• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Raggiungere la felicità

decky

Florello Senior
RosaeViola ha scritto:
...e il sacrificio di sè stessi e della propria vita, renderebbe felice te e chi ti sta attorno?
Per me assolutamente no,come puoi render felice chi ti sta intorno se tu in primis stai male,o ti annulli,o non ti ami?
 

RosaeViola

Master Florello
Eppure decky, io credo che l'essere umano abbia delle grandi risorse in materia sopravvivenza...
Sono straconvinta che siamo bravissimi a nascondere a noi stessi qualunque verità possa minare un certo equilibrio costruito chissà con quale fatica.
Di persone capaci di fingere principalmente con sè stesse ne conosco a decine e sono sicura che ognuno di noi, anche fra i più obiettivi, i più crudamente onesti con sè stessi, sia capace in chissà quante cose, magari partendo anche dalle piccole, di prendersi in giro pur di non affrontare una qualunque verità che possa destabilizzarlo...
Ma poi, è proprio vero che il passaggio per raggiungere la felicità o la serenità, come la si voglia chiamare, sia innegabilmente doloroso?
O forse bisogna pensare che chi raggiunge certi obiettivi senza farsi male, alla fine si sia creato dei falsi obiettivi, si ponga cioè come meta d'arrivo, un obiettivo semplice, una meta poco ardua da raggiungere?
 

decky

Florello Senior
RosaeViola ha scritto:
Eppure decky, io credo che l'essere umano abbia delle grandi risorse in materia sopravvivenza...
Sono straconvinta che siamo bravissimi a nascondere a noi stessi qualunque verità possa minare un certo equilibrio costruito chissà con quale fatica.
Di persone capaci di fingere principalmente con sè stesse ne conosco a decine e sono sicura che ognuno di noi, anche fra i più obiettivi, i più crudamente onesti con sè stessi, sia capace in chissà quante cose, magari partendo anche dalle piccole, di prendersi in giro pur di non affrontare una qualunque verità che possa destabilizzarlo...
Ma poi, è proprio vero che il passaggio per raggiungere la felicità o la serenità, come la si voglia chiamare, sia innegabilmente doloroso?
O forse bisogna pensare che chi raggiunge certi obiettivi senza farsi male, alla fine si sia creato dei falsi obiettivi, si ponga cioè come meta d'arrivo, un obiettivo semplice, una meta poco ardua da raggiungere?
Sopravvivere non significa vivere.Sopravvivere non ha nulla a che vedere con la felicità.Concordo con te che molte persone,o forse tutti noi in fondo cerchiamo di sviare su certe verità che ci farebbero soffrire,ma questo lo si può fare solo per un tot di tempo,passato il quale si aprono gli occhi e a quel punto si realizza non solo che il dolore è rimasto invariato e che la sofferenza è tale e quale,ma anche che si è "perso" tempo nel tentativo di non vederla nascondendosi dietro un dito...
Non so se sia vero che per raggiungere la tanto agognata felicità si debba necessariamente passare in un percorso doloroso e mentalmente faticoso...è vero però che dopo una situazione negativa si apprezza maggiormente quella positiva che la sussegue.
 

yeye27

Master Florello
dove sta la felicità??...

Eh Ros!!:love_4: ....
Mica semplice,la faccenda!!:) ....
Penso che non esista per nessuno,uno stato di totale felicità,perchè la vita da e toglie,in diversa misura,a tutti.
E sicuramente molto dipende dalle esigenze,dalle aspettative,dagli obiettivi ,che uno si prefigge.
Un materialista,tanto piu' sarà agiato,tanto piu' potrà comprarsi la felicità ,che resterà comunque sempre effimera.
Poi molto,dipende dalle esperienze che possono segnare piu' o meno il tuo percorso:di donna,di madre,di moglie,di lavoratrice,di salute,di situazioni economiche...ecc...
Io per esempio, ho riacciuffato talmente tante volte la vita per i capelli,che non mi meraviglierei se fosse diventata una cliente fissa di Cesare Ragazzi!!! .....:D
Questo,mi ha portato a non cercare una felicità idealizzata,lontana dalle mie possibilità,ma a voler bene alla vita di tutti i giorni,a gioire di tante piccole cose ,sfumature, situazioni ,che tanti troverebbero banali e scontate e che io ho imparato ad apprezzare.
Ma che non vuol dire rassegnazione, adattamento,o semplicemente accontentarsi. Anzi,non sono mai venuti meno la voglia,lo stimolo, la ricerca,la crescita,la costruzione,il perseguimento di tutto quello che so potrebbe portarmi ad un ulteriore serenità e di conseguenza ad una ulteriore felicità per i miei cari e anche per me.
Però,non riuscirei mai ad essere felice sapendo di nuocere a qualcuno,questo no,mi darebbe troppo tormento.
Devo prima di tutto stare bene e in pace con me stessa,per godere della felicità, piccola o grande che sia.

Un abbraccio grande:love_4:
yeyè
 
Ultima modifica:
M

marco48

Guest
RosaeViola ha scritto:
Eppure nenne ci sono situazioni in cui ognuno di noi potrebbe trovarsi a fare una scelta difficile che costringe a sacrifici e che impone anche di sacrificare la vita di altri, per avere un pezzetto di felicità propria.
Che dire o fare a questo punto?
E' vero, a volte la vita ci impone delle scelte difficili, tragiche, ma chi deve scegliere di sacrificare la vita di altri sà, in cuore suo, che non sta operando per ottenere la felicità, ma solamente stà scegliendo la soluzione più facile e comoda, è quì che si prende in giro e cerca di convincersi che sia una scelta necessaria per ottenere quello che ogni essere umano anela. Dentro di sè sà però, che molto probabilmente si pentirà della scelta, ma in quei momenti è veramente conscio di quello che fà? E' veramente lucido? Oppure è solamente indotto dalla paura, dal senso di inadeguatezza e di impotenza? Non è facile vivere in pace con se stessi, figuriamoci raggiungere la felicità sapendo di aver nuociuto ad altri. Il tempo però è un bravo medico e guarisce tutte le ferite, anche quelle più profonde, con il tempo si impara ad accettarsi ed anche a perdonarsi, ma questo è un altro discorso...:Saluto:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
...cos'è la felicità? Vivere qualche ora di gioia? Esaudire i propri desideri? Gioire dei figli? Fare carriera? Avere denaro sufficiente? Essere in salute? Ditemi cosa intendete per felicità. Solo dopo potrò rispondere.
 

celeste

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Ma è proprio vero che aspirare alla felicità e raggiungerla, meriti qualunque sacrificio?
Voi fin dove saresti disposti a spingervi pur di ottenerla?
Non è che ti seguo tanto, Rosa.
Ci si sacrifica per tante cose, come ha detto giustamente nenne, ma non è che sacrificio e felicità vadano tanto d'accordo. A meno di non intendere la parola sacrificio in senso molto restrittivo: è evidente che in molti casi si rinuncia a qualcosa oggi per ottenere un risultato futuro che immaginiamo possa renderci felici. Ma se diventa uno stile di vita si rischia davvero che il gioco non valga la candela.
Più in generale mi pare che la felicità-felicità sia una cosa occasionale, per certi versi eccezionale, che dipende solo in parte da quello che facciamo e che non può in quanto tale essere un obiettivo di vita. Essere sereni e in pace con se stessi, concedersi dei piaceri, costruire degli affetti, realizzare le proprie potenzialità, avere interessi e ideali, mantenersi curiosi della vita e del mondo ... Mi sembrano questi gli obiettivi, che possono aiutare ad avere una vita nel complesso felice; sempre che poi non ti caschino fra capo e collo dolori che non puoi far nulla per impedire.
 

celeste

Giardinauta Senior
nenne46 ha scritto:
Non so che dirti vorrei non trovarmi mai in questa situazione.
Come si può essere felici se si è danneggiato qualcunaltro?
Come d'altronde si può vivere senza aspirare ed avere il proprio, sia pur piccolo, pezzo di sole?
Non so che dirti.
:love_4: :love_4: :love_4:
:Saluto:
Il caso tipico (ormai non più per noi nonnette :D ) è quello di un nuovo amore che si impone e richiede la rottura di legami precedenti. Sono situazioni in cui in genere si vivono contemporaneamente una grande felicità e un grande dolore.
 
M

Mary74

Guest
Più che di felicità parlerei di appagamento personale perchè la vera felicità come dice Celeste è qualcosa di occasionale , un emozione legata a singoli eventi, a volte irripetibili.
Caratterialmente la mia felicità è legata allo stato di benessere delle persone a cui voglio bene.
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Possiamo parlare di gioia, appagamento, soddisfazione, ma non di felicità. La felicità si raggiunge pochissime volte nella vita e per brevissimo tempo. Raggiungere uno scopo, una meta ci da gioia e soddisfazione e per raggiungerli siamo disposti a fare dei sacrifici più o meno grandi, ma noi e solo noi. Chi ci sta vicino non dovrebbe pagare per noi e con noi. Il discorso è molto ampio. Per rispondere in modo mirato bisognerebbe restringere il campo.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
La felicità e il dolore sono solo momenti. Il resto della vita secondo me lo passiamo a chiederci come essere felici, o come evitare il dolore, ma senza trovare mai risposte definitive, che per altro non ci sono.
Un sacrificio è una scelta, indotta non necessariamente per la nostra felicità, ma anche per quella di chi ci sta attorno, o semplicemente un compromesso.
 

RosaeViola

Master Florello
Scusate tanto, ma non capisco.
Avete scritto cose anche giuste, ma una semplice riflessione, potrebbe anche essere questa che segue.
Vivete una vita con qualcuno che non vi ama ma che voi amate o avete amato oppure la vostra compagna/o si sono rivelati profondamente diversi da come li credevate oppure vi disamorate ma avete dei vincoli famigliari particolari o siete fragili e non avete la forza di infliggere loro un simile dolore.

Questa è una, ma le eventualità per cui essere infelici e per provare a sforzarsi a cercare un po' di serenità, sono molte...Devo andare avanti con l'elenco? :rolleyes:
Accipicchia com'è difficile immaginarsi una vita infelice...
 
Ultima modifica:

RosaeViola

Master Florello
Allora, proviamo a pensare a cosa ci rende felici in una vita...
Ognuno di noi ha parametri diversi in questo senso...
Parlo di felicità, intesa anche come serenità e stabilità, non di attimi.

Chi comincia?
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
RosaeViola ha scritto:
Scusate tanto, ma non capisco.
Avete scritto cose anche giuste, ma una semplice riflessione, potrebbe anche essere questa che segue.
Vivete una vita con qualcuno che non vi ama ma che voi amate o avete amato oppure la vostra compagna/o si sono rivelati profondamente diversi da come li credevate oppure vi disamorate ma avete dei vincoli famigliari particolari o siete fragili e non avete la forza di infliggere loro un simile dolore.

Questa è una, ma le eventualità per cui essere infelici e per provare a sforzarsi a cercare un po' di serenità, sono molte...Devo andare avanti con l'elenco? :rolleyes:
Accipicchia com'è difficile immaginarsi una vita infelice...
OK, finalmente si passa a esempi concreti.....
se viviamo una situazione infelice, come quelle appena descritte, allora il desderio di cambiare si scontra con la paura di scombussolare la nostra vita e quella degli altri. In tal caso quindi, non è detto che "sacrificando" qualcosa si ottenga necessariamente la felicità, nè la nostra, nè quella degli altri. Magari si esce da una vita infelice, ma non necessariamente si entra in una felice, anzi, magari le cose possono peggiorare.
Comunque secondo me si può parlare di sacrificio solo come tentativo di sbloccare una situazione presente, ma il cui esito è incerto. E' una scommessa se vogliamo, e diventa più una questione di coraggio/paura piuttosto che di sacrificio vero e proprio.
Comunque tornando alla domanda iniziale, secondo me non ha senso dire "sacrificare tutto" pur di ottenere la felicità, ma piuttosto di sacrificare una cosa importante sperando di ottenere felicità. Una decisione non facile da prendere....
 

daria

Master Florello
Io mi riferivo esattamente alla serenità e alla stabilità, questa è la vita, questo ci auguriamo essere il suo percorso, la felicità è fatta di attimi, non la stabilità, per questa c'è lavoro e dedizione, io contemplo altre persone legate strettamente al mio stato di felicità, non la riesco ad immaginare slegata dal mio contesto famigliare.Quando parlo di sacrificio, cioè (mi ripeto) per chi o per cosa sacrificheresti la tua stessa vita, immagino che se la risposta esiste è perchè stai vivendo serenamente e con gioia...
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
RosaeViola ha scritto:
Allora, proviamo a pensare a cosa ci rende felici in una vita...
Ognuno di noi ha parametri diversi in questo senso...
Parlo di felicità, intesa anche come serenità e stabilità, non di attimi.

Chi comincia?
Serenità è serenità. Stabilità è stabilità.
La felicità è un attimo.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
daria ha scritto:
Io mi riferivo esattamente alla serenità e alla stabilità, questa è la vita, questo ci auguriamo essere il suo percorso, la felicità è fatta di attimi, non la stabilità, per questa c'è lavoro e dedizione, io contemplo altre persone legate strettamente al mio stato di felicità, non la riesco ad immaginare slegata dal mio contesto famigliare.Quando parlo di sacrificio, cioè (mi ripeto) per chi o per cosa sacrificheresti la tua stessa vita, immagino che se la risposta esiste è perchè stai vivendo serenamente e con gioia...
Esatto, se parli di sacrificio, significa che hai qualcosa di bello da sacrificare.
 

RosaeViola

Master Florello
Magari si esce da una vita infelice, ma non necessariamente si entra in una felice, anzi, magari le cose possono peggiorare.

Cidenti Boba...Se il ragionamento è questo, allora nessuno sforzo, nessun rischio merita di essere corso...O no?
 

seya

Master Florello
nessun sacrificio. tanto non sarò mai completamente felice, non ho il carattere giusto, sono sempre alla ricerca di qualcosa e nell'attesa che si avveri qualcosa.
e poi non riesco a fare rinunce.
so che mi fa malissimo il cioccolato eppure continuo lo stesso a mangiarlo.

sono un caso disperato.
sigh..
sob...


però quant'èbbuono. :)


scusa Zia , non riesco a rispondere in modo serio oggi.

magari rientro nel tuo bellissimo port un giorno in cui sono meno scema....
(a trovarlo....)
 
Alto