Insensibile perfino ai terremoti!!
è vero, ricordo la scossa grossa ed interminabile del 2016, scappati in giardino, vedere la casa muoversi come fosse di gomma, realizzare erroneamente che sarebbe finito tutto mentre vedevamo crollare i tetti della frazione sotto di noi e tutta la polvere che si alzava sbarrando subito dopo alla vista i risultati di quello che accadeva... già 10 secondi dopo pensavo di andarmene in Thainlandia, per poi entrare in casa e notare che i danni erano stati in parte lievi in parte importanti...ma come dici tu è l' adrenalina che ti da una botta di vita, come quando in Camerun mi puntarono il kalamicosh allo stomaco...storia troppo lunga
Nessuna storia è mai troppo lunga da raccontare.
Micia ti ha fatto ballare davanti al naso la focaccia e poi bidonato?????Buonanotte a tutti, qualcuno mi ha fatto digiunare stasera.
Mi sono buttato sull' alcol.
Hai visto che cattiva mi sono buttato sulle bevande e adesso alle 2 e 40 sto più sveglio di questa mattina.Micia ti ha fatto ballare davanti al naso la focaccia e poi bidonato?????
Poooovero Simone.......
Micia, non si fa, no no.........
Le signore danno, le signore tolgono, sia benedetto il nome delle signore......
Sì, alle h. 1,56 si scrivono anche queste cavolate, a volte......
forse era meglio mangiare !?!Buonanotte a tutti, qualcuno mi ha fatto digiunare stasera
Mi sono buttato sull' alcol.
ok ora sono cavoli vostri..mi autocelebro ! :
Ma quale maratona letteraria, anzi per me sei stato anche troppo sintetico.ok ora sono cavoli vostri..mi autocelebro ! :
1984 sponsorizzato dai miei vado a trovare mia sorella missionaria in Cameron, solita mia fortuna la prima notte a Douala, tentativo di colpo di stato con "schioppettate", mia sorella mi viene a prendere e scappiamo con un camioncino della croce rossa a Chang sui monti dove dormiamo di fortuna, il giorno dopo troviamo un passaggio su un pickup toyota che andava a Fontem nella giungla dove la missione ha un ospedale per curare la mosca tse tse, viaggio sopra il carico, cioè blocchi di ghiaccio contenenti pesci, arrivati al villaggio il ghiaccio non c' era + ma i pesci, ormai lessi si, credo di non aver mai puzzato così tanto in vita mia.
Dopo qualche giorno ci avvisano via radio che il colpo di stato è fallito e posso ritornare a Douala per prendere un volo per visitare il Waza National Park, rientro da solo e come al solito mi mischio con la popolazione e prendo un pulmino cumulativo, ero il solo bianco, a metà giungla ci ferma una pattuglia dell' esercito per un controllo e quando mi vedono, un soldato energumeno probabilmente ubriaco o fatto mi prende di peso e mi tira fuori .....immaginate la grazia, mi comincia ad urlare di tutto e mi comincio a preoccupare quando vedo che legge il mio passaporto tenendolo a testa in giù e che gli sguardi dei miei compagni di viaggio sono terrorizzati, poi prende quel cavolo di kalasnikov e mi comincia a puntarlo in pancia dandomici dei colpi ......molto sgradevoli, poi per fortuna i suoi commilitoni lo calmano e lui con la stessa grazia mi "lancia" dentro il pulmino e ripartiamo.
Dopo la prima curva tutti si rasserenano e mi spiegano che : quei soldati stavano cercando i merceneri bianchi che fallendo il golpe si stavano dando alla fuga e lo stronzo, scusate il giusto attributo, pensava io fossi uno di loro........quando l' adrenalina è tanta la realizzi solo dopo qualche minuto.
Complimenti a tutti coloro che hanno superato questa maratona letteraria
E pensare che qualcuno, ai miei tempi, si inondava di Denim "per l'uomo che non deve chiedere mai", quando sarebbe bastata una fetta di cacio di capra per far colpo!!!una fettina di caciottina di capra, cmr, proprio non me la vuoi dare? la gradirei assai
In tempi ancestrali (terremoto del Friuli, 1976), quando scherzavo più spesso, uno scherzo mio ricorrente era quello di appostarmi fuori del salotto (piano terra, casa di campagna, infissi traballanti) e, non visto, dare una bella scrollata ai vetri, con effetto terremoto percepito da quanti stavano in divano
spero, dopo, ti picchiassero in coro.In tempi ancestrali (terremoto del Friuli, 1976), quando scherzavo più spesso, uno scherzo mio ricorrente era quello di appostarmi fuori del salotto (piano terra, casa di campagna, infissi traballanti) e, non visto, dare una bella scrollata ai vetri, con effetto terremoto percepito da quanti stavano in divano
capisco perfettamente il tuo punto di vista. ma non so come altro chiamare, se non fascino, quella sensazione di impotenza totale, di sentirsi un nulla al confronto alla forza della natura, il subirla ed esserne parte. vivessi ai campi flegrei sarebbe diverso, probabilmente.
