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non è giusto

pa0la

Florello
diciamo in parte. se il regazzino si scaccola in classe il professore può sgridarlo o punirlo (blandamente se no sti infami te denunciano) ma chi gli ha detto che è permesso di mettere le dita nel naso? il cattivo esempio dei genitori... e ce risiamo...io li sgrido, poi tornano a casa e vedono che papà lo fa.. secondo te a chi danno retta? A me che gli metto le note o a papy che je compra i cd per la Pleistescion ?
Noi professori non siamo il surrogato delle famiglie, nè dei "pecioni" che devono mettere toppe su strappi troppo grandi.... si è solo perso il concetto di "famiglia", ne senso di COMUNITA'... è ormai, troppo spesso, solo un modo di definire estranei che vivono sotto lo stesso tetto... e noi professori, credimi, non contiamo veramente un benemerito caxxo.
Ma rischiamo parecchio, non farmi raccontare, ti prego.

In certe situazioni ciò che dici è sicuramente vero.
Ma nasce anche un altro problema e non so dirti da dove origina, ti dico solo che lo vedo nei miei figli.
I ragazzi a scuola danno il peggio di sè, anche quelli che a casa vengono educati eccome.
Io non so dirti perchè lo fanno, ma a volte inorridisco quando i professori mi parlano e so per certo che in casa non avrebbero mai assunto certi atteggiamenti.
Sarebbe troppo facile liquidare questa cosa dando la colpa ai professori o alla scuola che ha perso autorevolezza ai loro occhi.
La collaborazione tra la famiglia e la scuola è l'unica strada possibile, l'unica che ha messo (quando è capitato che dovessero essere richiamati all'ordine) i ragazzi nella condizione di riconoscere l'errore.
E triste che così tante famiglie non lo capiscano, è triste anche che certi professori si arroghino il diritto di darmi del genitore inadeguato (è successo pure questo) perchè mio figlio ha sbagliato.
Forse abbiamo tutti bisogno di un bel bagno di umiltà........
 
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I

Il Marchese del Ficus

Guest
la colpa è degli insegnanti se i ragazzi arrivano impreparati all'università. non è colpa delle famiglie. però leggere quello che scrivi e come scrivi capisco il perchè dell'ignoranza di questi ragazzi, mi dispiace per loro.

Alibi di genitore poco presente nella vita culturale dei figli... e' un classicone.
bene, se tu preferisci posso utilizzare delle locuzioni più idonee al tuo palato fino e alla tua profonda sensibilità & cultura, così che possa veicolare il mio messaggio nella forma e nel modo più opportuno acciocchè venga da te perfettamente recepito. in breve, non credo di essere un pessimo insegnante, considerando anche l'alta votazione conseguita dal sottoscritto nella sua prova finale (leggasi Laurea) e considerando -altresì- le mie competenze acquisite in anni di lavoro, hobby, letture di vario genere e in tutti i campi.

le lettere di genitori e studenti (che non trascrivo per modestia) testimoniano l'affetto e la considerazione che ho sempre ottenuto da studenti e famiglie. I presidi mi si contendono, i colleghi mi detestano per la mia facilità di comunicazione e perchè gli studenti a ME, che sono supplente, si affidano & confidano con fiducia e a quelli di ruolo no.

Poi che ti piaccia o no, io il Professore lo faccio, e mi pagano pure. tu limitati a far studiare i figli (il pezzo di carta, tanto lo danno pure ai tuoi, fidati) e a non fargli avere comportamenti incivili. A libri e cultura ci pensiamo noi, o ci proviamo, che abbiamo studiato per questo. se poi a casa i vostri figlioli i libri li buttano nel cesso non è un mio-nostro problema. io basta che prendo lo stipendio il 27.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
I ragazzi a scuola danno il peggio di sè, anche quelli che a casa vengono educati eccome.


è triste anche che certi professori si arroghino il diritto di darmi del genitore inadeguato (è successo pure questo) perchè mio figlio ha sbagliato.
Forse abbiamo tutti bisogno di un bel bagno di umiltà........

A) logica del branco, ad uno stadio larvale. Ci si mette in mostra usando i mezzi che i media propongono... io ero una cosa micidiale, per esempio... innocuo ma rompipalle come non mai

B) Alcuni genitori sono inadeguati ma io mi guarderei bene dal dire una cosa del genere senza aver conosciuto a fondo il background del ragazzo...
 

anto.loschi

Aspirante Giardinauta
diciamo in parte. se il regazzino si scaccola in classe il professore può sgridarlo o punirlo (blandamente se no sti infami te denunciano) ma chi gli ha detto che è permesso di mettere le dita nel naso? il cattivo esempio dei genitori... e ce risiamo...io li sgrido, poi tornano a casa e vedono che papà lo fa.. secondo te a chi danno retta? A me che gli metto le note o a papy che je compra i cd per la Pleistescion ?
Noi professori non siamo il surrogato delle famiglie, nè dei "pecioni" che devono mettere toppe su strappi troppo grandi.... si è solo perso il concetto di "famiglia", ne senso di COMUNITA'... è ormai, troppo spesso, solo un modo di definire estranei che vivono sotto lo stesso tetto... e noi professori, credimi, non contiamo veramente un benemerito caxxo.
Ma rischiamo parecchio, non farmi raccontare, ti prego.

Ciao, Marchese.
Sono d'accordo. La famiglia, oggi, quasi non esiste più. I ragazzi sono soli. Dispongono di un sacco di tempo libero in cui nessuno controlla quello che fanno. I genitori lavorano tutto il giorno, pure le madri. E quando rientrano, non hanno quasi mai voglia di andare a vedere se i figli hanno studiato, e neppure gli chiedono come stanno, cosa pensano, ecc.Sono stanchi.
Quando ero alle medie, e poi al liceo, io studiavo in camera mia, ma mia madre era a casa. Quante volte ho ripetuto la lezione con lei, che magari stirava lì vicino. Non credo che i genitori di adesso lo facciano apposta, ma proprio non sono in grado di insegnare nulla. Non ci sono mai. Spesso anche dimostrano di non conoscere per niente il proprio figlio. Lo difendono sempre, come se i nostri rimproveri fossero un affronto personale. Spesso sono separati, e si rimpallano i figli come se fossero palline da ping pong. però gli comprano la playstation e altre immani caxxate!
Veramente, credo che la scuola proprio tutto non possa fare. Il problema è molto più grande di noi. Non nego che ci siano anche parecchi colleghi insegnanti che farebbero meglio a cambiare mestiere, ma, comunque, tutto parte dalla famiglia. L'educazione e anche la motivazione dei ragazzi. Le famiglie disprezzano la scuola. Perché i ragazzid ovrebbero amarla?
Anto
 
Ultima modifica di un moderatore:

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Master Florello
Alibi di genitore poco presente nella vita culturale dei figli... e' un classicone.
bene, se tu preferisci posso utilizzare delle locuzioni più idonee al tuo palato fino e alla tua profonda sensibilità & cultura, così che possa veicolare il mio messaggio nella forma e nel modo più opportuno acciocchè venga da te perfettamente recepito. in breve, non credo di essere un pessimo insegnante, considerando anche l'alta votazione conseguita dal sottoscritto nella sua prova finale (leggasi Laurea) e considerando -altresì- le mie competenze acquisite in anni di lavoro, hobby, letture di vario genere e in tutti i campi.

le lettere di genitori e studenti (che non trascrivo per modestia) testimoniano l'affetto e la considerazione che ho sempre ottenuto da studenti e famiglie. I presidi mi si contendono, i colleghi mi detestano per la mia facilità di comunicazione e perchè gli studenti a ME, che sono supplente, si affidano & confidano con fiducia e a quelli di ruolo no.

Poi che ti piaccia o no, io il Professore lo faccio, e mi pagano pure. tu limitati a far studiare i figli (il pezzo di carta, tanto lo danno pure ai tuoi, fidati) e a non fargli avere comportamenti incivili. A libri e cultura ci pensiamo noi, o ci proviamo, che abbiamo studiato per questo. se poi a casa i vostri figlioli i libri li buttano nel cesso non è un mio-nostro problema. io basta che prendo lo stipendio il 27.


Andrè, non mi sei piaciuto per niente, perchè giustificarti? Perchè dare referenze!
 
S

scardan123

Guest
Incredibilmente Andrea questa volta mi trovi in TOTALE accordo sul contenuto dei tuoi interventi.

Aggiungo che se i ragazzi arrivano impreparati all'università è colpa del fatto che se un maestro di scuola OSA dire che non studiano, che sono tonti (perché mica sono tutti geni! oguno arriva fin dove arriva!), che sono pigri, che non si impegnano... beh, i genitori anziché tornare a casa e gonfiare il sedere al figlio dicendogli che è un lazzarone schifoso, denunciano il maestro per lesa maestà.

Poi all'università arrivano le mazzate (in certe facoltà, non in tutte). Ma le mazzate vere arrivano sul lavoro.
Si perché a scuola guai a dire qualcosa di negativo su un allievo che se lo merita, anche se è uno scansafatiche o un tontolone, anche se dici cose evidenti, coi suoi strafalcioni scritti neri su bianco. Poverino, è un ragazzo, è timido, è incompreso, etc. Sempre colpa degli altri, del mondo, del sistema cattivo. Ma a chi gliene frega di comprenderlo, il pupattolo! Sul lavoro lo posso precarizzare a vita, licenziare, umiliare etc e il ragazzino fino allora intoccabile lo prende nel di dietro e bacia basso. Questo è uno schifo, è ingannare la gente: meglio fare capire subito che se ti impegni oggi ti servirà domani, che ci sono critiche costruttive, che è utile per il bambino o ragazzino un meccanismo basato sul merito, che nasce dall'impegno. Perché se no non sai fare niente. E nessuno lo vuole uno che non sa fare niente.

Scusate il papiro. Volevo essere piu breve ma mi sono fatto prendere la mano.
 
M

Maura54

Guest
bene, se tu preferisci posso utilizzare delle locuzioni più idonee al tuo palato fino

Vai a prendere in giro qualcun altro



in breve, non credo di essere un pessimo insegnante, considerando anche l'alta votazione conseguita dal sottoscritto nella sua prova finale (leggasi Laurea) e considerando -altresì- le mie competenze acquisite in anni di lavoro, hobby, letture di vario genere e in tutti i campi.

le lettere di genitori e studenti (che non trascrivo per modestia) testimoniano l'affetto e la considerazione che ho sempre ottenuto da studenti e famiglie. I presidi mi si contendono, i colleghi mi detestano per la mia facilità di comunicazione e perchè gli studenti a ME, che sono supplente, si affidano & confidano con fiducia e a quelli di ruolo no.

e meno male che sei modesto, altrimenti chissà di che cosa ci avresti reso partecipe!



Poi che ti piaccia o no, io il Professore lo faccio, e mi pagano pure. tu limitati a far studiare i figli (il pezzo di carta, tanto lo danno pure ai tuoi, fidati) e a non fargli avere comportamenti incivili.

forse non hai letto bene i post precedenti
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
grazie Scar, da te vale doppio. Aggiungo qualcosina... io ero un PESSIMO studente.

Alle elementari avevo un maestra molto bigotta ma in compenso molto poco attenta a ordine, calligrafia e altro. Ringrazio però un qualche Dio di avermi fatto crescere assieme ad una vecchina, la mia prozia, che mi insegnò a leggere a 4 anni e che mi mostrava le sue cose preziose e antiche.. foto, il diario della mamma, documenti dei primi del '900.

Alle medie ero repressissimo in una scuola piena di mezzi delinquentelli che mi gonfiavano de schiaffoni e mi rubavano la merenda. (io prima di entrare a scuola scatarravo nel panino aspettando che me lo fregassero)... facevo schifo e facevo di tutto per rimanere così e passare inosservato e anche se una ragazzina si avvicinava non capivo che magari potevo interessarle. i professori erano poco più che decenti, quello di musica un grande insegnate e quello di ed,. fisica un fomentato che ADORAVA i delinquentelli. caliamo una coltre scura va... per fortuna avevo i Pink Floyd, gli Ultravox e un po' di amichetti sinceri...

Al liceo ho dato il meglio di me, minando i cessi, facendo scherzi di ogni genere, fumando canne nel bagno.. tutto fuorchè studiare. mai bocciato, spesso rimandato. E annamo. Era TERRIFICANTE studiare invece di godermi le vacanze... brr, raccapricciante. Ed educativo.

Ho cambiato tre volte facoltà... poi un giorno ho capito. ho smesso di puntare alla laurea come un traguardo obbligato e ho studiato PER ME... ecco...io alla Sapienza ho avuto i migliori professori in assoluto... Asor Rosa, Gnisci... gente caxxuta. Mi sono laureato anche perchè la mia compagna di sempre lavorava come una schiava ed io mi sentivo una gran merxx, improduttiva e frustrata...

Scelte, obiettivi, decisioni. e un po' di fortuna.
Da sempre ho avuto accesso a biblioteca caslinga (a 11 anni adoravo i racconti di Anais Nin, perchè erotici ma preferivo Jack London perchè più virile e avventuroso) e da quando ho memoria so di aver avuto accesso (wooow) al prezioso stereo di babbo e alla sterminata collezione di dischi di musica classica... non era poco negli anni 70-80.... ho messo dimio, ma se non avessi avuto una famiglia presente (a volte troppo) avrei fatto una PESSIMA FINE.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Vai a prendere in giro qualcun altro


ma no dai, tu vai benissimo.. ;-)


e meno male che sei modesto, altrimenti chissà di che cosa ci avresti reso partecipe!

beh posso descriverti quanto sono dotato, e della mia oramai famosissima resistenza a letto.

forse non hai letto bene i post precedenti

mm non è che fanno un riassunto in TV?
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
ecco perchè sei e spero resterai un supplente. che vergogna,

Ma figurati non c'è problema. mi adatto anche a fare il meccanico, il liutaio, l'operaio. Sono uno che si dà da fare... non un parassita con la mamma piagnona.

P.S. Augurare però cose non belle alle persone non è da buoni cristiani... ricordati di confessarti, se no er Wojtilazzo se ribbalta nella tomba.
 

costateo

Maestro Giardinauta
Ciao, Marchese.
Sono d'accordo. La famiglia, oggi, quasi non esiste più. I ragazzi sono soli. Dispongono di un sacco di tempo libero in cui nessuno controlla quello che fanno. I genitori lavorano tutto il giorno, pure le madri. E quando rientrano, non hanno quasi mai voglia di andare a vedere se i figli hanno studiato, e neppure gli chiedono come stanno, cosa pensano, ecc.Sono stanchi.
Quando ero alle medie, e poi al liceo, io studiavo in camera mia, ma mia madre era a casa. Quante volte ho ripetuto la lezione con lei, che magari stirava lì vicino. Non credo che i genitori di adesso lo facciano apposta, ma proprio non sono in grado di insegnare nulla. Non ci sono mai. Spesso anche dimostrano di non conoscere per niente il proprio figlio. Lo difendono sempre, come se i nostri rimproveri fossero un affronto personale. Spesso sono separati, e si rimpallano i figli come se fossero palline da ping pong. però gli comprano la playstation e altre immani caxxate!
Veramente, credo che la scuola proprio tutto non possa fare. Il problema è molto più grande di noi. Non nego che ci siano anche parecchi colleghi insegnanti che farebbero meglio a cambiare mestiere, ma, comunque, tutto parte dalla famiglia. L'educazione e anche la motivazione dei ragazzi. Le famiglie disprezzano la scuola. Perché i ragazzid ovrebbero amarla?
Anto
Mmmhhh, su alcune cose non sono d'accordo. Non è giusto generalizzare e omologare tutti sotto gli stessi comportamenti negativi. Io lavoro in un ufficio di 10 persone, 4 di queste hanno i figli alle elementari/medie. Ebbene TUTTI i giorni sentiamo la necessità di confrontarci e di scambiarci opinioni ed esperienze su come supportare i figli nello studio, su come renderli indipendenti, su come motivarli. Parliamo tanto, e a volte ridiamo di gusto anche del fatto che stiamo fino alle 10 di sera a studiare cose di cui abbiamo la nausea, ma non molliamo finchè non siamo sicuri che i picciriddi hanno recepito. E che dire di quei momenti, che capitano, in cui i bimbi, magari un po' stanchi, si demoralizzano e si demotivano? E tu sei lì a coccolarli e a trovare le parole giuste per far capire loro perchè è giusto studiare? Insomma io sono fermamente convinto che ci siano ancora tanti genitori che, nei limiti del possibile, si fanno in quattro per seguire i figli, anche quando andrebbero volentieri a dormire. Poi certo, molti altri...... se ne fregano proprio o non sono all'altezza e non se ne preoccupano, ma vi prego, non rappresentano la totalità!
Perchè dici che le famiglie disprezzano la scuola? Perchè sei così categorico? Io direi piuttosto che molte famiglie (ma per me una minoranza) non ne comprendono appieno l'importanza e, quindi, non sanno valorizzarla agli occhi dei figli.
A me la scuola ha dato molto. Al liceo i miei prof ci istruivano, certo, ma sapevano anche insegnarci a ragionare con la nostra testa e lo facevano proponendoci letture interessanti, lavori di gruppo, momenti di confronto. Si parlava di tutto. Lo so, sicuramente sono stato fortunato, ma non penso di essere l'unico ad aver avuto questo privilegio. Io non disprezzo gli insegnanti (anche se sicuramente ce ne sono di incapaci e di demotivati, ma questo è un altro discorso ancora), non disprezzo la scuola, anzi ne ho un grande rispetto (anche se a volte manca di efficacia, ma anche le scuole si dibattono tra mille problemi, economici e non), non disprezzo i ragazzi, Maura guarda che la stragrande maggioranza sono in gamba anche se si sa che l'età è critica. Sono sicuramente più critico verso molte famiglie che non sanno dire no ai figli, che non sanno (o non riescono) trasmettere i valori importanti, che non passano tutto il tempo possibile con i figli.
Mamma mia che bell'argomento che ha aperto Maura, brava! Ma è vastissimo e ci sarebbero tante cose da dire.... comunque ben vengano i contributi alle famiglie, per la cultura e l'istruzione è tutto ben accetto.
:Saluto:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
guarda, non è che le famiglie disprezzano la scuola, ma la vedono come un "diplomificio". (la disprezzano) ....ai genitori non interessa la cultura dei figli, ma il pezzo di carta. Molti, troppi sono così, e nella mia esperienza ho visto molti pochi genitori davvero attenti al cervello e al benessere intellettuale dei figlioli piuttosto che alle altre varie menate...

(si può dire "intellettuale" sul forum o qualcuno si incaxxa?)
 
M

Maura54

Guest
Mmmhhh, su alcune cose non sono d'accordo. Non è giusto generalizzare e omologare tutti sotto gli stessi comportamenti negativi. Io lavoro in un ufficio di 10 persone, 4 di queste hanno i figli alle elementari/medie. Ebbene TUTTI i giorni sentiamo la necessità di confrontarci e di scambiarci opinioni ed esperienze su come supportare i figli nello studio, su come renderli indipendenti, su come motivarli. Parliamo tanto, e a volte ridiamo di gusto anche del fatto che stiamo fino alle 10 di sera a studiare cose di cui abbiamo la nausea, ma non molliamo finchè non siamo sicuri che i picciriddi hanno recepito. E che dire di quei momenti, che capitano, in cui i bimbi, magari un po' stanchi, si demoralizzano e si demotivano? E tu sei lì a coccolarli e a trovare le parole giuste per far capire loro perchè è giusto studiare? Insomma io sono fermamente convinto che ci siano ancora tanti genitori che, nei limiti del possibile, si fanno in quattro per seguire i figli, anche quando andrebbero volentieri a dormire. Poi certo, molti altri...... se ne fregano proprio o non sono all'altezza e non se ne preoccupano, ma vi prego, non rappresentano la totalità!
Perchè dici che le famiglie disprezzano la scuola? Perchè sei così categorico? Io direi piuttosto che molte famiglie (ma per me una minoranza) non ne comprendono appieno l'importanza e, quindi, non sanno valorizzarla agli occhi dei figli.
A me la scuola ha dato molto. Al liceo i miei prof ci istruivano, certo, ma sapevano anche insegnarci a ragionare con la nostra testa e lo facevano proponendoci letture interessanti, lavori di gruppo, momenti di confronto. Si parlava di tutto. Lo so, sicuramente sono stato fortunato, ma non penso di essere l'unico ad aver avuto questo privilegio. Io non disprezzo gli insegnanti (anche se sicuramente ce ne sono di incapaci e di demotivati, ma questo è un altro discorso ancora), non disprezzo la scuola, anzi ne ho un grande rispetto (anche se a volte manca di efficacia, ma anche le scuole si dibattono tra mille problemi, economici e non), non disprezzo i ragazzi, Maura guarda che la stragrande maggioranza sono in gamba anche se si sa che l'età è critica. Sono sicuramente più critico verso molte famiglie che non sanno dire no ai figli, che non sanno (o non riescono) trasmettere i valori importanti, che non passano tutto il tempo possibile con i figli.
Mamma mia che bell'argomento che ha aperto Maura, brava! Ma è vastissimo e ci sarebbero tante cose da dire.... comunque ben vengano i contributi alle famiglie, per la cultura e l'istruzione è tutto ben accetto.
:Saluto:

grazie, le tue parole sono una ventata d'aria fresca dopo tanta cattiveria. Maura
 

costateo

Maestro Giardinauta
guarda, non è che le famiglie disprezzano la scuola, ma la vedono come un "diplomificio". (la disprezzano) ....ai genitori non interessa la cultura dei figli, ma il pezzo di carta. Molti, troppi sono così, e nella mia esperienza ho visto molti pochi genitori davvero attenti al cervello e al benessere intellettuale dei figlioli piuttosto che alle altre varie menate...

(si può dire "intellettuale" sul forum o qualcuno si incaxxa?)

Beh, se lo dici tu che hai l'esperienza diretta allora è così. Però che tristezza!:( E poi come è già stato detto 'sti tocchi di carta non è che aiutino granchè. Io ho studiato lingue e adesso gestisco i reclami che arrivano in azienda.... in italiano!!! :lol::lol::lol::lol:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Beh, se lo dici tu che hai l'esperienza diretta allora è così. Però che tristezza!:( E poi come è già stato detto 'sti tocchi di carta non è che aiutino granchè. Io ho studiato lingue e adesso gestisco i reclami che arrivano in azienda.... in italiano!!! :lol::lol::lol::lol:


Intanto oggi non sono cattivo ma veramente crudele, spietato e sanguinario... come ogni supplente precario non convocato... UAARGH, voglio giocare a palla con la testa della Moratti!!!

..per essere veramente precisi posso dire che ho percepito questo: la partecipazione dei genitori nella gestione delle classi è stata nefasta, tanto che spesso molti rappresentanti di classe si impuntano su caxxatelle e non sulle cose veramnte importanti, mettendo bocca e cercando SEMPRE di giustificare i ragazzini.
detto questo, ho notato con mio grande stupore il NOTEVOLE substrato culturale delle famiglie romene e polacche e la tenacia con i quali i genitori filippini spingono i loro figli a studiare, ma studiare DAVVERO. Nelle scuole dove ho insegnato ho avuto molte famiglie straniere... gli italiani danno forse per scontato che i figli siano migliori di quelli stranieri, i "coatti" se sprecano e via così. Io sono un tipo un po' bizzarro nel vestire e nel parlare, e ai genitori parlo in faccia: a me infatti interessa

1) far bene il mio lavoro, con passione e con... si è questo: fede. (ma non emilio eh). poi tornare a casa e fare i cavoli miei, felice di me stesso.

2) arrivare al 27 del mese e sorridere quando controllo il saldo del conto

3) educare i ragazzi ma questo va al punto 1.. educare... cazzarola ma perchè a mensa devo urlare come un sergente: non tirate il cibo, non dite "che fa schifo", via i gomiti dal tavolo, aspettate che TUTTI siano serviti prima di iniziare a mangiare... non dovrebbero saperlo gia'??

so che è inutile, ma qualcuno deve pur farlo...che dire, ci penso io che faccio un po' di tutto, tanto il mio primo lavoro dopo la laurea è stato spalare escrementi umani e preservativi usati da davanti al Gran Teatro di Roma... poi il motorestauratore quindi operaio specializzato in strutture in alta quota.
Grazie, direte voi: sei fortunato, lavori puliti, rilassanti e sicuri in confronto alla scuola di oggi....
 
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