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pedofilia

seya

Master Florello
lo so Sonia, avevo inteso.
il mio intervento è per ricordare sempre e cmq che esistono diversi tipi di persone che abusano sessualmente di un minore.
:) ci tengo molto a questo punto.
 
R

riverviolet

Guest
Sì lo sò, (hihih, se andiamo avanti a sì lo sò :lol:) il punto da me spiegato riguarda solo i pedofili abusati a loro volta.
Và bene così? :hehe:
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Grazie Soni a per il chiarimento, avevo capito l'esatto contrario :love_4:

Mi spiace Seya, sonocontroitaglidelpisello vorrei solo cercare di capire se diertro ad un pedofilo c'è veramente un bambino abusato e nel caso gli darei una giusta punizione, nel caso fosse solo un maiale, gli darei comunque la giusta punizione, che ovviamente non dovrebbe essere servizio civile presso strutture dove ci sono minori :eek:k07:
 

seya

Master Florello
non ti devi dispiacere Emanuelacoccola.
ognuno ha la propria opinione.
siamo qui proprio per esternarla e parlarne, confrontarsi :)

Sonia così è perfetto :) ti ringrazio.
 
M

marco48

Guest
Dunque ricapitolando:confuso:
Pedofilo maschio: pena prevista = taglio del pisello
Pedofilo femmina: pena prevista = taglio del pise... no taglio delle ovaie:D Madre infanticida: pena prevista = taglio delle ovaie, vagina e dintorni
Padre infanticida: pena prevista = taglio del pisello e testicoli
Uomo e donna ladro: pena prevista = taglio della mano sinistra, se recidivi anche la destra.
Uomo e donna rapinatori: pena prevista taglio delle mani ed asportazione di un rene
Spacciatori di droga: pena prevista = taglio del naso e delle labbra
Inquinatori di fiumi, laghi e terreni: pena prevista = taglio delle orecchie
Sfuttatori della prostituzione : pena prevista = taglio delle unghie
Prostitute: pena prevista = manicure e pedicure
Bestemmiatori: pena prevista = taglio della barba
Sputatori per terra: pena prevista = taglio dei capelli, carrè e caschetto:confuso: :confuso:
Mi sà che è meglio aprire una macelleria.
 
R

riverviolet

Guest
:lol: Marco, una macelleria con pezzi un po' particolari, per altro.
Pultroppo non credo che le terminazioni con cui si fà del male, abbiano molto a che spartire con il motore che muove tali strumenti. E questi possono essere sostituiti.

Intendiamoci, se una cosa del genere mi capitasse direttamente, se fossi testimone di un fatto del genere, anche ove non fossero coinvolti i miei figli, ma un qualunque bambino, o qualunque vittima inerme, sono certa pultroppo che sarei in grado di uccidere. Forse anche a posteriori e credo, che una delle giustizie più tremende, dettate dalle viscere e dalla dignità ferita, sarebbe quella di lasciare il carnefice in mano delle vittime, posto nella stessa situazione di fragilità, non in grado di difendersi dunque.
Forse, solo allora, la vittima potrebbe capire che il danno subito non sarebbe meno doloroso, ma il pedofilo, soprattutto quello che elude la moltitudine dei a 'loro volta abusati' forse comprenderebbe cosa significa essere messo all'angolo e non potersi difendere in alcun modo.

Il fatto è che dopo, dopo che accadono le cose, la giustizia non credo possa esistere, nel senso che non credo sia possibile ricucire o risanare uno strappo tanto grave. Per questo credo che l'uica arma sia la prevenzione, la tutela dei minori e dei più fragili. L'ascolto dei bambini e la cura di essi da parte di chiunque sappia donare orecchio, perchè le statistiche pultroppo sono spesso interne alle famiglie in cui accadono queste nefandezze.

Nel tentativo di analizzare i fenomeni, in questo caso, la storicità degli eventi crea spesso un ben strano precedente ed una sorta di 'questione di cultura e di morale', come se, l'abuso dei cuccioli sia appannaggio di una mentalità. Quando la protezione dei propri e altrui cuccioli è la norma e la naturalità delle cose e non il contrario.
Però, sono dell'avviso che anche la stessa perversa attrazione sessuale sia soltanto uno degli strumenti con cui, si impone la forza sugli altri.
Qualche mese fà, discutevamo con mamme davanti all'asilo, del caso di un intero asilo nido posto sotto tortura dalle maestre.
L'intervento di una bidella, la sua denuncia non è servito a fare scattare le indagini, ma costretta a procurarsi le prove di quanto avveniva in realtà.
Bambini di pochi mesi, imbavagliati per non sentirli piangere ei più grandi chiusi in stanzini bui o legati a sedie.
Quì, la sessualità non è direttamente in campo, ma la violenza sul minore inerme, io non credo sia troppo differente dall'altra.

Si parla di estremi, a volte, però, pur non arrivando a tanto, si verificano comportamenti al limite, che i bambini ad esempio denunciano, ma che spesso finiscono nel carniere delle favole, delle fantasie o esagerazioni degil stessi e quindi, non ascoltate, non vagliate.

Non è facile capire i motivi di tali fenomeni e probabilmente non è neppure semplice capire come prevenirli, ma ricordo che un tempo, la gente era solidale e più unita e la sorveglianza dei minori un esigenza intima collettiva.
Dalla città al paese, ricordo che tale tutela era diramata un po' da tutti gli adulti. Forse mi sbaglio, forse è solo una sensazione, ma mi sembra che in questo senso, ci sia ormai fatti ' il callo'.
 

daria

Master Florello
Comunque il fatto rimane

"Si calcola che il 90% di quanti commettano un atto di abuso verso i bambini, abbia subito un'analoga violenza nell'infanzia. Un dato di questo genere rende difficile legiferare in materia: da un lato evidenzia la gravità del danno subito dal bambino (e quindi della colpa del reo), dall'altro lascia intuire la difficoltà di stabilire capacità di intendere e di volere del reo in quanto è possibile che sia affetto da turbe psichiche (o raptus improvvisi) a causa di violenze subite nell'infanzia"

Tratto da Wikipedia

Difficile, davvero difficile almeno per me esprimere un'opinione che esca dalla visceralità, che mi vede cruenta almeno quanto seya :(
 
M

marco48

Guest
Riverviolet mi trovi d'accordo, la violenza è sempre violenza e quella ai danni di gente, bambini e donne in special modo, che non si può difendere è aberrante. Possiamo e dobbiamo cercare di capire il perchè dei tanti "mostri" quotidiani, perchè la società produce questi guasti e quindi cercare di prevenirli. I paesi di una volta forse erano più a misura d'uomo, cioè ci si conosceva un pò tutti e ci si teneva a bada e ci si aiutava l'uno con l'altro, adesso le città sono metropoli, buchi neri che ci ingoiano, l'unica cosa che abbonda è la solitudine, non si saluta il vicino di casa e non si conosce l'inquilino del piano di sotto, tu pensi che i forum avrebbero avuto questo successo se la gente non si fosse sentita sola? Quindi prevenzione si, ma non bisogna mai dimenticare che siamo uomini e tutt'altro che perfetti, non riusciremo mai ad evitare gli episodi di pedofilia come non riusciremo mai ad evitare che le madri uccidano i loro figli subito dopo il parto, che la gente uccida, rapini e rubi, ma se cercheremo solamente vendetta, e non giustizia, finiremo per pagare tutti quanti un prezzo molto ma molto alto.
Ovviamente nel concetto di giustizia non rientra nessuna mutilazione nè fisica nè chimica.
 

seya

Master Florello
qual'è il concetto di giustizia?
chi decide cosa determina che un problema è stato risolto con giustizia?


la vendetta non aiuta nessuno, sono d'accordo.
ma la vera giustizia qual'è?



l'indulto è giustizia?
 

daria

Master Florello
Oppure qualche anno di carcere, sempre poco.
non dimentichiamo che in Italia l'ergastolo è stato abolito...
 
M

marco48

Guest
qual'è il concetto di giustizia?
chi decide cosa determina che un problema è stato risolto con giustizia?


la vendetta non aiuta nessuno, sono d'accordo.
ma la vera giustizia qual'è?



l'indulto è giustizia?

La giustizia è l'applicazione delle leggi che DEVONO ESSERE UGUALI PER TUTTI e devono prevedere la certezza della pena ed il risarcimento del danno.
D'accordo che in Italia la certezza della pena è aleatoria e il risarcimento del danno è inesistente ma io non posso diventare un barbaro se lo sono pochi altri. DEVO dare l'esempio per prima io, non pretenderlo da altri.
 
R

riverviolet

Guest
Sì marco, io non incitavo alla vendetta, facevo una riflessione insieme a voi.

Quel che volevo dire circa la giustizia è forse un po' cntraria a quel che intendi, o meglio, hai scritto tu (no è detto che poi tu consideri ciò giustizia, sperò che si capisca quel che voglio dire).
Il fatto che io, chiamo l'azione dei tribunali con conseguenze più o meno congrue al danno fatto, punizioni e fermo dell'individuo che non potrà ri-ledere.
Risarcimento, già mi provoca qualche difficoltà di accettazione.
Come si fà a risarcire un innocenza dilaniata? capisci che voglio dire?
E quindi, nella punizione che la giustizia dei tribunali, per intendersi, infligge, per me, è lontata dall'essere giustizia.

Concordo con tutti voi, che la vendetta, dà sfogo solo al proprio dolore, alla rabbia, al senso profondo di sofferta impotenza con una punta di senso di colpa, per non essere riusciti ad evitare o proteggere (anche se razionalmente sappiamo che non potevamo nulla, per diverse ragioni, magari perchè eravamo mille e miglia lontani e le vittime a noi sconosciute) e per non poter ricucire la bellezza di un bambino.

Il problema che, analizzato tutto questo, io non saprei come apportare giustizia. Mi piacerebbe che tutti, io per prima, si renedsse immediatamente consapevole, quando lede qualcuno, quando si arroga il diritto di entrare nello spazio fisico o psichico (quando inerme) degli altri senza tirare in ballo giustificazioni varie. Perchè su questa base, chiunque può alzarne e con occhio relativo, le reazioni possono essere tutte giuste, tutte sbagliate oppure drammaticamente opinabili. Mi piacerebbe che il secondo dopo, l'avvenuta consapevolezza di aver leso, si sentisse automaticamente lo stesso dolore, acuto, implacabile, che hanno subito le vittime.

Ammetto che mi rimangono dei dubbi, che questa sarebbe una soluzione.
Sono sicura invece, sia solo una chimera. :embarrass
 
M

marco48

Guest
Sì marco, io non incitavo alla vendetta, facevo una riflessione insieme a voi.

Riverviolet io non mi riferivo a te quando parlavo di vendetta, era una considerazione in generale. Dunque concetto di giustizia, per me non è quello di infliggere le stesse sofferenze del soggetto leso, come potremmo mai farlo?
Se a me rubano mille euro, sicuramente mi danneggeranno ma mai quanto un povero pensionato o un multimiliardario. E' ovvio che per ogni reato ci deve essere prevista una pena che deve essere riconosciuta da tutti, applicata ed accettata, non ci possono essere quindi più giustizie nel senso che ognuno non può avere una giustizia fatta a sua misura, si deve accettare quello che prevede la legge. Le leggi, se sono carenti, si possono cambiare e noi possiamo e dobbiamo spingere in tal senso, credimi non serve a nulla farsi giustizia da soli. Vedi, quello che io non capisco proprio nel nostro sistema giudiziario è la possibilità di non pagare, di non espiare, il carcere fà paura solo a chi non è delinquente incallito, e quindi non è un buon deterrente per tutti.
Deterrente, io parlo così perchè la rieducazione è una utopia e quindi cosa fare? L'innocenza rubata ad un bambino o ad una donna non si può più restituire ma perchè non usare il lavoro del reo per risarcire e prevenire proprio tali reati? Capisco che è un problema di difficile approccio ma io in linea teorica sarei favorevole, mi pare giusto che chi è in carcere inoltre si mantenga e non pesi ancora una volta sulla collettività.
 
A

ambapa

Guest
...Pietà e giustizia sono due di quei valori, e credetemi che non si contraddicono tra loro.

Bellissima questa frase marchese, o meglio, questo concetto. Merita di essere ben tenuto a mente.
Ciononostante non riesco a provare pietà in questi casi. Non ce la faccio proprio. Ancora più schifo, se possibile, mi fanno i turisti del sesso e tutti quelli che, a qualsiasi titolo, alimentano questo immondo mercato. Il fatto che la pedofilia, lo stupro, ecc. ecc. siano sempre esistiti non diminuisce l'orrore di una virgola. Fanno sempre e comunque parte di "culture", sia antiche che contemporanee, per cui la vita e la dignità umana non hanno alcun valore.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Trovo che questa discussione si fa via via sempre più interessante.

Giustizia
"La virtù sociale rappresentata dalla volontà di riconoscere e rispettare il diritto di ognuno mediante l'attribuzione di quanto è dovuto secondo la ragione e la legge..."
dal Devoto Oli

tutto questo non tiene conto che a giudicare è un uomo (in senso lato ovviamente) con tutte le sue miserie e tutti i suoi problemi, questo non aiuta di sicuro

Mettiamo il caso che a giudicare un caso di abuso o di violenza, sia una persona che a sua volta sia stata abusata o abbia vissuto situazioni violente, come pensate che possa giudicare serenamente
 

daria

Master Florello
Trovo che questa discussione si fa via via sempre più interessante.

Giustizia
"La virtù sociale rappresentata dalla volontà di riconoscere e rispettare il diritto di ognuno mediante l'attribuzione di quanto è dovuto secondo la ragione e la legge..."
dal Devoto Oli

tutto questo non tiene conto che a giudicare è un uomo (in senso lato ovviamente) con tutte le sue miserie e tutti i suoi problemi, questo non aiuta di sicuro

Mettiamo il caso che a giudicare un caso di abuso o di violenza, sia una persona che a sua volta sia stata abusata o abbia vissuto situazioni violente, come pensate che possa giudicare serenamente

Al di là della risposta, anche se non credo fosse una domanda ma piuttosto, una riflessione, quale altro modo esiste, se non affidarci alla seppur incompleta giustizia terrena, fallibile ma indispensabile...
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Giusto Daria, era proprio una mia riflessione, che però va fatta, va fatta per cercare di capire quando siamo mortali e dunque fallibili, perchè se la definizione di Giustizia del Devoto Oli è quella, io credo che ognuno di noi avrebbe una sua definizione di giustizia.

penso al proposito i processi per stupro, dove le vittime erano considerate le provocatrici
 

daria

Master Florello
Giusto Daria, era proprio una mia riflessione, che però va fatta, va fatta per cercare di capire quando siamo mortali e dunque fallibili, perchè se la definizione di Giustizia del Devoto Oli è quella, io credo che ognuno di noi avrebbe una sua definizione di giustizia.

penso al proposito i processi per stupro, dove le vittime erano considerate le provocatrici

Concordo Emanuela per la seconda parte, ma in questo caso come in quello decisamente più tragico dei reati di pedofilia, credo che la scelta di dove dirigere il nostro sguardo, sia obbligata verso la salvaguardia del bambino, della donna abusata.
 
M

marco48

Guest
tutto questo non tiene conto che a giudicare è un uomo (in senso lato ovviamente) con tutte le sue miserie e tutti i suoi problemi, questo non aiuta di sicuro

Mettiamo il caso che a giudicare un caso di abuso o di violenza, sia una persona che a sua volta sia stata abusata o abbia vissuto situazioni violente, come pensate che possa giudicare serenamente

Emanuela, i rei sono uomini, i giudici anche, le leggi sono state promulgate da uomini e quindi è logico che non ci possa essere la perfezione, comunque non è mai un solo uomo che giudica, ma una giuria composta da rappresentanti dei due sessi che dovrebbe essere costituita da persone idonee. Gli errori ci sono stati e ci saranno sempre ed è per questo che non si può e non si deve infierire sulle persone giudicate colpevoli. Emanuela, siamo uomini e sbagliamo, l'importante è esserne sempre consci. Chissà, forse se fossimo dei... mah non lo so, non credo che sarebbe poi così bello...:Saluto:
 
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