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non è giusto

campogaggiolo

Florello
E poi la storia dei sussidi è stata gestita in modo ridicolo se proprio vogliamo dirla tutta ragazzi. Mi sta bene un aiuto per i libri, i quaderni o cos'altro per la scuola ma ritengo inaccettabile tutti quei finanziamenti a fondo perduto tipo: "sconto sui decoder digitali" visto che quando un italiano vuole trova subito il modo per buttare 500 euro per un cellulare ultima generazione. A chi diamo da mangiare in realtà? Boh...
 

Vagabonda

Florello Senior
di ragazzi che studiano e lavorano seriamente ce ne sono ben pochi, non hanno voglia ne di studiare, ne di lavorare. bel mondo che si prospetta, non ci sarà più niente per nessuno, altro che un domani pagheranno loro, toglieranno anche quella misera pensione a persone che hanno lavorato una vita intera per mantenere quelli che oggi sono piccoli per non chiamarli con un'altro nome.


maura scusami, non sono affari miei, ma perchè sei così arrabbiata? Perchè sei così demotivata e pessimista? La famiglia merita fiducia; poi sta nella individualità usufrire al meglio degli aiuti economici. Ci saranno sicuramente quelli che non meritano aiuti e quelli che sperpereranno inutilmente i finanziamenti. Però ci saranno anche tante famiglie che tireranno una boccata d'ossigeno con questi soldi. Quando ero io alle superiori c'era la possibilità di avere le borse di studio, noi eravamo (siamo) in 5, solo mio padre lavorava (dipendente pubblico), eravamo in affitto e io andavo alle magistrali. Mi impegnavo duramente per essere promossa con un tot di voti, condizione per la borsa di studio. Io non ho mai visto un soldo, ma i miei genitori potevano pagare tante cosine con quella borsa di studio. Un anno purtroppo venni rimandata in matematica, quindi niente borsa di studio, e oltre a starci male per questo mio insuccesso, stavo malissimo per il fatto che non avevo portato quei soldi in famiglia.
Io sono fermamente convinta che ci sono tante e tante famiglie che hanno bisogno di aiuti economici. E sono convinta che bisogna darglieli.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
io non parlo dei tempi delle caverne ma fino a 10 anni fa e non è giusto che i giovani che adesso lavorano ma che allora non avevano queste agevolazioni, pagano per mantenere tutti quelli che studiano o nascono adesso. E a dirla tutta, quei soldi se li spendono in vacanze ,compiuter, droga e bellavita. se andate a vedere bene,per quanto riguarda i libri' o li comperano all'usato, o fanno fotocopie. Probabilmente, chi la pensa diversamente, è perchè non ha mai provato a non avere soldi per arrivare a fine mese.

beh che gli adolescenti delle medie usino i soldi (dati peraltro ai genitori) per comprarsi "la droga" secondo me è una ****** mostruosa, ma enorme davvero. Scusa la franchezza.
...ed è giustissimo che noi si paghi l'istruzione dei ragazzi: perchè crescono. e se crescono male poi, sono cavoli nostri. Guardalo come un investimento per il nostro-loro benessere futuro.
Se poi ti da fastidio che a te non hanno dato contributi e adesso invece li danno... cosa dire: a me per esempio mi infastidiscono le spese per le varie guerre sante e per le ipocritissime "missioni di pace"... ma tanto decidono loro, mica noi. Noi ci limitiamo ad approvare o disapprovare e a pagare tasse. nè più nè meno.
 
M

Maura54

Guest
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.
 

Pin

Master Florello
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.




L'ho sempre considerato un mio compito come madre, non ho mai pensato che la scuola dovesse insegnare queste cose.
Sono i genitori che comprano i cell non gli insegnanti o lo stato.
Forse non sai che il Marchese è un insegnante e credo che conosca bene le due situazioni, davanti e dietro la cattedra.
Prendersela perchè oggi qualcuno riceve un simbolico contributo, mi sembra un tantino esagerato.
Non tutte le scuole e non tutti i ragazzi sono uno sfascio.
Tra i miei doveri di genitore ho sempre considerato anche il far capire l'importanza dell'istruzione, il non vivere di rendita e il non accontentarsi.
Seguire l'andamento scolastico e se del caso prendere provvedimenti seri.
 

pa0la

Florello
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.

Sgombriamo il campo da un equivoco, i soldi non vengono dati ai ragazzini ma ai loro genitori dietro presentazione della prova d'acquisto dei libri scolastici.
Se poi di quella "restituzione" totale o parziale che sia dell'importo speso alcuni genitori fanno un pessimo uso, se alcun ragazzi fanno un pessimo uso dei libri questo non inficia la validità del provvedimento (insufficente, ma pur sempre almeno nella direzione giusta).
Tu dici che nell'istruzione non investiresti nemmeno un centesimo.....se accedesse davvero cosa pensi succederebbe?
La forbice sociale non sarebbe più neppure un argomento, ci troveremmo con le caste come in India, i miei figli studierebbero. Ne hanno forse più diritto di tutti gli altri? No, hanno solo genitori che potrebbero pemetterselo.....
e fortuna che io sto agli antipodi del Marchese :eek:
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.

Come ho già detto in altre occasioni anch'io sono contraria alla società consumistica e vedo purtroppo che oggi molti giovani ne sono schiavi. Penso che alla base di questo degrado dei valori ci siano prima di tutto i genitori, che sono essi stessi schiavi di questa mentalità.
Aggiungo che questo tipo di atteggiamento è molto più diffuso tra le persone poco abbienti che tra quelle con molte possibilità.
Per molti oggi è assolutamente indispensabile avere il televisore LCD da 50 pollici o il telefonino di ultima generazione. Poi se per averlo devono fare sacrifici enormi o indebitarsi, non è importante.
Con questa mentalità diventa poi difficilissimo giustificare il no verso il figlio che vuole la scarpa con il baffo da 190 euro (190 euro, stiamo parlando delle vecchie 367000 lire!!!!).
Io purtroppo conosco molti ragazzini dalle medie alle superiori, proprio per il mio lavoro.
Mi dispiace vedere che molti (soprattutto maschi, devo dire) decidono di lasciare molto presto la scuola pur di andare a lavorare e potersi comprare questi beni che a loro paiono assolutamente indispensabili.
Vorrei aggiungere che io non sono di quelle persone che pensano che la cultura sia un bene assoluto che ti apra le porte della felicità e ti dia un lavoro sicuro. Oggi non è più così.
Ma certamente almeno finire una scuola superiore (anche un istituto professionale) aiuta moltissimo...


Vorrei anche aggiungere però che non è vero che la maleducazione e la prepotenza sono così diffuse. Non credo che lo siano più di quanto lo fossero dieci anni fa, solo che adesso c'è la possibilità di documetarlo e quindi la cosa diventa più visibile.
Certi atteggiamenti c'erano già quando andavo a scuola io purtroppo.
Ad ogni modo il 70% dei ragazzi che conosco sono bravi ragazzi, con i difetti portati dalla loro età, ma in fondo quello che cercano è un po' di autorità unita a comprensione.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Mi dispiace vedere che molti (soprattutto maschi, devo dire) decidono di lasciare molto presto la scuola pur di andare a lavorare e potersi comprare questi beni che a loro paiono assolutamente indispensabili.
Vorrei aggiungere che io non sono di quelle persone che pensano che la cultura sia un bene assoluto che ti apra le porte della felicità e ti dia un lavoro sicuro. Oggi non è più così

comunque io sono favorevole a questo tipo di aiuti da parte dello Stato.
Credo però che per portare i ragazzi verso lo studio siano ben altre le iniziative da intraprendere.
Oggi in Italia chi studia non è premiato, anzi. Molte volte chi studia avrrà più insicurezza economica e sociale di chi non lo fa.
In altri stati non è assolutamente così, si cerca di dare una motivazione concreta allo studio e sbocchi professionali concreti.
Molte volte i ragazzini mi chiedono (specie quelli che fanno molta fatica): perchè devo studiare? e io comincio a raccontare tutta una serie di cose positive che danno lo studio e la cultura. Ma in fondo in fondo mi sento una bugiarda. Forse sarebbe meglio che imparassero a fare gli elettricisti o gli idraulici.
 

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Master Florello
mio lavoro.
.
Vorrei aggiungere che io non sono di quelle persone che pensano che la cultura sia un bene assoluto che ti apra le porte della felicità e ti dia un lavoro sicuro. Oggi non è più così.
Ma certamente almeno finire una scuola superiore (anche un istituto professionale) aiuta moltissimo....


Ma come fai a dire che la cultura non è un bene assoluto?
L'ignoranza è la più grave e grande piaga mondiale.
Quanti atti sono fatti per la profonda ignoranza delle persone.
Sia chiaro intendo ignoranza nel senso di ignorare, non in senso dispregiativo.
Senza cultura si sprofonda indietro.
Il fatto stesso che tanti giovani abbandonini la scuola è sinonimo di profonda ignoraranza. Di questo incolpo + la scuola, che forse da pochi stimoli.
 

anna-lisa

Aspirante Giardinauta
concordo con giuseppe e con il marchese. Meglio investire delle somme così che sperperarle per cose inutili. Ancora meglio sarebbe controllare i prezzi dei libri, agevolare i supporti informatici (così, oltre a costare meno, ci sarebbe molta meno carta in giro) e aiutare le scuole stesse, oltre che gli studenti.
E poi sarebbe pure giusto se i genitori decidessero di investire di più sui libri piuttosto che sullo zainetto firmato griffato di moda. Perchè sui prezzi di quelli nessuno si lamenta.


brava!! finalmente qualcuno lo dice!!!sempre tutti a lamentarsi per il costo dei libri! ok,che costino nessuno lo nega...ma non costano anche i telefonini ,le scarpe .i vestiti firmati ecc. ecc. ? per quello nessuno si lamenta eppure a nessuno mancano. io ho due figli, lavora solo mio marito,io arrotondo ma non tanto.i libri per loro li abbiamo sempre acquistati nuovi....magari hanno avuto qualche paio di scarpe in meno e non di marca, ma a piedi nudi non ci sono mai andati!! abbiamo investito sul loro cervello invece che solo sull'aspetto esteriore.fatica a tirare la fine del mese bene o male la facciamo tutti però per le cose meno nescessarie non badiamo a spese. o mi sbaglio?
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ma come fai a dire che la cultura non è un bene assoluto?
L'ignoranza è la più grave e grande piaga mondiale.
Quanti atti sono fatti per la profonda ignoranza delle persone.
Sia chiaro intendo ignoranza nel senso di ignorare, non in senso dispregiativo.
Senza cultura si sprofonda indietro.
Il fatto stesso che tanti giovani abbandonini la scuola è sinonimo di profonda ignoraranza. Di questo incolpo + la scuola, che forse da pochi stimoli.

Io sono una persona che ama molto la cultura, non a caso il mio hobby principale è la lettura.
Una cultura di base è senza dubbio molto importante. E la cultura è importante dal punto di vista personale ( e non è poco questo per la formazione dei futuri cittadini) e come arricchimento della propria personalità.
Dire però che un certo tipo di cultura umanistica o letteraria o anche alcune facoltà scientifiche (soprattutto in Italia) aprano molte porte dal punto di vista lavorativo è una grande bugia.
Io continuo a credere che chi studia all'università greco antico lo debba fare per interesse personale, ma non può poi sperare che quello studio possa aprire delle porte, se non con aiutini vari o perchè si è veramente dei grandi geni in quel campo.
 

vesna

Maestro Giardinauta
Dire però che un certo tipo di cultura umanistica o letteraria o anche alcune facoltà scientifiche (soprattutto in Italia) aprano molte porte dal punto di vista lavorativo è una grande bugia.

quoto in pieno. la maggior parte dei miei amici è laureato (come del resto mio marito ed io) e nessuno ha trovato granche porte aperte per via delle nostre lauree. forse solo uno lavora nel settore della sua laurea tutti gli altri si stanno accontentando. alla fin dei conti la pagnota sul tavolo ce la stiamo portando con le conoscenze imparate alle scuole superiori nn certo con quelle del uni.
 

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Master Florello
Io sono una persona che ama molto la cultura, non a caso il mio hobby principale è la lettura.
Una cultura di base è senza dubbio molto importante. E la cultura è importante dal punto di vista personale ( e non è poco questo per la formazione dei futuri cittadini) e come arricchimento della propria personalità.
Dire però che un certo tipo di cultura umanistica o letteraria o anche alcune facoltà scientifiche (soprattutto in Italia) aprano molte porte dal punto di vista lavorativo è una grande bugia.
Io continuo a credere che chi studia all'università greco antico lo debba fare per interesse personale, ma non può poi sperare che quello studio possa aprire delle porte, se non con aiutini vari o perchè si è veramente dei grandi geni in quel campo.


Scusa ma sono due discorsi molto diversi, il trovare lavoro oggi come oggi è molta fortuna o molto calci in cu.lo, indipendentemente dalla facoltà che uno ha scelto.
Non dare valore alla cultura, alla conoscenza è tutt'altra cosa.
 
N

ninfa77

Guest
Oggi in Italia chi studia non è premiato, anzi. Molte volte chi studia avrrà più insicurezza economica e sociale di chi non lo fa.
In altri stati non è assolutamente così, si cerca di dare una motivazione concreta allo studio e sbocchi professionali concreti.
Molte volte i ragazzini mi chiedono (specie quelli che fanno molta fatica): perchè devo studiare? e io comincio a raccontare tutta una serie di cose positive che danno lo studio e la cultura. Ma in fondo in fondo mi sento una bugiarda. Forse sarebbe meglio che imparassero a fare gli elettricisti o gli idraulici.

Quoto ariquoto e straquoto...ancora mi maledico per essermi laureata mossa da tante buone speranze deluse....tornassi indietro mi fermerei alle superiori e poi andrei a lavorare....a tempo perso poi mi iscriverei comunque all'università perchè ritengo la cultura molto importante ma non lo farei per trovar poi lavoro
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
forse non sei aggiornato su quello che c'è nelle scuole al giorno d'oggi, o ti fa comodo non saperlo. per quanto riguarda l'istruzione, vedendo come sono maleducati e prepotenti i ragazzi di oggi con l'insegnamento e l' esempio che ricevono , io non investirei nemmeno un centesimo. Tocca alle famiglie insegnare ha non buttare via i soldi in ricariche tel..., in sigarette e via dicendo, devono far capire che per avere quelle cose devono dare qualcosa in cambio, troppo comodo vivere sulle spalle degli altri.

purtroppo sono informatissimo, quale professorino precarino nelle scuolette di confine & borgata nonchè nelle galere. Sono troppo informato in troppo breve tempo: desolante.
Quindi vedo delinquenti in erba, probabili delinquenti e VERI delinquenti. Il percorso è sempre quello, è ineluttabile. Colpa delle famiglie: gli insegnanti dovrebbero limitarsi ad istruire e educare moderatamente, NON sostituirsi alle famiglie (ve piacerebbe, ve farebbe comodo IPOCRITONI: voi prolificate e tutti i caxxi a noi professori, e certo) .Infatti i cellulari li comprano i genitori con la scusa della comunicazione ma in realtà lo fanno per non far sentire i figli degli sf.ig.ati., la pleistescion gliela comprano per non farsi rompere li coxxni, stessa cosa per i televisori e la parabola. Su nn prendiamoci in giro.
poi sti "genitori" vengono da noi a chiederci "come fare"... Non fare figli se non si è in grado di crescerli decorosamente, ecco quanto.

per quanto riguarda il "vivere sulle spalle degli altri", io sono fondamentalmente comunista e concepisco lo Stato come un organismo che tuteli tutti. Che te piaccia o no, in parte è così, per nostra fortuna. lo Stato Sociale è un diritto, e per fortuna qualcuno fa finta che esista. Fosse per te, i soldi dello Stato come li impiegheresti? in poliziotti che reprimono o in insegnanti che prevengono?

Sgombriamo il campo da un equivoco, i soldi non vengono dati ai ragazzini ma ai loro genitori dietro presentazione della prova d'acquisto dei libri scolastici.
Se poi di quella "restituzione" totale o parziale che sia dell'importo speso alcuni genitori fanno un pessimo uso, se alcun ragazzi fanno un pessimo uso dei libri questo non inficia la validità del provvedimento (insufficente, ma pur sempre almeno nella direzione giusta).
Tu dici che nell'istruzione non investiresti nemmeno un centesimo.....se accedesse davvero cosa pensi succederebbe?

quello che sta succedendo già adesso: ignoranza brutale, violenza, sprezzo dell'autorità, mancanza di senso civico, maleducazione. Tutti futuri ingranaggi del Meccanismo (o Sistema, o Matrix, vedete voi che metafora ve gusta). però hanno diritto di voto. bella roba. Grazie mamme, grazie papini.

comunque io sono favorevole a questo tipo di aiuti da parte dello Stato.
Credo però che per portare i ragazzi verso lo studio siano ben altre le iniziative da intraprendere.
Oggi in Italia chi studia non è premiato, anzi. Molte volte chi studia avrrà più insicurezza economica e sociale di chi non lo fa.
In altri stati non è assolutamente così, si cerca di dare una motivazione concreta allo studio e sbocchi professionali concreti.
Molte volte i ragazzini mi chiedono (specie quelli che fanno molta fatica): perchè devo studiare? e io comincio a raccontare tutta una serie di cose positive che danno lo studio e la cultura. Ma in fondo in fondo mi sento una bugiarda. Forse sarebbe meglio che imparassero a fare gli elettricisti o gli idraulici.

....cosa che paga molto. io facendo l'operaio guadagno esattamente il doppio di ciò che guadagno a Squola (ooooh:eek: l'ha scritto con la qu). ma vuoi mettere la soddisfazione di faccette curiose che ti guardano con interesse piuttosto che rischiare la cotenna appeso ad un cavo con i colleghi che scommettono se cadi giù o no??? (perdono sempre)
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
ritengo la cultura molto importante ma non lo farei per trovar poi lavoro

e già. Ma ormai c'è la sindrome der "pezzo de carta". Non puoi capire quanto mi infurio quando sento i genitori dire ai figli "studia sinnò nun trovi da lavorà, ce devi avè er pezzo de carta". beh con genitori del genere pijalo sto pezzo de carta, ma per pulitte er cXXo, tando 'ndo vuoi annà?
 

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Master Florello
Forse non ci capiamo.
L'elettricista, l'idraulico il muratore devono per forza essere sgrammaticati? non devono essere in grado di capire un argomento socio/politico?
devono solo parlare di donne e motori?
é questo che io considero "ignorante". Quella non conoscenza che ti porta a vedere solo l'apparenza, a non cercare di capire perchè tante cose non funzionano.
Non considero culturalmente preparato un laureato.
ma la mancanza di basi, di informazioni, di possibilità di leggere un giornale e di capire quello che c'è scritto, l'ignoranza profonda che non ti porta a leggere niente, a non interessarti di niente se non del tuo "giardino" è questa che ritengo una piaga sociale.
Il fatto che poi uno abbia tre lauree e debba fare l'autista è tutto un altro discorso, ma non è forse la diretta conseguenza di una ignoranza dilagante?
 

vesna

Maestro Giardinauta
ma la mancanza di basi, di informazioni, di possibilità di leggere un giornale e di capire quello che c'è scritto, l'ignoranza profonda che non ti porta a leggere niente, a non interessarti di niente se non del tuo "giardino" è questa che ritengo una piaga sociale.
Il fatto che poi uno abbia tre lauree e debba fare l'autista è tutto un altro discorso, ma non è forse la diretta conseguenza di una ignoranza dilagante?


perche pin tu conosci gente laureata cosi?
 
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