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ma voi vi volete bene?

alex52

Aspirante Giardinauta
Sono completamente d'accordo con riverviolet,anche se vivere per gli altri,amare la propria famiglia,è decisamente faticoso e "pericoloso" perchè si corre il rischio di annullarsi,allora si che uno non si vuole bene.per conciliare le due cose bisogna riuscire ogni tanto a ritagliarsi uno spicchietto di angolo privato,reale o mentale,per ricaricare le batterie e continuare a "combattere". E' così dolce sentirsi dire da un figlio :"sei grande mamma" che ti ripaga di tutte le rinunce.
 

Ari

Giardinauta
Per me dipende dai momenti per quanto riguarda a livello interiore... ci sono stati momenti in cui ho proprio dovuto/voluto dimenticarmi di me stessa per il "bene" di qualcun'altro e magari anche soffrire. E' bello farlo con le persone che ami e che ti amano, molto meno con le persone che poi ti "fregano"... per non dire una parola più volgare.
Ma ho la fortuna di riuscire a dimenticarmi presto di questo genere di persone una volta incassato il colpo.

Per quanto riguarda l'aspetto esteriore è un secco no. Vorrei che non esistessero gli specchi su questo pianeta. Se avessi la possibilità economica penso che mi rifarei dalla testa ai piedi senza pensarci troppo... per quanto si dica che la bellezza in fondo non conta anche ad un rospo piacerebbe, almeno una volta nella vita, sentirsi dire che è bello.
 

elleboro

Florello
scusate,
è chiaro a tutti vero che una domanda come questa è strettamente relata al periodo della vita in cui è ciascuno di noi?

Pensate alla reale risposta che darebbe la maggioranza degli adolescenti.

Adesso ho letto un po' di risposte e mi vengono molti dubbi su quello che ciascuno di noi ha intenso per volersi bene.
Comunque la mia risposta resta la stessa e credo che sarebbe stata molto simile in molte delle fasi della mia vita (forse adolescenza esclusa, forse).
 

ErikaErika

Maestro Giardinauta
riverviolet ha scritto:
Ma che significa volersi bene?
E non è mica facile, perchè forse volersi bene significa spesso doversi comportarsi con l'esterno in modi che l'esterno stesso reputa immmorali o poco etici.

Hai proprio ragione...
Per quanto mi riguarda la vera meta è riuscire ad essere sempre coerenti con se stessi. Essere se stessi. Il più grande anticonformismo. Com'è difficile.
Oggi sono un pò giù...
 

ErikaErika

Maestro Giardinauta
riverviolet ha scritto:
Sì Peppe, io capisco, ma credo che sia tu che no nabbia capito.
Io non stò benissimo, faccio finta di nulla e vado avanti, ma nn potrei lavorare, cosa che mi umilia tantissimo, me con me stessa, perchè ho sempre lavorato.

Andre a lavorare in teoria, sgnifica che tant bene poi, non mi voglio, come dire, mi accorcio i giorni :D .

Smettere di fumare, questo sì è volersi bene, ma semttere di guardare nei garden, smettere di comprare se non con molta oculatezza, tipo un geranio ogni 5 anni, mi fà male.
Ma, in cambio, ho la possibilità di far vivere un poco meglio la mia famiglia, co qualcosa che pagherò senza che mi apparterrà mai.
a impedendo ad altri squilibrati di venir a piantar le tende a pochi metri.
O dando la possibilità a mio figlio, di invitre qualche amichetto, visto che la casa non lo consente, almeno il giardino sì.

Scusate se mi intrometto. Ma che hai vicino casa? Come mai sei costretta a prendere in affitto della terra intorno a casa? Se non vuoi/puoi rispondere non preoccuparti non mi offendo.
 

alex52

Aspirante Giardinauta
Cari amici,è molto consolante leggere le cose che pensate e vivete e soffrite,in molto di quello che ho letto mi ci ritrovo e sono le cose che io e mio marito abbiamo cercato di trasmettere alle nostre due figlie oggi ventiquattrenni ed entrambe adottive,ma mi sorge spontanea una domanda:COME MAI SE TANTA GENTE HA QUESTI SENTIMENTI E QUESTO MODO DI AFFRONTARE LA VITA QUESTO MONDO VA COSI' IN ......MALORA?
 
R

riverviolet

Guest
ErikaErika ha scritto:
Scusate se mi intrometto. Ma che hai vicino casa? Come mai sei costretta a prendere in affitto della terra intorno a casa? Se non vuoi/puoi rispondere non preoccuparti non mi offendo.

La nostra casa è di proprietà poichè, la proprietaria di immobili e terreni, ha venduto i primi, ma tenendosi i terreni che affitta.
Il mio giardino, io lo pago qusi 300 euro all'anno.
Accanto al mio c'è un'altra estensione di 250 quasii e poi un'altra estensione ben maggiore appartenente, ma sempre in affitto alla mia vicina di casa, qundi propietaria dell'immobile, ma anche lei, non del suo terreno.
Tra il mio terreno e quello della mia vicina, quei 250 mq circa sono stti affittati ad uno sconosciuto che immobile quì non posiede.
Ecco, ora questo (le mie preghiere sono stte ascoltate!), se ne và e i terreno rimane sfitto, vorreii prenderlo, ma se è vero che la proprietaria vuole almeno 300, non potrò.
Eh sì, è furba, genovese fino al midollo, quel che trae dall'affitto, non lo prenderebbe mai, vendendo.
 
R

riverviolet

Guest
alex52 ha scritto:
,ma mi sorge spontanea una domanda:COME MAI SE TANTA GENTE HA QUESTI SENTIMENTI E QUESTO MODO DI AFFRONTARE LA VITA QUESTO MONDO VA COSI' IN ......MALORA?
Proprio perchè trasmettiamo ai nostri figli, a volte inconsapevolemnte quello che, millenni di storia, reputa giusto e, alle nostre latitudini c'è un vlore, radicato e ritenuto profondamente giusto: il scrificio di sè, in vece di altri.

Poi mettiamoci dentro tutta una serie di non eticità, giudicati dagl stessi milenni di storia sociale e non solo e ne vien fuori quello che èsotto agli occhi di tutti e, insito nel nostro derma.
Così, come i sensi di colpa, quando tentiamo di essere fedeli a noi stessi e ricercare il nostro benessere, senza sentirci degli egoisti.

L'eterno dilemma: essere o non essere?
 

elleboro

Florello
che strana questa cosa dell'affitto. Non l'avevo mai sentita.
Ma il terreno sul quale sono state costruite le case è stato venduto o è in affitto?
 

Markino

Giardinauta Senior
Volersi bene significa avere, o darsi, tutto cio' che ci piace senza rinuncie allora vuol dire essere egoisti! Purtroppo nella vita non si puo' sempre fare cio' che ci piace.... come dice River, almeno in sintesi e' quello che ho capito io, "La vita e' fatta anche di sacrifici". Questi sacrifici li facciamo per l'amore che proviamo verso le altre persone a noi care.
Secondo una persona riesce a volersi bene quando riesce a trovare l'equilibio giusto tra cio che da agli altri e cio' che che si da a stesso. Non solo, tanto dipende dall'individuo, da quanto grande e' il suo Io.
Non sono in grado di rispondere alla domanda si Eltu! Voglio bene a se stesso? si, no, non so.... meglio, non mi interessa....
Ciao
 

elleboro

Florello
ADESSO HO FINALMENTE CAPITO la differenza fondamentale che c'è tra me e alcune di voi, su molti argomenti e che SENTIVO avere una sola motivazione che solo ora - FORSE - vedo bene. Ma che non so se riuscirò a spiegare bene.

Allora: secondo me sta tutto nel principio del libero arbitrio.

Nessuno di noi è MAI obbligato a fare una cosa. Se la fa è perchè la trova giusta, o conveniente. Ed è sempre ciascuno di noi che fa le proprie scelte delle quali non dovremmo lamentarci mai, perchè - appunto - sono state nostre libere scelte.


Io volevo 12 figli (ne ho avuti solo due). Mettiamo che ne abbia avuto 12.
Questa è una scelta molto pesante in tutti i sensi. Ma se viene fatta mi sembra che non mi consentirebbe a posteriori di lamentarmi perchè non posso uscire la sera, nè potrei lavorare, nè potrei .. nè.. nè..
Perchè IO ho fatto una scelta che implicava un preciso genere di vita. Io, non altri,

Mettiamo il caso di una figlia che sacrifica tutta la sua vita per curare la Mamma inferma e quindi non si sposa nè ha figli. Idem come sopra. Libera scelta.

E' un principio molto duro, questo che sto razionalizzando, ma è anche un principio che rende a ciascun appartenente al genere umano il bene massimo LA LIBERTA'. Ed è una libertà assoluta e piena. Un bene enorme
seppure difficile e a volte duro da gestire.

Nel bene e nel male, non è mai la Vita che ci obbliga a fare le scelte, ma poichè siamo sempre liberi di scegliere, non possiamo poi lamentarci delle conseguenze.

River, R&V,e le altre amiche/i, pensateci bene prima di inoltrarvi in questo durissimo principio. io ci ragiono da anni ma sembra che solo ora credo di aver riconbosciuto il principio fondante che non mi autorizza lamentela alcuna. Kiwo ex doverista, ci sei anche tu o lo rifiuti?
Sapete che è una vita che cerco di capire perchè dico sempre che a me va bene tutto (e di sberle ne ho avute - e di pesanti - come tutti) ?

Ovviamente non sono OT. Il "volersi bene" cambia confini.
Se ho fatto delle scelte e sono coerente con esse, allora mi voglio bene. Le scelte possono anche cambiare continuamente.
E qui mi ritrovo con un principio base degli insegnamenti di mio papà che insisteva: Bruna ricordati che per tutta la vita devi controllare ogni giorno ogni momento, se i principi che segui ti sembrano giusti. Se ti sembra di si, costi quel che costi, devi restare coerente. ad essi.

Ah gente, ditemi se sbaglio...
 
R

riverviolet

Guest
elleboro ha scritto:
che strana questa cosa dell'affitto. Non l'avevo mai sentita.
Ma il terreno sul quale sono state costruite le case è stato venduto o è in affitto?

No, solo le case sono state vendute, che sono sul terreno, cioè occupano una parte dell'area dello stesso terreno in affitto.
Eh lo so'!
Ma quì non è rara una cosa simile.
Si punta prima o poi, a falla cedere e farci vendere i tereni, però, al momento abbiamo altro per la testa e, non sò nepure, quanto ne valga la pena di comprarli.
C'è anche da dire, che non mi sono mai informata presso un avvocato, o un professionista d'altro genere, poichè i terreni sono quelli che costeggiano il fiume, vi sono proprio accanto e forse, la proprietaria non ha nemeno il reale diritto.
Questo è ciò che mi è stato detto un po' di tempo fà.

Gli argini del fiume sono in cemento armato e costruiti dal Comune, non v'è pericolo alcuno di tracimazione.
Un giorno, appena sono più tranquilla in altri versanti, mi ci metto d'impegno a reperire quante più informazioni possibili.
 
R

riverviolet

Guest
Mah' elleboro, a parte il fatto che l'essere liberi e decidere potrebbe anche essere un autoillusione, visto e considerato che si nasce in ua società già bella che confezionata e di libero arbitrio, v'è forse giusto quello che riguarda le nostre 4 mura e, non sempre.

E poi, scegliere, in libertà ha un valore enorme e su questo concordo, poichè quantomeno vivi te stesso e il mondo, in prima persona, ma non è sempre detto, che la scelta che fai, è dettata da totale lucidità, a può anche essere conseguente ad un impulso non ben ragionato, o una situazione in cui si sceglie il male minore.
Ed ancora, ogni scelta effettuata comporta la tensione e la sofferenza della rinuncia, poichè non è detto, che, una scelta eslcuda l'altra con grande margine di vantaggio o di profitto, rispetto all'altra.

E tante volte, all'uva non ci si riesce ad arrivare, non si riesce dunque a scegliere e si sta male, cercando alla fine di scegliere qualcosa che ti faccia sentire un poco meglio.
Poichè altri spesso, han scelto per te, prima che tu potessi o avessi facoltà naturale e anche giuridica per farlo.
E forse, se non te ne accorgi in tempo, tutte le tue scelte possono anche essere una conseguenza a quanto detto prima.

Bisognerebbe consocere prima sè stessi per poter scegliere, ma si diviene maturi e non sempre, quando la città è giù stata costruita, è faticoso doverla radere al suolo e rischi anche di sentirti dare del terrorista, nonostante tale distruzione è necessaria per poter ricostruire sè stessi.

Ma se c'è qualcosa che il mondo detesta sono gli indipendenti.
 
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RosaeViola

Master Florello
Mettiamo il caso di una figlia che sacrifica tutta la sua vita per curare la Mamma inferma e quindi non si sposa nè ha figli. Idem come sopra. Libera scelta.

La libera scelta Elleboro, secondo me nasce dopo un lungo e lento percorso dentro sè stessi, che ci permette di scrollarci di dosso certi condizionamenti che ci vengono dalla famiglia e dalla società.
Quella che tu citi, non sempre è una scelta, ma un qualcosa di indotto da diverse ragioni.

Anche imparare a volersi bene, è qualcosa che va maturato, perchè è difficile arrivarci in modo equilibrato, se prima non si è guardato dentro a noi.

Di solito chi si ama molto senza mettersi mai in una posizione aperta agli altri, è profondamente egocentrico ed egoista.
 
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