è vero, se ne parla sempre troppo poco, e non ci fa onore. presi dalla fretta del vivere in cui una notizia è tale solo per qualche giorno, poi passa nel dimenticatoio, che sia di un omicidio, di uno stupro o di gossipvelinesco.
sembra tutto livellato.
verso il basso.
non so se riuscirò a esprimere quel che vorrei, ci provo. una seria autocritica dovrebbero (dovrei/dovremmo) farla anche le donne sensibili, 'illuminate', che avvertono la drammaticità di questi eventi, si indignano davvero, ne inorridiscono. ma alla fine in loro finisce per prevalere solo lo stupore. ma come, queste cose non le avevamo già dibattute e combattute? non le avevamo già superate? non avevamo già lottato e vinto?
ci annienta, ma dobbiamo rendercene conto. la risposta è inesorabilmente 'NO'.
e dovremmo ritrovare la forza di continuare la lotta. e che ora richiede armi diverse e più potenti perchè il nemico/i nemici sono più sgamati, furbi, mitridatizzati. una lotta che forse non è mai finita ma che si è adagiata nelle conquiste fatte, perdendo di vista che se solo ci fermiamo un attimo a riposare, o per dirci 'ma come siamo state brave' si riprendono quel che ci siamo guadagnate con le unghie e coi denti, ce lo levano da sotto senza che nemmeno ce ne accorgiamo con astuzia e freddezza, a volte - sempre più - spacciandoci per carnefici anzichè vittime. e hanno dalla loro i poteri forti. teniamo conto che partiamo svantaggiatissime e, adesso, senza più nemmeno l'effetto sorpresa? destabilizzante? di qualche decennio fa. loro sempre più forti. solo loro.