Vale.scaly
Giardinauta Senior
Tralasciando le pratiche medievali e rinascimentali -decisamente superate ed obsolete- da un punto di vista tecnico è uno studio piuttosto interessante, perchè le varianti sono varie e numerose, ognuna diversa dall'altra (corda, pallottola, agenti chimici molto raffinati) ma accomunate dal successo finale (la morte del condannato) che ne comprova la sostanziale equivalenza ed efficacia. Talune pratiche, peraltro, rispondono brillantemente alle aspettative del buongustaio che (di solito poco coerentemente con le regole della sua fede religiosa, in altre situazioni -invece- meticolosamente seguite) suggerisce morti lente e dolorose le quali solitamente sono molto diffuse in occidente con la dicitura "dosaggio insufficiente degli agenti", e praticate mediante flebo o inalazione di gas (invenzione che rientra nelle grandi scoperte del XX secolo e diffusamente utilizzata nei paesi più civili nel corso del secolo) praticate nelle avanzatissime carceri di un lontano Paese, situato oltre l'oceano e scoperto da un nostro connazionale nel 1492.
Superata la fase 1, la fase di mera analisi tecnologica, suggerisco di passare all'istante, finchè si è ancora belli caldi, alla fase 2 (quella invece squisitamente morale e psicologica) che comporta semplicemente l'atto di osservare gli occhi dei condannati (solitamente assassini, stupratori, killer seriali), ma di osservarli bene,nel tentativo di leggerci dentro qualcosa.
Quindi seguire accuratamente il procedimento che uccide il condannato e che non descrivo per non rovinarVi il gusto dell'esperienza, senz'altro indimenticabile.
(E no, fratello! se chiudi gli occhi quando vedi il sangue o ti tappi le orecchie se senti suoni strani, non vale!!! Devi guardare TUTTO, e bene)
Solo al pensiero mi vengono i brividi...e noi ci prepariamo a festeggiare il capodanno mentre ancora gli uomini cercano il modo migliore, piu efficiente e doloroso, di distruggersi a vicenda...questo mi fa molto male...