• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

la memoria e il perdono

carne

Florello Senior
ritenete che si possa perdonare dopo tanto tempo un torto subito
ad una risposta così diretta potrei rispondere che sì, si può...non so però quanta stima potrebbe avere ancor, da parte mia, questa persona
 

pa0la

Florello
Ma questo è un'altro discorso...la sofferenza può essere "controllata" o "iper-reattiva", puoi fare di un sassolino una roccia, ma ciò non toglie che qualcuno ha sbagliato..(quello che ha fatto il torto..) in tutti e due i casi, quindi una colpa c'è in entrambi i casi...stiamo facendo della psicologia che non riguarda la domanda "ritenete che si possa perdonare dopo tanto tempo un torto subito


brava, sei riuscita a farmi capire come la penso che ultimamente penso contorto :D
per quel che mi riguarda posso perdonare un torto subito solo se e quando riesco a ridimensionarlo vis a vis del male che mi ha fatto, di quanto ci ho messo del mio a considerarlo così grave
ovvio che qualcuno ha comunque sbagliato, ma anche la legge prevede la preterintenzionalità......che non cancella il torto, ma lo "riposiziona"
 

Olmo60

Guru Master Florello
Mi fai venire un dubbio eticamente scorretto ...
e se avessi ragione tu ed il perdono (in alcuni casi) fosse una forma di pigrizia mentale, una sorta di ignavia, un volere demandare ad altri la responsabilità della vendetta.....?????
io parlavo del perdono (che ha una sola connotazione inconfondibile...) non del vendicarsi perdonando...
 

Olmo60

Guru Master Florello
Naturale che la sofferenza e la iper reazione sono soggettive.
Ma anche qui dipende da che parte arrivano i 'torti' che creano iper.
Difficile addebitare a se stessi una iper reazione, di solito è l'altro che da tale valenza.
Chi la vive la considera normale.
Chi commette il torto, certo che no, che non si deve addebitare la iper- reazione!!!(dell'altro) ma si deve addebitare il torto..
 

Pin

Master Florello
la considera normale finchè la vive, poi per quanto difficile può addebitarsi una iper reazione (e perdonarsela)

Se la vive sarà sempre normale, e non ha niente da perdonarsi.
A meno chè qualcuno non gliela metta davanti e allora si arriva, se del caso, al perdono reciproco
 

Pin

Master Florello
Se ritengo che si possa perdonare, col tempo, un torto subito.......................
Posso rispondere dipende da che torto, se ha toccato solo me sì, se ha toccato coloro a cui tengo, difficile ed improbabile
 
E

elicriso

Guest
Ecco: una risposta senta tanti arzigogoli...

Troppo semplice giocare a prendere o lasciare!
Annulli semplicisticamente secoli di storia della filosofia e del diritto.
Il dubbio è segno umanità ed intelligenza .
La replica alla seconda parte del 3d, per me è: non c'è risposta.
Il tuo e' un quesito, poichè proposto genericamente, che contiene una trappola dialettica.
Credo
 

Nicki.ta

Giardinauta
Possono esistere talmente tante variabili al concetto di colpa e di perdono che credo che l'unica risposta possibile ad una domanda cosi' diretta e' definitiva sia, come dice Elicriso, che non c'e' risposta univoca, dipende da troppi fattori.
 

GeneROSA

Giardinauta
Condivido la posizione di Pin e di Nicki.ta..
Dipende da così tanti fattori il perdono, non da ultimo anche dalla condizione in cui ci troviamo in un particolare momento della nostra vita.
Piuttosto un altra osservazione che mi sento di fare è questa : siamo certi di perdonare oppure vogliamo perdonare ?
Spiego meglio con un esempio : una carissima amica, ha perdonato dopo molte vicissitudini un tradimento coniugale. Un percorso difficile e tormentato, ma così ha deciso.
Più volte, mi ha chiesto un consiglio, molto schiettamente, io ho risposto che se fosse toccato a me ( considerando le modalità della "storia") io non avrei perdonato, in quando, il rischio era poi di vivere con questo peso latente per sempre, e non solo, uno speudo- perdono significa non mettere una pietra sopra, ma tornare sull'argomento ad ogni nuova "avversità" : ebbene, è proprio quello che sta succedendo : perchè in cuor suo, non ha perdonato.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Troppo semplice giocare a prendere o lasciare!
Annulli semplicisticamente secoli di storia della filosofia e del diritto.
Il dubbio è segno umanità ed intelligenza .
La replica alla seconda parte del 3d, per me è: non c'è risposta.
Il tuo e' un quesito, poichè proposto genericamente, che contiene una trappola dialettica.
Credo
Carne ha dato una risposta in due parole...questo voleva dire senza tanti arzigogoli...(era un'arzigogolo tirare in ballo altri fattori che non fossero strettamente legati alla domanda, e l'ho fatto anch'io...).Annullo secoli di cosa? Il dubbio è il primo o uno dei primi segni dell'intelligenza umana. Se leggi fino a pag 14 vedrai quanti dubbi sono emersi. ma avevo posto male la domanda....forse...Se per te non c'è risposta al secondo quesito,("E quando siamo noi a sbagliare, come la vediamo, LA memoria e il Perdono?(traduco: ci fa piacere essere perdonati?) non sai se ti fa piacere o no essere perdonata...(nel caso che...)...cara Elicriso...un quesito del genere deve essere posto genericamente, sennò si ricade nel "chiedere la confessione"...ah! ah! ti pare? non vedere trappole dove non ci sono, sennò ti dico quello che hai detto a me, scherzando (?) che forse ero paranoica....(baci)
 

Olmo60

Guru Master Florello
Possono esistere talmente tante variabili al concetto di colpa e di perdono che credo che l'unica risposta possibile ad una domanda cosi' diretta e' definitiva sia, come dice Elicriso, che non c'e' risposta univoca, dipende da troppi fattori.

ma che sete de crognola? sete duri come le pine verdi? io l'ho chiesto a voi, cosa pensate voi....immaginatevi un torto, immaginatevi 20 anni che passano, immaginatevi che quello vi chieda scusa.. ma anche che non ve la chieda (non cambia molto per me ai fini del perdono), immaginatevi quello che ve pare....sa fare basta? sa chiudela qui...? Già che qualcuno ha detto che il forum è soporifero attualmente, me sa che stiamo contribuendo...s'andare a letto?
 

Olmo60

Guru Master Florello
Condivido la posizione di Pin e di Nicki.ta..
Dipende da così tanti fattori il perdono, non da ultimo anche dalla condizione in cui ci troviamo in un particolare momento della nostra vita.
Piuttosto un altra osservazione che mi sento di fare è questa : siamo certi di perdonare oppure vogliamo perdonare ?
Spiego meglio con un esempio : una carissima amica, ha perdonato dopo molte vicissitudini un tradimento coniugale. Un percorso difficile e tormentato, ma così ha deciso.
Più volte, mi ha chiesto un consiglio, molto schiettamente, io ho risposto che se fosse toccato a me ( considerando le modalità della "storia") io non avrei perdonato, in quando, il rischio era poi di vivere con questo peso latente per sempre, e non solo, uno speudo- perdono significa non mettere una pietra sopra, ma tornare sull'argomento ad ogni nuova "avversità" : ebbene, è proprio quello che sta succedendo : perchè in cuor suo, non ha perdonato.
La tua è una storia interessante...infatti se davvero non lo sentiamo "dentro" questo sentimento (io lo considero così) è solo un cercare di metterci una pietra sopra, ma difficilmente, poi non tornerà alla carica il rimprovero latente...penso che per perdonare dopo poco tempo (quando ancora il torto brucia) o si riesce a "trovare" delle ragini a quello che è successo (magari si può essere stati causa inconsapevole anche noi..) a metterci insomma nei panni dell'altro, in qualche modo o è meglio lasciar perdere...Dopo tanto tempo per me è un altro tipo di perdono. Se perdoni, il torto deve proprio scomparire dalla tua mente, sennò non funziona..
 

paolaas

Guru Giardinauta
Infatti è per quello che dubito che riuscirei a perdonare.... Poi non so, come faccio a saperlo se non mi è mai capitato?
Faccio l'esempio delle corna? Io credo che non potrei perdonare ma non mi è mai capitato, non lo posso sapere. Magari quando mi capita, invece, scopro di avere una capacità di perdonare che non sapevo di avere, appunto.... (anche se dubito...)
 

Sevi

Fiorin Florello
Ma no, non è che io ce la metta proprio tutta :ros:

Ho/abbiamo subìto un paio di torti enormi in passato, non son proprio capace di provare rancore e quindi la mia reazione è stata di sofferenza e basta, oltre a difendermi/ci, ovviamente...cercando sempre il dialogo (coi muri però si sa che in genere 'sto metodo mica funziona :inc:)

Non ho perdonato (ma poi spiego in che senso) anche se di solito tendo a farlo, questo è vero.

Ergo: non ho dimenticato affatto (troppo grossi il torto e il danno) ma ho rotto senza possibilità di sorta di poter, un giorno, riallacciare un qualsivoglia tipo di rapporto (e questo dopo aver dato, come mi è tipico, non poche chances di ricominciare).
Perché la stima è andata, completamente persa, insieme alla fiducia.

E' che ciò a cui tengo più di tutto è avere accanto persone sincere, l'ipocrisia (di quell'ipocrisia pura eh...che 'sto aggettivo fa venire i brividi messo vicino a qualcosa di così disprezzabile, vero?) mi è oltremodo avversa.
E quindi subentra, dopo la sofferenza, l'indifferenza (il "non perdono" di cui sopra appunto) io sto a casa mia...e "tu" (genericamente espresso) a casa tua, mi pare tanto semplice :rolleyes:

Devo dire che, come Pin, probabilmente è perché il tutto ha toccato soprattutto chi amo, la famiglia ecco.
E ancora ecco perché, nel mio discorso, avrei dovuto usare sempre il plurale...dato che ogni azione-reazione-rottura-sofferenza-indifferenza (e tanto altro ovviamente) è stata ampiamente condivisa, nel senso di "vissuta insieme e sorta spontaneamente dall'animo di entrambi" senza influenze, solo quello stesso identico modo di pensare e sentire, che poi...ovviamente...ha toccato anche nostro figlio; ma pure qui...non per un'influenza nostra particolare quanto per gli altrui comportamenti "soliti"...così ben visibili e avversi a chiunque sia dotato di un minimo d'intelligenza e sensibilità (e vabbè...il buon senso mica si può inventare, no?).

Certo che cmq...gli abbiamo insegnato a non odiare, o forse è bastato l'esempio non so (che mica sempre basta eh...un pizzico di fattore C fa la sua bella parte spesso).

Il succo è: si può non perdonare, ma senza odiare.
O, altrimenti detto, non sempre il "non perdono" equivale a odiare :)

Bon. Finished. Mi sono anche ripetuta, sorry :flower:
 
Ultima modifica:
E

elicriso

Guest
non sai se ti fa piacere o no essere perdonata...(nel caso che...)...cara Elicriso...un quesito del genere deve essere posto genericamente, sennò si ricade nel "chiedere la confessione"...ah! ah! ti pare? non vedere trappole dove non ci sono, sennò ti dico quello che hai detto a me, scherzando (?) che forse ero paranoica....(baci)

Non so in che contesto ho usato il termine paranoica nei tuoi riguardi ... credo scherzoso poichè non ho elementi per essere giunta a crearmi un'opinione così severa su te.
Anzi, come già sai, ti apprezzo ...compreso ( o malgrado) l'impeto con il quale difendi i punti di vista!
Prima di giudicare negativamente una persona, di solito, aspetto .

Non penso tu abbia volontariamente teso una trappola logica, ribadisco però che la domanda così come elaborata non può dare una risposta universalmente valida.
Però, visto che dici essere importante schierarsi, genericamente:
quando sbaglio NON mi sento alleggerita dal perdono concesso.
Nè quando sbaglio per colpa ne' per dolo
Semmai il generoso gesto altrui aggrava il mio senso di colpa per la scelta che ha prodotto l'offesa o il danno.
Allo stesso modo non sono facile a perdonare ... lo ritengo un atto di debolezza (credo)....essendo però eticamente sbagliata la vendetta mi limito all'indifferenza.

PS: Ma che fatica! Non possiedo studi che mi rendano facile esprimere pensieri su questi argomenti, pant pant!:Saluto:
Inoltre nello scritto ho un tono così da pontefice: avrei voluto apparire più lieve.
Ciao Olmo!
 
Ultima modifica di un moderatore:

Nicki.ta

Giardinauta
De coccio lo sono dalla nascita.... oltre che ligure so' pure del capricorno, fa un po' te.... (eh eh )

Comunque, seriamente, cerchero' di spiegare quello che intendo...vuoi che facciamo un caso specifico..ok: un tizio mi fa un torto...reagiro' sicuramente sulla base del rapporto che ho con il tizio, del tipo di torto subito, del contesto in cui e' maturato, delle situazioni contingenti ecc ecc, non pianifico mai i sentimenti che provero' domani, li vivro' per come si presenteranno e basta.. pero' nel caso suddetto i fattori che ho elencato piu' molti altri saranno sicuramente fondamentali! Nel caso un altro tizio mi faccia un altro torto, non potro' certamente reagire nello stesso modo, in quanto tutte le variabili suddette sono, per l'appunto, variabili.... questo intendevo quando ho scritto che per me non puo' esistere UNA risposta a un quesito simile... ogni volta e' un caso a se', sicuramente ogni volta reagirei in modo diverso...
Quello che invece non fa certamente parte di me e' l'odio, posso non dimenticare ma non sono mai stata capace di odiare, lo trovo un sentimento distruttivo, in primis per chi odia....
In conclusione vorrei quotare appieno le parole finali di Sevi:
"si puo' non perdonare ma senza odiare
non sempre il "non perdono" equivale ad odiare"
 

pa0la

Florello
PS: Ma che fatica! Non possiedo studi che mi rendano facile esprimere pensieri su questi argomenti, pant pant!:Saluto:
Inoltre nello scritto ho un tono così da pontefice: avrei voluto apparire più lieve.
Ciao Olmo!

perdonate tutti l'ot
per un attimo leggendo ho pensato.......e caspita Elicriso, hai ragione! è come essere costretti a tornare a scuola e svolgere un tema su cui non sai proprio cosa dire, però devi girare in giro in giro almeno fino alla terza facciata :D
 
Alto