ineluttabile, ma è semplicemente una spontanea ed umana reazione di fronte a certi avvenimenti che ci ripugnano profondamente)

Ricordiamoci che, come ha detto Milla, non tutti gli stupratori sono stati a loro volta bambini abusati, spesso sono solo persone vuote, involucri senza anima, privi dei più elementari sentimenti di compassione e di pietà per i più deboli, alla ricerca di sensazioni sempre più forti ed estreme, incapaci di vedere nel bambino, o nella donna, nient'altro che un giocattolo, un piccolo corpo sottomesso.

Ebbene, se volete, giudicatemi pure come preferite (o non giudicatemi affatto, se volete proprio essere coerenti) ma io non provo alcuna pena per questi individui, vorrei solo che fossero messi in condizione di non nuocere mai più; non sono neppure capace di parlare di perdono, quest'ottica cattolica non mi appartiene: non chiedo vendetta, ma giustizia sì, poi perdonerà chi potrà farlo.

Non oso pensare a quella bambina, che ha visto proprio colui da cui si aspettava amore e protezione, trasformarsi in un incubo, da cui forse non basterà una vita intera per liberarsene

Condivido molto delle tue idee
Perchè giudicare?
Il paragrafo perdono dovrebbe avere un posto a parte.
E' un concetto troppo ampio, personale e soggetto a variazioni a seconda dei casi.
Non è solo un'ottica cattolica, il perdono appartiene a qualunque essere umano, solo che spesso ci si dimentica di averlo o si usa male
 

kinzica

Giardinauta Senior
Tino, non vale la pena mortificarsi -te lo ripeto- nè per noi nè per gli eventuali gay che avranno letto le nostre discussioni e avranno compreso il qui-pro-quo.

Appunto, quoto in pieno il Marchese e aggiungo che a ognuno ogni tanto può scappare una ca..ata.
Quindi facci il piacere di rimanere tra noi e deliziaci con le tue conoscenze sulle piante :hands13:
 

rossl

Giardinauta Senior
Non è solo un'ottica cattolica, il perdono appartiene a qualunque essere umano, solo che spesso ci si dimentica di averlo o si usa male

è vero Pinuccia, ma io mi riferisco al perdono tout court, cioè a quello che si offre indipendentemente dal reale sentimento di assunzione della colpa e di pentimento da parte del colpevole, che invece, secondo me, sono gli unici presupposti per cui si possa ricevere e donare perdono
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
"Ricordiamoci che, come ha detto Milla, non tutti gli stupratori sono stati a loro volta bambini abusati, spesso sono solo persone vuote, involucri senza anima, privi dei più elementari sentimenti di compassione e di pietà per i più deboli, alla ricerca di sensazioni sempre più forti ed estreme, incapaci di vedere nel bambino, o nella donna, nient'altro che un giocattolo, un piccolo corpo sottomesso".

Accidenti, mi fai ripensare alla strage del Circeo. Penso a Angelo Izzo, a quello che ha fatto e ha quello che gli è stato permesso di ri-fare impunemente.... adesso sono confuso...

Resto comunque dell'opinione che la Giustizia in Italia è una ciofeca, perdipiù moooolto ingiusta.
 

rossl

Giardinauta Senior
"Accidenti, mi fai ripensare alla strage del Circeo. Penso a Angelo Izzo, a quello che ha fatto e ha quello che gli è stato permesso di ri-fare impunemente.... adesso sono confuso...
.


ero una ragazzina quando successe quel fatto e non potrò mai più dimenticarlo finchè vivo.
Ogni volta che vedo la faccia di quell'individuo, che continua a sorridere beffardo e compiaciuto, provo una sensazione di rabbia impotente: certe leggi, che pretendono di valutare con superficialità e con colpevole buonismo i reali sentimenti di pentimento, sarebbero da cancellare.
angelo izzo (il suo nome non merita le maiuscole) non è stato un bambino abusato e proviene da una famiglia molto benestante
 
M

marco48

Guest
ero una ragazzina quando successe quel fatto e non potrò mai più dimenticarlo finchè vivo.
Ogni volta che vedo la faccia di quell'individuo, che continua a sorridere beffardo e compiaciuto, provo una sensazione di rabbia impotente: certe leggi, che pretendono di valutare con superficialità e con colpevole buonismo i reali sentimenti di pentimento, sarebbero da cancellare.
angelo izzo (il suo nome non merita le maiuscole) non è stato un bambino abusato e proviene da una famiglia molto benestante

Rossl sono d'accordo con te, ma vorrei aggiungere che l'argomento principale è la pedofilia e non il perdono, non credo che nessuno di noi chieda il perdono per questi delinquenti, ma solo che si capisca il perchè e come fare, senza barbarie inutili, per evitare il ripetersi di questi episodi. L'articolo di Silene, che ringrazio, è illuminante, parla dela pedofilia e di come dovrebbe cambiare la società. Sono d'accordo anche quando dici che certe leggi sono da cambiare ed aggiungo che ci vorrebbe la certezza della pena senza sconti alcuni, ma angelo izzo per me è uno psicopatico e quì il discorso si fà molto complicato perchè difficilmente accettiamo l'idea che alcune persone hanno solo alcuni comportamenti deviati. Se ci fosse stata una buona legge, non avrebbe potuto rifare le stesse cose per cui era stato condannato. Nessun essere umano è scevro da violenza e capire il perchè ed i meccanismi di tante azioni aiuta a capire anche in parte se stessi.
 

seya

Master Florello
A proposito del giudicare e del condannare, vorrei dire che nessuno di noi può esimersi dall'esprimere quello che pensa di questi fatti, facendo riferimento ai propri valori morali e quindi giudicando, altrimenti le categorie del bene e del male non hanno più senso di esistere ( ovviamente il nostro personale giudizio è suscettibile di errore, non ha il carattere dell'assoluto e dell'ineluttabile, ma è semplicemente una spontanea ed umana reazione di fronte a certi avvenimenti che ci ripugnano profondamente)

Ricordiamoci che, come ha detto Milla, non tutti gli stupratori sono stati a loro volta bambini abusati, spesso sono solo persone vuote, involucri senza anima, privi dei più elementari sentimenti di compassione e di pietà per i più deboli, alla ricerca di sensazioni sempre più forti ed estreme, incapaci di vedere nel bambino, o nella donna, nient'altro che un giocattolo, un piccolo corpo sottomesso.

Ebbene, se volete, giudicatemi pure come preferite (o non giudicatemi affatto, se volete proprio essere coerenti) ma io non provo alcuna pena per questi individui, vorrei solo che fossero messi in condizione di non nuocere mai più; non sono neppure capace di parlare di perdono, quest'ottica cattolica non mi appartiene: non chiedo vendetta, ma giustizia sì, poi perdonerà chi potrà farlo.


mai il mio pensiero è stato espesso cotanto bene :)


ho sbagliato prima, ho scritto una cosa, ma in realtà mi sono accorta che è un errore grave.
non sono per la castrazione chimica.
io sono per la castrazione fisica.


capisca il perchè e come fare, senza barbarie inutili, per evitare il ripetersi di questi episodi.

Marco ti ho risposto tre righe sopra.


Nessun essere umano è scevro da violenza e capire il perchè ed i meccanismi di tante azioni aiuta a capire anche in parte se stessi.
penso questo sia vero.
 
R

riverviolet

Guest
Ho i miei dubbi che l'impossibilità di effettuare la violenza tramite il proprio corpo, (non vorrei scendere in dettagli...) impedirebbe ad una patologia violenta di placarsi. Ciò che muove alcuni comportamenti non è certo il corpo e l'offendere umiliando chi non può difendersi, vede il sesso come una delle armi possibili. Un'arma che funziona in una certa parte di mondo, altrove, la devianza si riversa in altri modi.
 

seya

Master Florello
Ho i miei dubbi che l'impossibilità di effettuare la violenza tramite il proprio corpo, (non vorrei scendere in dettagli...) impedirebbe ad una patologia violenta di placarsi. Ciò che muove alcuni comportamenti non è certo il corpo e l'offendere umiliando chi non può difendersi, vede il sesso come una delle armi possibili. Un'arma che funziona in una certa parte di mondo, altrove, la devianza si riversa in altri modi.
___

questo è uno dei problemi più grossi, è vero.
 

milla04

Maestro Giardinauta
Citazione dall'articolo segnalato:
"(...) La pedofilia al momento non ha cure efficaci che possano garantire una reale "guarigione" e la percentuale di recupero dei pedofili tentata sia in Europa che nel mondo è bassissima, pari al 3-5%. Gli unici tentativi di contenimento del fenomeno oggi disponibili sono la conoscenza e la prevenzione. Ed in questo la famiglia e la scuola sono le più importanti sedi di formazione...."

Mi sembra che qui ci sia la conferma di quanto ho asserito in precedenza.

E intanto che noi stiamo lì a vedere come mai è sbandato il camion, se il motore era ben lubrificato, se la strada era bagnata, se le gomme erano lisce, rischiamo di dimenticarci di soccorrere per tempo il bambino che è capitato sotto le ruote...
 
M

marco48

Guest
ho sbagliato prima, ho scritto una cosa, ma in realtà mi sono accorta che è un errore grave.
non sono per la castrazione chimica.
io sono per la castrazione fisica.
Marco ti ho risposto tre righe sopra.

Bene Seya, quindi per quella insegnante pedofila che cosa potremmo castrare?
Ti dirò che sono rimasto sconcertato tempo fà in casa di una cugina di mia moglie quando ha affermato, quasi trionfalmente, che aveva fatto castrare il gatto. Capisco i problemi d'igiene ed anticoncezionali, ma in quel caso mi è sembrato come una rivincita personale di una donna nei confronti dell'altro sesso. Affermava ridendo di aver avuto tra le mani quei poveri testicoli...
No, sono fermamente contro qualsiasi violenza anche quella contro gli animali.
Devi considerare il fatto poi che questi reati vengono scoperti molto tempo dopo e quindi la prova del DNA non si può eseguire. Ricordo che una mamma, che voleva divorziare, ha convinto la figlia a denunciare il padre innocente il quale ha fatto diversi anni di galera prima di essere rionosciuto innocente.
Un altro padre si è visto denunciare dal medico del pronto soccorso per pedofilia ed ha passato qualche mese in carcere prima di venire completamente scagionato solo perchè il figlioletto aveva una malattia che gli ha malformato l'ano. No, voglio giustizia ma non sono un giustizialista.
 

seya

Master Florello
Milla è proprio questo il punto, l'hai centrato appieno.
è questo che mi preoccupa, dannazione.
E intanto che noi stiamo lì a vedere come mai è sbandato il camion, se il motore era ben lubrificato, se la strada era bagnata, se le gomme erano lisce, rischiamo di dimenticarci di soccorrere per tempo il bambino che è capitato sotto le ruote... _


per quella insegnante pedofila che cosa potremmo castrare?
la sua libertà.
bisogna metterla in condizioni di non far più alcun male.

Ti dirò che sono rimasto sconcertato tempo fà in casa di una cugina di mia moglie quando ha affermato, quasi trionfalmente, che aveva fatto castrare il gatto. Capisco i problemi d'igiene ed anticoncezionali, ma in quel caso mi è sembrato come una rivincita personale di una donna nei confronti dell'altro sesso. Affermava ridendo di aver avuto tra le mani quei poveri testicoli...

povelo, povelo gatto.
cugina un pochino disturbata..nè.


eh, Marco, la giustizia è una bella parola.
ma a conti fatti, giustizia vera e propria è davvero difficile da vedere di questi tempi.
ci sono casi che hai citato tu, e molti altri invece che restano impuniti.
 
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