Stefano-34666
Guru Master Florello
Ciao,
ribadisco che quelli che facciamo qui sono discorsi validi per ragazzi e ragazze che hanno una età tale da poter prendere una posizione, fregandosene del gruppo o del giudizio degli altri.
Discorsi fatti da persone che non vivono 10 ore al giorno con i social network attivi, in attesa di un like o tremando per un giudizio negativo.
Persone che se sbagliano maglietta non finiscono additati, messi alla gogna mediatica come sfigati, nerd etc.
Essere quindicenni oggi è molto più difficile rispetto ad alcuni anni fa. Anche quando eravamo "piccoli" noi c'erano i maschi/femmine alfa che trainavano la comitiva. Se loro avevano la maglia la volevano tutti. Se loro andavano in un locale ci andavano tutti.
Oggi è più difficile. Si finisce dentro alle chat, alle foto on-line. Le cazzate che, con quell'età abbiamo fatto tutti, prima erano un passaparola, ora sono documentate con foto e video.
Purtroppo, fino ad una certa età di cui quelle ragazze sicuramente fanno parte, bisogna farsi accettare e, per fare questo, uniformarsi nel vestire è uno dei primi passi.
Ho sicuramente sbagliato esempio tirando in ballo la ragazzina brutta e cicciottella. Ma la verità è che se questa vuole essere "amica" con la strafiga del gruppo deve mettere anche lei il top ed i pantaloncini, anche se muore di freddo e gli stanno (probabilmente anche secondo lei stessa) poco bene.
Inoltre, sempre secondo me, le ragazze sono pericolosamente più soggette a queste pressioni psicologiche. I ragazzi, alla fin fine, sono tontoloni. Girano in tuta, fanno sport, fanno cazzate ed è più facile che formino gruppi eterogenei.
Le ragazze possono essere, con le loro coetanee, estremamente crudeli (è molto più facile che una ragazza stronchi un'altra ragazza, deridendola per il suo aspetto o la sua posizione economica) piuttosto che un ragazzo lo faccia con un suo coetaneo.
Ste
ribadisco che quelli che facciamo qui sono discorsi validi per ragazzi e ragazze che hanno una età tale da poter prendere una posizione, fregandosene del gruppo o del giudizio degli altri.
Discorsi fatti da persone che non vivono 10 ore al giorno con i social network attivi, in attesa di un like o tremando per un giudizio negativo.
Persone che se sbagliano maglietta non finiscono additati, messi alla gogna mediatica come sfigati, nerd etc.
Essere quindicenni oggi è molto più difficile rispetto ad alcuni anni fa. Anche quando eravamo "piccoli" noi c'erano i maschi/femmine alfa che trainavano la comitiva. Se loro avevano la maglia la volevano tutti. Se loro andavano in un locale ci andavano tutti.
Oggi è più difficile. Si finisce dentro alle chat, alle foto on-line. Le cazzate che, con quell'età abbiamo fatto tutti, prima erano un passaparola, ora sono documentate con foto e video.
Purtroppo, fino ad una certa età di cui quelle ragazze sicuramente fanno parte, bisogna farsi accettare e, per fare questo, uniformarsi nel vestire è uno dei primi passi.
Ho sicuramente sbagliato esempio tirando in ballo la ragazzina brutta e cicciottella. Ma la verità è che se questa vuole essere "amica" con la strafiga del gruppo deve mettere anche lei il top ed i pantaloncini, anche se muore di freddo e gli stanno (probabilmente anche secondo lei stessa) poco bene.
Inoltre, sempre secondo me, le ragazze sono pericolosamente più soggette a queste pressioni psicologiche. I ragazzi, alla fin fine, sono tontoloni. Girano in tuta, fanno sport, fanno cazzate ed è più facile che formino gruppi eterogenei.
Le ragazze possono essere, con le loro coetanee, estremamente crudeli (è molto più facile che una ragazza stronchi un'altra ragazza, deridendola per il suo aspetto o la sua posizione economica) piuttosto che un ragazzo lo faccia con un suo coetaneo.
Ste