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saddam hussein giustiziato

milla04

Maestro Giardinauta
Non ho avuto ancora il tempo di leggere tutti i post, volevo però dire ugualmente la mia.

Non ho visto il video dell'impiccaggione per scelta, è pur sempre un uomo che muore! Sono contro la pena di morte...........non è civiltà e l'america che si professa il centro di tutto, l'esempio da prendere, la civiltà, il bene ecc... ecc....beh è la prima ad applicare la pena di morte, e questa cosa spiega taaaaaaaaaaaaaaaaante cose!

Approvo quello che dici, Lidia.
Dimenticavo di dire che trovo scandaloso e incivile mandare in rete e in tv le immagini dell'esecuzione, grazie Lidia per avermelo ricordato. E, naturalmente, lungi da me l'idea di vedere quell'orrore.:squint:
 

rossl

Giardinauta Senior
. Contatti commerciali, certo, sempre a scopo di arricchirsi, di diventare potenti, di espandersi e dominare( e come se non con le armi?)..... Conoscere gli scritti, il pensiero e la scienza di altre popolazioni è molte volte il risultato di un appropriazione finalizzata a garantire piu possibilità sul campo di battaglia.
Riguardo agli indigeni americani, il fatto che combattessero tra loro è solo un esempio in piu a riprova del fatto che i contatti culturali portano arricchimento spesso solamente attraverso il sangue

Non capisco Vale....significa che ognuno a casa sua e tanti saluti a tutti? o forse vuoi dire che i contatti culturali dovrebbero avvenire solo per amor di conoscenza? certo che sarebbe bello...ma ne dovrà passare di acqua sotto i ponti, prima che l'umanità arrivi a questo!

Finora la storia non si è svolta così, finora i popoli si sono scontrati e incontrati, si sono ammazzati e poi hanno imparato qualcosa l'uno dall'altro (e non sempre solo il vincitore dal vinto, vedi Grecia e Roma o Cina e Mongolia ai tempi di Gengis Khan), si sono odiati e poi si sono conosciuti e alleati (pensa a tedeschi e francesi); da quel che vedo, credo che il livello di civiltà generale sia ancora molto basso perchè siamo in grado di regolare i conti sedendoci a tavolino.

D'altronde cospargerci il capo di cenere, assumendoci sempre tutte le responsabilità e tutte le colpe, giustificando sempre gli errori degli altri (che pure ci sono) perchè noi siamo comunque peggio, non aiuta a risolvere nulla: ci vogliono idee nuove, non basta il mea culpa, e soprattutto occorre la volontà reale di tutti.
Intanto io spero nelle prossime elezioni americane, se non altro mister B. dovrà pur sloggiare, questa volta...
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Non capisco Vale....significa che ognuno a casa sua e tanti saluti a tutti? o forse vuoi dire che i contatti culturali dovrebbero avvenire solo per amor di conoscenza? certo che sarebbe bello...ma ne dovrà passare di acqua sotto i ponti, prima che l'umanità arrivi a questo!
Forse mi sono spiegata male. Ero partita da questa tua frase "tutti i popoli che sono venuti in contatto tra loro (escludendo le guerre,ovviamente), si sono sempre vicendevolmente influenzati e ne hanno tratto vantaggio e arricchimento culturale reciproco" ma in realtà volevo mettere l'accento sul fatto che gli scambi culturali che ci sono stati, non sono stati quasi mai pacifici. E' invece proprio attraverso le guerre che ci si appropria della conoscenza e della cultura di altri popoli (almeno la parte che ci serve) ma non dico certo che sia giusto così, nè tantomeno di starsene ognuno a casa propria...mi piacerebbe solo che le cose fossero diverse dalla realtà, ma non posso negare certo come stanno le cose.

da quel che vedo, credo che il livello di civiltà generale sia ancora molto basso perchè siamo in grado di regolare i conti sedendoci a tavolino.
Sulla nostra capacità di parlare ed accordarsi seduti ad un tavolo ho molti dubbi...troppo facilmente si passa ai dati di fatto...

D'altronde cospargerci il capo di cenere, assumendoci sempre tutte le responsabilità e tutte le colpe, giustificando sempre gli errori degli altri (che pure ci sono) perchè noi siamo comunque peggio, non aiuta a risolvere nulla
Ma non credo di aver mai detto questo...ognuno ha le proprie colpe e di questo deve avere il coraggio di rispondere. Ma non è nemmeno giusto occuparsi esclusivamente di ciò che ci riguarda da vicino chiudendo gli ochhi su quello che fanno gli altri.

In ogni caso mi sembra che siamo andati ben oltre l'argomento di questo thread. Si parlava di pena di morte, e per restare in tema vorrei dire a chi è a favore che indipendentemente dalle leggi di ciascuno stato, indipendentemente dalla cultura ci sono dei diritti inviolabili dell'uomo riconosciuti a livello internazionale, e tra i primi c'è la vita!! Detto questo,non c'è legge che tenga, che possa dare ad uno stato il diritto di privare un uomo della vita,per nessun motivo.
 

Upendo

Giardinauta
La giustizia di quel paese è amministrata in modo diverso dal nostro, una condanna era più che sufficiente per giungere alla pena di morte, non esistono corti d'appello nè ricorsi in Cassazione, l'unica speranza per Saddam era la Grazia, ma non l'ha avuta. Essendo prevista, secondo leggi che lui stesso ha varato, la pena di morte (nelle modalità da lui previste negli anni precedenti) per i reati a lui contestati, uno o cento processi non avrebbe fatto differenza (si muore una volta sola).
Perfetto, d'accordo... ma l'attenzione del mio post, al quale Decky ha risposto con la frase che tu hai citato, era sul ruolo degli americani, che - come dici tu- ...

hanno dimostrato la solita ambiguità, ipocrisia e opportunismo. Non credo che l'America sia un esempio di civiltà...........
Sul piano della politica interna ed estera e sul piano morale, per favore, non presentate gli Stati Uniti come esempio da seguire...
ma purtroppo mi sa che generalmente è l'esatto contrario! (ovvero molti paesi li prendono come esempio.

Suggerisco un libro, se mi permettete, è molto documentato e interessante: è "Voci dall'inferno", di Samantha Power, che è direttore esecutivo del Carr Center for Human Rights Policy ad Harvard, saggista e attivista per i diritti umani e, grazie a questo saggio, ha vinto il National Book Critics Circe e il premio Pulitzer. Ne ho letti altri, ma questo è particolarmente completo e ricco di documenti interessanti.
Grazie per la segnalazione... mi sa che lo compro
 

milla04

Maestro Giardinauta
ma purtroppo mi sa che generalmente è l'esatto contrario! (ovvero molti paesi li prendono come esempio.

Già, ed è una cosa che proprio non comprendo. Io non dico che l'America sia portatrice di tutti i mali del mondo, ma santo cielo, nel 2006 ancora non ha superato appieno le discriminazioni razziali, negli ospedali, sul lavoro, di fronte alla giustizia e persino nel mondo dello spettacolo (a parte casi rari), persone di colore, portoricani e pellerossa subiscono ingiustizie; hanno un sistema scolastico che prevede una scuola privata con ottimi insegnanti, sovvenzioni, privilegi di ogni genere e una scuola pubblica abbandonata a se stessa, mantenendo così un profondo divario tra chi può pagare e accede poi a buone carriere e chi dovrà costituire la classe lavoratrice da sfruttare tutta la vita con contratti che, per la legge americana, possono essere interrotti per qualsiasi motivo; l'assistenza sanitaria è gestita sulla base di assicurazioni private, quindi chi può pagare si cura, gli altri possono solo sperare che non si ammalino mai, perchè non li fanno entrare nemmeno in pronto soccorso; non hanno mai voluto fare passi indietro di fronte alle proteste internazionali sull'uso sistematico della tortura; non sono mai intervenuti, a meno che non fossero coinvolti i loro personali interessi economici, laddove avrebbero potuto farlo anche solo a livello diplomatico, in casi gravissimi di genocidio; non hanno mai firmato il patto di Kioto per non pestare i piedini ai magnati del petrolio (di cui fa parte il caro Bush); hanno messo al potere e sovvenzionato dittatori per avere il controllo politico ed economico di paesi come quelli del centro e sud america, e li hanno sostenuti anche quando questi soffocavano ogni forma di libertà e uccidevano o facevano sparire migliaia di persone che avevano l'ardire di mettere in discussione il potere costituito.........Mi fermo qua, ma non mi venite più a dire che l'America è un esempio da seguire.:burningma
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Rispetto la promessa di essere più breve, coinciso e meno invadente.

Grazie Milla04 per l'apprezzamento, mi fa piacere a livello personale, ma il mio pensiero l'ho inserito sopratutto con la speranza che potesse far nascere dei dubbi in chi ha la certezza che morte e violenza non innescano un circolo vizioso in cui siamo alla deriva da ormai troppo, troppo tempo.

I contatti tra i popoli ci sono e sono molto intensi, in quest'epoca. Sono le cose da scambiare che -forse- andrebbero "messe a punto": oggi, tutto ruota attorno alla moderna, invadente, economia globale.

Qualcuno ha parlato di "pietismo" nei confronti di Saddam Hussein, da me espresso in un precedente intervento. Ha pienamente ragione. Era un facilissimo pietismo, a riprova del fatto che la pena di morte tende a far diventare vittima (o a mostrare come tale) un carnefice infame come Saddam.

Un saluto
Er sor Marchese

(P.S. su google è graziosamente disponibile la versione "integrale" dell'esecuzione di Saddam Hussein. Rinnovo il mio invito a giustizialisti e non, di sporcarsi le mani e dargli un'occhiata.)
 

milla04

Maestro Giardinauta
Rispetto la promessa di essere più breve, coinciso e meno invadente.

Grazie Milla04 per l'apprezzamento, mi fa piacere a livello personale, ma il mio pensiero l'ho inserito sopratutto con la speranza che potesse far nascere dei dubbi in chi ha la certezza che morte e violenza non innescano un circolo vizioso in cui siamo alla deriva da ormai troppo, troppo tempo.

I contatti tra i popoli ci sono e sono molto intensi, in quest'epoca. Sono le cose da scambiare che -forse- andrebbero "messe a punto": oggi, tutto ruota attorno alla moderna, invadente, economia globale.

.....

(P.S. su google è graziosamente disponibile la versione "integrale" dell'esecuzione di Saddam Hussein. Rinnovo il mio invito a giustizialisti e non, di sporcarsi le mani e dargli un'occhiata.)

Purtroppo non solo dalla violenza e dalla morte si genera ulteriore violenza e morte, ma quel che preoccupa è l'assuefazione a queste due cose: il fatto di trasmettere in tv o rendere disponibili su internet esecuzioni, la decapitazione di prigionieri, materiale di ogni genere, e soprattutto il fatto che la cosa non sgomenti più di tanto, mi fa pensare che sia un chiaro e inquietante segno che nella gente l'idea di orrore e di sdegno morale sia stata o sia sulla strada buona per essere sdoganata come un fatto normale. La morte di un uomo, la violenza su un disabile, lo stupro di un bambino vengono proposti accanto all'offerta di una nuova tariffa telefonica o all'ultima esternazione di Briatore, non mi sembra un grande esempio di sensibilità e civiltà.

Marchese, non dispiacertene, ma non andrò a vedere l'esecuzione di Saddam Hussein nè quella di altri e non solo perchè non sono favorevole alla pena capitale.
Ciao!:flower:
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Purtroppo non solo dalla violenza e dalla morte si genera ulteriore violenza e morte, ma quel che preoccupa è l'assuefazione a queste due cose: il fatto di trasmettere in tv o rendere disponibili su internet esecuzioni, la decapitazione di prigionieri, materiale di ogni genere, e soprattutto il fatto che la cosa non sgomenti più di tanto, mi fa pensare che sia un chiaro e inquietante segno che nella gente l'idea di orrore e di sdegno morale sia stata o sia sulla strada buona per essere sdoganata come un fatto normale. La morte di un uomo, la violenza su un disabile, lo stupro di un bambino vengono proposti accanto all'offerta di una nuova tariffa telefonica o all'ultima esternazione di Briatore, non mi sembra un grande esempio di sensibilità e civiltà.

Com'è vero....:(
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Milla, non me ne dispiaccio di certo! E condivido la tua scelta oltre a comprenderla!!. Il video l'ho suggerito sopratutto a mo' di "provocazione"...
Non escludo che possa "far bene" a qualcuno, comunque...
Ti saluto cordialmente quotando appieno i tuoi post.

Er sor Marchese
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Per concludere, Goju: Il caso di Saddam, non è solo un fatto che riguarda l'iraq, ma che ormai riguarda il mondo intero. Nostri soldati hanno dato la vita, così come tanti altri di tanti Paesi e credo che quei Paesi abbiano (avrebbero dovuto avere) la possibilità di essere ascoltati in merito alla sua sorte. Per evitare problemi è stato ucciso subito, addirittura prima di subire altri processi. Non posso rispettare la Giustizia irachena, se per te questa è giustizia.

Scusate, m'ero perso via! Rispondo sia a te che a Vale. Io non patteggio nè per l'Iraq, nè per gli USA. Premesso questo, siamo in piena tempesta mediatica e bombardamento psicologico. Imporre l'abolizione della condanna a morte in certi Paesi non è operazione facile, nè tantomeno consigliabile. Sono del tutto convinto che quando i tempi saranno maturi, quegli stati opereranno le scelte più appropriate in base alle proprie culture e tradizioni.
Insomma dopo che gli states hanno voluto esportare la democrazia (caliamo un velo pietoso), ci mettiamo noi europei a esportare il diritto e la giustizia suprema?!?! Io non ci sto... E' anche questa una prevaricazione, a prescindere dai propri convincimenti personali riguardo alla pena di morte.

Noi non abbiamo una cultura superiore o evoluta rispetto agli states, all'Iraq e alla Cina (mettiamoci pure questa và), abbiamo una cultura diversa.
 

milla04

Maestro Giardinauta
Certo nessuno può costringere un paese ad abolire la pena capitale, ma forse la morte di Saddam Hussein, sbattuta in modo così impietoso e indecente in faccia alla gente, ha aperto una porta ad una riflessione comune, ad un dibattito che potrebbe portare ad un cambiamento di rotta.
Dispiace che ciò sia avvenuto come risposta emotiva alla morte di un dittatore sanguinario e non sia invece scaturito dal numero pazzesco di persone che nel mondo, ogni giorno, affrontano nel silenzio e nell'indifferenza la condanna a morte.:squint:
 

elleboro

Florello
che strana osservazione, Milla. Mi sembra ovvio che chi, nel bene o nel male, occupa uno spazio nella storia, ottenga da ogni suo atto un seguito assai più importante di quello che otterrebbero i nostri comportamenti.
 

elleboro

Florello
Goju, scusa ma ottenere la sospensione di tutte le pene di morte, almeno nell'occidente, sarebbe comunque un grandissimo risultato!! Significa che tutti i Paesi accettano almeno di ragionarci sopra.
 
S

scardan123

Guest
leggendo molti post mi trovo d'accordo, ma -scusate- non è cinismo, però secondo me in molti paesi abolire la pena di morte vorrebbe dire semplicemente che stranamente aumenterebbe il numero di "suicidi" in carcere o di "incidenti" tra carcerati che portano alla "tragica" uccisione di qualche carcerato scomodo....
Succede già, diventerebbe più frequente.
 

daria

Master Florello
sei come nelle sabbie mobili, Daria,
Quando faccio un percorso da una posizione a un'altra opposta, fin che non mi sono chiarita e non ho deciso cosa mi sembra giusto, sto molto, moltissimo anzi, a disagio. Ti capisco.
e mi viene da dirti, visto che ci sono passata, che decisioni sulla pena di morte non possono essere prese in funzione del solo pensiero di ciò che può essere accaduto o non accaduto al singolo individuo, ma in funzione di valori di tipo collettivo.
detto questo e confermata la propria opposizione alla pena di morte, tu potresti anche decidere di accettarla in casi gravissimi (per capirci, di quelli che ce ne saranno 4 o 5 in un secolo), se questo attenesse al tuo senso di giustizia.
Io ho comunque superato da qualche decennio anche questa fase ed ho una convinzione ormai assoluta (della quale comunque non ho ancora riconosciuta la radice. Sacralità della vita? Rispetto dell'altro? Astensione da un atto così definitivo compiuto a un "altro" da sè? ecc. ecc...).

Oh! la tua risposta mi era sfuggita Bruna, ma:confuso: non so com'è stamane sono arrivata qui a cercarla convinta che ci fosse...va bè distratta ma sensitiva :D

comunque ci hai preso in pieno mia cara, mi sento nelle sabbie mobili in questo particolare periodo, rispetto a quelle che consideravo certezze ormai consolidate, inamovibili; per carità non che ami fossilizzarmi nelle mie convinzioni, anzi sono sempre pronta a rivedere e correggere, tuttavia questo non toglie che viva il percorso con una certa riservatezza e un pizzico di disagio, francamente certe posizioni ferree mi perplimono, deve essere a causa della mia giovane età :rolleyes: :D :lol:

:) :Saluto:
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
leggendo molti post mi trovo d'accordo, ma -scusate- non è cinismo, però secondo me in molti paesi abolire la pena di morte vorrebbe dire semplicemente che stranamente aumenterebbe il numero di "suicidi" in carcere o di "incidenti" tra carcerati che portano alla "tragica" uccisione di qualche carcerato scomodo....
Succede già, diventerebbe più frequente.

Appunto per questo dico che eventuali abolizioni devono scaturire da una riflessione all'interno del Paese, trovo del tutto inutili e pericolose iniziative politiche, ONU compresa...
 
A

ambapa

Guest
...Dopo che gli states hanno voluto esportare la democrazia (caliamo un velo pietoso), ci mettiamo noi europei a esportare il diritto e la giustizia suprema?!?!...

Sono d'accordo con te che nessuno possa ritenersi depositario della verità e della luce ma se in un momento di folle presunzione provassimo pure noi una tantum a civilizzare i democraticissimi States, quel meraviglioso paese in cui i ragazzini girano armati per le scuole, non c'è un'assistenza sanitaria pubblica e in cui ancora vige la legge del taglione? Giusto un pochettino...una lezioncina ogni tanto...tanto per vedere l'effetto che fa.
 
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