N
di ragazzi che studiano e lavorano seriamente ce ne sono ben pochi, non hanno voglia ne di studiare, ne di lavorare. bel mondo che si prospetta, non ci sarà più niente per nessuno, altro che un domani pagheranno loro, toglieranno anche quella misera pensione a persone che hanno lavorato una vita intera per mantenere quelli che oggi sono piccoli per non chiamarli con un'altro nome.
io non parlo dei tempi delle caverne ma fino a 10 anni fa e non è giusto che i giovani che adesso lavorano ma che allora non avevano queste agevolazioni, pagano per mantenere tutti quelli che studiano o nascono adesso. E a dirla tutta, quei soldi se li spendono in vacanze ,compiuter, droga e bellavita. se andate a vedere bene,per quanto riguarda i libri' o li comperano all'usato, o fanno fotocopie. Probabilmente, chi la pensa diversamente, è perchè non ha mai provato a non avere soldi per arrivare a fine mese.
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.
Mi dispiace vedere che molti (soprattutto maschi, devo dire) decidono di lasciare molto presto la scuola pur di andare a lavorare e potersi comprare questi beni che a loro paiono assolutamente indispensabili.
Vorrei aggiungere che io non sono di quelle persone che pensano che la cultura sia un bene assoluto che ti apra le porte della felicità e ti dia un lavoro sicuro. Oggi non è più così
mio lavoro.
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Vorrei aggiungere che io non sono di quelle persone che pensano che la cultura sia un bene assoluto che ti apra le porte della felicità e ti dia un lavoro sicuro. Oggi non è più così.
Ma certamente almeno finire una scuola superiore (anche un istituto professionale) aiuta moltissimo....
concordo con giuseppe e con il marchese. Meglio investire delle somme così che sperperarle per cose inutili. Ancora meglio sarebbe controllare i prezzi dei libri, agevolare i supporti informatici (così, oltre a costare meno, ci sarebbe molta meno carta in giro) e aiutare le scuole stesse, oltre che gli studenti.
E poi sarebbe pure giusto se i genitori decidessero di investire di più sui libri piuttosto che sullo zainetto firmato griffato di moda. Perchè sui prezzi di quelli nessuno si lamenta.
Ma come fai a dire che la cultura non è un bene assoluto?
L'ignoranza è la più grave e grande piaga mondiale.
Quanti atti sono fatti per la profonda ignoranza delle persone.
Sia chiaro intendo ignoranza nel senso di ignorare, non in senso dispregiativo.
Senza cultura si sprofonda indietro.
Il fatto stesso che tanti giovani abbandonini la scuola è sinonimo di profonda ignoraranza. Di questo incolpo + la scuola, che forse da pochi stimoli.
Dire però che un certo tipo di cultura umanistica o letteraria o anche alcune facoltà scientifiche (soprattutto in Italia) aprano molte porte dal punto di vista lavorativo è una grande bugia.
Io sono una persona che ama molto la cultura, non a caso il mio hobby principale è la lettura.
Una cultura di base è senza dubbio molto importante. E la cultura è importante dal punto di vista personale ( e non è poco questo per la formazione dei futuri cittadini) e come arricchimento della propria personalità.
Dire però che un certo tipo di cultura umanistica o letteraria o anche alcune facoltà scientifiche (soprattutto in Italia) aprano molte porte dal punto di vista lavorativo è una grande bugia.
Io continuo a credere che chi studia all'università greco antico lo debba fare per interesse personale, ma non può poi sperare che quello studio possa aprire delle porte, se non con aiutini vari o perchè si è veramente dei grandi geni in quel campo.
Oggi in Italia chi studia non è premiato, anzi. Molte volte chi studia avrrà più insicurezza economica e sociale di chi non lo fa.
In altri stati non è assolutamente così, si cerca di dare una motivazione concreta allo studio e sbocchi professionali concreti.
Molte volte i ragazzini mi chiedono (specie quelli che fanno molta fatica): perchè devo studiare? e io comincio a raccontare tutta una serie di cose positive che danno lo studio e la cultura. Ma in fondo in fondo mi sento una bugiarda. Forse sarebbe meglio che imparassero a fare gli elettricisti o gli idraulici.
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.
Sgombriamo il campo da un equivoco, i soldi non vengono dati ai ragazzini ma ai loro genitori dietro presentazione della prova d'acquisto dei libri scolastici.
Se poi di quella "restituzione" totale o parziale che sia dell'importo speso alcuni genitori fanno un pessimo uso, se alcun ragazzi fanno un pessimo uso dei libri questo non inficia la validità del provvedimento (insufficente, ma pur sempre almeno nella direzione giusta).
Tu dici che nell'istruzione non investiresti nemmeno un centesimo.....se accedesse davvero cosa pensi succederebbe?
comunque io sono favorevole a questo tipo di aiuti da parte dello Stato.
Credo però che per portare i ragazzi verso lo studio siano ben altre le iniziative da intraprendere.
Oggi in Italia chi studia non è premiato, anzi. Molte volte chi studia avrrà più insicurezza economica e sociale di chi non lo fa.
In altri stati non è assolutamente così, si cerca di dare una motivazione concreta allo studio e sbocchi professionali concreti.
Molte volte i ragazzini mi chiedono (specie quelli che fanno molta fatica): perchè devo studiare? e io comincio a raccontare tutta una serie di cose positive che danno lo studio e la cultura. Ma in fondo in fondo mi sento una bugiarda. Forse sarebbe meglio che imparassero a fare gli elettricisti o gli idraulici.
ritengo la cultura molto importante ma non lo farei per trovar poi lavoro
ma la mancanza di basi, di informazioni, di possibilità di leggere un giornale e di capire quello che c'è scritto, l'ignoranza profonda che non ti porta a leggere niente, a non interessarti di niente se non del tuo "giardino" è questa che ritengo una piaga sociale.
Il fatto che poi uno abbia tre lauree e debba fare l'autista è tutto un altro discorso, ma non è forse la diretta conseguenza di una ignoranza dilagante?