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saddam hussein giustiziato

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
Pinuccia, quali argomenti sono tabù?

Gli argomenti sono scritti nel regolamento

punto 9

Quindi, da come è partito questo post, intendo il messaggio iniziale, non mi sembra che voglia parlare di politica, ma se tu Marchese, vai a stimolare quello che è vietato dal regolamento, dovrò chiudere il post!
 

daria

Master Florello
accettate una voce fuori dal coro?

allora vi dico che la penso esattamente come voi, cioè sono da sempre contro la pena di morte, ma...c'è un ma, anzi due:

1° se devo essere sincera con me stessa, proprio non riesco ad essere veramente dispiaciuta per quello che è successo, per quanto razionalmente e umanamente la consideri una barbarie e anche un errore politico

2° trovo ingiusto manifestare solo ora la propria indignazione perchè un uomo è stato condannato a morte secondo la legge del suo paese, una legge che esiste da sempre, che ha ucciso tante persone (come in tanti altri paesi in cui è in vigore) e contro la quale nessuno ha mai manifestato.
Perchè ci si accorge di questo solo ora? Perchè è necessaria una morte 'eccellente' per rendersene conto, mentre per tutti i poveracci che sono stati uccisi per molto meno nessuno ha speso una parola?
L'unica spiegazione che mi sono data è che i giornali e le tivù non ne parlano, dei poveracci giustiziati ogni giorno, e in più ci sono di mezzo gli americani....

seconda voce fuori dal coro, non provo proprio nessun dispiacere per la sorte del "povero" Saddam, per quanto come Rossella possa pensare all'errore politico, alle eventuali ripercussioni, nello stesso tempo non riesco ad impedirmi di pensare a Deborah, alla mia amica israeliana, ai suoi racconti...
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Mah...secondo me non si tratta di provare dispiacere o meno per Saddam, ma è il gesto di uno stato che decide di togliere la vita ad una persona! E'vero che succede tutti i giorni e non se ne parla mai, se non in casi eccezionali, ma d'altra parte viviamo in un mondo dove la povera gente e chi non conta niente non fanno notizia e non è colpa di nessuno...
Però non trovo neanche giusto trasformare ogni caso vergognoso in antiamericanismo...di errori e oscenità politiche e non, se ne fanno ovunque (e davvero ovunque!!) ma fa piacere attaccare l'America, perchè è piu semplice e comodo...
Mi fermo qui dato che non vorrei causare la chiusura del post.
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Provo a rispondere a rossl ,ameno al tuo primo punto.

Quale madre non vorrebbe vedere la testa dell'uomo che ha ucciso suo figlio,su un palo, o appesa ad una corda?

Tutte le madri.

Anche le più convinte attiviste contro la pena di morte.
E' per questo che esiste la legge, la giustizia.

Anche quando i sentimenti possono arrivare a farti gridare 'ammazzatelo', è la giustizia che tutela i diritti naturali dell'uomo.E la vita, è tra questi.

Detto ciò, è difficile soffrire per la morte di una persona in grado di compiere pulizie etniche,persecuzioni, un assassino.
Non trovo difficile però soffrire per la morte di un Uomo.
Solo uno in più.
 

ejemeda

Giardinauta Senior
nemmeno io sono d'accordo con la pena di morte come credente, a volte restare in vita con il peso del rimorso di ciò che si è combinato nella vita vale più di mille impiccagioni.....in questo modo a saddam gli hanno risparmiato di portare appunto quel peso....se mai ne avesse preso coscienza..chi può dirlo .. non dimentichiamoci le tante vittime del suo tirrannismo per loro un piccolo pensiero
 

Flowerpower

Aspirante Giardinauta
3a voce fuori dal coro.

Hanno ammazzato Saddam? Hanno fatto bene, mi spiace che non gli abbiano praticato qualche "torturina" prima tipo rimanere nel braccio della morte qualche tempo, magari in un carcere curdo che dite? Ecco mgari si poteva fissare l'eseczione, preparare tutto, farlo arrivare al patibolo, farlo cagare addosso dalla paura e poi tornare in gabbia, dirgli ah, ci siamo sbagliati, è per domani! Come faceva lui! A quelli piu civili di me, consiglierei di andare a colloquiare con i parenti delle "poche" persone che ha (o ha fatto) BARBARAMENTE torturato. Al di fuori delle ragioni di stato o di loschi traffici politici, solo dal mio piu sincero punto di vista umano e personale, penso che pochi piu di quell'essere spregevole meritino una pena così giusta.

Per il Marchese: Io conosco una ragazza rumena e ho avuto modo di discutere con lei, riguardo il modo di governare la Romania ai tempi di ciausescu, ti garantisco che ciausescu è stato un criminale della peggiore specie, lascia perdere la battaglia civile, quando ci vuole, ci vuole!
Mi fermo se no mi bannano, e anche se mi bannano ho detto quel che penso senza falsi civilismi, che in alcuni casi fanno solo arrabbiare e poi ridere.
Un saluto a tutti i giardinauti.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Flowerpower, non posso immaginare cosa passino le persone che hanno perso un caro a causa di Saddam, ma io non vorrei MAI vendicarmi in un modo così crudele di qualcuno,MAI. E sai perchè?
Come posso disprezzare una persona se poi sono in grado di compiere le sue stesse nefandezze? Come posso giudicare, accusare, se poi desidero far del male ad un'altra persona,per quanto crudele?
Non si tratta di falsi civilismi, ma di rispetto per la vita, anche la vita di un criminale...noi non abbiamo il diritto di uccidere nessuno,nemmeno legalmente!
Ci diciamo una società civilizzata, ma non è così. Ci diciamo esseri UMANI, ma cosa c'è di umano nel desiderare la sofferenza di un altro uomo? Non importa quale sia il motivo,chi guadagna dalla morte di una persona??
Siamo solo un altro pò meno civili....e meno umani...
 

celeste

Giardinauta Senior
daria ha scritto:
seconda voce fuori dal coro, non provo proprio nessun dispiacere per la sorte del "povero" Saddam, per quanto come Rossella possa pensare all'errore politico, alle eventuali ripercussioni, nello stesso tempo non riesco ad impedirmi di pensare a Deborah, alla mia amica israeliana, ai suoi racconti...
In che modo la morte per impiccagione di Saddam potrà ridurre le pene della tua amica israeliana e di tutti quelli che come lei soffrono per le tante, troppe, guerre? Nessuno, temo.
Non si tratta, qui, di aver pena o dispiacere per l'uomo, che è stato quel che tutti sanno, ma - come diceva giustamente nenne - di riaffermare che nessuno stato ha diritto di vita e morte su nessun essere umano.
Nemmeno si tratta tanto, secondo me, dell'errore politico, per quanto grave, di trasformare un carnefice in vittima e di rischiare reazioni imprevedibili.
E' proprio, semplicemente, l'orrore del vedere ancora quei simboli cupi del passato - il boia incappucciato, la forca - esibiti da chi si dichiara paladino della civiltà e della democrazia. Unica consolazione il fatto che gran parte della vecchia Europa non si sia accodata a questo peana della morte, della vendetta e della barbarie.
 

Flowerpower

Aspirante Giardinauta
Flowerpower, non posso immaginare cosa passino le persone che hanno perso un caro a causa di Saddam, ma io non vorrei MAI vendicarmi in un modo così crudele di qualcuno,MAI. E sai perchè?
Come posso disprezzare una persona se poi sono in grado di compiere le sue stesse nefandezze? Come posso giudicare, accusare, se poi desidero far del male ad un'altra persona,per quanto crudele?
Non si tratta di falsi civilismi, ma di rispetto per la vita, anche la vita di un criminale...noi non abbiamo il diritto di uccidere nessuno,nemmeno legalmente!
Ci diciamo una società civilizzata, ma non è così. Ci diciamo esseri UMANI, ma cosa c'è di umano nel desiderare la sofferenza di un altro uomo? Non importa quale sia il motivo,chi guadagna dalla morte di una persona??
Siamo solo un altro pò meno civili....e meno umani...

Vale rispetto la tua opinione... ma rimango della mia.
Ho letto di una storia che successe appunto in Iraq, un militare si rifiutava di andare a combattere l'Iran perchè non lo riteneva giusto, perchè aveva famiglia e per un milione di altri buoni motivi, bè è rimasto fra 4 mura di 3x3 metri, fra torture e umiliazioni, fino all'arrivo degli americani, forse quell'uomo avrebbe voluto dire due paroline a saddam, uno fra i tanti.
 

decky

Florello Senior
3a voce fuori dal coro.

Hanno ammazzato Saddam? Hanno fatto bene
Mah, per me no e non per pietismo nei suoi confronti, ma solo ed esclusivamente perchè vedo nella detenzione a vita (e non parlo di carcere con tv ,sigarette e quant'altro) la peggiore pena per un uomo.
Non credo serva a molto la pena di morte, anche se indubbiamente "soddisfa " nell'immediato più che la consapevolezza di confinare il colpevole finchè non esali l'ultimo respiro, mi sembra molto più penoso per un individuo trascorrere tutta la vita in una stanza solo con i suoi pensieri e senza nessuna speranza nel futuro .
 

elleboro

Florello
ero per la pena di morte laddove si fosse colto sul fatto (e quindi evitando errori) e il fatto fosse cosa gravissima tipo stupro per pedofilia.
Ho poi fatto il percorso opposto (mi hnno aiutato dei libri molto ben scritti che mi hanno fatto meditare a lungo) ed ora - da 30 o 40 anni - sono assolutamente contraria. Come sono assolutamente contraria a rimettere in libertà chi compie questi reati.

Saddam: pur contraria alla pena di morte, trovo che la pena di morte stessa è comunque poco per chi ha compiuto i reati che conosciamo.

Ma, per l'amore che ho per i miei pensieri, pur disposta a cambiarli quando mi accorgo che sono sbagliati, sento giusto dichiarare qui l'ammirazione per una persona che ha vissuto tutto il percorso verso la morte con la dignità che dovrebbero avere tutte le persone e che pochi hanno anche in situazioni assai meno tragiche. A prescindere dai fatti accaduti.

Questo ovviamente è solo un inciso in un percorso mentale di pollice verso.
Non so ancora bene quello che è successo. Ero fuori a pranzo con amici, ho il Corriere in borsa ma non l'ho ancora letto, salvo il titolo o poco più.
 
Ultima modifica:

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Ho capito, Flowerpower...non giustifico certo Saddam, ha fatto delle cose indicibili e credo che nessuno che non ci sia passato possa capire...ma la pena di morte è ingiusta e inutile. Nessuno ne trae giovamento, credi che le persone che hanno subito la dittatura di Saddam (o di qualsiasi altro dittatore) ora stiano meglio? Credi che possano dimenticare solo perchè lui non c'è piu? Credi che non si sveglino piu di notte con l'incubo che possa capitare di nuovo? Che la paura li abbandoni? Che avrebbero goduto nel vedere Saddam torturato, o piuttosto avrebbero rivissuto ciò che avevano passato loro? Credi che Saddam abbia ricevuto una qualche lezione dalla sua condanna a morte? Che i suoi seguaci abbandoneranno i loro ideali o piuttosto lo innalzeranno ad eroe e lo useranno come pretesto per altre ingiustizie?
A chi giova tutta questa violenza?
 

daria

Master Florello
Io, devo ammettere, mi sento confusa.
Sono contraria alla pena di morte, ma mi rendo conto che questa posizione non cenceda delle eccezioni, che in questo caso particolare avrei, sono certa che la mia amica israeliana senta che giustizia è stata fatta, ma questo è il suo particolare caso non il mio.
Io sono atea non ho totale fiducia nella giustizia umana, ma non ho aspettative per quella divina...
 

Sevi

Fiorin Florello
Ti quoterei ancora Vale, se potessi...
così come quoto altri che dicono che non si tratta di pietà per Saddam....soltanto non si può pensare di avere il diritto di poter uccidere qualcuno, nemmeno uno come lui...
Lo Stato non deve abbassarsi a certi livelli e rendersi assassino a sua volta...
come dice Vale, è un altro crimine e basta.

Decky...anch'io, in casi come questo, penso che il carcere duro sia ciò che più avrebbe meritato...troppo facile morire...e magari passar da martire...
troppa poca soddisfazione...troppo poco tutto...

Ribadisco...no alla pena di morte in qualunque caso...
aggiungo...credente o non credente
 

elleboro

Florello
sei come nelle sabbie mobili, Daria,
Quando faccio un percorso da una posizione a un'altra opposta, fin che non mi sono chiarita e non ho deciso cosa mi sembra giusto, sto molto, moltissimo anzi, a disagio. Ti capisco.
e mi viene da dirti, visto che ci sono passata, che decisioni sulla pena di morte non possono essere prese in funzione del solo pensiero di ciò che può essere accaduto o non accaduto al singolo individuo, ma in funzione di valori di tipo collettivo.
detto questo e confermata la propria opposizione alla pena di morte, tu potresti anche decidere di accettarla in casi gravissimi (per capirci, di quelli che ce ne saranno 4 o 5 in un secolo), se questo attenesse al tuo senso di giustizia.
Io ho comunque superato da qualche decennio anche questa fase ed ho una convinzione ormai assoluta (della quale comunque non ho ancora riconosciuta la radice. Sacralità della vita? Rispetto dell'altro? Astensione da un atto così definitivo compiuto a un "altro" da sè? ecc. ecc...).
 
Ultima modifica:

Sevi

Fiorin Florello
Non mi va che si consideri falso civilismo il pensiero di chi è contrario alla pena di morte....io lo sono e basta...anche se l'uccisore venisse colto in flagrante...
ripeto che è troppo facile morire....peggio stare per anni chiusi e isolati...e comunque non trovo soddisfazione nella morte di qualcuno, nemmeno nell'essere più terribile della terra...
non mi riporterebbe di certo in vita chi avrei perso...
Ma sono ben lontana dal perdono, per fortuna o purtroppo non lo so....
certo la giustizia dovrebbe essere in grado di fare il suo corso...troppo spesso mi spaventa l'eccessiva indulgenza di quella italiana...
non so come sia negli altri Paesi, parlo per quel che vedo...
 
S

SecoB

Guest
dico anche la mia ...

... sono contro la pena di morte, piuttosto opto per la detenzione con MOLTE, MOLTISSIME RESTRIZIONI...
impiccandolo non hanno ucciso un "criminale" ma, peggio, idealizzato un martire e/o eroe per i suoi "seguaci" e fomentato altro odio ...
mah ... sbaglierò ma la penso così ...
a tutti voi :love_4:
 

rossl

Giardinauta Senior
quoto Vale, Eje e Decky, anch'io penso che sia

molto più penoso per un individuo trascorrere tutta la vita in una stanza solo con i suoi pensieri e senza nessuna speranza nel futuro .

Non confondiamo la pena per l'essere umano Saddam (che si può provare o no) con l' ingiustizia e l'inciviltà insite nella pena di morte: può sembrare un'incoerenza ma continuo a non provare alcun rincrescimento per la sua morte, pur essendo fermamente contraria alla pena di morte.

Ely, spero di non trovarmi mai nella condizione di dover scoprire se riuscirei ancora ad esser una persona civile e a non invocare la pena di morte per chi ha...non posso neppure scriverlo... mio figlio
 
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