miciajulie
Fiorin Florello
ieri arrivata fino al capitolo 6. la lettura è lieve. credo che l'inizio pieno di nomi (e annessi personaggi) un po' strampalati, quasi un veloce albero genealogico, possa essere interpretato come uno stimolo ad attivare l'attenzione. in fretta le figure poco influenti svaporano. non so se nel prosieguo si ripresenteranno in batteria, chiedendo di nuovo un'attenzione particolare, ma a quel punto il lettore sarà già stato preso nel gorgo del racconto e neppure se ne accorgerà. nel capitolo 4°, pag 49, e nel 5°, pag. 53 (però non ho idea se la versione che ci ha procurato chegue rispetti l'impaginazione su carta) mi hanno colpito due digressioni. non saprei se definirle profonde, ad ogni modo sagge. la prima sul giudizio della storia, l'altra sul capire niente e tutto. che ben si possono estrapolare dal racconto e vivere di una vita propria. una giocosa sceneggiatura teatrale scritta (anche) per dire cose serie. credo stia al lettore, alla sua sensibilità e al suo spirito, anche semplicemente al diverso modo di approccio che ognuno ha verso un/il libro, dare la propria chiave di lettura.
ps e spoileriamo anche per questo, no?:hehe:
ps e spoileriamo anche per questo, no?:hehe:
Ultima modifica: