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Togliete i libri alle donne e torneranno a far figli

Violetta516

Maestro Giardinauta
ecco cosa mi è arrivato per e-mail dall'UDI questa mattina:

"Rientro dal mio lavoro, quello di insegnante di Lettere classiche, impensabile senza formazione e non contemplato né contemplabile senza un progetto sociale e statale di formazione e di istruzione dei giovani e delle giovani, e trovo questo atroce e ineffabile articolo nel quale, con toni perentori e allarmati, si postula l’esigenza di negare alle donne l’istruzione perché l’ignoranza le ritrasformi in docili e feconde bestie da riproduzione! Ciò si renderebbe necessario per reagire alla “minaccia” costituita dalla migrazione e, quindi, dalla creazione di una società multietnica, ovviamente invisa a questo fascista dichiarato e aberrato, per il quale davvero non riesco a trovare epiteti sufficientemente svilenti, anche perché mi pare che quanto ha scritto lo releghi già tra le creature più vili e squallide. Qualcuno potrà dirmi che si tratta di una palese provocazione o di un’alzata di “tiro” per poter risollevare, sempre a spese e sulla pelle nostra, le sorti periclitanti di qualche giornalaccio. Qualche ottimista mi dirà che proprio questo genere di attacchi diretti testimonia l’irreversibile declino del patriarcato che, sconfitto, dà gli ultimi violentissimi strattoni alla storia perché inverta la sua marcia… Io, però, trovo GRAVISSIMO che questo individuo e altri come lui percepiscano di trovarsi in un paese e in un contesto in cui questo genere di provocazioni può trovare ricetto, accoglienza e, soprattutto, restare impunito. Trovo sconcertante e agghiacciante che un articolo del genere possa anche solo essere redatto e mi dà la nausea constatare che un direttore “responsabile” trovi “normale” o anche solo “simpatico” il pubblicarlo! Ho alunne tredicenni, quindicenni, diciottenni, che comprano i giornali, li leggono; io stessa le induco a leggerli: è possibile mai che in questa nostra Italia zeppa di ritrovati della tecnologia, debordante millantato, ostentato sviluppo (che, come Pasolini ammoniva, non coincide affatto, ahimé, col progresso!), esse debbano essere mille e mille volte aggredite, violentate da energumeni che negano i loro pacifici diritti (diritti umani!), mortificate e umiliate, assieme a noi tutte, da simili pseudodissertazioni e da simili prospettazioni? Perdonate lo sfogo. Io chiedo che noi prendiamo immediatamente posizione non solo su questo sconcio ma su tutte le altre campagne pseudogiornalistiche che alimentino una sottocultura sessista e che predichino la medievalizzazione della società e la riconduzione delle donne nel “recinto” della subordinazione e dell’inconsapevolezza dolorosa, procedente dalla loro interessata “oggettivazione” e strumentalizzazione. L’Ordine dei Giornalisti, per esempio, deve essere indotto a varare subito una norma che preveda l’immediata e permanente espulsione per gli imbrattacarte stercorari che si macchino di questo reato, perché di reato si tratta: qui, infatti, mi pare che si possa parlare di APOLOGIA DI VIOLENZA DI GENERE! IO NON VOGLIO PIU’ PERDERE NEANCHE UN MINUTO DI TEMPO PER SCRIVERE MAIL DEL GENERE! ABBIAMO BEN ALTRO DA FARE! Baci a tutte. Marcella"
 

artemide

Florello Senior
Mia cognata è andata all'università con due figli, marito e farmacia da seguire, ha impiegato 10 anni per laurearsi ma è riuscita a raggiungere il suo scopo. Il problema delle donne è che manca tutto quello da te elencato Bruna, tutte cose che nei paesi del nord Europa hanno.

verissimo.
oggi come oggi se lavori e OSI mettere al mondo un figlio, quando rientri in azienda te la fanno pagare cara la tua maternità.
 
V

vinceco2

Guest
Allora:
Paesi dove vi è civiltà,benessere,lavoro,scolarizzazione ecc.eccc. le nascite sono in decadenza .

Paesi dove vi è fame,alfabetismo,arretratezza culturale,lavoro non ne parliamo, le nascite sono in ascesa ad esclusione della Cina che adesso sta cercando con le buone o cattive di mettere un freno specialmente nelle zone di morti di fame.

cosa ha detto di male quell' omino di destra dichiarato?

Mi pare che alla fine ha anche elencato centri di ricerche ed altro che si sono interessate al problema.
non mi fa scandalo per niente.
Poi che il titolo sia provocante ci può anche stare per un giornale che vive su queste notizie per tirare su la vendita e far parlare di se ancora per un pò dato che non credo gli rimanga molto ancora.
ciao:)
vincenzo
 

Olmo60

Guru Master Florello
Allora:
Paesi dove vi è civiltà,benessere,lavoro,scolarizzazione ecc.eccc. le nascite sono in decadenza .

Paesi dove vi è fame,alfabetismo,arretratezza culturale,lavoro non ne parliamo, le nascite sono in ascesa ad esclusione della Cina che adesso sta cercando con le buone o cattive di mettere un freno specialmente nelle zone di morti di fame.

cosa ha detto di male quell' omino di destra dichiarato?

Mi pare che alla fine ha anche elencato centri di ricerche ed altro che si sono interessate al problema.
non mi fa scandalo per niente.
Poi che il titolo sia provocante ci può anche stare per un giornale che vive su queste notizie per tirare su la vendita e far parlare di se ancora per un pò dato che non credo gli rimanga molto ancora.
ciao:)
vincenzo

Cosa ha detto di male!!!! :squint: vincè: questo per ripopolare l'Italia di italiani (perchè gli stanno sulle balle gli immigrati) ci vole far tornare a noi donne ai tempi de la mi' nonna!!!!..Cioè, se anche le ricerche sono veritiere di qual'è il problema, non è detto che sia altrettanto veritiera la soluzione che propone..poi non è vero che leggiamo troppo: in Italia leggono pochissimo tutti: siamo quasi a zero libri. I problemi sono altri, le politiche familiari in primis..faceva prima se diceva "togliamo la pillola" chè almeno così avrebbe salvato la faccia dall'accusa di razzismo...(che per me in questo caso ci stà...anche se poi, è un bel problemone anche questo eh!...mica mi sento tutta a favore degli immigrati, io...vabbè...)..Vincèèèè...io a 50 anni ormai non li faccio più: se tu me cavi anche i libri...me spieghi cosa faccio nel tempo libero???:lol::lol:
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Allora:
Paesi dove vi è civiltà,benessere,lavoro,scolarizzazione ecc.eccc. le nascite sono in decadenza .

Paesi dove vi è fame,alfabetismo,arretratezza culturale,lavoro non ne parliamo, le nascite sono in ascesa ad esclusione della Cina che adesso sta cercando con le buone o cattive di mettere un freno specialmente nelle zone di morti di fame.

cosa ha detto di male quell' omino di destra dichiarato?

Mi pare che alla fine ha anche elencato centri di ricerche ed altro che si sono interessate al problema.
non mi fa scandalo per niente.
Poi che il titolo sia provocante ci può anche stare per un giornale che vive su queste notizie per tirare su la vendita e far parlare di se ancora per un pò dato che non credo gli rimanga molto ancora.
ciao:)
vincenzo

Sei male informato, in Germania molte donne fanno il terzo figlio e incominciano in giovane età.
 

Olmo60

Guru Master Florello
bò, a me sembra che l'articolo sia semplicemente ironico e sarcastico.
Se poi si riflette un po', è vero che più si studia, più si vuole un lavoro impegnativo, meno tempo si hanno per i figli. Dove è lo scandalo in questo? Magari se le aziende permettessero alle donne di avere orari flessibili, asili nido, assistenza le donne farebbero figli. Ma anche il dato statistico che l'età delle mamme è sensibilmente aumentato fa riflettere sulla volontà stessa di tante donne a non fare figli mentre si studia o si comincia a lavorare. Quante di noi donne hanno avuto figli mentre andavano all'università? Più studi, meno procrei, mi sembra veritiero.

Ecco cosa volevo dire: questo post di Vagabonda illustra proprio com'è la realtà. Cioè è vero. Ma se le donne decidono o comunque per motivi loro di non fare figli o farne di meno, mica si possono costringere con la forza....!!!!! togliere l'istruzione!!!! è proprio una scemenza.

(p.s riporto un pensiero che approvo: la scemenza è riferita all'omino..non me fraintendete ok?:))
 
Ultima modifica:

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Allora:
Paesi dove vi è civiltà,benessere,lavoro,scolarizzazione ecc.eccc. le nascite sono in decadenza .

Paesi dove vi è fame,alfabetismo,arretratezza culturale,lavoro non ne parliamo, le nascite sono in ascesa ad esclusione della Cina che adesso sta cercando con le buone o cattive di mettere un freno specialmente nelle zone di morti di fame.

cosa ha detto di male quell' omino di destra dichiarato?

Mi pare che alla fine ha anche elencato centri di ricerche ed altro che si sono interessate al problema.
non mi fa scandalo per niente.
Poi che il titolo sia provocante ci può anche stare per un giornale che vive su queste notizie per tirare su la vendita e far parlare di se ancora per un pò dato che non credo gli rimanga molto ancora.
ciao:)
vincenzo
Beh, diverse delle cose che ha detto sono sbagliate.
Prima di tutto, c'è un legame tra la "modernità" di un paese e la quantità di figli, ma la relazione non è così semplicistica come raccontata da quel buffone che si spaccia per giornalista.
Certo, nei paesi non sviluppati si fanno più figli. Vero, ma è anche vero che la speranza di vita media è notevolmente inferiore. Ed il motivo non è solo questo. Se la maggior parte dei lavori hanno un basso requisito formativo, un figlio diventa produttivo per la famiglia molto prima, poichè potrà iniziare a lavorare intorno ai 14 anni (o anche molto prima, purtroppo, se guardiamo ai paesi elencati dal nostro attento pseudogiornalista).
Capite bene che c'è una grossa differenza tra mantenere un figlio per 10 anni o mantenerlo per 20.
Indubbiamente, fare i genitori è un costo, poichè il tempo dedicato al figlio (ai figli) è tempo non dedicato al lavoro, per cui minore guadagno.
Se guardiamo ai paesi (come l'Italia) in cui la disparità tra donne e uomini è ancora piuttosto marcata, chiaramente la maggior parte del costo ricade sulla donna, e quindi una donna con un alto livello culturale avrebbe un maggior costo nel mantenere un figlio (poichè ad un maggior livello culturale corrisponde un maggiore reddito atteso).
Se guardiamo ai paesi (come i paesi scandinavi) dove la parità dei sessi c'è per davvero, e il costo è distribuito all'interno della coppia, la situazione cambia.
Allora risulta evidente che il problema potrebbe essere la mancanza di supporto alle giovani coppie, la mancanza dei servizi fondamentali, quali gli asili pubblici per esempio. Sempre ad esempio, qua in Danimarca per ogni figlio le coppie ricevono un corposo assegno dallo Stato per i primi anni di vita del bambino.
La mentalità ottusa di personaggi come questo trova una facile soluzione al problema: "le cose sono cambiate, prima era meglio, torniamo a fare come prima". Purtroppo, non tutto può essere riportato come prima. Proprio perchè le cose sono cambiate, le soluzioni di ieri potrebbero essere non più valide oggi, anzi dannose. Questo poi è principalmente il motivo per cui le idee conservatrici sono fallimentari nello sviluppo sociale.
Quindi, per costui, la soluzione sarebbe "diminuire l'aspettativa di reddito della donna, così che fare un figlio avrà un impatto minore".
Se invece si pensasse a distribuire i costi in maniera efficiente e magari a ridurli attraverso servizi pubblici efficienti, magari le cose cambierebbero.
Ma bisognerebbe avere una visione più ampia e meno ideologica di quella dello scrittore di quell'articolo.
Che poi è strano, Libero di solito è un giornale così attendibile e neutrale...
 
V

vinceco2

Guest
L'articolo parla di "LAVORO" che le donne italiane non vogliono più fare....è vero è un lavoro ormai.
Mia moglie lavora presso uno studio pediatrico,le donne italiane media di primo figlio alta,donne romene ed altre media molto bassa .
Educazione figli.....italiani fanno schifo,romeni ed altri ci insegnano(dall'alto della loro bassa scolarizzazione)come si vive.
Se poi vogliamo parlare di supporto alle donne madri per quanto riguarda asili nido ecc. su questo vi do ragione ,ma questo è anche indice di poca propensione delle donne a fare la casalinga ed accudire figli.
I figli oggi sono (sicuramente non per la maggioranza) un impedimento al vivere bene e divertirsi,di solito si parcheggiano di qua e di là ,molti di voi donne lo fate quindi.....
per il lavoro?
per poter vivere in una società che con uno stipendio solo non dà abbastanza?
mettetece quello che volete,ma la verità è questa.
Figli oggi non li vuole nessuno e se devono proprio venire 1 è pure troppo.
tutto ciò per la bella vita che noi civili colti e benestanti possiamo permetterci al contrario di quei zoticoni africani che vengono qui per fare dei lavori che noi non vogliamo più fare.
Ben vengano ad incrementare questa nostra italietta se serve e se per caso dovesse servire anche mandare a casa le donne per creare posti di lavoro(ben retribuiti) ad uomini ben venga,se la soluzione è meno scolarizzazione come questo signorotto dice(del resto la donna Gelmini ci stava già portando in questa direzione o sbaglio?),ma ci credo poco ,parlarne non vuol dire fare l'indignate e dare giù bastonate .
Io la soluzione non ce l'ho quindi leggo e basta.
Adesso è meglio ch e non intervengo più,sapete voi donne siete la maggioranza e non è questo che mi impedisce,solo il mio essere coerente e so dove poi mi porterà quindi....arrivederci e grazie
vincenzoo
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ma scusa, vincè..fare figli è un lavoro? dovrebbe essere un lavoro?...non esiste nel 2011..!!!! non esiste proprio....Ma poi: se tutto questo discorso "delirante" trae la sua ragion d'essere nel fatto che altrimenti veniamo invasi dagli extracomunitari e se, per far si che questo non avvenga si dovrebbero togliere i libri (istruzione) alle donne italiane......ma allora, diamoli alle donne di colore, così smetteranno anche loro di farli e torneremo alla pari...:)...secondo me siamo anche troppi....

p.s. faccio una modifica: deliranti è riferito all'articolo, non alle parole di Vincè!!!:love::love::love:
 
Ultima modifica:

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Credo che nessuno metta in dubbio il fatto che la natalità sia bassa nei paesi industrializzati, in Italia pure sottozero, ma qui si stanno criticando le motivazioni e le ricette offerte dal giornalista.
 
Ultima modifica:

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
La maternità è diventato un lavoro? La donna vista solo come una macchina di riproduzione? La bassa natalità nei paesi industrializzati è dovuta a diversi motivi, mancanza di certezze in primis, in una famiglia occorre lavorare in due per portarla avanti, la carriera per le donne che fatica ad arrivare e poi i tempi cambiano, è giusto che una donna non impieghi più il suo tempo a sfornare figli tutti gli anni.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Credo che nessuno metta in dubbio il fatto che la natalità sia bassa nei paesi industrializzati, in Italia pure sottozero, ma qui si stanno criticando le motivazioni e le ricette offerte dal giornalista.

eperlapeppa...le critiche sono da parte mia SOLO alla ricetta offerta da -lui lì-...tutto il resto è verissimo...
 
V

vinceco2

Guest
Quello ch e più vi ha colpito è la parola LAVORO ,ma senza cercare di capire cosa intendeva quel signorotto....
Lavoro era inteso come GENITORE con quello che comporta e non maternità che è una cosa bellissima specialmente per la donna.
punto
punto
ciao
vincenzo
 

Olmo60

Guru Master Florello
Quello ch e più vi ha colpito è la parola LAVORO ,ma senza cercare di capire cosa intendeva quel signorotto....
Lavoro era inteso come GENITORE con quello che comporta e non maternità che è una cosa bellissima specialmente per la donna.
punto
punto
ciao
vincenzo
..io avevo letto "lavoro" come "dovere"/"obbligo"= obbligo di fare figli come unico lavoro concesso alle donne...:confuso:..boh...avrò letto male....:)
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Io posso concepire che fare figli sia un "lavoro".
Per "lavoro" si intende un'attività che crea valore.
Se fare figli crea valore per lo Stato, allora è giusto che lo Stato retribuisca chi fa figli. Non ci trovo niente di assurdo.
Se non si vuole parlare di retribuzione diretta (vedi assegni familiari), almeno si provveda ad alleviare la maggior parte dei costi (se non altro la quasi totalità dei costi-opportunità).
Ma vogliamo parlare di tutti i colloqui di lavoro in cui alle giovani ragazze neo laureate viene chiesto se sono fidanzate o sposate?
 

hermioneat

Florello
..io avevo letto "lavoro" come "dovere"/"obbligo"= obbligo di fare figli come unico lavoro concesso alle donne...:confuso:..boh...avrò letto male....:)

anch'io avevo inteso così tanto è vero che per un attimo mi sono vista davanti quelle batterie interminabili di galline ovaiole.... solo che al posto delle galline ho visto delle donne...
Scusate la battuta....
Il fatto che io mi infurio alle parole dell'articolo e posso solo tacciarlo di bieco maschilismo.... certo che se gli uomini non venissero sempre considerati un gradino sopra alle donne, se con i diritti ma soprattutto coi doveri fossero al nostro livello forse non si dovrebbero leggere articoli così farneticanti.
Per fortuna, molti uomini sono cambiati e quando diventano genitori non hanno più troppi problemi a giocare, dar la pappa o cambiare unn pannolino. Il che è già tanto. Mz non basta...
 

Pin

Master Florello
Io posso concepire che fare figli sia un "lavoro".
Per "lavoro" si intende un'attività che crea valore.
Se fare figli crea valore per lo Stato, allora è giusto che lo Stato retribuisca chi fa figli. Non ci trovo niente di assurdo.
Se non si vuole parlare di retribuzione diretta (vedi assegni familiari), almeno si provveda ad alleviare la maggior parte dei costi (se non altro la quasi totalità dei costi-opportunità).
Ma vogliamo parlare di tutti i colloqui di lavoro in cui alle giovani ragazze neo laureate viene chiesto se sono fidanzate o sposate?



Già si chiedeva ai mei tempi, infatti in un colloquio discussi anitamente con un interlocutore, quando mi disse che essendo sposata, ero troppo vicino alla maternità. Io replicai che avevo tante possibilità quanto una pari età single, o anche non pari età.
Ma niente da fare.
 
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