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la memoria e il perdono

Olmo60

Guru Master Florello
Be', comunque la metti un confronto con noi stessi trasferito in una pubblica piazza,poiche' questo e'... ma non voleva essere critico il mio intervento:constatavo. Ovviamente, dal momento che non si entra nei dettagli, ognuno e'libero di togliere sassolini di varie misure dalle scarpe. Sulla cautela ti do ragione che per certe situazioni non e' mai troppa, lo scritto e' pur sempre una traccia. Sulla coscienza mi sono gia' espressa :)

Io non ho chiesto a nessuno di "confessarsi"....ho raccontato qualcosa di me, per spiegare che anche chi sbaglia può cambiare (anzi, cambia PROPRIO perchè si rende conto, col tempo, ecc...) e il confronto sul forum era sulla domanda: si può perdonare una persona dopo tanto tempo SE è CAMBIATA? ...questo era il tema del CONFRONTO e questo non richiede necessariamente di esporsi in prima persona con i fatti propri.....io l'ho fatto (a mio rischio e pericolo) ma non ho chiesto di farlo agli altri....Poffarbacco...e Accidempolina.....
 

Olmo60

Guru Master Florello
Eccomi arrivata al secondo punto.....La prima parte del 3d riguardava cosa pensavamo del come/quando/perchè si può/non può perdonare gli altri che ci hanno fatto del male.
Sono intervenuti 16 forumisti (esclusa me). Di questi nessuno crede al perdono "possibile" in caso di reati (dubbi e perplessità anche nella possibilità che qualcuno si possa davveropentire. Hanno espresso il loro parere focalizzando l'attenzione sulla parte giuridica 12 di questi.
tutti hanno detto (chi più chi meno) che riguarda la coscienza individuale,cioè di chi si trova a dover o no perdonare.....insomma, è difficile, punto e basta.
La seconda parte del 3d era invece rivolta alla domanda opposta, cioè se, avendo noi qualcosa (chi più chi meno) da farci perdonare se questo ci fa piacere o no...(cosa pensano di noi "gli altri" - questi altri sono coloro che abbiamo ferito-) Detta così non ha risposto nessuno: questa seconda parte è stata scambiata per un incitamento alla confessione, involontariamente a causa mia che per spiegare ho fatto un esempio personale...Hanno partecipato 13 forumisti. In generale non si crede che si possa cambiare. La risposta che può chiudere il discorso, la più bella per me, l'ha data Carne:Serve più coraggio a perdonare un "peccato" che commetterlo, ma altresì ad ammetterlo.Perciò Carne ha vinto un cesto-regalo con 1 forma de cacio pecorino della Valdichiana, 1 boccia de "Morellino de Scansano" rosso , 1 de bianco "Sassicaia" e un rocchio de sarsiccia sott'olio.
Al secondo posto a parimerito Sevi e Lalle che ce la mettono tutta: a loro un cesto più piccino: ova delle mi' galline ovaiole e un pò de raviggiolo.
Un saluto agli altri....cercherò di non sgarrare mai con voi......ma se sbaglio....perdonatemiiiiiii!!!!
 
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E

elicriso

Guest
Aspettami, ho apprezzato il tuo impegno in questo 3d, quindi manco io per la seconda parte....ho rimandato perchè ho sempre poche certezze e tanti dubbi, ogni questione la pondero come uno stomaco bovino......dunque:
Mi han cresciuta secondo comandamenti etici rigidi, che ho sempre cercato di mettere in pratica...
quindi dovrei avere fatto un sacco di danno in giro e dovrei essere una di quelle che hanno molto da farsi perdonare.....:ros:
Resta da dire che però ho fatto una fatica bestia a mantenere la barra tutta a dritta, speriamo che gli dei mi riconoscano almeno questo.

Questa la parte più seria, per la parte buffa:
una volta (per generosità) ho accettato di pomiciare in collina con un ragazzo carino ma imbranato...ed ho insistito a portarlo in una zona panoramica....
Allontanatici di lì aveva le quattro gomme squarciate dai chiodi anticoppiette....
Come vedete alcuni gesti generosi portano allo scontento dell'altro:lol:
 

e.leo

Maestro Giardinauta
ha vinto un cesto-regalo con 1 forma de cacio pecorino della Valdichiana, 1 boccia de "Morellino de Scansano" rosso , 1 de bianco "Sassicaia" e un rocchio de sarsiccia sott'olio.
un cesto più piccino: ova delle mi' galline ovaiole e un pò de raviggiolo.
E dillo prima no!!!
Se avessi saputo che si vinceva roba da magnà e bere avrei scritto tantissimo anche io che so capace
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
e .....a seguire mancherebbe .....
cosa o come quantificare se la tal cosa o tal altra sono ,come dire, da "perdono"?
giusto a renderla chiara.... cosa è per voi abbastanza importante da doversi perdonare o perdonarsi e cosa invece è da voi è sorvolata perchè banale o iniqua ?
a voi pare "una banalità" ....e invece altri non la perdonano o lo fanno con fatica?
dove stà insomma per voi questa linea..... "di qua si e di là no"?
 
E

elicriso

Guest
e ... cosa è per voi abbastanza importante da doversi perdonare o perdonarsi e cosa invece è da voi è sorvolata perchè banale o iniqua ?
dove stà insomma per voi questa linea..... "di qua si e di là no"?

Credo che la scriminante sia la sofferenza chi si provoca nell'altro.
Ci devo pensare...
 

pa0la

Florello
Credo che la scriminante sia la sofferenza chi si provoca nell'altro.
Ci devo pensare...

la sofferenza è soggettiva e non necessariamente proporzionata alla "colpa" di chi l'ha provocata
se per ragioni tue iper reagisci puoi addebitare alla causa una valenza maggiore o devi addebitare a te stesso una iper reazione?
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
la sofferenza è soggettiva e non necessariamente proporzionata alla "colpa" di chi l'ha provocata
se per ragioni tue iper reagisci puoi addebitare alla causa una valenza maggiore o devi addebitare a te stesso una iper reazione?
quindi una conseguenza logica è che talvolta ci si trova a non capire in che cosa dovresti essere perdonato o a pensare di perdonare qualcuno che pensa di non aver commesso niente di che , giusto ?
ma questo in ogni caso non da il senso della "misura", della "linea"
le discriminanti comunque sono anche altre.....ad es. le circostanze, le
situazioni ,il rispetto, la "confidenza" , il "grado" di amicizia ecc ....e questo "peso" cambia
tanto per citarne una ......se 4amici tra di loro si danno "del figlio di m....ta"
è una cosa ,ma se lo dici o te lo senti dire da un estraneo.... bhe c'è gente che come minimo ti leva la parola.... altri si ammazzano
:astonished: la frase è la stessa , è questo il "valico"? quando pesa di più (da perdono) e quando invece per voi è banale o iniquo ?
 

paolaas

Guru Giardinauta
Credo che la scriminante sia la sofferenza chi si provoca nell'altro.
Ci devo pensare...

la sofferenza è soggettiva e non necessariamente proporzionata alla "colpa" di chi l'ha provocata
se per ragioni tue iper reagisci puoi addebitare alla causa una valenza maggiore o devi addebitare a te stesso una iper reazione?

Penso alla situazione personale appena vissuta. Un discorso è l'iper-reazione (che in ogni caso sarebbe da capire perché è iper: perché sono schizzata o perché sono iper-sensibile. già qui farei un distinguo...) ed un discorso è la sofferenza oggettiva....
La nostra situazione in sintesi è stata questa: mia suocera trattava male mio suocero morente di cancro. Se mia suocera avesse trattato così me l'avrei mandata a quel paese e la cosa sarebbe finita lì.
Ma con mio suocero in quello stato! Stava male, aveva bisogno di un'assitenza che lei inon era in grado di darli e ci ha impedito fino all'ultimo di farlo seguire da personale qualificato, io e mia cognata che cercavamo di fare tutto il possibile ma sempre con lei che ci metteva i bastoni fra le ruote...
Non vado negli esempi specifici perché vi tedierei ma credetemi, mio suocero è morto nella sofferenza emotiva causata da quella stron*a!

Ecco, ditemi se, obiettivamente, è perdonabile....
IO sono arrabbiata, IO non riesco a perdonare, anche se non è a me che ha fatto un torto..... Ma lo ha fatto ad una persona che aveva come unica esigenza di andarsene in pace....
Non voglio perdonare, non voglio dimenticare....Non è giusto...
Sicuramente tra un po' di tempo mi passerà ma davvero pensi che una persona così possa cambiare?????

(ecco, anch'io ho fatto il mio esempio personale...)
 

Pin

Master Florello
la sofferenza è soggettiva e non necessariamente proporzionata alla "colpa" di chi l'ha provocata
se per ragioni tue iper reagisci puoi addebitare alla causa una valenza maggiore o devi addebitare a te stesso una iper reazione?

Naturale che la sofferenza e la iper reazione sono soggettive.
Ma anche qui dipende da che parte arrivano i 'torti' che creano iper.
Difficile addebitare a se stessi una iper reazione, di solito è l'altro che da tale valenza.
Chi la vive la considera normale.
 

belvedere

Giardinauta Senior
dunque... ho letto tante cose...
io penso che il perdono è una cosa (se c'è) che prescinde dal fatto che l'altro sia cambiato.
secondo me i fatti + dolorosi non è detto che con il tempo si leniscano o sbiadiscano. restano lì nella memoria intatti e vividi.
Quando ti paiono lontani e remoti (se mai succede) allora è segno che la ferita si è rimarginata e probabilemnte si è perdonato l'altro.
personalmente non credo che il "perdono" sia una cosa dovuta. ci sono casi in cui l'altro "non lo merita" o comunque casi in cui una riappacificazione non è possibile, neppure dentro di se'.
 

Olmo60

Guru Master Florello
e .....a seguire mancherebbe .....
cosa o come quantificare se la tal cosa o tal altra sono ,come dire, da "perdono"?
giusto a renderla chiara.... cosa è per voi abbastanza importante da doversi perdonare o perdonarsi e cosa invece è da voi è sorvolata perchè banale o iniqua ?
a voi pare "una banalità" ....e invece altri non la perdonano o lo fanno con fatica?
dove stà insomma per voi questa linea..... "di qua si e di là no"?
La linea è chiarissima: non fare all'altro quello che non vorresti fosse fatto a te...semplice...anche una mala parola (una cattiveria, un giudizio cattivo, una maldicenza ) può essere fare del male, ma tu, se la dici, sai di dire una maldicenza...che è una piccolissima cosa, ma detta su di te, ti farebbe piacere? Certamente no. Quindi SAI nel tuo intimo, che è una cosa da non fare...Poi, se andiamo in su, troviamo altri comportamenti più gravi (avere l'amante, mentire, rubare fino ad arrivare al massimo ...) ma sono tutti comportamenti che la tua COSCIENZA
sa che sono "male"...a se stessi non si sfugge..E una cosa "da perdono" quella cosa che, comunque sia, danneggia un' altro...
 

korengrato

Aspirante Giardinauta
Il perdono è un gran dono................ma il mio perdono è la vendetta.!!!
P.S. Anche se non è un bel gesto...........
 

Olmo60

Guru Master Florello
Penso alla situazione personale appena vissuta. Un discorso è l'iper-reazione (che in ogni caso sarebbe da capire perché è iper: perché sono schizzata o perché sono iper-sensibile. già qui farei un distinguo...) ed un discorso è la sofferenza oggettiva....
La nostra situazione in sintesi è stata questa: mia suocera trattava male mio suocero morente di cancro. Se mia suocera avesse trattato così me l'avrei mandata a quel paese e la cosa sarebbe finita lì.
Ma con mio suocero in quello stato! Stava male, aveva bisogno di un'assitenza che lei inon era in grado di darli e ci ha impedito fino all'ultimo di farlo seguire da personale qualificato, io e mia cognata che cercavamo di fare tutto il possibile ma sempre con lei che ci metteva i bastoni fra le ruote...
Non vado negli esempi specifici perché vi tedierei ma credetemi, mio suocero è morto nella sofferenza emotiva causata da quella stron*a!

Ecco, ditemi se, obiettivamente, è perdonabile....
IO sono arrabbiata, IO non riesco a perdonare, anche se non è a me che ha fatto un torto..... Ma lo ha fatto ad una persona che aveva come unica esigenza di andarsene in pace....
Non voglio perdonare, non voglio dimenticare....Non è giusto...
Sicuramente tra un po' di tempo mi passerà ma davvero pensi che una persona così possa cambiare?????

(ecco, anch'io ho fatto il mio esempio personale...)

Ciao Paolaas...quarda che si capisce benissimo che tu sei in una situazione "personale" delicatissima e comprensibilissima da tutti, da me per prima...ha 10000 ragioni per quello che provi..io poi che gli anziani li adoro...la tua storia mi ha fatto accapponare la pelle, ma quello che chiedevo io, era proprio l'estraniarsi dalle situazioni personali per arrivare a dare un parere il più oggettivo possibile: dato per scontato che tutti si cambia, è possibile il perdono dopo tanti anni a chi è cambiato, cioè pentito? [B[/B] Per far capire cosa intendevo "perdono dopo tanti anni, ho raccontato la mia storia, ma non ho chiesto di farlo...é logico che tu questa cosa, ora, non puoi perdonarla, e forse neppure fra 50 anni...
 
E

elicriso

Guest
Il perdono è un gran dono................ma il mio perdono è la vendetta.!!!
P.S. Anche se non è un bel gesto...........

Mi fai venire un dubbio eticamente scorretto ...
e se avessi ragione tu ed il perdono (in alcuni casi) fosse una forma di pigrizia mentale, una sorta di ignavia, un volere demandare ad altri la responsabilità della vendetta.....?????
 

Olmo60

Guru Master Florello
la sofferenza è soggettiva e non necessariamente proporzionata alla "colpa" di chi l'ha provocata
se per ragioni tue iper reagisci puoi addebitare alla causa una valenza maggiore o devi addebitare a te stesso una iper reazione?

Ma questo è un'altro discorso...la sofferenza può essere "controllata" o "iper-reattiva", puoi fare di un sassolino una roccia, ma ciò non toglie che qualcuno ha sbagliato..(quello che ha fatto il torto..) in tutti e due i casi, quindi una colpa c'è in entrambi i casi...stiamo facendo della psicologia che non riguarda la domanda "ritenete che si possa perdonare dopo tanto tempo un torto subito
 
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