Ma no, non è che io ce la metta proprio tutta :ros:
Ho/abbiamo subìto un paio di torti enormi in passato, non son proprio capace di provare rancore e quindi la mia reazione è stata di sofferenza e basta, oltre a difendermi/ci, ovviamente...cercando sempre il dialogo (coi muri però si sa che in genere 'sto metodo mica funziona :inc
Non ho perdonato (ma poi spiego in che senso) anche se di solito tendo a farlo, questo è vero.
Ergo: non ho dimenticato affatto (troppo grossi il torto e il danno) ma ho rotto senza possibilità di sorta di poter, un giorno, riallacciare un qualsivoglia tipo di rapporto (e questo dopo aver dato, come mi è tipico, non poche chances di ricominciare).
Perché la stima è andata, completamente persa, insieme alla fiducia.
E' che ciò a cui tengo più di tutto è avere accanto persone sincere, l'ipocrisia (di quell'ipocrisia pura eh...che 'sto aggettivo fa venire i brividi messo vicino a qualcosa di così disprezzabile, vero?) mi è oltremodo avversa.
E quindi subentra, dopo la sofferenza, l'indifferenza (il "non perdono" di cui sopra appunto) io sto a casa mia...e "tu" (genericamente espresso) a casa tua, mi pare tanto semplice
Devo dire che, come Pin, probabilmente è perché il tutto ha toccato soprattutto chi amo, la famiglia ecco.
E ancora ecco perché, nel mio discorso, avrei dovuto usare sempre il plurale...dato che ogni azione-reazione-rottura-sofferenza-indifferenza (e tanto altro ovviamente) è stata ampiamente condivisa, nel senso di "vissuta insieme e sorta spontaneamente dall'animo di entrambi" senza influenze, solo quello stesso identico modo di pensare e sentire, che poi...ovviamente...ha toccato anche nostro figlio; ma pure qui...non per un'influenza nostra particolare quanto per gli altrui comportamenti "soliti"...così ben visibili e avversi a chiunque sia dotato di un minimo d'intelligenza e sensibilità (e vabbè...il buon senso mica si può inventare, no?).
Certo che cmq...gli abbiamo insegnato a non odiare, o forse è bastato l'esempio non so (che mica sempre basta eh...un pizzico di fattore C fa la sua bella parte spesso).
Il succo è: si può non perdonare, ma senza odiare.
O, altrimenti detto, non sempre il "non perdono" equivale a odiare
Bon. Finished. Mi sono anche ripetuta, sorry :flower: