Ma poi hai trovato un vet per la castrazione?
Piera, non ci crederai ma ho patito nel vero senso della parola, fino ad aprile di quest'anno per trovare un vetrinario che avesse le p...e per procedere, sono anche stata richiamata e sollecitata dalla provincia
C'erano vet che pretendevano avessi la gabbia di cattura o una struttura di cattura
C'era chi, alla domanda se "operava" su grandi animali, ed alla risposta positiva quando gli specificafo che era un cinghiale di circa 150 Kg. mi rispondeva con termini più o meno chiari che certi rischi non se li prendeva.
Considerando anche tutti accennavano a cifre dai 250 ai 350 euri + eventuali spese etc..
Mi sono rivolta anche ad un conosciutissimo centro per il recupero della fauna selvatica di zona, il cui resp. vet mi ha piantato una marea di problematiche circa l'autorizzazione che avevo etc.. e poi una cifra
...
Dopo varie telefonate ad associazioni ed amici, mi hanno messa in contatto con un vet eccezionale
, che senza tante disquisizioni in merito è venuto ed ha provveduto. In un primo tempo, vedendolo docile e tranquillo, pensava di potergli inniettare l'anestetico direttamente senza doverglierlo "sparare" ma appena ha sentito l'ago si è agitato e quindi gli ha sparato 2 fiale a distanza di sicurezza, dopo di che ha operato e gli ha inniettato un silingone di antibiotico con una copertura per 4 giorni.
Visto che siamo in Italia e viaggiamo a suon di burocrazia e interpretazioni :muro::muro: Qualche problema l'ho avuto in seguito con l'ASL. Il vet, il giorno prima dell'intervento, mi aveva fatto la ricetta per il ritiro in farmacia dell'antibiotico, sulla ricetta invece che il "previsto" codice del registro di stalla aveva citato ed allegato il provvedimento di affidamento della provincia che l'ASL non ha ritenuto valido e mi ha richiamato e convocato e, dopo vari chiarimenti e ipotesi, mi ha assegnato un codice univoco invece dell'istituzione del registro di stalla, come usa fare per chi detiene un solo suino per uso alimentare.
:crazy::crazy: