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i rovesci delle medaglie....

Cifes

Aspirante Giardinauta
river,hacuna non so mi parete troppo rassegnate,specialmente dell'ultimo discorso....posso sempre aver capito male però :D
 

decky

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Me lo consenti di aggiungere la mia su questo?
Noi siamo in continuo cambiamento, vero, il nostro corpo, la mente stessa, costante e continuo cambiamento, nei neuroni stessi, nelle cellule eppure, eppure affermiamo di essere il nostro corpo, di essere così e colà.
E difatti siamo effimeri anche noi, se noi, siamo solo questo.

Siamo solo questo?

Gente che, per esempio, grande sportivo perde le gambe, si accorge di non essere mai stato tanto felice prima, quando le aveva.
Gente che fermata dalla vita e ribaltata in altre realtà, che al solo pensiero li faceva tremare, si è resa conto di quanto spazio v'era dentro da inventare e quanta verità nel suo respiro, quanta essenza, inamovibile.
Siamo questo e siamo tanto di più.Apprezziamo determinate cose dopo che ne abbiamo vissute delle altre,in genere peggiori delle precedenti.Abbiamo il senso di sopravvivenza che ci fa andare avanti e ci spinge imperterrito a reinventarci.Siamo esseri complessi che reagiscono agli eventi nelle maniere più disparate e a volte inimmaginabili.
 
H

hakuna__matata

Guest
Cifes ha scritto:
river,hacuna non so mi parete troppo rassegnate,specialmente dell'ultimo discorso....posso sempre aver capito male però :D

da parte mia ...hai capito male
 

Cifes

Aspirante Giardinauta
Bene!!Combattività sempre e comunque! :martello2


:fifone2: :fifone2: Oh mamma ho detto una cosa troppo fascio!! :martello: Chiedo perdono
 

decky

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Eh già, tante vittime su quella strada, un buco nero che assorbe e ssorbe energia, quella che sarebbe necessaria a vivere e godersi felici il paesaggio.
Quanto amiamo e invidiamo i bambini per questo, vivono e basta, sono intensi, sono lì e non altrove, nel desderio completamente, nel gioco assolutamente presenti.

Ma di lor diciam che sono innocenti e inconsapevoli, non senza una punta di malinconia feroce, esatto, innocenti e forse anche inconsapevoli, quando e se, il mondo consentirà loro di essere anche consapevoli non ci sarà più motivo di rimandare, nè di cercare, si sarà a casa.

Domanda tipica: 'Che faresti se, ti rimanessero solo 6 mesi di vita?'E chi ti garantisce che ne vivrai molti di più? Chi ti garantisce che domani sarai ancora quì?
Alexandre Dumas scriveva questo a proposito della felicità dei bambini:
Non c'è vera felicità se non quella di cui ci si accorge di godere.Il bambino è felice,è vero,ma siccome lo viene a sapere molto più tardi è come se non lo fosse mai stato.

Se mi dicessero che fra 6 mesi non ci sarò più,dopo il tentativo di accettarlo (cosa già di per se ardua se non impossibile)credo che sicuramente apprezzerei mille e più di mille cose che ora nemmeno vedo,nemmeno degne di chiamarsi inezie.
Nessuno mi dice che domani mattina io non muoia,ma ciononostante i miei apprezzamenti stasera non andranno alla vita che potrei non aver più...
 
R

riverviolet

Guest
Cifes ha scritto:
:fifone2: :fifone2: Oh mamma ho detto una cosa troppo fascio!! :martello: Chiedo perdono

:lol::lol::lol::lol: Cifes sei troppo simpatico.
rassegnata? a volte sì, dipende se mi conviene o meno :lol:
 
R

riverviolet

Guest
decky ha scritto:
Alexandre Dumas scriveva questo a proposito della felicità dei bambini:
Non c'è vera felicità se non quella di cui ci si accorge di godere.Il bambino è felice,è vero,ma siccome lo viene a sapere molto più tardi è come se non lo fosse mai stato.
Già, la differenza la fà appunto la consapevolezza di vivere ogni momento come se fosse l'ultimo, perchè lo è. Anzi, è ben peggiore di così, è l'unico che si ha veramente a disposizione, pasasto e futuro sono solo proiezioni di una mente educata. Là corre il pensiero e mentre egli corre noi, non viviamo mai.

Tesi a rincorrere questo e quell'altro, la felicità è lì, no è là, ma se e forse...ed oggi muore, ed oggi mio figlio misorride ed adesso è già finito.
 

Cifes

Aspirante Giardinauta
:lol: Buona questa river!!!Dipende se mi conviene o no...però spiegamela un po'..quand'è che conviene rassegnarsi? :confuso:

Grazie per il "simpatico" :embarrass :embarrass :embarrass ...E' solo merito di questi fantastici smilies te lo assicuro :lol:
 

Manidiforbice

Giardinauta
riverviolet ha scritto:
Me lo consenti di aggiungere la mia su questo?
Noi siamo in continuo cambiamento, vero, il nostro corpo, la mente stessa, costante e continuo cambiamento, nei neuroni stessi, nelle cellule eppure, eppure affermiamo di essere il nostro corpo, di essere così e colà.
E difatti siamo effimeri anche noi, se noi, siamo solo questo.

Siamo solo questo?

Gente che, per esempio, grande sportivo perde le gambe, si accorge di non essere mai stato tanto felice prima, quando le aveva.
Gente che fermata dalla vita e ribaltata in altre realtà, che al solo pensiero li faceva tremare, si è resa conto di quanto spazio v'era dentro da inventare e quanta verità nel suo respiro, quanta essenza, inamovibile.


permettimi di dissentire da queste tue ultime frasi reviolet, io non penso che uno sportivo diventi più felice a causa della perdita delle gambe, ma penso che a causa della perdita delle gambe possa scoprire nuove consapevolezze che prima nn aveva incontrato. Cambia il suo essere perche cambia il suo stato, vede il mondo da una prospettiva diversa solamente perche prima non aveva ne sentiva questo bisogno, si adegua come meglio riesce.
Probabilmente riuscira anche ad avere una vita appagante, ma rimarra sempre il rammarico di non essere "normale" di non poter più corere come una volta!
Ci si adegua, ma da qui ad essere più felici....
 
R

riverviolet

Guest
Cifes ha scritto:
:lol: Buona questa river!!!Dipende se mi conviene o no...però spiegamela un po'..quand'è che conviene rassegnarsi? :confuso:
Bè spesso, però anche quì bisognerebbe intendersi.
Per me, rassegnazione non è deporre armi, perchè io di armi non ho bisogno.
E forse allora non è nemeno rassegnazione, ma resa, mi arrendo alla vita ed evito di pagare il biglietto per le montagne russe.
 
H

hakuna__matata

Guest
Manidiforbice ha scritto:
permettimi di dissentire da queste tue ultime frasi reviolet, io non penso che uno sportivo diventi più felice a causa della perdita delle gambe, ma penso che a causa della perdita delle gambe possa scoprire nuove consapevolezze che prima nn aveva incontrato. Cambia il suo essere perche cambia il suo stato, vede il mondo da una prospettiva diversa solamente perche prima non aveva ne sentiva questo bisogno, si adegua come meglio riesce.
Probabilmente riuscira anche ad avere una vita appagante, ma rimarra sempre il rammarico di non essere "normale" di non poter più corere come una volta!
Ci si adegua, ma da qui ad essere più felici....

credo che river volesse dire che chi si ritrova in una realtà diversa e meno positiva, si rende conto di quanto bene stava prima e quindi della felicità che prima aveva....ed allora osserva tutto con più precisione ed attenzione ed apprezza quello che prima nemmeno captava.....

se ho sbagliato correggimi Riv
 

Cifes

Aspirante Giardinauta
riverviolet ha scritto:
Bè spesso, però anche quì bisognerebbe intendersi.
Per me, rassegnazione non è deporre armi, perchè io di armi non ho bisogno.
E forse allora non è nemeno rassegnazione, ma resa, mi arrendo alla vita ed evito di pagare il biglietto per le montagne russe.
Diciamo quindi che ti adatti un po' alle situazione senza imporre per forza quello che volevi tu?
Capita anche a me con gli esami :D prendo il voto che mi danno senza storie o menate...Forse dovrei impormi anche lì...:martello2
 

Cifes

Aspirante Giardinauta
hakuna__matata ha scritto:
credo che river volesse dire che chi si ritrova in una realtà diversa e meno positiva, si rende conto di quanto bene stava prima e quindi della felicità che prima aveva....ed allora osserva tutto con più precisione ed attenzione ed apprezza quello che prima nemmeno captava.....

se ho sbagliato correggimi Riv

Anch'io credo che river volesse dire questo
 
R

riverviolet

Guest
Manidiforbice ha scritto:
permettimi di dissentire da queste tue ultime frasi reviolet, io non penso che uno sportivo diventi più felice a causa della perdita delle gambe, ma penso che a causa della perdita delle gambe possa scoprire nuove consapevolezze che prima nn aveva incontrato. Cambia il suo essere perche cambia il suo stato, vede il mondo da una prospettiva diversa solamente perche prima non aveva ne sentiva questo bisogno, si adegua come meglio riesce.
Probabilmente riuscira anche ad avere una vita appagante, ma rimarra sempre il rammarico di non essere "normale" di non poter più corere come una volta!
Ci si adegua, ma da qui ad essere più felici....

E' una tua opinione e la rispetto, ma consentimi di dire la mia: ti sbagli.
la differente prospettiva, spesso consente di riequilibrare, di comprendere che le gambe sono solo attributi.
 
H

hakuna__matata

Guest
Cifes ha scritto:
Diciamo quindi che ti adatti un po' alle situazione senza imporre per forza quello che volevi tu?
Capita anche a me con gli esami :D prendo il voto che mi danno senza storie o menate...Forse dovrei impormi anche lì...:martello2

:lol: :lol: :lol: :lol:
cifes sei proprio forte!!!!! :D
 
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