Magari avessi potuto portarlo dai miei vet, mi fanno sempre lo sconto! Il fatto e' che la micia ha avuto l'incidente di domenica mattina, percio' l'ho dovuta portare al pronto soccorso piu' vicino. Poi rimane sempre il problema che i miei vet non sono attrezzati per la degenza, lo studio e' piccino piccio'. :-(
Ma perche' non esistono delle strutture pubbliche dove poter portare un animale ferito?
E' questo che mi fa imbestialire. Il fatto che lo stato sia completamente assente in fatto di normative sulle tariffe e interesse in generale per cio' che riguarda la salute dei nostri animali (e per nostri intendo anche chi di loro non ha una casa).
Sappiamo bene cosa succede quando lo stato latita, che i prepotenti la fanno da padroni.
Bisogna rimettersi alla buona volonta' dei veterinari di fiducia che a volte pero', come nel mio caso, lavorando onestamente, non riescono a guadagnare a sufficienza per affittare locali piu' ampi e ad organizzarsi per la degenza, in modo tale da doverti sempre rimandare alle cliniche.
Scusate la polemica, ma mi sento davvero toccata nel vivo per questa storia.
Due anni fa passeggiando vicino casa mi cadde l'occhio su un gattino nero agonizzante che stava li', abbandonato come una cartaccia, in un giardino privato.
Il piccolo rantolava, cosi' ho preso e ho citofonato e mi ha risposto una donna (giovane, avra' avuto al max 45 anni). Le ho chiesto se il gattino fosse il suo, mi disse che si', gironzolava sempre nel giardino e gli dava qualche avanzo da mangiare e i suoi figli ci giocavano, ma che no, non era il suo.
Le chiesi se si era resa conto che il gattino stava agonizzando. Lei sapete cosa rispose? 'E' li' da stamattina ma a me fa impressione, non ho il coraggio di toccarlo, stavo aspettando mio marito che rincasa alle 17,30 per farlo prendere a lui (che, immagino, l'avrebbe buttato nel secchione della spazzatura)'.
Me lo sono portato via. Lei mi ha dato uno straccio, mi spiego? Uno straccio per spolverare per avvolgerlo.
Lo porto di corsa dal vet piu' vicino che lo rianima (il piccolo era in ipotermia e in fin di vita) facciamo delle lastre, ecografie poi il veterinario inizia a sparare cavolate:
tumore al fegato (per farsi pagare l'ecografia), problemi gastrointestinali insomma ho anche voluto rimuovere tutte le st*****te che ha sparato.
Mi dice che lui ha fatto di tutto ma che non lo possono tenere li' perche' va sottoposto a terapia antibiotica e tenuto in osservazione. Ovviamente pero', visto che l'ho portato io, devo pagare 150 euro per il soccorso e per l'ecografia (prezzo di favore).
In quel momento di panico non mi sono nemmeno messa a discutere: l'ho portato di corsa nella stessa clinica dove quest'estate ho portato la micia (e' la piu' vicina). L'hanno ricoverato d'urgenza e l'hanno tenuto in osservazione, ovviamente mi hanno subito detto che c'erano pochissime possibilita', unica speranza: se avesse superato la notte forse forse.... qualcosa si poteva ancora fare.
La primissima cosa che hanno fatto: analisi del sangue per FIV e FELV.
Il piccolino era FELVpositivo e aveva sviluppato la malattia, era all'ultimo stadio e non ce l'ha fatta. Alle 7,30 del mattino ho chiamato per avere notizie e mi hanno risposto che mi stavano per chiamare loro: alle 5 del mattino il piccino era venuto a mancare, era troppo debole e non aveva superato la nottata.
Prezzo di favore: 50 euro con sconto, visto che trattasi di randagio, per il soccorso e degenza piu' altre 80 per la cremazione.
Non mi voglio proclamare santa. Chiunque di voi, amante degli animali, l'avrebbe fatto al posto mio.
Il gattino era li', allungato, all'ombra, freddissimo anche perche' era direttamente al contatto con il pavimento bagnato e in piena ombra, con le vie respiratorie tutte intasate. Manco una pezza di lana quella st*****a aveva avuto la pieta' di mettergli addosso per scaldarlo. Era inverno pieno.
Io ho sempre avuto gatti, ma in appartamento e sinceramente non avevo piena consapevolezza di quanto fosse diffusa la FELV tra i cuccioli.
Ora ho imparato due cose: che il primo vet era un incompetente e che qualsiasi cosa faccia, la dovro' fare a spese mie perche' non esiste, in assoluto, ne' tantomeno nei dintorni di casa mia, in caso di emergenza, una struttura in grado di darmi supporto per un'emergenza su animali.
Poi pero' sul sito dell'ufficio dei diritti degli animali del Comune di Roma mi vedo in home page l'articolo sul cane salvato da Rita Dalla Chiesa, o il riconoscimento speciale per l'Impegno Animalista a Francesco Totti.
Scusate la polemica e la lunghezza del post.