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saddam hussein giustiziato

A

ambapa

Guest
Appunto per questo dico che eventuali abolizioni devono scaturire da una riflessione all'interno del Paese, trovo del tutto inutili e pericolose iniziative politiche, ONU compresa...

Goju, la riflessione all'interno del paese, di ogni paese, va stimolata. Vedi il caso Welby da noi, tanto per fare un esempio recente. Il clamore mediatico e anche la strumentalizzaione delle sofferenza ci hanno lasciati tutti come minimo perplessi, pure schifati se vuoi, ma sono serviti a far partire la riflessione all'interno delle nostre coscenze.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Goju, ripeto, io non ho mai pensato che il nostro modello sia migliore, o piu civilizzato o che altro...né tantomeno che lo sia quello degli Stati Uniti. Anzi, l'abolizione della pena di morte dovrebbe partire proprio da quegli stati che si definiscono civilizzati (senza implicare che realmente lo siano...ma poi cos'è la civilizzazione? Ci vorrebbe una discussione solo per definire il concetto stesso di civilizzato) come esempio di rispetto nei confronti della vita.
Non dico nemmeno che ci voglia un'imposizione dall'esterno, ma permetti che sia concesso quantomeno di tentare un dialogo in questa direzione? Io non trovo che sia una cosa tanto scandalosa o irrispettosa nei confronti dell'Iraq o di qualsiasi altro paese.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Scusate, m'ero perso via! Rispondo sia a te che a Vale. Io non patteggio nè per l'Iraq, nè per gli USA. Premesso questo, siamo in piena tempesta mediatica e bombardamento psicologico. Imporre l'abolizione della condanna a morte in certi Paesi non è operazione facile, nè tantomeno consigliabile. Sono del tutto convinto che quando i tempi saranno maturi, quegli stati opereranno le scelte più appropriate in base alle proprie culture e tradizioni.
Insomma dopo che gli states hanno voluto esportare la democrazia (caliamo un velo pietoso), ci mettiamo noi europei a esportare il diritto e la giustizia suprema?!?! Io non ci sto... E' anche questa una prevaricazione, a prescindere dai propri convincimenti personali riguardo alla pena di morte.

Noi non abbiamo una cultura superiore o evoluta rispetto agli states, all'Iraq e alla Cina (mettiamoci pure questa và), abbiamo una cultura diversa.

Ciao, "alì" :D
io non parlavo di "esportare" diritto e giustizia, prevaricando chicchessia. Ma poichè la vicenda iraq ha coinvolto il mondo intero, poichè ogni azione compiuta in suolo irakeno si riflette sull'economia, la politica, la cultura di tutti i Paesi, allora -io credo- ciò che oggi accade in iraq non è un fatto che riguarda solo l'iraq... La gogna del condannato, con tanto di insulti ed umiliazioni, infatti è giunta sino a noi "grazie" ad un paio di coj**i che poi sono stati -appunto- arrestati, non tanto ,io credo, per il gesto ma per aver sp*****to la "giustizia" del "nuovo" iraq, che si è rivelata molto vicina a quella del "vecchio". Io non penso che sia un buon modo di ricominciare.

Le convinzioni sulla pena di morte hanno senza dubbio un'origine di carattere umano, emotivo finanche ideologico, ma scaturiscono anche da un'idea astratta e COMUNE di "giustizia" che -nel senso vero, moderno del termine- non dovrebbe andare a braccetto con "vendetta".
L'osceno teatrino delle esecuzioni yankee, con i familiari di omicida e vittima uniti nella stessa stanza nell'osservare quel triste e tribale rituale, che sia corda, o gas, o elettricità, le truculente esecuzioni pubbliche in Iran, le fucilazioni cinesi con tanto di conto spese presentato alle famiglie dei condannati, sono solo manifestazioni di una giustizia "esemplare" nel senso più macabro e inquietante, di una giustizia che intimorisce e pone lo Stato troppo al di sopra dei piccoli "cittadini"... Non mi piace.

E poi, Goju, se Saddam doveva subire tre processi, tre processi andavano celebrati. Quello che mi disturba è che la fretta nel farlo fuori è stata non una ricerca di giustizia rapida e pragmatica, ma solo un palese, ipocrita modo di farlo stare zitto.

(nascondi il tuo Polonio, ti dovessero mai bombardare..! :lol: )
Saluti
Er Marchese
 
A

ambapa

Guest
...Quello che mi disturba è che la fretta nel farlo fuori è stata non una ricerca di giustizia rapida e pragmatica, ma solo un palese, ipocrita modo di farlo stare zitto....

Mi sovviene, tanto per rimanere nell'attualità, un caso riguardante un ferocissimo e sanguinario dittatore sudamericano, tal Pinochet, protetto da CIA e company, morto tranquillamente nel suo letto ad una veneranda età e sepolto con tutti gli onori. C'è mancato poco che avesse pure i funerali di Stato...guarda un pò a volte i casi della vita...mah...
 

elleboro

Florello
no, non concordo, chi governa DEVE saper esaminare più aree dell'interesse pubblico, e Saddam vivo, per la quiete pubblica era più pericoloso che da morto. Sarà un martire, magari i tempi vicini saranno più tribolati, ma saddam era un grande leader, non è detto che i suoi sostituti lo siano altrettanto.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Elleboro, non capisco. Vuoi forse dire che la morte di Saddam fa parte di un tentativo da parte del governo di evitare tumulti e tutelare l'interesse pubblico?
 

elleboro

Florello
dai post precedenti mi sono nate due considerazioni:

la prima: trovo che con il relativismo si stia esagerando ed io vorrei astenermene. Sono d'accordo sul rispetto per le culture altrui e tutto ciò che concerne le abitudini di vita degli individui. Fermo restando, però, il rispetto per alcuni valori assoluti quali, ad esempio, il rispetto per la vita.

la seconda: si parla tanto del rispetto per la vita (valore assoluto sul quale concordo pienamente) ma si parla poco o addirittura nulla sul valore della dignità umana. A me saddam esposto alla ripresa televisiva, poi esposta al pubblico, mentre il medico gli controllava il cavo laringo faringeo, ha disturbato almeno quanto i suoi passi verso la morte.
 

Upendo

Giardinauta
Scusate, m'ero perso via! Rispondo sia a te che a Vale. Io non patteggio nè per l'Iraq, nè per gli USA. Premesso questo, siamo in piena tempesta mediatica e bombardamento psicologico. Imporre l'abolizione della condanna a morte in certi Paesi non è operazione facile, nè tantomeno consigliabile. Sono del tutto convinto che quando i tempi saranno maturi, quegli stati opereranno le scelte più appropriate in base alle proprie culture e tradizioni.
Insomma dopo che gli states hanno voluto esportare la democrazia (caliamo un velo pietoso), ci mettiamo noi europei a esportare il diritto e la giustizia suprema?!?! Io non ci sto... E' anche questa una prevaricazione, a prescindere dai propri convincimenti personali riguardo alla pena di morte.

Noi non abbiamo una cultura superiore o evoluta rispetto agli states, all'Iraq e alla Cina (mettiamoci pure questa và-... e anche l'Africa...và-), abbiamo una cultura diversa.

GuJu... sono completamente d'accordo... è sbagliato imporre, ma è probabilmente giusto cercare di indurre una riflessione interna agli stati stessi. Questo però secondo me è quasi impossibile da fare parlando di due culture completamente e radicalmente diverse (quali quella occidentale e quella arabo-islamica). Più facile e opportuno sarebbe invece cercare di farlo per esempio all'interno della "cultura occidentale stessa", ovvero gli stati che già hanno da tempo abolito la pena di morte potrebbero indurre la riflessione in quelli che ancora non lo hanno fatto, pur avendo radici culturali molto simili se non uguali...
Non so se mi sono spiegata...:confuso: o se il mio modo di scrivere è troppo incasinato...:confuso:

A riguardo della diversità di culture aggiungo solo che, per esperienza diretta in un paese del cosidetto terzo mondo, ho avuto modo di riflettere molto. Mi sono convinta col tempo che le verità e le convinzioni che sono quasi assolute ed assodate per le mia cultura da occidentale, non è detto che rimangano tali all'interno di una cultura completamente diversa, anzi: a volte perdono completamente significato o sembrano totalmente assurde in un contesto diverso
 

elleboro

Florello
NO Vale, Saddam doveva morire comunque. Hanno preferito evitare tentativi di liberazione o addirittura di insurrezione conclamata. Questo - da parte dei governanti (siano essi gli iracheni o gli americani) - mi sembra giusto anche se ci suona male.
 

Upendo

Giardinauta
anche il rispetto per la vita e per la dignità dell'uomo?

Vedi Bruna... ci può essere una differenza radicale in culture completamente diverse sul concetto stesso di "rispetto" come su quello di "vita" e su quello di "dignità dell'uomo".
Non ti so dire quale significato abbiano queste tre parole in Iraq, ma è sicuramente MOLTO diverso dal nostro... viaggiamo, credo, su binari paralleli, che, per quanto riguarda concetti basilari come questi che formano una società, non possono fondersi in uno unico... almeno non nell'immediato! Succederà forse col tempo... chissà...
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Dunque...chiariamo una cosa. Secondo me la pena di morte non ha niente a che vedere con la cultura. Perciò possiamo parlare quanto vogliamo di culture diverse, di rispetto per chi non è come noi...ecc. ma nessuno vuole cambiare la cultura irakena, solo la legge. E nemmeno solo quella dell'Iraq, ma di ogni altro paese che adotti la pena di morte.
Non tramite un'imposizione, non parlo di andare in un altro paese e dettar legge, ma di sensibilizzare l'opinione pubblica dei paesi implicati, di sollecitare, di richiedere il rispetto per quei valori universali che sono la vita e la dignità dell'uomo (Bruna hai perfettamente ragione riguardo a questo punto).
Upendo, io credo che "rispetto per la vita" abbia solo un significato, indipendentemente dalla cultura! Che rispetto trovi nell'omicidio legale?
Bruna riguardo a quello che hai detto "Hanno preferito evitare tentativi di liberazione o addirittura di insurrezione conclamata." beh,non mi sembra un motivo valido per eliminare un uomo,anche se per loro puo avere un senso, ma io non lo accetto.
 
S

Sambuco

Guest
Si infatti è una cosa che come me penso non abbino capito in tanti.. Come mai prima di finire tutti i processi a suo carica è stata eseguita la condanna per il solo massacro di Dujail??? Gli altri processi che fine faranno??? Che senso ha???

Se facevano i processi x i curdi gasati, sarebbe venuto fuori da dove venivano quei gas(chi li aveva prodotti e venduti), che erano gli stessi poi già usati contro gli iraniani nella guerra....
 
S

Sambuco

Guest
Appunto per questo dico che eventuali abolizioni devono scaturire da una riflessione all'interno del Paese, trovo del tutto inutili e pericolose iniziative politiche, ONU compresa...
perchè pericolose scusa?
certo che ognuno deve poter decidere liberamente,
ma se si decide di far parte dell'Onu e l'Onu legifera qualcosa...
Poi secondo me al massimo potrebbero esserci delle sanzioni x i paesi che non accettassero.
In ogni caso creerebbe discussioni all'interno dei paesi che la usano ancora.
E non mi sembra cosa malvagia.
 

elleboro

Florello
Vale, una insurrezione (che verrebbe ovviamente sedata con la maggiore forza degli sciti) di morti ce ne sarebbero a centinaia...
chi governa deve saper scegliere il minore dei mali, quando è possibile.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Bruna è vero quello che dici, ma dovrebbero cercare metodi alternativi all'esecuzione di un uomo per contenere le ribellioni nel loro paese.
I seguaci di Saddam avrebbero potuto comunque provocare un'insurrezione per vendicare la morte del loro leader,invece che per liberarlo...non cambierebbe nulla.
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
I seguaci di Saddam avrebbero potuto comunque provocare un'insurrezione per vendicare la morte del loro leader,invece che per liberarlo...non cambierebbe nulla.

Con i se e con i ma....
Ribaltando la medaglia, senza l'esecuzione di saddam, curdi e sciiti avrebbero dato vita a rappresaglie e nuovi attentati...
Fino a quando i vertici religiosi (e secondariamente i politici) non si esprimeranno in tal senso, vedo molto difficile l'abolizione della pena di morte!
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
perchè pericolose scusa?
certo che ognuno deve poter decidere liberamente,
ma se si decide di far parte dell'Onu e l'Onu legifera qualcosa...
Poi secondo me al massimo potrebbero esserci delle sanzioni x i paesi che non accettassero.
In ogni caso creerebbe discussioni all'interno dei paesi che la usano ancora.
E non mi sembra cosa malvagia.

Semplicemente perchè per alcune etnie, la pena di morte è giustizia divina e ammessa dalla religione che professano. Il risultato? Si farebbero giustizia da soli
 
A

ambapa

Guest
Semplicemente perchè per alcune etnie, la pena di morte è giustizia divina e ammessa dalla religione che professano. Il risultato? Si farebbero giustizia da soli
Ma dai GoJu...vorrei ricordarti che nella Roma papalina...qui da noi cattolici c'era la forca pronta all'uso fino al 1870. Non è questione di religione che professano...non facciamo 'sti discorsi per favore.
 
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