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È a terra da sempre, sarà da 25-30 anni ed è piuttosto grande .. credo 2,5-3 metri di diametro e prossima ai 4 di altezza, 2 anni fa gli abbiamo dato una discreta ridimensionata e lo scorso anno ho tolto un po’ di rami rasoterra
È a terra da sempre, sarà da 25-30 anni ed è piuttosto grande .. credo 2,5-3 metri di diametro e prossima ai 4 di altezza, 2 anni fa gli abbiamo dato una discreta ridimensionata e lo scorso anno ho tolto un po’ di rami rasoterra
È una japonica, l’aveva messa mio papà, ha sempre avuto problemi all’inizio, e i ristagni e l’acidità... poi lavorandoci si è stabilizzata, ma non dobbiamo mai accomodarci troppo....
Sembra si stiano aprendo....., uno oggi pomeriggio un fiore era quasi completamente aperto...
Non è un problema insormontabile. D'inverno basta spargere solfato di ferro oppure zolfo bagnabile in superficie; molto utile anche una buona pacciamatura con bark di conifera a pezzatura media: cede lentamente acidità e contiene un principio attivo antifungino. Va tenuto presente che le radici delle camelie, almeno quelle più funzionali all'assorbimento, in piena terra sono superficiali e molto estese in lunghi cordoni col pennacchio di radichette. Ne deriva che basta acidificare lo strato superficiale di terreno nativo, argilloso o meno.
Ecco l’ho fatto oggi.....
Spero non rovini la m fioritura
Mi ero accorta lo scorso autunno che le radici erano molto superficiali, credevo fosse colpa del terreno estremamente duro e argilloso, invece è una caratteristica della pianta... direi ottimo.
Il mio problema con l’argilla è che a circa 30/40 cm trovo lo strato di creta tipo quella per fare i vasi, qui era zona di risaie e marcite, vocazione naturale al ristagno idrico.
Non è un problema insormontabile. D'inverno basta spargere solfato di ferro oppure zolfo bagnabile in superficie; molto utile anche una buona pacciamatura con bark di conifera a pezzatura media: cede lentamente acidità e contiene un principio attivo antifungino. Va tenuto presente che le radici delle camelie, almeno quelle più funzionali all'assorbimento, in piena terra sono superficiali e molto estese in lunghi cordoni col pennacchio di radichette. Ne deriva che basta acidificare lo strato superficiale di terreno nativo, argilloso o meno.
Non ho mai avuto di questi problemi con le camelie, ma qualche tempo fa mi ero incaponita per far diventare l'ortensia blu, quindi ho lavorato davvero molto per inacidire il terreno e somministrare il cosiddetto "azzurrante" e poi il risultato è stato... Un lilla tendente all'azzurro
Terrò a mente i tuoi preziosi consigli!